Ambiente e Lavoro Toscana
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Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 553 del 17/05/1999 "Individuazione di aree a rischio di inquinamento atmosferico" (Bollettino Ufficiale n 24 del 16/06/1999, parte Seconda, SEZIONE I)

  1. vengono individuati, il territorio dei Comuni di Firenze, Livorno, Prato Pisa e Lucca quali zone a rischio di episodi acuti di inquinamento atmosferico nelle quali sono applicabili i disposti del D.M. 15 aprile 1994 e successive modifiche;
  2. vengono indicati i criteri generali per la elaborazione dei piani di interventi operativi (P.I.O.) nelle zone di cui al punto 1 secondo i contenuti dell'allegato 2 facente parte integrante della deliberazione;
  3. vengono indicati caratteri delle reti di rilevamento per le zone di cui al punto 1;
  4. vengono individuate le zone a rischio di inquinamento atmosferico derivante da benzene, idrocarburi policiclici aromatici (I.P.A.), frazione respirabile delle particelle sospese (PM10) ed ozono (O3), ai sensi dell'art. 2 del Decreto 27 marzo 1998 ("Mobilita' sostenibile nelle aree urbane"). In particolare si tratta delle seguenti:

    • l'area omogenea dal punto di vista delle caratteristiche orografiche, meteoclimatiche ed emissive, costituita dai comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Signa, Lastra a Signa, Calenzano;

    • il territorio dei seguenti Comuni: Livorno, Prato, Pisa, Lucca, Arezzo, Grosseto, Pistoia, Carrara, Massa, Siena, Piombino, Empoli, Viareggio;

  5. Nelle zone di cui al punto 5 i sindaci, di concerto con la Provincia, adottano misure adeguate, ai sensi delle leggi sanitarie, per la prevenzione e la riduzione delle emissioni inquinanti qualora sia accertato o prevedibile il superamento dei limiti e degli obiettivi di qualità dell'aria stabiliti dai decreti ministeriali 25 novembre 1994 e 16 maggio 1996 ("Attuazione di un sistema di sorveglianza di inquinamento da ozono");
  6. Al fine di verificare la necessità di predisporre sistemi fissi di monitoraggio delle concentrazioni di benzene, idrocarburi policiclici aromatici (I.P.A.), frazione respirabile delle particelle sospese (PM10) ed ozono (O3), nelle zone di cui al punto 4, i sindaci, di concerto con la Provincia competente per territorio, devono effettuare una valutazione preliminare della qualità dell'aria relativa alla situazione dell'anno 1998 del territorio comunale, avvalendosi del supporto tecnico dell'A.R.P.A.T. e della A.U.S.L., secondo le indicazioni di cui all'allegato 3 facente parte integrante della presente deliberazione, e dell'allegato 1 del decreto 23 ottobre 1998 entro il 30.06.1999.
  7. Per la valutazione dello stato della qualità dell'aria nel territorio comunale, relativamente agli inquinanti normati e la informazione sulle misure di prevenzione già adottate, sui risultati ottenuti e su quelli previsti sulla base delle misure programmate, i sindaci dei comuni di cui al punto 4 provvedono alla predisposizione del rapporto annuale sulla qualità dell'aria dell'anno precedente entro il 31 gennaio dell'anno successivo, secondo le indicazioni dell'allegato 4 facente parte integrante della presente deliberazione e dell'allegato 2 del decreto 23 ottobre 1998, avvalendosi del supporto tecnico dell'A.R.P.A.T. e della A.U.S.L.;
  8. Al fine di integrare e coordinare i provvedimenti e le misure adottate con i P.I.O nonché i provvedimenti e le misure adottate ai sensi dell'art. 4 del decreto 23 ottobre 1998, con il Piano regionale di risanamento della qualità dell'aria di cui all'art. 4, comma 1 del D.P.R. 24 maggio 1998, n. 203, il Sindaco trasmette alla Regione ed alla Provincia competente per territorio:
  9. - la valutazione preliminare della qualità dell'aria, entro il 31 luglio 1999;
    - il rapporto annuale sulla qualità dell'aria entro il primo marzo di ogni anno;

  10. Sulla base dei risultati forniti dalla valutazione preliminare sulla qualità dell'aria trasmessa dai Sindaci dei Comuni di cui al punto 4, la Giunta Regionale conferma o meno la individuazione quale zona a rischio di inquinamento atmosferico del territorio comunale;


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