I prodotti vernicianti e la qualità ecologica

  
         
La produzione di pitture e vernici in Italia è caratterizzata dalla presenza di moltissime aziende per lo più di piccole dimensioni. Queste ultime si dedicano prevalentemente alla produzione delle cosiddette "tempere" e idropitture, ovvero a prodotti destinati al settore edilizio ed in particolare alla pitturazione per interni.

          Le aziende più qualificate e di maggiori dimensioni produttive e occupazionali, circa un centinaio con oltre diecimila addetti, hanno un repertorio merceologico comprendente tutta la gamma dei prodotti vernicianti. Dalla semplice tempera alle idropitture, dalle varie pitture a base di resine acetoviniliche, alchidiche, acriliche, ecc. fino ai vari smalti per la verniciatura del legno, dei metalli, come auto, navi, macchine, impianti industriali,ecc.

          Insomma, il prodotto destinato alla pitturazione o alla verniciatura si può dire che è presente costantemente e inevitabilmente nei nostri ambienti e oggetti di vita quotidiana.

          Quello che ci dobbiamo domandare è questo: ma siamo poi consapevoli se questi prodotti così diffusi e così indispensabili non contengano sostanze o composti ( dalle resine ai solventi, dai pigmenti agli antimuffa,ecc.) classificati come pericolosi e quindi non nocivi alla nostra salute?

          Nella maggior parte dei casi acquistiamo un prodotto verniciante per interni o per esterni senza porsi simili domande, anche perché non sarebbe facile interpretarne la tossicità, ovvero la qualità ecologica.

          E proprio a garanzia di queste esigenze del consumatore vi è stata da parte della Commissione europea una decisione risalente al 18 dicembre 1998 con la quale, rivedendo i criteri della precedente decisione 96/13/CE sulla evoluzione del mercato, vengono stabiliti, a garanzia del consumatore, nuovi metodi per l'assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai prodotti vernicianti per interni. Tali prodotti, come vedremo, dovranno avere un contenuto limitato di sostanze o preparati classificati come pericolosi e dovranno presentare un impatto ambientale ridotto.

          In base alle decisioni della Commissione europea, per ottenere il marchio di qualità ecologica, i prodotti vernicianti per interni dovranno soddisfare quei criteri intesi a promuovere:

- la riduzione del rilascio nelle acque di sostanze tossiche o comunque inquinanti;

- la diminuzione dei danni o dei rischi ambientali, mediante la riduzione delle emissioni nell'atmosfera;

- un impiego efficiente del prodotto e la riduzione al minimo dei rifiuti.

          Il campo di applicazione della decisione comunitaria riguarda in particolare:

-le pitture decorative per interni, liquide o in pasta, pretrattate, colorate o preparate dal fabbricante per soddisfare le esigenze del consumatore;

-i prodotti tinti dai distributori su richiesta di clienti professionisti e non professionisti.

          Tale campo di applicazione non comprende, invece:

-    rivestimenti per pavimenti;

-    rivestimenti antiruggine;

-    rivestimenti anti - incrostazione;

-          prodotti per la conservazione del legno;

-          coloranti del legno;

-          rivestimenti per particolari usi industriali;

-          rivestimenti per facciate.

          I prodotti dovranno essere conformi al regolamento CEE n. 880/92 del Consiglio, concernente un sistema comunitario di assegnazione del marchio di qualità ecologica che tiene conto del tipo di prodotto ( pitture e vernici) e della classe 1 o classe 2 della pittura riferite alla loro brillantezza speculare, dove per classe 1 si intendono le pitture con brillantezza speculare pari o inferiore a 45 unità con à = 60° (cioè conformemente al metodo ISO 2813 - Prodotti vernicianti - Misura della riflessione di pellicole di prodotti vernicianti non metallizzati a 20° C, 60°c e 85°C ) e la classe 2 per le pitture con brillantezza speculare superiore a 45 unità con à = 60° ( cioè nel caso sia dimostrabile, tramite il test ISO 6504/1,che le prestazioni di copertura della pittura siano superiori ad almeno 15 m2/l a 98% di opacità). I criteri applicabili alle pitture della classe 2 sono altresì validi per le vernici.

          I requisiti dei prodotti vernicianti in ordine all'assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica tengono conto della suddetta classificazione, in particolare per quanto riguarda il contenuto in composti organici volatili (COV), il contenuto in idrocarburi aromatici volatili, al potere coprente e alla resistenza ai liquidi.

          Il contenuto massimo in composti organici volatili dipende dal prodotto. Ad esempio, per le pitture di classe 1 il contenuto in COV deve essere pari o inferiore a 30 g/l ( detratto il contenuto in acqua), mentre per le vernici e le pitture di classe 2, il contenuto in COV deve essere pari o inferiore a 200 g/l (detratto il contenuto in acqua). L'unità di contenuto in COV utilizzata è pari alla "massa in grammi di COV per litro di prodotto (g/l detratto il contenuto in acqua)".Va tenuto anche presente che i conservanti utilizzati nel prodotto possono contenere sostanze classificate come pericolose per l'ambiente, tossiche o molto tossiche per la salute dell'uomo fino ad un massimo dello 0,1% della formulazione totale della pittura.

