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Sopralluoghi

Requiem per la scala

di Michele Bonino




Réquiem per l'escala

CCCB Barcellona
Montalegre, 5
08001 Barcelona
tel: 34 3 3064100
http://www.cccb.es
activitats@cccb.org

dal 25 ottobre 2001 al 27 gennaio 2002

curatore e progettista dell'allestimento: Oscar Tusquets Blanca
con la collaborazione di: Michele Bonino, Carles Vinardell e Gianni Ruggiero
consulente per la pittura: Juan Antonio Ramírez
consulente per l'architettura: Alejandro Quintillá
consulente per la letteratura: Raffaele Pinto
produzione audiovisivi: Lluís Cerveró
coordinamento: Dipartimento Mostre CCCB
produzione: CCCB




Il progetto e la costruzione di una scala sono da sempre tra i temi più affascianti dell'architettura. Vi ci sono cimentati con ambizione e ingegno i migliori progettisti, consapevoli delle emozioni che avrebbero saputo provocare le loro creazioni: un rapido cambio di ambiente e di luminosità, un'inattesa apertura su una doppia altezza, nuove e inaspettate visuali, un incontro improvviso...

La mostra "Réquiem per l'escala", curata e allestita da Oscar Tusquets e aperta dal 25 ottobre 2001 al 27 gennaio 2002 presso il Centre de Cultura Contemporánia de Barcelona, propone ai visitatori di riscoprire queste e altre sensazioni, generalmente dimenticate nella nostra esperienza quotidiana di frequentatori di scale. Esperienza che sembra diventare sempre più rara, viste le alternative che proliferano (rampe e ascensori) e la severità delle norme di sicurezza e accessibilità, che spingono sempre più la scala a farsi spazio di servizio invece che centro e cuore dell'edificio.

[23oct2001]
Così, piuttosto che proporre un percorso storico o geografico, la mostra si organizza intorno a tredici modelli di scale riprodotte in dimensione naturale e percorribili, in modo da permettere al visitatore di capire "muscolarmente" le loro curiosissime differenze formali e spaziali. Distribuite lungo un percorso lineare di quasi 120 metri, danno accesso alle diverse sezioni della mostra, "famiglie" di scale che esse rappresentano: la scala rettilinea, da quella di un paio di scalini a quella monumentale, che in diverse rampe porta all'ingresso di un tempio romano o di un museo, o ancora a quella infinita (come quella di Odessa nella Corazzata Potemkin); la scala che sorge dal muro, dalle più antiche ricavate nel suo stesso spessore o da quelle spavalde che ne fuoriescono a sbalzo; la scala curva, delicatamente accennata oppure che si avvolge in una o più strette spirali; la scala "aleatoria", nata per adeguarsi a un terreno irregolare o alle necessità "organiche" di un progettista; la scala imperiale, quella impossibile e altre ancora. Ogni sezione è documentata da fotografie di architettura e dipinti, modelli in scala e citazioni letterarie, disegni e spezzoni cinematografici: si ammirano opere di Michelangelo o Dalí, di Piranesi o Hitchcock, di Le Corbusier o Frank Gehry, di Carlo Scarpa o Aldo Rossi, di Antonio Bonet o Miró, o ancora di Escher, Borges o Julio Cortázar.

Michele Bonino

michelebonino@coex.it



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