CENNI BIOGRAFICI

Giovanni Klaus Koenig nasce a Torino nel 1924. Si laurea in architettura a Firenze nel 1950 discutendo una tesi su di un Centro ippico fiorentino al parco delle Cascine. Nel 1964 nominato professore ordinario di Caratteri distributivi alla facoltà di architettura di Venezia e tre anni dopo di Storia dell'architettura contemporanee all'Università di Firenze, carica che ricoprirà fino al 1989, anno della sua morte.
Insieme a L. Benevolo e P. L. Spadolini, è stato uno dei fondatori e promotori dell'ISIA di Firenze.
E' autore di numerosi saggi sull'architettura e sul design tra i quali si ricorda: L'invecchiamento dell'architettura moderna (Firenze, 1963), in cui in anticipo sui tempi si denunciava la crisi del Razionalismo, Architettura e comunicazione (Firenze, 1970), primo tentativo di applicare, in maniera sistematica, la semiotica allo studio dell'architettura. Alcuni dei suoi principali saggi sul design sono stati recentemente raccolti in Il design un pipistrello topo e uccello (Firenze, 1991).
Suoi scritti sull'architettura sono stati pubblicati recentemente nel volume Architetture del Novecento. E' stato condirettore di "Casabella", vicedirettore di "Parametroe" collaboratore di molti quotidiani e riviste tra i quali: "Bollettino degli ingegneri", "Domus", "Ingegneria Ferroviaria", "LaNazione", "L'Architettura", "Modo", "Ottagono".
Ha progettato alcune architetture e, insieme a R. Segoni, il "JumboTram" di Milano, elettromotrici per la metropolitana di Roma, il treno dei servizi pendolari delle FS, carrozze per le Ferrovie Nord di Milano.

"Ho un sovrano disdegno per coloro, che sopra ogni altro interesse, pongono quello di far scuola, l'integralismo culturale è il più pericoloso e alla lunga il più nefando... considero i miei allievi migliori proprio coloro che sono andati per la loro strada e non per la mia."

In queste poche righe Giovanni Klaus Koenig condensava tutta la consapevolezza del suo operare demiurgico.
Era fervente sostenitore di chi, producendo cose che servono a vivere, non sarebbe mai tentato di porsi come pedagogo. Deprecava la presunzione dell'obiettività e la facilità di corruzione del giudizio. L'estrema praticità e lo sconfinato interesse per il mondo concreto fanno sì che dai suoi scritti emergano una miriade di riflessioni ancora oggi ricche di suggerimenti per il progetto e la ricerca.
Ottimista dal tono disincantato, capace di lampi di rivelazione come di accanita voglia di misurarsi con il senso delle cose, Koenig ha manifestato un'innata felice bravura nell'esporre con schiettezza il suo pensiero, le sue opinioni. Nelle acute riflessioni teoriche, critiche e storiche sull'architettura e sul design ha sempre unito spunti di carattere interdisciplinare a riferimenti di tipo personale ed aneddotico che finivano col rendere piacevole e divertente ogni intervento.
Il dono della battuta fulminante l'ha distinto e nello stesso tempo esposto alla critica degli antagonisti più diffidenti. Sempre al disopra delle parti e dei partiti è intervenuto spesso nel dibattito sul futuro della città di Firenze schierandosi con passione in difesa della comunità.
Nulla lo ha mai distolto dall'ostinata ricerca dell'autenticità, neppure quando per lui era evidente il non essere in sintonia con il momento.
La saggezza nella valutazione, farcita di analisi a vasto raggio tesa ad un asciutto giudizio dei fenomeni, è stata la pratica intellettuale propulsiva di Koenig ed è servita a dimostrare come non si possa progettare il futuro senza far critica all'esistente e come non ci sia critica senza ironia.
Come afferma Francois Burkhardt nel saggio introduttivo alla raccolta postuma di saggi Architettura del 900: teoria, storia e pratica critica, "La testimonianza lasciataci in eredità da Giovanni Klaus Koenig è quella di un'esistenza ricca ed impegnata, mossa dalla passione che provocano in lui gli argomenti di volta in volta affrontati in quasi mezzo secolo di attività, rivolta ad assicurare agli uomini, nella misura consentitagli da i mezzi disponibili, la libertà di una vita democratica in un ambiente degno ed umano per il quale si è battuto durante tutta la sua esistenza".

Partendo da questa considerazioni il Centro Studi conta di avviare una ricognizione puntuale sui temi e i problemi affrontati da Koenig in modo da capitalizzare conoscenze e favorire ulteriori germinazioni che coinvolgano la cultura architettonica e del design.

OPERATIVITA'

Il Centro Studi Giovanni Klaus Koenig è un'associazione culturale costituitasi in seno al Dipartimento di Processi e Metodi della Produzione Edilizia della Facoltà di Architettura di Firenze per iniziativa di amici e colleghi dello studioso scomparso.
Il centro è stato ideato per promuovere attività di ricerca , sostegno e diffusione di argomenti che riguardano l'Architettura e il Design.
Testi e materiale specialistico, donati da Koenig e custoditi dal Centro, saranno consultabili da studiosi e ricercatori. Saranno avviati contatti in forma permanente con enti pubblici e privati, ma anche con strutture affini sia nazionali che estere, per attivare programmi di ricerca paralleli o integrativi.
Il Centro si avvarrà di convenzioni con enti pubblici e privati per favorire la fattibilità di ogni singola iniziativa di volta in volta coordinata da un apposito Comitato Scientifico sovrintendente a garantire la massima affidabilità. Borse di Studio saranno messe a disposizione per incentivare l'attività di ricerca.
La divulgazione delle iniziative intraprese e il risultato degli studi saranno pubblicati su riviste di settore o stampa specializzata e saranno prodotti in modo da poter costituire eventuale materiale per mostre a tema.
Conferenze, seminari, convegni saranno programmati per approfondire alcuni temi di ricerca e per aprire dibattiti su problematiche in corso di analisi da parte del Centro.

Comitato direttivo:
presidente Roberto Segoni
vicepresidente Claudio Messina, direttore Egidio Mucci
segretaria Maja Golling Koenig
consiglieri Francois Burkhardt, Ermanno Cressoni, Romano Del Nord, Roberto Gabetti, Adolfo Natalini.

Segreteria tecnico organizzativa: Laura Giraldi, Giuseppe Lotti


Centro Studi Giovanni Klaus Koenig aperto per informazioni ed iscrizioni ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle 13.



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