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Superbox di Ettore Sottsass jr. Gilberto Corretti |
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Questa storia ha una premessa, avvenuta quasi quaranta anni fa,
ed un epilogo, iniziato due anni fa. La premessa s'intitolava "Katalogo di mobili" e se non fosse stato per quel k, una stravaganza lessicale di quegli anni, parrebbe il titolo di un'onesta svendita di mobili in un discount di provincia. Era invece il titolo di un articolo che illustrava su Domus, (449, aprile 1967), immagini di spazi domestici progettati da Ettore Sottsass jr. L'articolo appare oggi, come quel k, teneramente datato nei suoi stilemi e vezzi linguistici, i "mobili" invece sono ancora straordinari nello stile e nella carica d'energia che irradiano. Volendoli inserire in una sistematica d'uso appartengono alla categoria degli armadi o dei contenitori, altro vocabolo allora fresco di conio ma in realtà erano invenzioni linguistiche e spaziali che hanno fondato il lessico dell'architettura radicale degli anni a seguire. I "mobili" del servizio su Domus erano stati disegnati nel 1966 per pubblicizzare i nuovi laminati plastici dell'Abet Print ed esistevano solo come modellini in scala sapientemente fotografati per l'occasione; in seguito Poltronova, della quale Ettore Sottsass jr. era allora direttore artistico, ne costruì alcuni esemplari, chiamati "Superbox," scelti fra i più semplici della serie pubblicata su Domus e divenuti in seguito preziosi cimeli da collezione. |
[09mar2005] | |||
Ettore Sottsass con Roberta Meloni, Poltronova, dicembre 2004. L'epilogo: due anni fa Poltronova ha deciso di dare finalmente sangue e carne al progetto del "Katalogo". Non è stato semplice. Le idee si nutrono del cibo degli dei e sono immortali ma le tecnologie appartengono agli umani e invecchiano rapidamente. I "Superbox" di quaranta anni fa erano costruiti seguendo la lavorazione, allora innovativa, del mobile rivestito di laminato. Le ante e i cassetti erano bordate sullo spessore del telaio da una striscia di laminato e si chiudevano a toppa sulla carcassa con tolleranze dell'ordine di 4 o 5 millimetri. per facilitarne l'industrializzazione e nascondere le imprecisioni della lavorazione in serie. |
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SOPRALLUOGHI: FRANCESCA BALENA ARISTA: SOTTSASS AL MART |
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