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Architetture

C+S ASSOCIATI. Depuratore di Sant'Erasmo



C+S lavora con grande interesse al tema delle infrastrutture: parcheggi, depuratori, strade, banchine portuali, sono elementi che strutturano il paesaggio dove, in Italia, non si ritiene debba intervenire l'architettura. Grazie alla diffusione di queste strutture sul territorio e alla loro dimensione, spesso generosa, la presenza di un progetto di architettura per questi spazi genererebbe una immediata qualità diffusa nel paesaggio antropizzato, modificando le strutture stesse da contenitori direttamente descritti dalla loro funzione a strutture silenziose capaci di diventare parte della grande scala del paesaggio nel quale sono inserite.

[10 maggio 2009]

Planimetria generale.


Il depuratore nel paesaggio dell'isola di sant'Erasmo.

Collocato all'interno del parco della laguna nord di Venezia, sul limite sud-est dell'isola di Sant'Erasmo, il nuovo depuratore è un elemento del complessivo rinnovamento urbano e ambientale dell'isola che il Magistrato alle Acque di Venezia, per tramite del Consorzio Venezia Nuova sta operando all'interno di un accordo di programma tra Magistrato alle Acque di Venezia, Regione del Veneto e Comune di Venezia. La fragilità del tessuto dell'isola, il suo limite incerto dove le escursioni della marea modificano il disegno e lo spessore dei bordi, la bellissima batteria austriaca, memoria del più ampio sistema puntuale delle fortificazioni lagunari che ancora permangono nello spessore delle murature generose che incidono il paesaggio della laguna, la scansione regolare del terreno coltivato a carciofi e dei ghebi (corsi d'acqua interni all'isola) disegnano il paesaggio dove l'edificio si inserisce.


Il depuratore nel paesaggio dell'isola di sant'Erasmo.


I pannelli in legno di iroko apribili per asportare i residui a depurazione avvenuta.


Il suolo disegno dalle bocchette di asporto rifiuti.


Dettaglio di un muro in cemento armato rosso disattivato che disegna la parte fuori terra del depuratore.


I pannelli in legno di iroko apribili per asportare i residui a depurazione avvenuta.


Vista frontale dei muri in cemento rosso disattivato e dei pannelli in legno di iroko.


Schizzi di progetto.

Il tema del progetto diventa l'invenzione di uno spazio di confine che è la soluzione di continuità tra edificio e suolo. Quattro murature parallele dello spessore di un metro, costruite in cemento armato colorato con pigmenti rossi e disattivato a diventare una superficie scabra fondano, come ruderi di un'antica batteria, lo spazio e costruiscono l'edificio, disegnando contemporaneamente la sua struttura e la sua forma. Ricordano le antiche strutture militari, oggi territorio del parco, elementi puntuali di difesa di cui la stessa isola è ricca nell'esempio più importante della Torre Massimiliana che, dal 2004, è diventata un centro culturale e sportivo per tutta la laguna. Lo spazio tra le strutture cementizie è chiuso da pannelli in doghe di Iroko a tutta altezza, apribili all'ingresso e nelle zone necessarie allo scarico delle polveri. Le murature in cemento rosso diventano anche le strutture di base per il disegno del paesaggio.


I quattro muri in cemento armato rosso disattivato che disegnano la parte fuori terra del depuratore.

L'edificio si fonda solidamente nel terreno e contemporaneamente pensa al terreno, al vuoto come uno dei suoi possibili fronti. Inaccessibile per questioni normative, il nuovo depuratore era destinato a occupare una dimensione importante di suolo pubblico dell'isola. Questo diventa uno dei temi del progetto: lavorando sulla distribuzione dei flussi da depurare è stato possibile interrare una parte importante della costruzione che appare solo come un disegno del terreno che lascia fuori terra solo la parte destinata alla manutenzione e all'asporto finale delle polveri residue.


Pianta.

L'edificio si compone di due parti: una zona interrata che contiene l'impianto di depurazione e lo spazio fuori terra che ospita l'area di essiccazione dei fanghi, una cabina elettrica e un'area per la manutenzione.


I muri in cemento armato rosso disattivato che disegnano la parte fuori terra del depuratore.

La parte interrata, infatti, con la sua forometria in copertura concorre a disegnare il nuovo suolo e si rivela in un gioco di percorsi che si intersecano con il disegno del verde. Lavanda e Phlox, ginestra, santolina e rosmarino accolgono, con la stessa giacitura dell'edificio, le sue tracce. Disegnano la parte accessibile del parco in modo tale che l'edificio (inaccessibile) sia invece pensato e tracciato in un senso più ampio, pensato per un land-watching che potrà diventare uno degli elementi del sistema del parco.

Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini
press@cipiuesse.it

Schizzi di progetto.


Uno dei muri dei forti della laguna di Venezia (foto Fulvio Orsenigo).


Sezioni.


Prospetti.


Dettaglio della copertura.

 
C+S ASSOCIATI. Depuratore di Sant'Erasmo

progetto architettonico e direzione artistica:
C+S Associati: Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini

collaboratori:
Barbara Acciari, Eva Horno Rosas, Alessandro Stefanoni, Carolin Stephanhort, Davide Testi Stefanoni, Andrea Tenuta, C+S ASSOCIATI

progetto generale:
Alberto Scotti con Guido Fiorini, Technital Spa

progetto strutturale e impiantistico:
Alberto Scotti con Guido Fiorini, Technital Spa

progetto ambientale:
Agri.Te.Co Srl

direzione lavori:
Diego Semenzato, General Progetti Srl

impresa esecutrice:
CCC Cantieri Copstruzioni Cemento Spa

direttore tecnico dell'impresa:
Manrico Baccarin, CCC Spa

direttore di cantiere:
Stefano Montagner, CCC Spa

coordinamento generale:
Johann Stocker, Consorzio Venezia Nuova

coordinamento alla progettazione:
Giorgio Mainoldi, Consorzio Venezia Nuova

committente: Magistrato alle Acque di Venezia, Regione del Veneto, Comune di Venezia

Ente attuatore: Magistrato alle Acque di Venezia tramite il Consorzio Venezia Nuova

cronologia:
2005: progetto
2008: realizzazione

località:
Isola di Sant Erasmo, Venezia

fotografie:
Pietro Savorelli

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