Il ponte dei congressi |
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1.
Oggetto del Concorso Il Comune di Roma bandisce un Concorso Internazionale di progettazione in due fasi per la realizzazione di un ponte/viadotto carrabile di attraversamento del Tevere, con l'obiettivo di connettere viale Oceano Pacifico con l'autostrada Roma Fiumicino. Il nuovo ponte dovrà risolvere un evidente problema viabilistico, consentendo al traffico veicolare proveniente da viale Oceano Pacifico di immettersi sull'autostrada Roma-Fiumicino, garantendo una autentica relazione tra i quartieri EUR e Magliana. Il nuovo collegamento sarà in grado di assorbire, distribuire e connettere traffici di varia natura, ponendosi non solo quale valida alternativa all'esistente viadotto della Magliana, ma quale elemento caratterizzante e di coesione urbana, servendo il nuovo Centro Congressi dell'EUR e snellendo il congestionato traffico che caratterizza oggi i due quartieri. Il ponte dei Congressi, un vero e proprio moderno viadotto (ponte/viadotto) urbano, insisterà su una vasta area, caratterizzata da luoghi con peculiarità diverse: il fiume Tevere, le arterie stradali, le linee ferroviarie metropolitane e alcune aree a destinazione industriale. Il Comune di Roma, attraverso la legge per Roma Capitale, provvederà alle spese per la realizzazione dell'opera. 1.1 Caratteristiche dell'area e richieste della committenza Il Ponte dei Congressi si troverà in un contesto urbano complesso e dovrà assolvere alle seguenti funzioni: connettere due aree urbane, i quartieri EUR e Magliana con attività in forte evoluzione, essere inoltre un "presidio di centralità", un elemento del paesaggio urbano con forte identità e riconoscibilità. L'area, nella sua complessità, si presenta da sud verso nord (dall'EUR alla Magliana) caratterizzata da luoghi così schematizzabili: il viale dell'Oceano Indiano a sud-ovest e viale Egeo a nord-est (arteria di scorrimento veloce a doppio senso di circolazione); l'area di rimessaggio COTRAL delle vetture della metropolitana (si tratta di un'area larga circa 250 metri), comprendente uffici, alcuni edifici a utilizzo industriale, linee ferroviarie e pali dell'alta tensione; i binari della linea della metropolitana Roma-Ostia (Ferrovia COTRAL); una vasta area occupata da capannoni industriali e caratterizzata da case sparse (larga circa 50 metri); la via Ostiense, arteria di scorrimento veloce; la via del Mare, arteria di scorrimento veloce; l'argine sinistro del fiume Tevere (largo circa 90 metri), comprendente una pista ciclabile accessibile a nord-est da via del Cappellaccio, in prossimità del viadotto della Magliana (ponte della Magliana); il fiume Tevere (largo in questo punto circa 70 metri); l'argine destro del fiume Tevere (largo circa 90 metri); il lungotevere della Magliana; un'area occupata da case sparse e da costruzioni industriali (larga circa 160 metri); le vie delle Idrovore e della Magliana; l'autostrada Roma-Fiumicino nelle sue due diramazioni; i binari della linea della metropolitana Roma Fiumicino-Aeroporto (Metropolitana FM1). La nuova connessione attraverserà un eterogeneo tratto di territorio urbano lungo circa 900 metri, interessando un'area complessa e caratterizzata da diverse quote altimetriche della larghezza di circa 250 ml, per un totale di circa 225.000 mq. L'intervento dovrà prevedere i punti di svincolo stradale necessari a servire le varie arterie e gli assi di scorrimento interessati. Il ponte/viadotto non dovrà per" essere inteso unicamente quale collegamento veicolare, ma anche come strumento di percezione e fruizione del paesaggio circostante. I progettisti dovranno confrontarsi con un tema complesso, fatto di luoghi urbani significativi e spazi di risulta, caratteristico di molte grandi metropoli contemporanee. I requisiti richiesti sono: la realizzazione di un ponte/viadotto e degli svincoli relativi considerandone l'attento posizionamento in relazione allo stato di fatto dei luoghi. Il viadotto dovrà inserirsi in armonia e congruenza con il contesto, divenendo elemento qualificante per l'intorno urbano occupato da costruzioni e infrastrutture di non elevata qualità. Elemento fondamentale nella progettazione dovrà essere la valutazione dell'impatto ambientale, soprattutto nel tratto di attraversamento del fiume Tevere, dove più delicato appare l'inserimento dell'infrastruttura. Il ponte/viadotto dovrà essere finalizzato alla massima flessibilità d'uso, collegando non solo il traffico viabilistico, ma anche quello pedonale e ciclabile. Relativamente alle aree-percorsi pedonali/ciclabili si suggeriscono soluzioni che contemplino aree di piazze-sosta, semplici e facilmente adattabili ad allestimenti temporanei. Essendo per ora (e prevedibilmente per lungo tempo) non alta la frequenza stabile di pubblico sulle due sponde, la soluzione di tali "aree di soste-piazze" appare l'unico modo per impedire che la nuova struttura possa produrre l'effetto contrario a quello voluto, diventando un luogo di marginalità e pericolo sociale invece che di aggregazione. Se il ponte si limitasse, nel suo attraversamento pedonale e ciclabile, a essere soltanto un collegamento con una pura funzione di transito delle persone da una sponda all'altra, tali effetti negativi sarebbero inevitabili. Il ponte dovrà essere improntato all'innovazione tecnologica e alla massima flessibilità funzionale. Il nuovo ponte carrabile dovrà essere progettato con una grande sensibilità al contesto urbano, agli spazi pubblici esistenti, alla circolazione viaria del quartiere, all'edilizia residenziale limitrofa, al rapporto con il quartiere EUR e con il Tevere. 