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Architetture

BOLLES+WILSON E ALTERSTUDIO. Biblioteca Europea di informazione e cultura (Beic)



> UN'ARCA DELLA CULTURA
AREA E REQUISITI E VINCOLI DI PROGETTO. Il progetto è localizzato nell'area dell'ex scalo ferroviario di Porta Vittoria, prospiciente il Parco Marinai d'Italia, in una zona a ridosso del centro di Milano. Sin dalla sua prima espansione con i piani Beruto (1888) e Pavia-Masera (1911), la zona è stata caratterizzata dall'insediamento di grandi infrastrutture e attrezzature urbane: dal vecchio Mercato Ortofrutticolo (localizzato nell'attuale Parco Marinai d'Italia), alla stazione di Porta Vittoria, fino alla realizzazione della vera e propria Città Annonaria prospiciente Viale Molise (Macello, Mercato della carne, ittico ortofrutticolo, etc.), attualmente parzialmente dismessa. A contorno delle grandi infrastrutture urbane sorsero capannoni industriali e grandi complessi di edilizia pubblica, corredati da grandi spazi di verde pubblico organicamente inseriti nel tessuto urbano.

Con un PRUSST approvato nel 2000, l'area dell'ex scalo ferroviario è stata suddivisa longitudinalmente in due fasce di uguali dimensioni, destinate rispettivamente a nord alla costruzione di un complesso edilizio ad uso terziario, commerciale e residenziale, e a sud alla realizzazione della nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic). Il sottosuolo è interessato dalla realizzazione del Passante Ferroviario "Garibaldi Vittoria", e in particolare dalla stazione Vittoria, che diverrà la principale stazione est del sistema ferroviario metropolitano regionale, instradato nel Passante.

[08dec2001]

Area di intervento, vista zenitale.
Secondo quanto previsto dal Documento Preliminare alla Progettazione e dal Programma Biblioteconomico (vedere www.beic.it), la Beic sarà una grande biblioteca a scaffale aperto, con una stretta integrazione tra libri e moduli informatici: avrà opere in volume e/o integralmente digitalizzate, con i testi fondamentali in originale e in traduzione, le opere generali di base e di sintesi, le monografie più importanti e un gran numero di periodici. Le opere saranno in gran parte direttamente accessibili dal pubblico nelle sezioni a scaffale aperto, mentre un vasto settore di deposito chiuso conterrà la restante parte del patrimonio documentario.

La Beic intende porsi come struttura di eccellenza nel panorama europeo, offrendo un servizio che si collochi in un "segmento del mercato dell'informazione e della circolazione documentaria più elevato di quello coperto solitamente dalle biblioteche di pubblica lettura e immediatamente precedente a quello coperto dalle biblioteche specializzate", secondo non soltanto il modello della grande Public Library, ma anche quello della Reference Library. La Beic sarà inoltre collegata in rete con le altre biblioteche milanesi e lombarde, con le banche dati bibliografiche italiane e internazionali e con le grandi biblioteche straniere.

Il programma d'intervento prevede: 
- un patrimonio documentario di circa 900.000 volumi, 150.000 documenti audiovisivi e 3000 periodici nelle sezioni di consultazione a scaffale aperto; 
- un patrimonio documentario di 3.850.000 volumi o documenti multimediali nei magazzini di conservazione; 
- circa 3500 posti di consultazione per utenti; 
- circa 1000 posti in auditorium, sale conferenze, aule; 
- circa 600 posti in servizi di ristorazione; 
- circa 2700 mq da destinare ad attività commerciali consolidate con l'attività della biblioteca

Secondo il programma biblioteconomico la Beic sarà organizzata secondo il modello biblioteconomico anglosassone e tedesco cosiddetto "a tre livelli" fortemente centrato sull'utente, caratterizzato da un Settore di ingresso (Accoglienza e Informazioni, spazi espositivi, Biblioteca dei bambini, Mediaforum, Centro Didattico, Centro Conferenze, Sezione Novità e Attualità, Emeroteca, Sezione Viaggi e tempo libero, Informazioni di Comunità) corredato da servizi commerciali e di ristoro; un Settore Consultazione (Reference, Sezioni tematiche con deposito a scaffale aperto e spazi lettura e consultazione); un Settore deposito chiuso, servizi tecnici e uffici.

