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Architetture

Candidato da ARCH'IT alla Medaglia d'Oro all'opera prima bandita dalla XX Triennale di Milano
CLIOSTRAAT. Biblioteca Multimediale, Spazi aperti, Casa delle Culture a Quarrata



Quarrata rappresenta un'esperienza unica, sia in termini assoluti che relativi. In termini assoluti perché è l'unico caso in Italia di tale complessità, in cui, dal progetto Europan, si è passati alla realizzazione. In termini relativi al nostro essere architetti: Cliostraat è coinvolto in quest'operazione da otto anni ed ha seguito tutte le fasi di progettazione fino alla direzione dei lavori.



Il tema di concorso era la costruzione di una nuova centralità urbana: Quarrata è di recente costruzione, nata attorno ad una fabbrica, che ne occupava fisicamente il centro. Il progetto non poteva limitarsi alla forma architettonica ma suggeriva una lettura del territorio volta a valorizzare le energie presenti, la sua vocazione, ambizione, potenzialità. L'Amministrazione coglie l'importanza e l'articolazione della proposta e organizza un seminario di progettazione con tutti i progetti premiati (due gruppi finlandesi, uno italiano, uno inglese) per la redazione di un Piano Guida.

[06feb2002]
Cliostraat. Progetto collettivo nato a Torino nel 1991 sull'idea di un lavoro di gruppo sul territorio urbano, di una pratica capace di contaminare le procedure e le tecniche di osservazione dell'architettura e dell'urbanistica con quelle dell'arte, della fotografia, del cinema. Con una sorta di sodalizio in itinere, convivono in modo interdisciplinare forme espressive diverse indagando e producendo nuovi immaginari. Esperienze professionali su scala territoriale ed architettonica interferiscono con l'attività di ricerca e gli interventi temporanei in un continuo confronto con altri gruppi sia italiani che stranieri. Cliostraat oggi è: Cristina Casula, Alessandra Esposito, Timothy Heys Cerchio, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Luca Poncellini, Alessandra Raso, Matteo Raso, Francesca Sassaroli, Stefano Testa.
È difficile mettere insieme tante teste, di diverse nazionalità e riferimenti architettonici ma la sfida viene portata avanti con successo e, con il coordinamento di Cliostraat, viene redatto il progetto di massima che riguarda la via pedonale come asse portante dell'intervento, su cui affacciano il Polo Tecnologico, gli Uffici Comunali, le residenze, il vecchio cinema ormai in disuso ritrasformato. Ma c'è anche il percorso lungo il rio Fermulla e alcune aree verdi contigue: l'edificio che ospitava il vecchio lavatoio viene demolito per la costruzione di un centro giovani, l'attuale Casa delle Culture.

Partono i progetti esecutivi: il gruppo finlandese vincitore, stanziato a Lucca per un breve periodo, progetta il Polo tecnologico, la cui realizzazione è tuttora in corso, in collaborazione con Cliostraat. Tre di noi che seguono il progetto per Cliostraat, si stabiliscono a Quarrata per cinque mesi, trasferendovi il proprio ufficio e la propria vita. Si lavora in una piccola scuola sulle colline limitrofe, in mezzo agli ulivi. Questo perché la presenza sul posto permette uno scambio continuo con l'Amministrazione, anche nella definizione del programma di riqualificazione. Si progetta un edificio per i nuovi Uffici Comunali, quello che, con variante in corso d'opera, diventerà la Biblioteca Multimediale: costruire realmente la città e le sue funzioni è difficile anche per gli amministratori e comporta pensieri e ripensamenti continui. Non aveva senso proporre sulla nuova piazza centrale un edificio che sarebbe stato utilizzato solo per parte della giornata: la biblioteca multimediale si inserisce in un programma di valorizzazione culturale ben più ambizioso e sicuramente più appropriato per un utilizzo completo dello spazio pubblico.



La vocazione industriale del centro di Quarrata porta con sé alcuni caratteri di grande importanza nella determinazione dell'immagine architettonica: shed, volte a botte, lucernari, la luce -mai diretta ma radente, morbida, diffusa- volumi di grande respiro. Il fatto che Quarrata non sia la tipica cittadina toscana, tutta pietra e cotto, lascia margini di libertà progettuale sicuramente maggiori.







Così si arriva ad avere un edificio -la Biblioteca- con parte dello spazio a doppia altezza, voltato, con lucernari che seguono la curvatura a formare tagli di luce pomeridiana. La facciata principale è una parete completamente vetrata, sorgente luminosa schermata da persiane in legno a lamelle orientabili. Schermo luminoso di notte, mai uguale a se stesso, infinito teatro di figura.

L'Amministrazione lavora senza sosta alla ricerca di finanziamenti e, sulla base dei progetti esecutivi, i soldi arrivano per le attività culturali e la riqualificazione delle aree a destinazione industriale.





All'interno del finanziamento della Biblioteca una parte è destinata alle attrezzature: importante risorsa che porterà alla realizzazione di arredi su misura, in grado di valorizzare al meglio lo spazio, progettando un ambiente accogliente.