2 Le procedure concorsuali 2.1. Tipo di Concorso Il Concorso si svolgerà in due fasi. La Prima Fase richiede l'invio della scheda di iscrizione (Allegato 1) e della documentazione specificata al punto 4.1. In base a tale documentazione verranno selezionati un massimo di sette soggetti che saranno ammessi, a pari merito, alla Seconda Fase del Concorso. Ad essi sarà richiesta la redazione di un Progetto Preliminare e sarà riconosciuto per esso un rimborso spese. Al vincitore della Seconda Fase sarà affidato dall'Ente Banditore l'incarico della progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo ponte. La partecipazione alla Prima Fase del Concorso è aperta agli architetti e agli ingegneri della Unione Europea, della Svizzera, della Norvegia e del Liechtenstein regolarmente iscritti agli albi dei rispettivi ordini professionali o, comunque, iscritti ai relativi registri professionali nei loro paesi di appartenenza e per questo autorizzati all'esercizio della professione e alla partecipazione a concorsi di progettazione architettonica alla data della iscrizione al concorso. Essi possono partecipare singolarmente o congiuntamente, anche mediante raggruppamenti, associazioni o società, previa indicazione dell'architetto o dell'ingegnere che funge da capogruppo e legale rappresentante. 2.2. Pubblicità e diffusione L'estratto del bando di concorso sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) e sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Economica Europea (G.U.C.E.E.), ai sensi dell'art.17 della legge n.109/94 e successive modifiche ed integrazioni, nonchè sui quotidiani Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Il Messaggero. Per assicurare una adeguata diffusione copia del bando verrà inviata ai seguenti organismi professionali internazionali: Conseil Nationale De L'ordre Des Architectes (Belgio); Federation Royale Des Societes D'architectes De Belgique (Belgio); Danske Architekters Landsforbund (Danimarca); Conseji Superior De Los Colegios De Arquitectos De Espana (Spagna); Conseil National De L'ordre Des Architectes (Francia); Union Nationale Des Syndacats Francais D'Architectes (Francia); Chambre Technique De Grece (Grecia) Association Des Architectes Diplomes (Sadas) (Grecia); Royal Institute of Architects of Ireland (Irlanda); Consiglio Nazionale degli Architetti (Italia); Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Italia); Ordre des Architectes de Luxembourg (Lussemburgo); Koninklijke Maatschappij Tot Bevordering Der Bouwkunst, Bond Van Nederlandse Architekten (Olanda); Associacao De Arquitectos Portugueses (Portogallo); Royal Institute of British Architects (Regno Unito); The Architects Registration Council of The United Kingdom (Arcuk) (Regno Unito); Bundesarchitektenkammer (Repubblica Federale Tedesca); Bund Deutscher Architekten (Repubblica Federale Tedesca). Comunicazione del Concorso verrà data alle principali istituzioni culturali, alla stampa specializzata e attraverso Internet all'indirizzo www.comune.roma.it/dipterritorio/concorso.pontecongressi 2.3. Condizioni di Esclusione Non possono partecipare al Concorso in oggetto: Ðcomponenti effettivi o supplenti della Giuria, della Segreteria o della Commissione Tecnica del Concorso, i loro coniugi i loro parenti ed affini fino al terzo grado compreso; coloro che abbiano qualsiasi rapporto di lavoro o collaborazione continuativi e notori con membri della Giuria, della Segreteria o della Commissione Tecnica del Concorso; coloro che hanno partecipato alla stesura del bando e/o dei documenti allegati; coloro che abbiano rapporti di lavoro dipendente con Enti, Istituzioni o Amministrazioni pubbliche, salvo che essi siano titolari di autorizzazione specifica o comunque siano legittimati da leggi, regolamenti o contratti sindacali. In caso di gruppo i suddetti, qualora partecipino privi di autorizzazione, non potranno essere designati capogruppo e legali rappresentanti; comunque, nel caso di aggiudicazione del concorso ed in assenza di specifica autorizzazione, assumeranno automaticamente la qualifica di consulenti. 