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faq 01



a cura di format-c
"faq 01_ricerca sulla professione dell'Architetto e la produzione dell'Architettura"
sdS – Senato degli Studenti
fAR – Facoltà di Architettura
IUAV – Università degli Studi
Venezia, 2003

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La pubblicazione faq01 è la conclusione della prima parte della ricerca del gruppo format-c sulla professione dell'architetto e la produzione dell'architettura. Nella copertina compaiono alcune bande, simili a "cassetti", con impressi i nomi degli studi protagonisti della ricerca. I due cassetti corrispondenti ai nomi dei primi due studi presi in considerazione sono aperti e segnano l'inizio della ricerca. Una breve nota introduttiva riassume chiaramente lo spirito della ricerca, "un giorno ci siamo chiesti in che modo l'architettura italiana poteva essere indagata nei suoi aspetti più vivi e materiali; ma nello stesso giorno ci siamo chiesti quali fossero tali aspetti... Ci siamo resi conto che probabilmente la verità non la sapremo mai, mai abbiamo sentito il desiderio e la necessità di fare qualcosa per capirlo".

La pubblicazione è strutturata come una sorta di libro/intervista a due studi d'architettura italiani: Ipostudio architetti associati di Firenze e Metrogramma di Milano; con a compendio testi di Carlo Magnani e Vittorio Gregotti. Il progetto, finanziato dal senato degli Studenti di IUAV università degli studi, vedrà coinvolti in seguito altri studi italiani, quali 5+1 architetti associati, APsT, studio Archea, HOV, ma0. Gli studi sono stati considerati per indagare i diversi approcci disciplinari nell'ambito della professione architettonica.



Questa prima pubblicazione cartacea fa parte, con il sito web appositamente realizzato, di una strategia di ricerca che privilegia l'indagine diretta senza filtri e forzature e cerca di ottenere la massima e più efficace divulgazione dei risultati. In questo lo IUAV sembra essere stata un'ottima fucina di idee e stimoli. Sfruttando le potenzialità di interattività che offre il web, format-c si è posto come interfaccia tra utenti e gli studi coinvolti. La ricerca si avvale dell'apporto fondamentale di uno strumento come internet senza il quale non sarebbe potuta esistere nei termini che qui presentiamo.

Infatti, le domande presenti sono una laboriosa selezione delle numerosissime pervenute all'indirizzo di posta elettronica appositamente attivato per dare la possibilità a chiunque di inviarne. Sono state corrette e rielaborate da format-c e divise in quattro filoni tematici: la formazione, la professione, lo studio e il cantiere.



Per ognuno di questi filoni sono state scelte le questioni da porre ai due studi cercando di capire e svelare i processi dei quali, durante il percorso di studi, si sente l'estrema carenza e con i quali ci si scontra inevitabilmente una volta nel mondo del lavoro.

Quali sono le caratteristiche necessarie per lavorare in gruppo? Com'è strutturato lo studio dal punto di vista amministrativo, societario e fiscale? Quali sono le principali spese sostenute da uno studio come il vostro? Quali sono le maggiori difficoltà che si affrontano nella direzione e gestione di un cantiere?

Queste sono alcune delle centinaia di domande poste ad entrambi gli studi sui più svariati argomenti che cercano di sviscerare tutto quello che sta all'ombra di splendide immagini pubblicate dalle riviste specializzate e che troppo spesso nascondono altre realtà e processi quali il lavoro collettivo, l'elaborazione e lo sviluppo delle idee che diventano progetto, cantiere, costruzione e infine con il supporto della fotografia che restituisce nella carta patinata il prodotto finale, l'immagine.

 
[03jul2003]
  Il testo introduttivo di Carlo Magnani inquadra l'indagine all'interno dell'ambito universitario attualmente caratterizzato da forti cambiamenti ma sempre più aperto verso iniziative culturali considerando tale ricerca "un segnale positivo della molteplicità di interessi che stanno attraversando la nostra scuola". In modo chiaro riesce a delineare aspetti reali e concreti che caratterizzano la professione dell'architetto concludendo che nonostante tutto è "uno dei pochi lavori in cui viaggiando si studia, passeggiando, si studia; in cui ti può capitare di leggere un buon testo di letteratura o di filosofia e poco dopo dover discutere di come si fa un getto di cemento armato; qualsiasi cosa si riesce ad osservare in termini di spazio, di usi, di costumi è sempre utile; è un lavoro che guarda con curiosità alla vita degli uomini... quindi dovete essere curiosi, essere convinti di non essere mai arrivati, non dare nulla per scontato... e poi si ricomincia sempre, c'è sempre un altro progetto da fare, anzi il progetto più bello è sempre quello ancora da fare...".

La struttura del libro è semplice ed efficace: le impressioni, le percezioni di format-c nei sopralluoghi nei due studi sono raccolte in rapide introduzioni con allegate poche immagini. Subito è lasciato spazio alle numerosissime domande.
Domande molto dirette; alcune di poche righe altre supportate da ampie citazioni cui Metrogramma e Ipostudio rispondono in modo altrettanto diretto. A volte forse "nascondendo" ovviamente qualcosa, altre volte apparendo quasi imbarazzati e vaghi; ma nel complesso la sensazione è di avere immagazzinato una serie tale di informazioni che si sente la necessità di fermarsi più volte a pensare e paragonare le proprie esperienze con quelle lette precedentemente e scoprire più di un punto in comune oppure accorgersi che la realtà è molto più complicata di come appare.

Il segnalibro allegato presenta al suo interno una serie di considerazioni, di pensieri, di tutti gli studi considerati nell'indagine, risulta utile promemoria per capire velocemente la "filosofia" che anima questi professionisti. Fare l'architetto e produrre architettura appare, in base alle risposte dei due studi, così eterogeneo e così complesso che cercare di criticare gli argomenti che sono raccontati risulterebbe scontato ed inutile per lo scopo che si cerca di ottenere.

Leggendo il volume non emerge un confronto, ma si vorrebbero fare altre domande, capire, indagare più a fondo certi temi e argomenti... forse la ricerca non finirà mai... ma almeno è iniziata.

Il testo conclusivo di Vittorio Gregotti delinea un quadro generale sulla professione e la produzione dell'architettura già in parte tracciati su altri testi quali Sulle orme di Palladio o Architettura, Tecnica, Finalità, sottolineando il fatto che "fare l'architetto significa essere calmi, tranquilli, lasciar passare il tempo, lavorare per la lunga durata..." ed affermando: "sono convinto dell'importanza di capire, indagare, svelare ed insegnare i meccanismi con cui l'architettura è elaborata, sviluppata e prodotta, e rendersi conto che il processo ha un'importanza organizzativa sulla forma, è un materiale essenziale nella sua costituzione". Tutto questo è accompagnato da una grafica volutamente sobria, una scelta che privilegia i testi, la lettura, i contenuti; lasciando a piccole e selezionate immagini all'interno di pause bianche o blocchi neri, il compito di intervallare gli argomenti e accompagnare l'immaginazione del lettore. Attendiamo i prossimi volumi.

Laura Masiero
mas.laura@libero.it
 

> LA PUNTA DI UN ICEBERG
> FORMAT-C

 
 

Questa pagina è stata curata da Matteo Agnoletto.






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