Tra i vincoli principali di progetto emerge la conformazione allungata dell'area di progetto, risultante dalla suddivisione longitudinale del lotto esistente. Localizzazione e requisiti della stazione Vittoria del Passante e del grande complesso edilizio polifunzionale previsto nella parte nord del lotto sono stati definiti nel PRUSST e nell'accordo tra la società Metropolis (proprietaria di gran parte dell'area) e il Comune. Il progetto di larga massima del complesso polifunzionale è stato delineato dallo Studio Gregotti Associati, ma è tutt'ora in fase di definizione.

Altri vincoli e caratteristiche dell'area di intervento sono la localizzazione della stazione Vittoria (collocata ad est e prospiciente Viale Molise) e le relative uscite; il percorso longitudinale est-ovest da realizzarsi come vero e proprio parco lineare di collegamento tra il Parco Marinai d'Italia, la stazione Vittoria e i servizi sportivi e ricreativi previsti al di là di Viale Molise; la cesura nella continuità pedonale costituita dal Viale Umbria; i problemi correlati ai rischi di innalzamento della falda (che rendono difficoltosa la realizzazione di opere Al di sotto dei 6-7 m dal livello del suolo); il vincolo aeroportuale inerente l'altezza massima consentita.


Planimetria generale di progetto.

CARATTERISTICHE E CRITERI INFORMATORI DI PROGETTO. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di grandi dimensioni, caratterizzato da un volume di circa 30 metri di altezza, posto su un basamento alto 5, che digrada verso est e verso ovest con due ampie rampe attrezzate a verde. L'edificio si pone come vero e proprio caposaldo nel tessuto urbano, un'Arca della Cultura e dell'Informazione ancorata al contesto urbano e regionale, un segno urbano imponente ma non pomposamente retorico, una forma architettonica che invita alla scoperta, evidenzia e mette in risalto i percorsi e i movimenti dei suoi utenti, organizzandone e strutturandone la molteplicità.


Vista aerea del progetto.


Poiché uno dei principali problemi da affrontare dal punto di vista architettonico nel progetto di una biblioteca è quello di far superare all'utente occasionale la "paura della soglia", è estremamente importante connettere e integrare il più possibile l'interno dell'edificio con gli spazi pubblici esterni. Ciò che accade all'interno dell'edificio deve dunque essere chiaramente evidente dall'esterno, in modo tale che il passante occasionale sia invogliato e stimolato ad entrare ed esplorare l'interno, e anzi ne venga inconsapevolmente attirato. Anche a tal fine nel progetto le sezioni del settore di ingresso della biblioteca (Emeroteca, Sezione novità e attualità, etc.) sono ben visibili dall'esterno, e localizzate in prossimità e continuità con i locali di ristoro e caffetteria.

Al fine di ottenere questa integrazione senza soluzione di continuità tra interno ed esterno, il progetto prevede un percorso longitudinale di attraversamento dell'edificio, interamente pubblico, che corre parallelamente al parco lineare est-ovest, lungo le due ampie rampe digradanti attrezzate a verde. Le due rampe conducono ognuna ad un accesso dell'edificio, portando il visitatore nel grande atrio a tutt'altezza (il Beic Forum): un vero e proprio "interno urbano", una piazza vetrata su cui si affacciano i vari livelli sovrapposti delle sezioni della biblioteca.
Nell'atrio si aprono anche negozi e spazi di ristoro, che hanno un secondo affaccio all'esterno del complesso, prospiciente il parco lineare.


Il Beic Forum.
L'atrio dell'edificio, essendo localizzato più in alto del livello strada è direttamente collegato al Parco Marinai d'Italia dal ponte ciclo-pedonale che scavalca Viale Umbria; rampe, scale mobili e ascensori consentono una immediata accessibilità dell'atrio dal parco linearee esterno. Le caratteristiche del grande parco lineare est-ovest prospiciente il complesso edilizio saranno definite nella prossima fase di progetto.

