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Architetture

MORPHOSIS. Newcity Park




Vista aerea del sito a Manhattan con il Newcity Park.
Il concorso New York: CCA Competition for the Design of Cities, bandito dal CCA (Centre Canadien d’Architecture) diretto da Phyllis Lambert, prevedeva un processo di selezione in due fasi. Dopo il suo annuncio ufficiale nel novembre 1998, il concorso ha richiamato centinaia di candidature provenienti da tutto il mondo, presentate da architetti, urbanisti, scuole di architettura e urbanistica. Nel febbraio del 1999 la Giuria del concorso ha vagliato le candidature e ha comunicato i nomi dei cinque concorrenti scelti per procedere nella seconda fase: Peter Eisenman, Eisenman Architects, New York City; Thom Mayne, Morphosis, Santa Monica, California; Cedric Price, Cedric Price Architects, Londra, Gran Bretagna; Jesse Reiser and Nanako Umemoto, Reiser + Umemoto RUR Architecture, New York City; Ben van Berkel and Caroline Bos, UN Studio Van Berkel & Bos, Amsterdam, Olanda. I nove membri della giuria erano Elizabeth Diller, Charles A. Gargano, Frank Gehry, Gary Hack, Arata Isozaki, Philip Johnson, Phyllis Lambert, José Rafael Moneo, Joseph B. Rose. Ai cinque concorrenti scelti per la seconda fase sono stati dati circa quattro mesi di tempo per sviluppare le loro proposte progettuali relative a una zona di New York City. Si trattava di un’area di circa 16 isolati urbani posta all’estremità occidentale di Manhattan e confinante a ovest con l’Hudson River, a est con la 8th Avenue, a nord con la 34th Street e a sud con la 30th Street. Nel giugno del 1999 i concorrenti hanno presentato le loro proposte alla giuria che, dopo averle prese in esame, ha assegnato il CCA Prize for the Design of Cities a Peter Eisenman. Il progetto che viene qui presentato è quello elaborato dallo studio Morphosis. [PG]





[in english] LA PROPOSTA PROGETTUALE. Principio organizzativo primario è un nuovo tipo di parco urbano (Newcity Park) che si estende da Penn Station al di sopra dei binari ferroviari fino all'Hudson River e che è caratterizzato da una varietà di usi: ricreativi, commerciali, culturali, sociali ed educativi, pubblici o privati. Queste attività sono collocate in una piattaforma multistrato che viene da queste resa operativa; la piattaforma, che sostiene ed è spazialmente integrata con il parco, occupa anche porzioni degli edifici adiacenti e, talvolta, si inclina e si ribalta al di sopra del parco stesso per dar luogo a porzioni definite volumetricamente ed esposte al sole.

[26may2002]

Vista aerea da sud-ovest.


Vista aerea del parco.


Vista dalla 34a Strada.


Vista panoramica.

Vista prospettica alla quota della strada (8th Avenue).

Il parco, terzo per ampiezza all'interno della città di New York, dopo Central Park e Riverside Park, segue l'orientamento solare est-ovest al fine di ottimizzare il soleggiamento per i suoi quasi 100.000 metri quadrati di aree pubbliche e a verde; il suo andamento non segue pertanto quello della maglia stradale della città. Il Newcity Park termina con una piattaforma galleggiante sul fiume Hudson che ospita una vasta gamma di attività legate prevalentemente ai nuovi alberghi di servizio per l'ampliato Convention Center e alla stazione di attracco del traghetto qui trasferita.

Morphosis è stato fondato nel 1972 con lo scopo di sviluppare un’architettura che rifuggisse dalle limitazioni imposte da forme e materiali tradizionali e superasse il restrittivo dualismo tra moderno e postmoderno. Lo studio è cresciuto costantemente nel tempo e oggi conta la presenza di 37 architetti e designer diretti da Thom Mayne. Thom Mayne consegue il Bachelor’s Degree presso la scuola di architettura della University of Southern California a Los Angeles nel 1968 e il Master’s Degree presso la Graduate School of Design della Harvard University nel 1978. È uno dei membri fondatori del Southern California Institute of Architecture (SCI-Arc), scuola di architettura fondata da Ray Kappe a Los Angeles nel 1972. Una significativa parte dei lavori di Morphosis è stata commissionata in seguito a concorsi internazionali; tra questi anche l’Hypo-Alpe-Adria-Center in Austria, il Graduate Student Housing della University of Toronto in Canada e la Diamond Ranch High School in California. Di recente hanno cominciato il progetto esecutivo per il futuro Children’s Museum of Los Angeles, che costituirà un elemento chiave per la riqualificazione del Downtown e servirà da punto di riferimento per la città. Lo studio è stato oggetto di numerose mostre personali e di gruppo, in diversi paesi del mondo, tra cui quella presso il Contemporary Art Center a Cincinnati, Ohio e presso il Walker Arts Institute a Minneapolis; nel 1999 presso il Netherlands Architectural Institute (NAI) si è tenuta un’importante retrospettiva sullo studio.



