EVENTI

 

Multiplicity
Una collezione di luoghi. 36 letture della vita urbana contemporanea.


a cura di Stefano Boeri e Fabrizio Gallanti

 

Marzo 1999 - Febbraio 2000
Ore 18.30 - Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano

 

[10 settembre 1999]

 

La Triennale di Milano organizza, presso la sala Impluvium del Palazzo dell’Arte, un ciclo di conferenze sulla vita urbana contemporanea.
Il titolo del ciclo, che avrà inizio il prossimo 10 marzo 1999 e che si concluderà nel dicembre 1999, è "Multiplicity. Una collezione di luoghi. 36 letture della vita urbana contemporanea".
Lo scopo dell’iniziativa è quello di rendere la Triennale, per un anno intero, luogo della riflessione sulla condizione della città di fine millennio.
Le conferenze degli invitati, appartenenti a campi disciplinari differenti (architetti, artisti visivi, geografi, critici d’arte, designer, economisti, filosofi, fotografi, registi cinematografici, scrittori, sociologi, urbanisti...) e provenienti da diversi e distanti contesti geografici, offriranno una visione complessa del fenomeno urbano nel mondo oggi.
Per dieci mesi, ogni settimana, un ospite parlerà dei nuovi modi di pensare, utilizzare, vivere la città contemporanea, prendendo spunto dalla presentazione di un luogo fisico concreto, emblematico della vita urbana di questa fine di millennio. In questo modo; alla fine del ciclo si potrà usare questa collezione di luoghi esemplari per costruire una sorta di "geografia" del mondo contemporaneo.
L’iniziativa rappresenta l’occasione per incontrare personalità di particolare rilevanza culturale, alcune presenti in Italia per la prima volta, e candida la Triennale di Milano a costruire un dibattito esteso su temi complessi e di rilevanza internazionale, riprendendo, in questo modo, una funzione già svolta con successo nel passato.

 

Programma delle conferenze

Possediamo una percezione incerta di quanto sia cambiata la città contemporanea.

Sappiamo, dalle nostre esperienze di vita, che lo spazio che quotidianamente abitiamo si è esteso molto al di là dei confini delle nostre città; sappiamo che ci muoviamo di più ed a maggior velocità nel territorio, tra luoghi spesso molto distanti, per svolgere attività del tutto ordinarie (andare a lavorare, fare acquisti, andare al cinema, incontrarsi con gli amici...). E così abbiamo assunto l’abitudine a considerare "città" tutto quello che è compreso nel ciclo della nostra vita quotidiana : anche quella moltitudine di edifici solitari ed ammassati che osserviamo dal parabrezza delle nostre automobili, ogniqualvolta entriamo o usciamo dal tessuto denso e più antico delle nostre città.

Ma non solo i confini, anche i concetti di "centro" e "periferia" urbana si sono fatti più sfumati : molti centri storici europei ospitano oggi aree di degrado e abbandono, mentre altri - inseriti nel circuito del turismo di massa - si sono trasformati in veri e propri "parchi tematici". D’altro canto gli elementi che più catalizzano la vita collettiva si sono ormai trasferiti altrove, a decine di chilometri di distanza dai centri storici urbani, lungo le arterie che tagliano le aree suburbane e ospitano i grandi contenitori commerciali e ludici per il tempo libero.

Questi cambiamenti sono oggi particolarmente visibili in Europa, dove incontrano l’attrito di un territorio denso di preesistenze storiche, ma per molti aspetti sono riferibili ad una condizione più generale. D’altro canto, per quanto i processi di "globalizzazione" facilitino il riprodursi di fenomeni simili in contesti geografici lontani e differenti - si pensi al ruolo svolto dalle attività commerciali nel ridisegnare il profilo delle grandi città, o alle trasformazioni che una dimensione multi/etnica ha indotto nella loro composizione sociale - ogni città, ogni contesto geografico e politico, ha una sua peculiarità evolutiva, che oppone diverse resistenze ai fenomeni di omologazione della condizione urbana.

Il fatto è che pur conoscendo e in alcuni casi frequentando gli estremi ed i paradossi della condizione urbana contemporanea, siamo ancora lontani dalla elaborazione di spiegazioni significative, anzi, persino di descrizioni precise.

Non solo l’architettura e l’urbanistica, ma molte altre discipline che osservano le condizioni della contemporaneità, continuano infatti oggi a guardare altrove, dimenticandosi che il mutamento dei paesaggi urbani è insieme un sintomo ed un riflesso dei nuovi modi di abitare con il nostro corpo e di pensare con le nostre immagini mentali lo spazio contemporaneo.

In questo particolare momento storico, prossimo al millennio, il senso generale di questa iniziativa è di costruire un ciclo di incontri dove si analizzino secondo angolature disciplinari distinte, le relazioni tra forme e modi di vita nei territori della città contemporanea, intendendo con questa accezione un ambito spaziale assai più vasto di quello canonicamente considerato come città.