Le due rampe digradanti, con ampi tappeti erbosi, fungono sia da parco che da spazio urbano destinato alla collettività. I bracci delle sale lettura, che si estendono fuoriuscendo dal volume principale, rapportano visivamente gli spazi pubblici esterni della Beic al tessuto urbano, confrontandosi con la scala del costruito circostante. Il fronte infelice della adiacente Via Monte Ortigara è celato dal colonnato e dai soprastanti "ponti" degli spazi di lettura, nonché dalle alberature previste. Nella Piazza della Biblioteca (verso le uscite della stazione) un colonnato filtra la vista verso il parco lineare e gli edifici del complesso polifunzionale di Metropolis.


Vista dell'edificio da Viale Umbria.


Il basamento del complesso edilizio della Beic contiene le funzioni più "esterne" alla biblioteca vera e propria: il Mediaforum, il Centro conferenze, il Centro didattico, spazi commerciali e di ristoro, parcheggi pubblici per circa 13.000 mq. La biblioteca dei bambini è collocata al piano terreno, direttamente accessibile dal livello inferiore dell'atrio della biblioteca, ma autonomamente configurata con affaccio diretto sull'ampio giardino di pertinenza prospiciente via Monte Ortigara. Il Beic Box racchiude le funzioni principali della biblioteca (Settore di ingresso, Emeroteca, Sezione Attualità e Informazione, Prestito, Reference, Scaffale aperto). Dal volume scatolare fuoriescono i bracci delle sale lettura protesi verso l'esterno. Nello spessore cavo della "scocca" esterna dell'edificio sono contenuti i servizi e i locali tecnici, gli impianti e i la maggior parte dei collegamenti verticali. Nello spessore della parte superiore della scocca sono collocati gli uffici, che si affacciano direttamente sull'atrio della biblioteca e su cortili interni ricavati sulla sommità dell'edificio. Il deposito chiuso è collocato ai piani interrati al di sotto del basamento, mentre i laboratori e i servizi tecnici di supporto sono collocati in un blocco lineare alto un piano, che definisce il fronte a livello strada della Via Monte Ortigara. Il "Villaggio delle Biblioteche" (possibile espansione futura della biblioteca finalizzata ad accogliere fondi specifici e collezioni) è collocato ad est della biblioteca, e riprende la dimensione dei due blocchi edilizi previsti su Viale Molise.


Modello di lavoro. Vista del fronte nord dell'edificio.



Prospetto nord.


Il Beic Box contiene i libri, direttamente accessibili a scaffale aperto. Le scaffalature sono organizzate in tre dipartimenti tematici sovrapposti (Scienze umane e sociali, Scienze e Tecnologie, Letterature e Arti) affacciati sul Beic Forum. La concentrazione dei libri nel Beic Box ne rende più agevole il reperimento da parte dell'utente, ed evidenzia la stretta connessione e interrelazione (circolarità) tra le varie sezioni e, dunque, tra i diversi campi del sapere. Il grande atrio passante, illuminato non solo dalle due grandi pareti vetrate a est e a ovest (opportunamente schermate per il sole estivo), ma anche dall'ampio lucernaio zenitale, accoglie il visitatore nel grande "interno urbano" del Beic Forum e gli consente di orientarsi facilmente, individuando immediatamente i soprastanti dipartimenti. Il percorso principale conduce l'utente senza soluzione di continuità attraverso il Settore di ingresso verso il Reference. Dal Beic Box fuoriescono i bracci vetrati degli spazi di lettura, articolati su rampe digradanti, con affaccio a ovest sul Parco Marinai d'Italia da un lato e a est sulla nuova Piazza della biblioteca. L'articolazione degli spazi di lettura su rampe digradanti, consente una connessione diretta delle sale consultazione con ognuno dei tre dipartimenti tematici, che in tal modo, pur essendo sovrapposti condividono i medesimi spazi di lettura.