2.4. Composizione della Giuria La Giuria è composta da nove membri effettivi e due membri supplenti. Qualora un membro effettivo risulti assente, verrà sostituito in via definitiva da uno dei membri supplenti su proposta del Presidente. A tal fine i membri supplenti partecipano integralmente ai lavori della Giuria, pur senza diritto di voto. Ai lavori della Giuria partecipa inoltre un segretario verbalizzante senza diritto di voto, coadiuvato da un massimo di tre rappresentanti dell'Ente Banditore. Per la verifica della rispondenza formale del materiale fornito dai concorrenti la Giuria sarà supportata da un lavoro istruttorio eseguito da una Commissione Tecnica. La Giuria è così composta: Jo Coenen Boris Podrecca Giorgio Macchi Francesco Purini Pietro Cascella Raniero Fabrizi (MM.LL.PP.) Sebastiano Brandolini (C.N.A.) Armando Albi Marini (C.N.I.) Daniel Modigliani (Comune di Roma) Membri supplenti: Denis Balent Emilio Puglielli 2.5. Commissione Tecnica La Commissione tecnica per la verifica preliminare dei progetti è formata da due esperti nominati dall'Ente Banditore e da un esperto nominato dalla rivista IL PROGETTO in quanto gruppo di lavoro che ha redatto il presente bando di concorso. La Commissione predisporrà una relazione sulla rispondenza tecnica dei progetti presentati al programma funzionale; la relazione sarà sottoposta alla Giuria. 2.6. Segreteria Organizzativa del Concorso Comune di Roma, Dipartimento VI Ufficio Concorsi di Architettura Piazzale Victor Hugo, 8 00197 Roma Tel.: +39 06 67108561 +39 06 67106631 Fax: +39 06 67108561 E-mail: pontecongressi@comune.roma.it sito web: www.comune.roma.it/dipterritorio/ concorso.pontecongressi Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore13.30. 3 Programma funzionale Il ponte/viadotto deve essere incluso in una più ampia proposta di intervento che coinvolga tutta l'area interessata dal collegamento tra la viabilità principale e le due sponde del Tevere. Dovranno essere individuati e analizzati i tre elementi significativi del tema concorsuale: il ponte sul Tevere, i viadotti, i raccordi. Il Ponte dei Congressi dovrà costituire l'emergenza di maggiore rilievo. I viadotti, elemento di ricongiungimento del ponte con la viabilità esistente, dovranno essere pensati anche in funzione delle aree complesse e parzialmente compromesse attraversate. I raccordi rappresentano i nodi di svincolo tra la viabilità esistente e quella prevista e dovranno assolvere alla semplice funzione di ripartitori dei flussi di traffico carrabile e pedonale/ciclabile nondimeno ne andrà attentamente valutato l'impatto soprattutto nell'area urbanizzata. Se l'area prevista per la localizzazione del ponte è relativamente libera da condizionamenti formali, non altrettanto può dirsi per gli elementi "secondari", i viadotti e i raccordi, il cui posizionamento e inserimento andrà opportunamente valutato a seguito di analisi comparative con soluzioni alternative. La direttrice del ponte mostra l'esistenza di interferenze di varia natura che i viadotti dovranno necessariamente attraversare prima del congiungimento con la viabilità esistente; tali interferenze, sono costituite principalmente da assi viari, assi ferroviari e costruzioni, presenti su entrambe le sponde. Il progetto deve risolvere l'attraversamento delle interferenze nei modi più appropriati; inoltre, la soluzione prescelta deve evidenziare in maniera chiara le motivazioni e l'impatto ambientale previsto anche in considerazione del tracciato plano-altimetrico del ponte/viadotto. Parallelamente all'attraversamento carrabile dovrà essere previsto anche un attraversamento pedonale/ciclabile, o prevedendo una zona ad esso riservata sullo stesso impalcato utilizzato per la piattaforma carrabile o utilizzando un impalcato separato. Sono consigliate le soluzioni a più livelli a separare i due collegamenti carrabile e pedonale/ciclabile. Il normale transito nella zona pedonale/ciclabile sarà probabilmente molto ridotto, simile a quello di un'area cittadina prevalentemente pedonale, regolamentata a seconda delle fasce orarie, dei giorni feriali e festivi, delle ricorrenze; la zona sarà connotata da elementi minimi, esattamente come avviene in una via di un centro storico. In ogni caso dovrà essere prevista la possibilità di accedere a tale parte con mezzi di servizio o di soccorso ed eventualmente anche con mezzi di trasporto pubblico. Oltre alla funzione del transito pedonale, e naturalmente ciclabile, questa parte del ponte deve poter essere una temporanea isola pedonale, uno strumento di percezione e fruizione del paesaggio circostante, costituendo la possibile sede di manifestazioni commerciali, culturali e spettacolari e di allestimenti temporanei. I progettisti sono tenuti dunque a prevedere questa versatilità di servizi, ma non a progettare alcun allestimento specifico. Sul ponte si passerà dunque piacevolmente e in sicurezza e vi si potranno organizzare eventi quali Tevere Expo Arte, feste di partiti politici, "isole gastronomiche", sfilate