Navigare attraverso Firenze
scomparsa di Silvia Bendinelli |
![]() Panorama della città turrita. Il rischio della terza dimensione è quello di rimanere affascinati dalla sua efficacia spettacolare e dall’immediata lettura del complesso architettonico. Per questo frequentemente la realtà virtuale è vista unicamente come mezzo di rappresentazione, e si dimentica invece il fondamentale contributo che può offrire alla ricerca storica, imponendosi come potente strumento di ricerca. |
[01oct2001] | |||
Quello che risulta da ricerche di questo tipo è invece proprio la possibilità di scegliere fra più livelli di lettura: quindi il turista, lo studente, l’amante dell’arte e della storia, lo studioso possono ricavare piacere e vantaggio dalla navigazione attraverso complessi architettonici ricostruiti con la computergrafica e approfittare dei diversti strati di approfondimento che essi offrono. I vantaggi sono innumerevoli: sia dal punto di vista conoscitivo che educativo ma anche da quello interpretativo, poichè le ricerche compiute in tale direzione consentono una lettura aperta dei risultati finora ottenuti.![]() Facciata di Santa Reparata. Il video “Firenze scomparsa. La città delle torri e l’antico centro religioso” prodotto dalla Vallecchi e ideato da Vincenzo Capalbo nel 2001 è il risultato di un lungo lavoro di collaborazione fra differenti professionalità (architetti, storici dell’arte, studiosi, tecnici informatici ed esperti di tecniche cinematografiche) grazie alla quale è stato possibile ottenere una sintesi feconda e completa delle ricerche in questo campo. È così tanto più evidente che interpretare la storia e restituirla correttamente, con l’ausilio della computergrafica, è un compito realizzabile solo grazie ad un’intensa collaborazione fra figure qualificate appartenenti a diversi ambiti professionali. |
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Solo dopo aver compiuto approfondite ricerche storiche, analizzato le fonti iconografiche disponibili e consultato storici dell’arte ed esperti della materia e del periodo trattato, la modellazione tridimensionale è potuta iniziare. Per la ricostruzione dei modelli virtuali sono stati indagati documenti di differente natura (sia a livello di tecnica che di supporto, ubicazione e conservazione) e che ancor più dimostrano la potenzialità della ricerca supportata da basi informatiche. Le molte fonti di ispirazione spaziano dagli affreschi della Cappella degli Scrovegni di Giotto, quelli di Ambrogio Lorenzetti e Benozzo Gozzoli al materiale conservato nel museo dell’Opera del Duomo di Firenze e i documenti scritti del tempo. ![]() Cripta di Santa Reparata. Delle varie ipotesi sulla nascita e sullo sviluppo dell’antico centro religioso di Firenze, è stata scelta quella più accreditata e probabilmete la più verosimile. Per la realizzazione del testo, Vincenzo Capalbo si è avvalso della collaborazione di Timothy Verdon e, per la ricostruzione di Santa Reparata del XI secolo, di Guido Morozzi che, oltre alla sua consulenza, ha messo a disposizione tutti gli elaborati e i documenti relativi agli scavi archeologici da lui eseguiti negli anni Settanta. |
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Anche questo progetto ha sottolineato la potenzialità dell’informatica a servizio dell’arte e della cultura che permette di ricreare spazi e atmosfere. Le citazioni tratte da testimonianze del tempo, la musica, il percorso compiuto attraverso le case torri e gli stretti vicoli invitano il visitatore virtuale a immergersi in un contesto ambientale di una Firenze per lo più sconosciuta e difficilmente immaginabile. Silvia Bendinelli sbendinelli@katamail.com |
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