Gli spazi aperti strutturano tutto l'intervento ed il percorso lungo il rio Fermulla rende finalmente permeabile una parte di territorio, prima inaccessibile, in una sequenza di visuali e avvenimenti diversi.





La Casa delle Culture è destinata ad ospitare eventi e attività culturali come Porto Franco, associazione per l'interscambio tra i popoli, promossa dalla Regione Toscana. I nuovi spazi, che comprendono due sale prova musica, uno sportello informativo, un bar ed uno spazio polifunzionale, integrano lo spazio dell'edificio a fianco, già utilizzato da utenza giovanile. Se il nuovo edificio è rivolto ai giovani, ed i giovani amano la notte, l'edificio avrà la forma dell'animale notturno per eccellenza, la Civetta. Il rapporto con l'edificio contiguo si concretizza in un contrasto evidente: anche quando si progetta il gatto che sta in agguato sul retro dell'edificio, si pensa piuttosto alla Balena nel Parco di Pinocchio a Collodi. E l'edificio avrà dei setti che sembrano piume e tende che formano la coda. Ha anche un paio di occhi gialli che di notte, fungono da insegna luminosa.



Durante lo scorso inverno alcuni cittadini firmano una petizione contro il cattivo gusto architettonico della Civetta, indicando "quell'animale come una presenza inquietante". A quel punto abbiamo avuto la conferma che il nostro fare architettura non era passato invano, ma lo spirito dell'edificio era stato completamente capito.

Poi con l'inaugurazione dell'11 novembre scorso, superando la diffidenza, la gente sembra aver percepito la passione e l'entusiasmo con cui sono stati pensati questi spazi.
CLIOSTRAAT. Biblioteca Multimediale, Spazi aperti, Casa delle Culture a Quarrata

BIBLIOTECA MULTIMEDIALE
Costo di costruzione: £1.747.000.000/ €902.250
Superficie: mq 1000
Costo di realizzazione dei mobili su misura: £360.000.000/€185.925
Costo delle forniture: £255.000.000/€132.023

SPAZI APERTI
Costo di costruzione: £3.600.000.000/€1.859.245 
Superficie: mq 4200

CASA DELLE CULTURE
Costo di costruzione: £980.000.000/€506.128 
Superficie: mq 450
Costo di realizzazione arredi: £40.000.000/€20.658 


Gli autori del progetto di concorso Europan3 primo classificato (1993):
Alessandro Bragaglia, Emanuela Curtoni, Stefano Mirti, Mario Pegoraro, Nicoletta Sisca.

I partecipanti al laboratorio di progettazione (1994):
Emanuela Curtoni, Sten Kallis, David Joy, Stefano Mirti, Tarmo Peltonen, Jarmo Raveala, Nigel Walter. Nadia Bellomo e Caterina Biagiotti dell'Ufficio tecnico del Comune di Quarrata.

Al progetto di massima hanno partecipato per Cliostraat (1995):
Emmanuele Auxilia, Alessandro Bragaglia, Cristina Casula, Emanuela Curtoni, Alessandra Esposito, Vincenzo Gastini, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Alessandra Raso, Nicoletta Sisca. Hanno collaborato Carlo Grometto, Corrado Levi, Mauro Penna.


Il progetto esecutivo della Biblioteca Multimediale (1997) è stato redatto e coordinato da Cristina Casula ed Alessandra Esposito con Emanuela Curtoni. Hanno collaborato Sergio Fedi e Timothy Heys Cerchio.

Il progetto esecutivo degli Spazi aperti (1997-98) è stato redatto e coordinato da Cristina Casula ed Alessandra Esposito con Emanuela Curtoni. Hanno collaborato Emmanuele Auxilia, Timothy Heys Cerchio, Mauro Penna e Cristiano Pistis.

Il progetto esecutivo della Casa delle Culture (1998) è stato redatto e coordinato da Cristina Casula ed Alessandra Esposito con Mauro Penna (Negozio Blu). Ha collaborato Luca Domenichelli.


Progetto strutturale: Ing. Paolo e Mauro Mannelli.
Progetto Impiantistico: Ing. Andrea Carlesi e Ing. Alessandro Moscardi.

Il progetto degli arredi della Biblioteca Multimediale (1999) è stato redatto da Cristina Casula ed Alessandra Esposito con Stefano Baldi, Scintilla Demi, Cristiano Pistis, Matteo Raso. 

La Direzione Lavori (1998-2001) è stata curata da Cristina Casula ed Alessandra Esposito.

Impresa Esecutrice opere edili: CMSA – Montecatini Terme (Pt).
Impresa realizzatrice arredi su misura: CASEM – Gambassi Terme (Fi).


Il progetto esecutivo del Polo Tecnologico (1996) è stato coordinato da Jarmo Raveala e Sten Kallis con Alessandra Raso e Carlo Grometto (Negozio Blu).

La Direzione Lavori (2001-2002) è curata da Cristina Casula e Alessandra Esposito.
La Direzione Artistica è curata da Jarmo Raveala.
> BANGKOK, FEBBRAIO 2002
> STEFANO MARINI. SINDACO DI QUARRATA
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