di moda, sezioni di Massenzio (cinema all'aperto d'estate), ecc.; nel rispetto della massima flessibilità dello spazio, la parte pedonale/ciclabile del ponte può, se i progettisti lo ritengono opportuno, diventare, per esempio un giardino sospeso. Accessibilità' Il ponte e i viadotti devono essere connessi alla viabilità carrabile, ciclabile e pedonale con soluzioni di normalità rispetto al contesto, perseguendo la continuità con il tessuto urbano dei diversi quartieri. Tutte le aree pedonali/ciclabili pavimentate dei ponti devono essere agevolmente accessibili, rispettando le normative per le barriere architettoniche e introducendo scale solo in funzione complementare alle rampe. Sono sconsigliati per l'accesso principale dispositivi meccanici, come tapis-roulant, ascensori, scale mobili e rampe meccanizzate. Ascensori e rampe di scale possono essere previste sulle teste per collegare le solette dei ponti con le rive sottostanti (ipotesi di attracco di traffico pubblico fluviale). é bene comunque prevedere tali dispositivi come moduli complementari, autonomi e realizzabili anche a posteriori, senza nuocere all'immagine e all'integrità dell'opera. Ragioni di sicurezza suggeriscono comunque di studiare le vie di accesso alle rive dimensionandole anche come vie di esodo in caso di necessità. Vincoli idraulici La relazione di progetto dovrà illustrare le scelte fatte relativamente ai problemi idrologici, idrografici e idraulici sia in fase di esercizio che di realizzazione dell'opera. Tali scelte dovranno essere in accordo con il "progetto di navigabilità del Tevere". Morfologia del ponte L'eventuale sostegno intermedio in alveo deve rispettare i vincoli imposti dal "progetto di navigabilità del Tevere". Gli appoggi lungo le rive non devono interrompere i percorsi ripariali. Non vi sono limitazioni per le eventuali torri necessarie, per esempio, nel caso di ponti strallati. Non vi sono limitazioni per materiali o colori. Eventuali materiali innovativi, non ampiamente sperimentati, dovranno essere documentati dai concorrenti con particolare approfondimento. In ogni caso i materiali sia impiegati singolarmente che in combinazione tra loro dovranno essere conformi alle norme italiane vigenti. Il progetto proposto deve dare indicazioni sulle fasi costruttive: devono prevedersi indicazioni di massima con l'individuazione dello schema di montaggio e delle principali fasi costruttive. Dimensionamento strutturale. L'opera (il ponte/viadotto) dovrà essere progettata, in accordo con la vigente normativa italiana sul calcolo, esecuzione e collaudo delle strutture civili. Con riferimento alla vigente normativa sulla progettazione dei ponti stradali l'opera dovrà essere considerata di 1a categoria per quanto riguarda i carichi mobili sulla parte carrabile degli impalcati e di 2a categoria per i carichi sulla parte pedonale/ciclabile, dovendo prevedere, come detto, il possibile accesso di mezzi in tale zona. Particolare attenzione dovrà essere dedicata all'entità delle vibrazioni e degli spostamenti (e relative accelerazioni) dell'impalcato pedonale/ciclabile, sia proprie che indotte dalla parte carrabile, così come dovrà essere opportunamente valutato il rumore, in modo da garantirne il "comfort" di impiego in funzione della particolare destinazione d'uso che potrebbero assumere alcune sue parti (ad es.: aree espositive, commerciali ecc.). Geometria della sede stradale La piattaforma carrabile dovrà essere dimensionata in modo da sopportare un volume di traffico non inferiore alla capacità di Viale Oceano Pacifico. In ogni caso la sede stradale sarà composta da 2 carreggiate con almeno 2 corsie per carreggiata. Qualora i progettisti lo ritengano opportuno le carreggiate potranno essere separate in pianta e poste anche a quote differenti di elevazione. Pendenze longitudinali La pendenza longitudinale della parte carrabile non dovrà superare il valore del 5%. Valori maggiori potranno essere utilizzati per la parte pedonale/ciclabile, ma sempre tali da consentire facilità di accesso e percorribilità. Nel caso di soluzioni a più livelli, le scale, se previste, dovranno solo collegare gli impalcati con le rive sottostanti in corrispondenza degli argini. Costruzione Nella fase transitoria di costruzione si dovranno limitare al massimo le interferenze con la viabilità attuale, garantendone, per quanto possibile il funzionamento. La relazione di progetto dovrà illustrare le modalità di realizzazione dell'opera, descrivendo le diverse fasi, la posizione e la dimensione e durata del cantiere o dei cantieri, assieme al loro inserimento nel contesto urbano circostante, in modo da poterne quantificare l'impatto. Impianti Gli impianti a servizio del ponte sono: rete di illuminazione pubblica; rete di alimentazione elettrica con pozzetti a scomparsa; rete di acqua potabile; rete telefonica; rete di irrigazione (ove richiesta). Non sono previsti