home

Books Review

Decifrare l'architettura





Ignasi de Solà-Morales
"Decifrare l'architettura. Inscripciones del XX secolo"
A cura di Michele Bonino
Umberto Allemandi & C.
Torino 2001
pp168 €18,00

acquista il libro a prezzo scontato!



A un anno dalla morte di Ignasi de Solà-Morales viene presentato a Torino il volume che raccoglie una selezione degli scritti che l'architetto catalano ha dedicato all'architettura del ventesimo secolo.

L'uscita del libro rappresenta l'occasione per indagare le fonti del progettista della ricostruzione del padiglione di Mies van der Rohe e del Gran Teatro del Liceu, per scoprire quali rapporti e condizionamenti siano intercorsi tra l'attività di architetto e quella di critico e storico. 

[08mar2002]
Michele Bonino, curatore dell'opera - sono sue la traduzione dal castigliano, l'aggiornamento delle note, la selezione delle immagini e la stesura della bibliografia - ha conosciuto Ignasi de Solà-Morales in occasione della preparazione dei materiali per la monografia di Josep Maria Sostres (che di Solà-Morales è stato tutor di dottorato) pubblicata a Torino nel 2000.

Dal racconto del curatore appare chiaro che questa uscita editoriale non è un omaggio postumo. Il libro non è una ricomposizione celebrativa e a posteriori, bensì un'opera interamente pensata e condotta da Solà-Morales, che aveva anzi immaginato per la collana di Allemandi "I testimoni dell'architettura" un corpus più vasto e articolato per raccogliere in un unico volume gli articoli riguardanti il diciannovesimo e il ventesimo secolo. 



  L'idea è del 1999, e nel suo sviluppo ha portato alla scomposizione del piano dell'opera in due volumi: Decifrare l'architettura. "Inscripciones" del XX secolo è uscito a dicembre 2001 ed è in preparazione per l'autunno il secondo dedicato al XIX secolo.



Il libro rende conto di un percorso storico-critico all'interno dei temi dell'architettura del novecento che riflette gli interessi, le curiosità e le originali connessioni di Solà-Morales.

Il risultato è un profilo della storia dell'architettura del novecento considerato attraverso il filtro personalissimo di un architetto filosofo o, come è stato più volte definito, di un "filosofo dell'architettura". La formazione di Ignasi Solà-Morales contempla, infatti, anche una laurea in filosofia, ma in generale l'approccio ai temi architettonici e urbanistici respinge la miopia delle chiusure disciplinari, aprendo invece a considerazioni legate all'analisi psicologica, alla biografia dei protagonisti, scavate con la minuzia e la passione dell'archeologo.

Il titolo dell'opera si riallaccia proprio all'idea di ricerca in senso archeologico: "Inscripciones" era il titolo pensato da Solà-Morales, restituito in italiano dal paziente "Decifrare". 

I temi delle sue ricerche raccolti nel volume hanno il fulcro sui temi urbani: la città è un interesse che ha attraversato la vita intera dell'architetto e si ritrova negli scritti dedicati all'urbanistica di Le Corbusier, al manuale di Werner Hegemann, alle città-capitali di Walter Benjamin, agli studi sulla città della Tendenza.

Proprio alla Tendenza non viene risparmiata l'evidenza dell'utopia di una conciliazione totale tra teoria e pratica progettuale. Conciliazione che l'architetto e storico catalano rifiuta anche per sé.

L'umiltà della ricerca, il rigore, la curiosità per percorsi non battuti, per strade poco evidenti: Solà-Morales ci presenta un novecento di percorsi alternativi o trattati in modo non convenzionale, che seguono, di volta in volta, concatenazioni di eventi non esplicite, né comode, né di moda.

È il caso dell'articolo su Werner Hegemann e l'arte civica, che gli consente di considerare il tema dello spazio pubblico e del "lato qualitativo della progettazione urbana" a partire da posizioni decisamente eterodosse, in cui vengono selezionati con lucidità gli apporti utili, senza pregiudizio.
Viene in mente la potente requisitoria di Juan José Lahuerta che ha aperto il numero di febbraio di Casabella dedicato alla Spagna: un editoriale pungente e fuori dal coro che ha puntato il dito sull' "assoluta assenza di spirito critico", sulla "passività intellettuale, l'infantilismo, l'amnesia" dei protagonisti di certa architettura e certe scuole, "l'atteggiamento prevalente dei quali incita a fidarsi di un modo di guardare di seconda mano".

La lettura degli scritti di Solà-Morales, continuamente in bilico tra storiografia e teoria (molti sono gli "io penso"e "a mio parere") restituisce invece la forza di uno spirito curioso e attento in grado di considerare, senza nascondersi e di riconsiderare, senza mentirsi.

Raffaella Lecchi
r.lecchi@blendstudio.it 
 
> BOOKS REVIEW: DE SOLÀ-MORALES: ARCHEOLOGIA DEL MODERNO

riviste | webzines | editori | books | collection

Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto.






Per proporre o recensire pubblicazioni
è possibile contattare la redazione di ARCH'IT
all'indirizzo booksreview@architettura.it


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete


archit.gif (990 byte)

iscriviti gratuitamente al bollettino ARCH'IT news







© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by iMage