Paola Giaconia si è laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha proseguito i suoi studi come borsista Fulbright presso il SCI-Arc (Southern California Institute of Architecture) di Los Angeles, conseguendo nel 1999 un Master's Degree in Architecture. Dopo esperienze di lavoro presso gli studi degli architetti Michael Rotondi (RoTo) e Thom Mayne (Morphosis), ha fondato con Gregory Taousson lo studio associato A.polis. È autore del libro Los Angeles. Città unica, pubblicato da Testo&Immagine nel dicembre 2001.
Ulteriori strutture private per uso terziario, commerciale e residenziale sono edificate nell'area che fiancheggia il Newcity Park a nord e a sud (compreso l'ampliamento del Convention Center); queste strutture sono collegate alla superficie del parco a una quota superiore rispetto a quella stradale e sono integrate con le costruzioni esistenti e con le infrastrutture di trasporto attuali e previste dal progetto.


Warp.
Variable plane – Surface continuity (landscapes of intersections, a place of intersection between public and private and the exploitation of the vertical dimension as a public realm). Cultural – Institutional – Open space and Greenery – Recreation – Service - Commercial.

"The architecture of the city must diversify to support a growing variety of population groups and individual strategies of self-fulfilment. From the interactions of differences among individuals and groups, new opportunities and problems will emerge with a transformative effect on the life of the city and its architecture. These collective transformations need to find their general expression in internally coherent geometries whose differing spatial character each supports a particular family of interchangeable uses (all uses cannot belong to any space). In this way reasonable flexibility is provided for a variety of programmatic changes over time"
.




Noodles.
Continuous – Multi-Directional Linear Volume – Small – Asymmetrical.  Incubator – Office – Residential – work live lofts.

Floaters.
Structures on water - Reflections. Ecolarium – Beach – Boathouse – Swimming – Shops – Restaurants and Night Clubs – Cafes – Tidal Energy Turbines.

Alcuni di questi nuovi edifici hanno una forma convenzionale, mentre altri devono il loro aspetto non convenzionale alle nuove condizioni generate dalla presenza del Newcity Park. Il parco sarà servito da un suo mezzo di trasporto rapido (gratuito per il pubblico) che collega la nuova Penn Station con l'Hudson River.



LE TAVOLE. Le tavole rappresentano la proposta dello studio Morphosis; il loro scopo è quello di illustrare l'idea di un processo di trasformazione dinamico nel quale i vari scenari rappresentati costituiscono la risposta dell'organismo urbano a diverse forze.


Tavole.

La città tradizionale si reggeva sulla stabilità della sua struttura economica e produttiva, sulla relativa omogeneità della sua composizione sociale e sulla presenza di un potere politico concentrato, di forma oligarchica. Queste condizioni venivano tradotte in un'organizzazione spaziale gerarchica, stabile e omogenea.



Vista 1.

Oggi è sempre più difficile vedere la città come il risultato di un processo di tipo lineare; sono proprio l'instabilità dei regimi di accumulazione economica e i ritmi accelerati delle trasformazioni a imporre una maggiore attenzione per le condizioni variabili delle nuove strutture urbane e a mettere in dubbio le strategie tradizionali di costruzione della città.












Vista 2.

Si propone pertanto di operare secondo un processo dinamico che offra diverse risposte e diversi scenari che rispondano alle mutevoli forze in gioco.


Vista 3.

Il progetto è stato costruito operando lungo linee di connessione e dislocazione, secondo un procedimento topologico piuttosto che euclideo. Le geometrie irregolari rappresentano trasformazioni che derivano da contrasti soffocati di sistemi tra loro in concorrenza – una sorta di maglia all'interno della quale vengono privilegiate le relazioni tra elementi differenti rispetto allo sviluppo indiscriminato di una singola forma. La giustapposizione spaziale e le prossimità programmatiche che si registrano all'interno di edifici ibridi favoriscono un'organizzazione tridimensionale della città, contrapposta alla sua attuale organizzazione planimetrica.

Paola Giaconia

paolagiaconia@infinito.it





MORPHOSIS. Newcity Park

gruppo di progetto:

Morphosis con Design Office
Thom Mayne, Marta Male

con Henriette Bier, Simon Demeuse, Paola Giaconia, Steve Hegedis, Maia Johnson, Israel Kandarian, Shigehiro Kashiwagi, Scott Lee, Marissa Levin, Rose Mendez, Katsuhiro Ozawa, Janet Pangman, Patrick Tighe, Petar Vrcibradic, Erin Wengell

e con:

Design Office George Yu

UCLA Professor Richard Weinstein 

Ove Arup and Partners
Greg Hodgkinson

Rare Medium, Inc.
Eric Wood

Brady Smith et al.
Donald H. Elliott 

Tom Farrage/Co.
Tom Farrage
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