impianti portati dall'opera (canalizzazioni cittadine passanti). Manutenzione Il progetto dovrà contenere precise indicazioni sulle esigenze di manutenzione dell'opera, definendo tempi, costi e modalità di intervento future. Dovranno essere definite le modalità di manutenzione delle diverse parti, segnalando eventuali difficoltà di accesso o operazioni che richiedano attrezzature particolari. In particolare dovranno essere illustrate le caratteristiche di comportamento nel tempo dei materiali impiegato anche in relazione alla loro durabilità e manutenzione. Costi Sulla base dei consuntivi di opere analoghe eseguite recentemente e inaugurate nell'anno, il costo complessivo del ponte/viadotto dovrà essere contenuto in un massimo di 50.000.000 di Euro (25.000.000 per il ponte e 25.000.000 per la parte relativa ai viadotti). La stima dei costi andrà fatta utilizzando l'elenco prezzi del Comune di Roma e, per le voci non presenti, il listino prezzi ANAS, che saranno fornito ai progettisti selezionati per la seconda fase. Nel caso di nuovi prezzi il Concorrente dovrà indicare a quale documento ha fatto riferimento per la loro definizione. La stima dovrà comprendere tutte le opere accessorie, gli impianti, il costo delle eventuali opere provvisionali necessarie per la costruzione, e il costo per le eventuali indagini geognostiche integrative a quelle esistenti. 4. Prima Fase 4.1 Iscrizione al Concorso e consegna documentazione Le domande di iscrizione al Concorso, insieme al materiale richiesto per la partecipazione alla Prima Fase, dovranno pervenire in un unico plico all'indirizzo della segreteria organizzativa del Concorso di cui al punto 2.6. entro il giorno 25 febbraio 2000. La consegna può essere affidata ad un vettore (Poste di Stato, corrieri o agenzie abilitate), o effettuata a mano (in tale ultimo caso la consegna dovrà avvenire entro le ore 17.00). La data di scadenza si riferisce inderogabilmente alla consegna e non alla data di spedizione, qualunque sia il mezzo di spedizione utilizzato. Sul plico, contenente tutto il materiale richiesto, dovrà essere riportato il nome e l'indirizzo del concorrente o, in caso della formazione di gruppi, quello del capogruppo e dovrà essere chiaramente apposta la seguente dicitura: "Il Ponte dei Congressi, un ponte carrabile sul Tevere - Concorso Internazionale di Progettazione". La domanda di iscrizione dovrà essere redatta secondo il facsimile di cui all'Allegato 1. Nel caso di partecipazione in forma congiunta o di raggruppamenti dovrà essere indicato il professionista designato quale capogruppo, legale rappresentante, che sarà considerato unico interlocutore dalla Committenza. La domanda di iscrizione va presentata dal capogruppo e deve riportare l'elenco dei componenti del gruppo di progettazione. Uno stesso concorrente non può far parte di più di un gruppo. Nei casi di partecipazione in forma societaria consentiti dalla legge dovrà essere indicato nella domanda il professionista o i professionisti in possesso dei requisiti previsti dal presente bando, individuati per la partecipazione al concorso di progettazione. Il concorrente singolo o il raggruppamento potranno avvalersi di consulenti o collaboratori, i quali potranno essere privi dei requisiti di cui al punto 2.1. ma non dovranno trovarsi nelle condizioni di esclusione di cui al punto 2.3.; i loro ruoli dovranno essere definiti dal gruppo concorrente senza investire di ciò il rapporto del gruppo stesso con l'Ente banditore. Nella domanda dovrà essere dichiarata la loro qualifica professionale e la natura della loro consulenza o collaborazione. La composizione del gruppo non potrà essere mutata nel corso dello svolgimento del concorso. La domanda dovrà essere corredata da un fascicolo contenente la seguente documentazione: curriculum professionale (massimo quattro pagine A4 stampate su una sola facciata) in cui siano riportate le opere realizzate (evidenziando quelle relative ad importi pari o superiori a Euro 5.000.000 ed i risultati ottenuti in concorsi di progettazione (progetti premiati o segnalati); immagini e testi riguardanti le proprie opere, realizzate e non (massimo dieci pagine A4 stampate su una sola facciata); diapositive (massimo cinque in formato 35 mm) riguardanti le proprie opere realizzate e non, numerate e corredate di didascalie (una pagina A4); immagini e testi che esprimano l'approccio al tema concorsuale in relazione al programma funzionale richiesto (massimo due pagine A3 stampate su una sola facciata, piegate); nel caso della presenza nel gruppo di progettazione di uno o più giovani professionisti che non abbiano compiuto il 35° anno di età alla data di pubblicazione del bando, un breve curriculum che illustri la sua/loro fisionomia professionale (massimo una pagina A4 ciascuno, stampata su una sola facciata). Il fascicolo deve essere rilegato in un unico documento; di esso sono richieste due copie