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5+1 ARCHITETTI ASSOCIATI. Area Frigoriferi Milanesi, Milano



  INQUADRAMENTO TERRITORIALE. L'area dei Frigoriferi Milanesi è situata nel quadrante est della area metropolitana di Milano tra l'area del vecchio passante ferroviario della stazione di Porta Vittoria e l'asse di viale Corsica e viale Forlanini, direttrice che conduce all'aeroporto di Linate.

Posta all'incrocio di due assi importanti (nord-sud: viale Lucania/viale Puglie/viale Molise/viale Mugello/viale Campania/viale Romagna/viale Lombardia che interseca sei piazze importanti per la connessione urbana est-ovest da piazza Corvetto a Piazza Piola; est-ovest: corso di Porta Vittoria/viale Forlanini) l'area è nel cuore del processo di trasformazione relativa al PRUSST di Porta Vittoria che contribuirà a realizzare una nuova centralità nel nodo tra largo Marinai d'Italia e via Piranesi.


Vista su via Piranesi.


[26nov2002]
  Le nuove funzioni, l'ambito pedonale e di attrezzature pubbliche di rilievo internazionale e le conseguenti modifiche degli assetti planivolumetrici incidono nevralgicamente sull'area dei Frigoriferi. In maniera indiretta per tutto ciò che attiene all'accessibilità urbana (a differenti livelli: dalla viabilità veicolare alla creazione di una nuova fermata della metropolitana) e alle funzioni che graviteranno sull'area, in maniera diretta per quanto riguarda la visibilità e la percezione del comparto dall'asse sud di viale Molise.



 
Schema sezione.

PUNTI DI PROGETTO. Dare autonomia formale/funzionale ai quattro volumi principali:
A1 Frigoriferi Milanesi: uffici+depositi+spazi espositivi
A2 Villa Liberty: uffici società
B1 Palazzo del Ghiaccio: pattinaggio + ristorazione + entertainment + teatro
B2 Palazzo del Ghiaccio: foyer
C1 Edificio su via Piranesi: ristorazione/bar + commercio + uffici (1 piano)



Schema sezione.


Schema pianta.





Rendering.

Layout 3D.

Costruire la distribuzione, i pieni e i vuoti.
Il prospetto nord sull'area di Porta Vittoria diventa significativo per la visione unitaria del comparto; suggerire il possibile collegamento futuro con la nuova fermata della Metropolitana attraverso l'edificio principale.



IL PALAZZO DEL GHIACCIO (B1) E L'EDIFICIO SU VIA PIRANESI (C1). Input forniti:
progetto di inserimento teatro da 1712 posti con sistema di sicurezza sviluppato dalla società Techion (si propone la possibilità di interfaccia sulle modalità costruttive e percettive dello spazio, sul sistema delle uscite di sicurezza riferito soprattutto all'utilizzo del piano -1, lato Porta Vittoria);
sviluppo del progetto sui due volumi a lato della Pista del Ghiaccio (su via Piranesi e su Porta Vittoria);
ridisegno del sistema foyer/accesso;
ridisegno dei prospetti nord e sud;
rifunzionalizzazione del piano terra dell'edificio su via Piranesi.

 

Immagini del modello.


Il progetto si concentra sulle seguenti "operazioni":
a) la percezione dell'"attraversare" lo spazio di ingresso/foyer (da via Piranesi all'edificio a sud).
b) la possibilità (nell'assetto teatro) di dilatare lo spazio "foyer" rendendo percepibile la presenza del Palazzo del Ghiaccio e delle sue funzioni su via Piranesi;
c) la trasparenza e la continuità dello spazio attraverso l'inserimento di una superficie luminosa che fuoriesce su via Piranesi diventando pensilina di accesso e linea luminosa che ridesegna il fronte sulla via bipartendo il piano terra e il piano primo coerentemente con la loro futura vocazione: piano terra/commerciale-bar, piano primo/uffici;
d) la volontà di "orientare" il pubblico suddividendo ora in maniera precisa, ora in modo apparentemente disordinato (nel rapporto tra l'ingresso dell'edificio e la distribuzione libera delle persone al suo interno) i flussi e l'uso principale degli spazi;
e) il ridisegno del prospetto su via Piranesi, rendendolo più trasparente al piano terra, nel punto di "giunto" tra il Palazzo di Ghiaccio e i Frigoriferi Milanesi e articolando le superfici al fine di rendere maggiormente comunicativo un volume che attualmente è sordo e incapace di "dialogare" con la rifunzionalizzazione dei due edifici principali; enfatizzando, infine, le due "ali" interne del teatro, dove si concentrano le attività di ristorazione-bar e intrattenimento, conferendo autonomia "formale" attraverso la trasparenza e il trattamento delle superfici e dei pavimenti.



FRIGORIFERI MILANESI (A1). Input forniti:
layout distributivo e funzionale;
richiesta di ridisegno di tutti i prospetti.


Sezione longitudinale.

