GUIDO CANELLA
MILANO

Nato a Bucarest nel 1931, si laurea al Politecnico di Milano, dal 1970 e' ordinario di Composizione Architettonica. Ha insegnato anche all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. E' membro dell'Accademia Nazionale di S. Luca.

Ha diretto la collana "Architettura e cittą" per la Dedalo Libri di Bari e la rivista di architettura ed urbanistica "Hinterland". Attualmente dirige la nuova serie di "Zodiac". Dal 1979 al 1982 ha fatto parte della Giunta esecutiva della Triennale di Milano.

Tra le principali realizzazioni: Municipio di Segrate (Milano), 1963-66, premio nazionale IN/ARCH, 1968; Centri civici e piazze di: Pieve Emanuele (Milano), 1971-78, di Pioltello (Milano), 1976-80, di Monte d'Ago (Ancona), 1984-91; complessi scolastici di Opera (Milano), 1974-76; di Cesano Boscone (Milano), 1975-82, di Parma, 1985-90; quartieri residenziali IACP di Bollate (Milano), 1974-81, e di Peschiera Borromeo (Milano) con auditorium, centro sanitario e parrocchiale, 1983-91; uffici giudiziari, finanziari e comunali a Legnano (Milano), 1980-82; prototipo di casa bifamiliare e progetto di chiesa a Barialto (BA), 1991; aerostazione di Pescara, in costruzione.

Suoi progetti, realizzazioni e saggi sono stati pubblicati sulle principali riviste italiane ed estere.

Alcune monografie:Guido Canella (a cura di K. Suzuki), Zanichelli, Bologna, 1983; Guido Canella, opere recenti (a cura di V. Savi), Panini, Modena, 1984; Guido Canella, Centro Civico di Pieve Emanuele, a cura di L. Fiori e S. Boidi, Abitare/Segesta, Milano, 1984, Guido Canella. Architetture 1957-87, Electa, Milano, 1987.



PIAZZA E CENTRO SERVIZI NEL QUARTIERE Q2
MONTE D’AGO (AN),1984 - In costruzione


In seguito al terremoto del 1972 ed alla frana dell' ‘82, il comune di Ancona ha dovuto prevedere una serie di quartieri decentrati ed in localitą assai suggestive, lą dove il paesaggio marchigiano assume un calmo andamento collinare che si apre sulla valle con una sorta di piazze-balcone.

Per una di queste piazze, in localitą Monte d'Ago, ho avuto l'incarico di progettare le attrezzature per la vita associata ancora mancanti al quartiere.

Dalla terrazza della piazza che copre il grande parcheggio ed e’ tuttora in costruzione, emergono: a nord una serie di blocchi per uffici ed un corpo residenziale con andamento mistilineo; ad ovest due complessi commerciali connessi da un passaggio che scavalca la strada e sale al quartiere; a sud un edificio con impianto dodecagonale - liunico attualmente realizzato e completato - destinato alle attrezzature collettive, contornato da un sistema di ballatoi esterni che immettono alle torri dei disimpegni verticali, nonche’ alla rampa che scende al piano della piazza e da qui al tratto di strada a valle. In questo edificio si trovano: al livello sotterraneo il mercato coperto, al livello della piazza la palestra polisportiva, al piano superiore i locali per la vita associata di quartiere, all'ultimo livello un teatrino di 450 posti che consente anche rappresentazioni all'aperto.

Nelle tonalita’ di colore il riferimento e’ agli affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo, mentre nelle scelte formali l'intento e’ quello di recuperare motivi di alcuni disegni del Bramante e delle architetture intarsiate dello studiolo di Federico da Montefeltro nel Palazzo Ducale di Urbino.

da una conferenza tenuta a Reggio Emilia il 6 novembre 1993 - sintesi redazionale.



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