che non saranno restituite agli interessati. Nel caso della formazione di un gruppo, i contenuti e la quantità della documentazione da presentare rimane la stessa, indipendentemente dal numero dei membri. Dovranno inoltre essere allegate le seguenti dichiarazioni: dichiarazione da parte di ciascun concorrente del rispetto delle condizioni di cui al punto 2.3. e, nel caso di rapporto di lavoro dipendente con Enti, Istituzioni o Amministrazioni pubbliche, lettera di autorizzazione; dichiarazione di autorizzazione ad esporre e/o pubblicare il progetto e a citare il nome dei progettisti, anche non vincitori; nel caso di raggruppamenti, dichiarazione in cui i componenti del gruppo si impegnano, qualora lo stesso risultasse vincitore, a conformarsi alle vigenti disposizioni di legge per quanto attiene la costituzione dell'associazione temporanea. La mancanza e/o l'incompletezza e/o la difformità, anche parziale, di tutta la documentazione citata, relativa alle prescrizioni indicate nel presente punto, determinano l'esclusione del concorrente. 4.2. Selezione dei partecipanti Per la selezione dei sette partecipanti ammessi alla Seconda Fase, la Giuria si orienterà verso idee innovative e valuterà le capacità di dare soluzione a problemi complessi. In particolare verrà considerata: la qualità architettonica delle opere realizzate e dei progetti, riscontrabile nell'esperienza dei candidati; la qualità della proposta formulata rispetto al tema del Concorso e in relazione al programma funzionale richiesto; la qualità nella progettazione e realizzazione di opere complesse, assimilabili per caratteristiche tecnologiche a quella oggetto del concorso, per importi delle opere progettate o realizzate pari o superiori a Euro 5.000.000; la qualità, la congruenza e la complementarità delle competenze disciplinari in rapporto al tema di progettazione del Concorso nella composizione dei raggruppamenti eventualmente creati dai concorrenti e la possibile presenza nel gruppo di uno o più giovani professionisti. La selezione dei partecipanti sarà effettuata dai membri della Giuria, previa verifica di ammissibilità da parte della Commissione Tecnica. 4.3. Esito Prima Fase del Concorso Entro il 20 marzo 2000 un numero di candidati non superiore a sette sarà scelto dalla Giuria per partecipare a pari merito alla Seconda Fase del Concorso. Gli esiti della Prima Fase verranno contestualmente divulgati tramite il sito internet del Concorso. 5. Seconda Fase 5.1. Svolgimento e documentazione fornita La Seconda Fase del Concorso ha per obiettivo la progettazione preliminare del nuovo Ponte dei Congressi. I progettisti selezionati per partecipare alla Seconda Fase del Concorso saranno invitati con apposita lettera raccomandata dell'Ente Banditore, che verrà spedita entro cinque giorni dalla conclusione della preselezione effettuata in Prima Fase. I progettisti saranno invitati ad un sopralluogo collettivo sull'area di Concorso, al quale seguirà un seminario curato dall'Ente Banditore. Il seminario si svolgerà a Roma presso l'Ufficio Concorsi Architettura il giorno 31 marzo 2000; al seminario parteciperanno i rappresentanti dell'Ente Banditore e i membri della Commissione Tecnica. La partecipazione al Seminario da parte di almeno un rappresentante per ciascuno dei gruppi ammessi alla seconda Fase è obbligatoria. Ai progettisti verrà fornita la seguente documentazione: Regolamento del Concorso; Programma del Concorso, comprensivo di specifiche tecniche relative al progetto, caratteristiche geologiche dell'area e profilo storico del quartiere; Elaborati grafici necessari per la stesura preliminare del progetto (rilievo dello stato di fatto comprensivo di piante, sezioni/profili e prospetti). Gli elaborati verranno consegnati in una copia cartacea e in una copia su CD ROM in formato compatibile Windows e Macintosh (DWG, DXF). Dopo la conclusione del seminario l'Ente Banditore invierà ai concorrenti ammessi alla Seconda Fase una relazione sui lavori svolti. 5.2 Elaborati di progetto richiesti ed indicazioni per la loro composizione Gli elaborati progettuali vanno presentati su 5 tavole formato A0 orizzontali (h = 84 cm) e un album rilegato, formato A3, di dodici pagine impresse su una sola facciata più copertina. Gli elaborati richiesti devono comprendere quanto previsto per un progetto preliminare (come indicato dall'art.16 della Legge Quadro in materia di lavori pubblici 11.02.1994, n.109: relazione generale, studio di inserimento ambientale, planimetria generale e schemi grafici, calcolo sommario dei costi, e in particolare, uno studio sulla concezione e sulla fattibilità strutturale). I testi possono essere presentati in italiano o in inglese. Gli elaborati dovranno utilizzare come sistema di misura il sistema metrico decimale e riportare un riferimento metrico grafico, in modo da consentire anche pubblicazioni in formato ridotto. Le 5 tavole, in bianco e