Il Beic Box è prevalentemente il luogo del movimento, dell'incontro, dello scambio, della ricerca tra gli scaffali, della consulenza con i bibliotecari, del consumo dell'informazione; i "ponti" di lettura, protesi verso l'esterno e verso la piena luce, sono il luogo della sosta, della meditazione, della quiete assoluta, del silenzio.


Pianta quota + 5,00 (quota dell'atrio di ingresso della biblioteca). Sezione longitudinale sull'atrio.



Pianta quota + 25,40 (quota del livello più alto delle sezioni tematiche).


I vari livelli terrazzati dei vari Dipartimenti creano un paesaggio interno di grande impatto comunicativo, un "interno urbano", un "panorama della cultura" simile a quello della National Bibliotek di Berlino. L'articolazione interna consentirà un'ampia possibilità di scelta e un'esperienza varia e mutevole dello spazio. All'interno della biblioteca ciascuno potrà trovare il posto di lettura che maggiormente lo aggrada, a seconda del momento, delle finalità del suo studio, del tempo a disposizione, del suo umore persino. Dal posto al tavolo comune nelle ampie sale di lettura, al carrel individuale per lo studio raccolto; dal posto di lettura affacciato sul formicolio del Beic Forum sottostante, al posto di lettura affacciato sul giardino interno, o sul parco esterno o in alto, che guarda la città.

Tutta la biblioteca, dal servizio di aiuto e consulenza dei bibliotecari, alle modalità di reperimento dei libri dagli scaffali, all'articolazione spaziale interna, al confort ambientale e degli arredi, intende essere "centrata sull'utente".

Poiché l'atmosfera di una biblioteca e largamente determinata dall'ambiente sonoro, le pareti divisorie verticali saranno rivestite di pannelli di legno fonoassorbenti perforati. Pavimenti e controsoffitti avranno anch'essi caratteristiche fonoassorbenti.


Vista del modello.


L'edificio scatolare avrà struttura autoportante in travi in cemento armato a tutt'altezza contenute nello spessore della scocca (per evitare pilastri all'interno del Beic Forum). Il volume scultoreo della scocca esterna sarà rivestito in titanio (o in alternativa in pannelli di acciaio anodizzato colore RAL 9006). Il basamento dell'edificio sarà rivestito in materiale lapideo. Le solette saranno realizzate in piastre prefabbricate di grande ampiezza.

Ovunque possibile saranno utilizzati sistemi di condizionamento passivo e di risparmio energetico: riscaldamento con pannelli a pavimento negli spazi di lettura terrazzati, sistemi di ventilazione naturale attuata per mezzo di aperture nelle facciate e nella copertura al fine di evitare surriscaldamento estivo da effetto serra, superfici vetrate nelle facciate dotate di frangisole fissi e mobili.

Marco Muscogiuri (Alterstudio)

alterstudio@libero.it
BOLLES+WILSON E ALTERSTUDIO. Biblioteca Europea di informazione e cultura (Beic)

Luogo
Milano

Progettisti
Bolles + Wilson, Muenster, Germania:
Julia Bolles-Wilson,
Peter Wilson (capogruppo)

Progettisti
Alterstudio, Milano:
Marco Muscogiuri
Matteo Schubert
Giorgio Faccincani

Collaboratori
Michael Lin
André Pannenbacker
Alex Duda
Philip Neuhaus
Holger Hoffmann
Jim Yohe
Thomas Wagener