Ad ogni invitato al ciclo di conferenze verrà richiesto di preparare un intervento relativo alla sua visione della condizione urbana e alle sue caratteristiche politiche, economiche, sociali, a partire dal riferimento ad un luogo specifico, chiaramente identificabile, emblematico della propria produzione intellettuale in riferimento alla condizione urbana in cui opera.

Si chiederà inoltre ad ogni ospite di portare con sé un "reperto" del luogo prescelto, in modo che accanto ad un atlante di luoghi esemplari si costituisca una collezione di oggetti emblematici, utili al pubblico ed ai conferenzieri per confrontare i vari contributi seguire un processo intellettuale cumulativo e in continuo sviluppo sulla condizione urbana contemporanea.

 

L’iniziativa è realizzata con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde

 

Persone che aderiscono all’iniziativa

Giorgio Agamben, Italia filosofo
Wiel Arets, Olanda architetto
Andrea Branzi, Italia architetto-designer
Eduard Bru, Spagna architetto
Manuel Castells, USA urbanista
Gianni Celati, Italia scrittore
Jerome Charyn, USA scrittore
Jean-François Chevrier, Francia critico d'arte
Beatriz Colomina, USA storica dell'architettura
Mike Davis, USA sociologo
Giancarlo De Carlo, Italia architetto
Manuel De Landa, Messico filosofo
Daniele Del Giudice, Italia scrittore
Assja Djebar, Algeria scrittore
Okwui Enwezor, Nigeria curatore
Kenneth Frampton, USA storico dell'architettura
Amos Gitai, Israele regista
Zaha Hadid, Iraq architetto
David Harvey, USA geografo
Dolores Hayden, USA urbanista
Hou Hanrou, Cina curatore
Toyo Ito, Giappone architetto
Rem Koolhaas, Olanda architetto
Mikael Levin, USA fotografo
David Lyon, Canada sociologo
Guido Martinotti, Italia sociologo
MVRDV (Winy Maas), Olanda architetti
Martha Rosler, USA artista
Edward W. Said, Palestina filosofo
Bernardo Secchi, Italia urbanista
Kazuyo Sejima, Giappone architetto
Paul Shepheard, Gran Bretagna storico dell’architettura
Gayatri Chakravorti Spivak, India filosofa
Stalker, Italia architetti-artisti
John Urry, Gran Bretagna sociologo
Jeff Wall, Canada fotografo

 

Calendario

Giovedì 23 Settembre 1999, Sala Impluvium 18,30
Jean Nouvel, Francia architetto
Da Lucerna a New York


Giovedì 14 Ottobre 1999, Sala Impluvium 18,30
Jerome Charyn, USA scrittore
New York. The Ansonia : specchi e miraggi


Giovedì 21 Ottobre, Sala Impluvium 18,30
Wiel Arets, Olanda architetto
Europarc versus Cape Coast


Martedì 26 Ottobre, Sala Impluvium 18,30
Roberto Collovà, Italia architetto
Palermo, la costa : descrizioni


Giovedì 28 Ottobre, Sala Impluvium 18,30
Hou Hanru, Cina curatore
Guerriglia urbana : le città asiatiche e gli interventi artistici


10 Novembre ore 18.30, Sala Impluvium
Hans Ulrich Obrist, Svizzera curatore e critico d’arte
Den-Città
Den-City


17 Novembre ore 18.30, Sala Impluvium
Yorgos Simeoforidis, Grecia architetto
Storie su di lei : Atene
Stories about her : Athens


19 Novembre ore 18.30, Sala Impluvium
John Urry, Inghilterra sociologo
Guardando il Globo
Viewing the Globe


25 Novembre ore 18.30, Sala Impluvium
Beatriz Colomina, Spagna storica dell’architettura
Circondati dalle immagini : la’architettura multischermo degli Eames da
Los Angeles a Mosca
Enclosed by Images: The Eames Multiscreen Architecture from Los Angeles to Moscow


2 febbraio ore 21.00
Okwui Enwezor, Lagos, critico d'arte e curatore
Tre fasi di un monumento: il marciapiede di Liisa Roberts


17 febbraio ore 21.00
Dietmar Steiner, Vienna, teorico dell'architettura
La città come evento - Vienna: dalla storia al turismo ed al futuro


24 febbraio ore 21.00
Andrea Branzi, Milano, architetto-designer
Eindhoven: un modello di urbanizzazione debole


2 marzo ore 18.30
Yorgos Simeoforidis, Atene, teorico dell'architettura
Storie su di lei: Atene
Stories about her: Athens


9 marzo ore 18.30
Winy Maas (MVRDV), Rotterdam, architetto
Meta City/Data Town


15 marzo ore 18.30
Carlo Olmo, Torino, storico dell'architettura
Eyes in the street, aspettando Greenwich Village
Eyes in the Street, Waiting for Greenwich Village.


16 marzo ore 18.30
Toyo Ito, Tokyo, architetto
Mediateca a Sendai
Mediatheque in Sendai


30 marzo ore 18.30
Rem Koolhaas, Rotterdam, architetto
Start Again

 

 

Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6
20121 Milano

 

Il ciclo di conferenze è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde

 

Triennale di Milano www.triennale.it

 

 

 

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