nero o a colori, montate su pannelli rigidi leggeri, dovranno contenere: planimetria generale dell'area con la rappresentazione del ponte-viadotto e del suo inserimento nel contesto urbano (scala 1/2.000), con l'indicazione degli schemi di scorrimento del traffico; planimetria generale dell'area con l'inserimento del ponte sul Tevere (scala 1/500); piante, sezioni e prospetti del ponte alle quote significative, comprensive delle fondazioni, del viadotto e dell'impalcato (scala 1/200); stralcio (porzioni significative) del prospetto longitudinale (scala 1/100); stralcio (porzioni significative) della sezione longitudinale (scala 1/100); sezioni trasversali significative (scala 1/50); piante, sezioni e prospetti e particolari delle aree di svincolo; dettagli costruttivi dai quali si evincano le soluzioni tecnologiche proposte; assonometrie, prospettive, fotomontaggi e qualsiasi altra rappresentazione grafica idonea a illustrare le scelte progettuali. L'album, in bianco e nero o a colori, dovrà contenere: relazione eventualmente illustrata con immagini e schemi grafici, contenente i criteri guida delle scelte progettuali, le caratteristiche tecniche dei materiali, la descrizione delle specifiche di accessibilità, sicurezza, durata e agevole manutenzione, la soluzione per l'illuminazione notturna, l'inserimento urbanistico; calcolo preliminare della struttura e degli impianti; definizione schematica degli impianti e delle utenze a rete necessarie; computo metrico estimativo sommario delle opere previste e preventivo dei costi; le riproduzioni ridotte delle quattro tavole di progetto. La scelta delle modalità grafiche di rappresentazione è libera. Pena l'esclusione non sono ammessi elaborati ulteriori o difformi. La composizione del gruppo di progettazione può essere modificata rispetto a quella notificata in sede di iscrizione/prima fase purché il capogruppo (unico interlocutore dell'Ente banditore) resti il medesimo. A tutti i componenti del gruppo è comunque riconosciuta, a parità di titoli e di diritti, la paternità delle proposte e del progetto concorrente. Ogni concorrente potrà partecipare con un solo gruppo di progettazione. 5.3 Modalità di presentazione e consegna degli elaborati Tutta la documentazione richiesta dovrà essere inviata in un unico plico sigillato, all'indirizzo riportato al punto 2.6. Il plico dovrà pervenire entro le ore 12.00 del giorno 30 giugno 2000 qualunque sia il mezzo utilizzato. La data di scadenza si riferisce inderogabilmente alla data di consegna e non alla data di spedizione. La mancanza e/o l'incompletezza e/o la difformità, anche parziale, della documentazione rispetto alle prescrizioni innanzi indicate determinano l'esclusione del concorrente. 5.4 Criteri di valutazione Per formulare il proprio giudizio, la Giuria terrà conto dei seguenti elementi: l'impostazione generale del progetto e l'inserimento nel contesto ambientale; la qualità della soluzione architettonica; la rispondenza del progetto ai desiderata della committenza; l'approccio innovativo del progetto in relazione ai requisiti specifici di un ponte/viadotto carrabile; la fattibilità e la congruenza del programma di realizzazione e manutenzione dell'opera. Si indicano di seguito i principali criteri che l'Ente Banditore ritiene indispensabili per la valutazione da parte della Commissione tecnica e della Giuria degli elaborati di concorso. Inserimento nel territorio La proposta progettuale rispetta le valenze territoriali del lungo Tevere e delle aree limitrofe? E'in grado il progetto proposto, di contribuire al miglioramento generale della qualità della vita (non solo per quanto concernente la circolazione, ma anche per la fruizione e la percezione del paesaggio)? Spazi destinati alla circolazione e alla sosta Il progetto proposto è funzionale e fattibile? E' sostenibile il costo della sua manutenzione? Come risponde il progetto proposto ai requisiti fondamentali richiesti per il ponte/viadotto? Con quanta ampiezza di creatività il progetto risponde alle richieste "tecniche" del bando? Il sistema della circolazione carrabile e pedonale proposto è chiaro? Le aree di sosta e fruizione degli spazi pedonali costituiscono effettivamente un valore aggiunto per la zona? Il sistema pedonale/ciclabile è piacevole? E' effettivamente utilizzabile per gli scopi richiesti? Gli spazi pubblici, i percorsi pedonali e quelli carrabili proposti sono in grado di garantire la sicurezza dei fruitori? La proposta è idonea a rappresentare un elemento architettonico di richiamo e di qualificazione per l'area e le emergenze limitrofe? Come si integrano tra loro i diversi percorsi pedonali e carrabili? Quale capacità presenta il progetto di rispondere con successo su scala operativa e funzionale ad una crescente richiesta di servizi migliori? Come è integrato il ponte/viadotto con il contesto? Sono state esplorate in modo adeguato le molteplici possibilità alternative in rapporto al contesto urbano e ambientale? Il progetto Il progetto rispetta i limiti massimi di costo previsti? Il progetto presenta soluzioni tecnico-costruttive in grado di determinare possibili economie sui costi di realizzazione? Il progetto può portare a costi di gestione e manutenzione contenuti? Il progetto è correttamente impostato ai fini della realizzazione? La proposta fornisce un contributo all'assetto urbano e architettonico dell'area? La proposta presenta fattori di innovazione sia a livello di sostenibilità ambientale che tecnologica? La proposta presenta elementi innovativi per la realizzazione da un punto di vista tecnico o per il processo costruttivo? 