Modello
Axel Klug
JoJo Grieger
Jim Yohe
Thomas Wagener

Strutture
Ingenieurgesekkschaft mbH Degenhardt AHW
Thiemo Audick

Dati di progetto
Superficie biblioteca: 51.000 mq
Deposito: 13.000 mq
Spazi pubblici e aree verdi: 17500 mq
Parcheggi: 13.000 mq
Julia Bolles-Wilson (Muenster, Germania, 1948; 1968- 76 Università di Karlsruhe; 1978-79 Architectural Association, Londra) e Peter Wilson (1950 Melbourne, Australia; 1968-70 università di Melbourne; 1972-74 Architectural Association, Londra) aprono il loro studio di architettura, Wilson Partnership, nel 1980 a Londra. Dal 1987 prende il nome di Architektbuero Bolles+Wilson con sede a Muenster. Tra le opere principali: un asilo a Frankfurt/Griesheim (1991); la Casa Suzuki a Tockyo (Medaglia d'oro 1994 dell'istituto Giapponese degli Architetti); la Biblioteca pubblica (1987-94), il Centro Parrocchiale St. Lamberti, l'edificio per uffici WLV, il complesso residenziale in Bernhardstrasse, a Muenster; la Casa dei Guardiani del Ponte, segni urbani e interventi di sistemazione paesaggistica del molo del Kop van Zuid a Rotterdam (1996); la pianificazione urbana e la realizazzione del Quartiere Falkenried a Hamburg; il nuovo Centro tecnologico a Willich (2001); il Teatro Luxor a Kop van Zuid, Rotterdam (2001); il nuovo ingresso allo Zoo di Karlsruhe (2001); prevalentemente vinti per concorso. In previsione numerosi interventi a scala urbana in Olanda (a Den Haag, Rotterdam, Amsterdam). Peter Wilson ha tenuto lezioni e seminari a Tockyo, Barcellona, Venezia, Amsterdam, Milano. Dal 1994 al 1996 è stato professore alla Kunsthochschule fuer Gestaltung a Berlin-Weissensee. Dal 1998 è External Diploma Examiner alla Architectural Association di Londra e all'Università di Cambridge.

Alterstudio è una società attiva a Milano dal 1995, che opera nel campo della progettazione a varie scale di intervento: dalla progettazione architettonica al progetto urbano e del verde, adoperando, dove possibile, metodologie e strategie di progettazione partecipata. Alterstudio sviluppa inoltre progetti a carattere culturale e di ricerca, curandone gli aspetti inerenti la grafica, la comunicazione, l'esposizione. I partner Marco Muscogiuri, Matteo Schubert e Giorgio Faccincani coordinano un team di collaboratori interni e di specialisti esterni. Tra i principali progetti e realizzazioni: Il progetto preliminare, programma culturale, educativo, e museografico per il Museo del Gioco e del Giocattolo di Perugia (MdGG), comprendente ludoteca, laboratori didattici, centro conferenze, biblioteca e circa 3000 mq di esposizione di giocattoli antichi (2001); la ristrutturazione e il progetto di immagine della sede di Milano di Sotheby's Italia, in Palazzo Broggi (2001); la ristrutturazione e il progetto di immagine della sede di Roma di Microsoft Italia (1997); il progetto di ristrutturazione della sede di WWF Italia (1996); l'elaborazione e la cura di progetti editoriali per Libri Scheiwiller, per conto di Pirelli, Credito Italiano e Provincia di Milano (1999-2001); alcuni progetti di piste ciclabili, aree verdi e "percorsi sicuri" per conto di Amministrazioni comunali lombarde (1998-2001); il piano di Lottizzazione e il progetto preliminare per la realizzazione di edifici residenziali multipiano a Rozzano (Milano) e relative aree di verde attrezzato (1999) ; il piano di lottizzazione e progetto per la realizzazione di complesso di edifici residenziali monofamiliari con giardino, nel Comune di Chianni (Pisa), e relative aree di verde attrezzato (1999); allestimenti di mostre per conto della Regione Lombardia; consulenze per enti pubblici inerenti scuole e biblioteche comunali; ristrutturazione di appartamenti e uffici; progetto di riqualificazione urbana del centro di Castenaso (Bologna), comprendente il progetto delle piazze, del mercato, del ponte sul fiume, del sistema delle attrezzature centrali e dei percorsi di connessione (Concorso nazionale di progettazione partecipata indetto dall'INU-WWF-Ministero dell'Ambiente-Ministero Lavori Pubblici-Anci. 2001).

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