          Per quanto riguarda gli idrocarburi aromatici volatili, intendendo ogni idrocarburo avente, a normali condizioni di pressione, un punto di ebollizione pari o inferiore a 250°C e almeno un nucleo aromatico nella sua formula strutturale lunga, il contenuto massimo dipende dal prodotto. Per le pitture di classe 1, il contenuto aromatico volatile deve essere pari o inferiore allo 0,2% del prodotto (m/m), mentre per le vernici e le pitture di classe 2 deve essere pari o inferiore allo 0,5% del prodotto.

          Altri criteri di natura ecologica, ai fini della qualità, sono dati dal contenuto nella pittura di pigmenti bianchi che deve essere pari o inferiore a 40 g/m2 di pellicola essiccata, con opacità pari a 98%. La misurazione della quantità di prodotto necessaria a coprire una superficie di 1 m2, avente un'opacità pari a 98%, deve essere effettuata conformemente al metodo ISO 6504/1 ("Prodotti vernicianti- Determinazione del potere coprente - Parte 1: metodo Kubelka - Munt per pitture bianche e chiare ).

          Per questi prodotti sono di norma utilizzati tre tipi di pigmenti bianchi , cioè pigmenti inorganici bianchi con indice di rifrazione superiore a 1,8, come il biossido di titanio (TiO2), litopone e ossido di zinco.

          Nel caso del TiO2, all'emissione e allo scarico di rifiuti derivanti dalla produzione di pigmenti bianchi vengono applicati i seguenti criteri:

-          emissioni di SOx (espresse in SO2) inferiori a 300 mg al m" di pellicola secca (opacità al 98%);

-          rifiuti di solfati, inferiori a 20 g al m2 di pellicola secca (opacità al 98%);

-          rifiuti di cloro, inferiori a 5 g, 9 g e 18 g al m2 di pellicola secca (opacità al 98%) rispettivamente per ossido di titanio neutro, di sintesi e scorie.

Altro criterio ecologico da tenere presente è l'assenza di metalli pesanti (applicabile a tutti i prodotti vernicianti. I componenti ( sostanze o preparati) utilizzati nella formula non devono contenere, infatti, cadmio, piombo, cromo IV, mercurio e arsenico. Possono tuttavia contenere tracce o impurità provenienti dalla materia prima, di cui non verrà tenuto conto nel valutare la domanda di marchio di qualità ecologica.

Inoltre, i componenti (sostanze o preparati) utilizzati nel prodotto non devono contenere sostanze classificate come:

-          cancerogene

-          mutagene

-          tossiche per la riproduzione

-          tossiche

-          molto tossiche.

 

Infine il prodotto non deve contenere agenti plasticizzanti classificati come pericolosi

per l'ambiente, così come definito nella direttiva 67/548/CEE del Consiglio, modificata da ultimo dalla direttiva 97/69/CE della Commissione.

          Di particolare importanza, sono da sottolineare i criteri di idoneità all'uso e le informazioni per i consumatori indicati nella Decisione della Commissione.

          Per quanto riguarda i criteri di idoneità all'uso, viene stabilito che i requisiti in merito al marchio di qualità ecologica non possono "compromettere la sicurezza dei prodotti stessi o dei lavoratori né incidere in modo significativo sulle qualità che rendono il prodotto idoneo all'uso" (regolamento CEE n.880/92. I criteri di idoneità all' uso sono volti " a garantire al consumatore che i prodotti assegnatari del marchio possiedono, sotto il profilo dell'idoneità all'uso, le stesse qualità soddisfacenti degli altri prodotti dello stesso gruppo" (cioè il gruppo dei prodotti vernicianti come da regolamento precedentemente riferito),

          I criteri di idoneità all'uso differiscono in base al tipo di prodotto: pitture (classi 1 e 2) o vernici. Per le pitture (classi 1 e 2) devono avere un potere coprente ( le cui misure devono essere effettuate conformemente al metodo ISO 6504/1 )pari o superiore a 7 m2 di superficie ricoperta da un litro di prodotto, per le vernici è richiesta invece la resistenza ai liquidi, ovvero devono resistere all'acqua per un periodo di un'ora a temperatura ambiente conformemente al metodo 3 dell' ISO 2812/1 ("Prodotti vernicianti - Determinazione della resistenza ai liquidi - Parte 1 : metodi generali ).

          Circa le informazioni per i consumatori, per tutti i prodotti la confezione deve indicare chiaramente che il prodotto è destinato all'uso per interni.

          Al fine di limitare l'inquinamento delle acque derivanti dalla pulitura degli strumenti di applicazione dei prodotti, è opportuno che sulla confezione figurino raccomandazioni sulla pulitura degli strumenti stessi, adattando tali raccomandazioni al tipo di prodotto.

          La confezione deve riportare, al fine di limitare la quantità di rifiuti solidi (residui e contenitori) raccomandazioni sulla conservazione del prodotto dopo l'apertura. Sulla stessa confezione devono essere riportate, infine, le seguenti informazioni:

          "Questo prodotto ha ricevuto il marchio di qualità ecologica dell'Unione europea perché contribuisce alla riduzione dell'inquinamento idrico e atmosferico e dei rifiuti".

 




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