5.5 Verifica Preliminare dei Progetti La Commissione Tecnica, per ciascun progetto presentato, effettuerà un'istruttoria comparativa relativa al soddisfacimento del programma progettuale, della valutazione economica dei costi di realizzazione dell'opera e della corrispondenza delle richieste di cui al punto 5.2. 5.6 Lavori della Giuria Al termine dei lavori, entro il 28 luglio 2000, la Giuria proclamerà il vincitore e renderà noti i giudizi espressi sui singoli progetti e la relazione conclusiva dei lavori. 6. Rimborsi Ai progettisti selezionati che consegneranno gli elaborati richiesti, sarà riconosciuto un rimborso spese a forfait di Euro 15.000. 7. Squalifica Un progetto potrà essere squalificato per una delle seguenti ragioni: se presentato in ritardo rispetto alle scadenze indicate; se le condizioni e le limitazioni imposte non vengono rispettate. 8. Premio al vincitore e conferimento dell'incarico Per la realizzazione del Ponte dei Congressi, il Comune di Roma affiderà l'incarico per l'elaborazione del progetto definitivo ed esecutivo al concorrente primo classificato, in base alle norme e alle condizioni che regolano l'esercizio dell'attività in Italia. L'Amministrazione comunale provvederà alla progettazione definitiva ed esecutiva dello svincolo di raccordo con la viabilità autostradale Roma-Fiumicino. Il premio di Euro 35.000 per il concorrente affidatario è da considerasi quale anticipo della tariffa professionale applicata e pertanto detratto dalle competenze professionali spettanti. Il Comune di Roma potrà chiedere modifiche non sostanziali o perfezionamenti al progetto, anche ai fini autorizzativi, senza che ciò comporti ulteriore compenso oltre quello stabilito dal contratto. Qualora l'Ente Banditore non proceda al conferimento dell'incarico entro 12 mesi dalla comunicazione dell'esito del concorso, al vincitore sarà corrisposta una ulteriore somma di Euro 35.000 a titolo di definitivo indennizzo. 9. Diritto di esposizione e pubblicazione La proprietà intellettuale e il copyright dei progetti presentati è degli autori concorrenti, ad eccezione del progetto vincitore la cui proprietà viene acquisita dell'Ente Banditore attraverso il conferimento dell'incarico di progettazione. Il progettista ne conserva però il relativo diritto d'autore e la proprietà intellettuale. In caso di raggruppamenti, a tutti i componenti del gruppo è riconosciuta, a parità di titoli e di diritti, la paternità delle proposte e del progetto concorrente. L'Ente banditore si riserva il diritto di esporre, pubblicare o consentire la pubblicazione in tutto o in parte degli elaborati presentati al Concorso che, a proprio insindacabile giudizio, ritiene interessanti, senza nulla dovere ai concorrenti. Solo dopo la pubblicazione dei risultati finali del Concorso, ogni concorrente non vincitore potrà esporre e/o pubblicare i lavori presentati. 10. Lingue ufficiali del Concorso Le lingue ufficiali del Concorso sono l'italiano e l'inglese. 11. Trasporto ed assicurazione I partecipanti al Concorso dovranno sostenere le spese di spedizione e, qualora lo desiderino, di assicurazione degli elaborati. 12. Accettazione delle clausole del Bando La partecipazione al Concorso implica, da parte di ogni concorrente, l'accettazione incondizionata di tutte le norme del Bando. 13. Controversie A eccezione delle regole specifiche di questo concorso, si fa riferimento alle raccomandazioni relative ai concorsi di architettura e di urbanistica approvate dalla Conferenza generale dell'UNESCO nel 1978. Per le eventuali controversie non risolte in via amichevole, si farà ricorso al Foro di Roma. 14. Riassunto dei Tempi di Svolgimento del Concorso Prima Fase Consegna iscrizione e documentazione 25 febbraio 2000 Comunicazione esito Prima Fase 20 marzo 2000 Seconda Fase Consegna materiale informativo ai progettisti 31 marzo 2000 Consegna elaborati 30 giugno 2000 Comunicazione esito Concorso 28 luglio 2000 http://www.comune.roma.it/dipterritorio/concorso.pontecongressi/
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in collaborazione con
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segnalare nuovi concorsi o per laboratorio
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