L'edificio si presenta oggi come un parallelepipedo prevalentemente cieco con tamponamenti poveri, strettamente condizionato dalla sua funzione principale di deposito. L'occasione di una completa rifunzionalizzazione di tutti i livelli, il ridimensionamento dei depositi e la loro localizzazione al centro dell'edificio senza alcun contatto con le pareti perimetrali, cambia radicalmente la vocazione dell'edificio, conquistando la possibilità di "aprirsi" verso l'esterno.

Abbiamo considerato il volume come un "cubo di Rubik" dove gli elementi che lo compongono hanno geometrie differenti le une dalle altre ma che al contempo nel gioco degli incastri e delle sovrapposizioni di funzioni (uffici> deposito> showroom/esposizione) trova l'occasione per rivelarsi. Un rapporto chiaro tra le funzioni interne e il suo relazionarsi con l'esterno è alla base della progettazione delle nuove facciate. Il ricordo di un profilo "ricco ed unico nel contesto dell'area" come quello del sistema voltato dell'ultimo livello, e il recupero dei principi compositivi originari del prospetto limitrofo il Palazzo del Ghiaccio (archi, tagli verticali e torri distributive) sono due atteggiamenti prioritari nel ridisegno complessivo dell'edificio.

Il progetto si concentra sulle seguenti "operazioni":
a) "evidenziare" il sistema di accesso e risalita alle funzioni principali dei cinque livelli, scavando il volume;
b) "enfatizzare" il sistema distributivo verticale ora con un nuovo segno (lato ovest) ora con il ridisegno della struttura esistente (lo scalone bianco);
c) "connettere" percettivamente ed emotivamente le funzioni foyer-accettazione-negozio (piano terra), depositi (piano primo e secondo), showroom-espositivo-ristorazione (piano terzo e quarto);
d) il sistema distributivo come un "blob" spaziale si inserisce al piano terra per risalire verticalmento a forma di calice variabile trasversalmente e riversarsi all'ultimo livello dell'edificio: penetrazione, deformazione, compressione, dilatazione, articolazione e percezione sono gli strumenti usati per definire e plasmare lo spazio;
e) "creare" uno spazio volumetricamente articolato sugli ultimi due livelli capace di "modificarsi" con l'uso, trasparire all'esterno, giocare sulle trasparenze, offrire diverse prospettive sia all'interno che verso l'esterno.

5+1 associati
5+1 ARCHITETTI ASSOCIATI. Area Frigoriferi Milanesi, Milano

cliente:
Brioschi Finanziaria s.p.a.

progettisti:
5+1 associati, Genova
con studio associato Brandolini Valdameri, Milano

programma:
riuso dei frigoriferi e del palazzo del ghiaccio

collaboratori:
Simonetta Cenci
Gabriele Maria Pulselli
Antonio Terranova
Sara Traverso
Chiara Braida
Enrico Martino
Gabriel La Malfa

graphic design:
Ameglio Francesca
Lorenza Barabino

modelli:
Cristina Bordini
Filippo Mantovani
Alessandro Barrichello

superfici comparti:
edificio A 16733 mq
edificio B 5759 mq
edificio C 15533 mq

superficie totale:
24.375 mq

calendario:
studio di fattibilità: marzo 2002
Lo studio 5+1 architetti associati è stato fondato nel 1995 a Genova. I suoi membri collaborano ai corsi di progettazione architettonica presso l'Università di Genova. Dal 1997 fanno parte dell'IFYA (International Forum of Young Architects); nel 2001 sono stati segnalati per il Premio Borromini, Sezione Giovani, e nel 2002 per il Premio Mies van der Rohe. Hanno pubblicato alcuni libri, tra cui Francia 2013-Italia 10. Non si uccide anche così l'architettura? Note, commenti e suggestioni a margine dei concorsi di architettura edito dalla Joshua, per la quale, dal 1997, curano una collana di architettura. Nel 1996 vincono il concorso per il nuovo Ospedale di Biella e nel 1998 per il nuovo museo archeologico di Aquileia. I loro progetti sono stati ammessi alla seconda fase dei concorsi internazionali per l'ampliamento del Palazzo di Giustizia di Siena, per il ponte dei Congressi a Roma e per i nuovi insediamenti dell'Università di Bologna. Partecipano a numerose mostre dedicate ai giovani architetti e sono stati invitati a presentare il lavoro dell'agenzia in alcune mostre personali: a Parigi nel 1997, all'ETH di Zurigo e al SESV di Firenze nel 2001. Nel 2001 è uscita una monografia dedicata ai 5+1 nella collana "Architecture Library" edita da Skira. Tra le realizzazioni, il nuovo Campus Universitario nell'ex caserma Bligny a Savona, il nuovo centro archeologico di Aquileia e gli spazi pubblici di Savona, Celle Ligure, Sestri Levante e Calata Vignoso nella Darsena di Genova. Nel 2001 vincono il Premio Migliore Opera con il Campus di Savona e nel 2002 per il Museo di Aquileia, oltre a ricevere la menzione speciale al 3° concorso internazionale "Hoesch Design Award". Attualmente lavorano al progetto di rifunzionalizzazione della Caserma Ferdinando di Savoia a Roma, alla realizzazione di un Centro dell'Intrattenimento a Torino e al recupero di alcune aree industriali a Milano.
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