home > files

Files

(baukuh+Sp10studio) = BK10. Una matematica oltre la retorica

Nicola Lunardi



 
Nel motivare certi raggruppamenti concorsuali tra studi si parla spesso di come alla progettazione giovi il lavoro di squadra, perché l'architettura nasce dal dialogo che si istituisce tra i progettisti, per poi coinvolgere i committenti e i vari interlocutori tecnici, fino agli "utenti", che si vorrebbero sempre al centro di ogni decisione e persino partecipativi.

Il sodalizio tra Sp10studio e baukuh non nasce affatto da queste premesse. Nasce piuttosto dalla negazione di questa e di ogni altra facile retorica costruita intorno all'architettura, nasce dal riconoscimento di un territorio comune dove l'architettura si fa -onestamente e per nulla umilmente- principale messaggio di se stessa, libera da ogni necessità di un fondamento esterno. Questo perché chi argomenta le proprie scelte progettuali col dialogo, la partecipazione, la sostenibilità o la funzionalità vive di inganni, o di anestesie: confonde la sostanza dei fatti con la forma dei commenti. Il lavoro di BK10, al contrario, rivendica e preserva gelosamente la sua qualità di commento in forma architettonica, e il progetto per la nuova biblioteca della Camera di Commercio di Genova costituisce un chiaro esempio di tale approccio: tutte le scelte -formali, distributive, tecnologiche- sono poste al servizio dell'idea centrale di ripristinare l'unità spaziale del cortile interno del palazzo, mortificata da un intervento precedente.

Per questo si può definire "un commento" il progetto in questione: perché si concentra sulla convenienza di esaltare le potenzialità di una complessità spaziale già decisa e costruita lungo un lavoro di secoli, dandole, però, nuove ragioni d'essere e nuove definizioni formali. Il progetto salvaguarda il cortile coperto da possibili future manomissioni, facendone il fulcro scenico del sistema-palazzo, pur senza cedere alla tentazione di un gesto risolutore che prenda possesso di quello spazio. Nessuna ansia di esaurire il mondo in una sintesi che, per quanto efficace, sarà sempre parziale e arbitraria. Piuttosto la determinazione a inserirsi in uno scenario più ampio, al quale si rivendica la propria appartenenza e che va dai costruttori della Strada Nuova al Rubens e al Gauthier che ne rappresentarono i Palazzi, fino ad Albini ed Helg che con i loro allestimenti hanno fatto di quegli stessi palazzi il simbolo della possibilità di perpetuare un passato eroico in un futuro di modernità.

I riferimenti a questi vari e diacronici attori sono facilmente rintracciabili nelle tavole del concorso, tanto nel progetto quanto nella rappresentazione, che riveste un ruolo non secondario nella visione che Sp10studio e baukuh hanno dell'architettura. Com'è ovvio, d'altronde, poiché dopo aver rinunciato ad avvolgere le scelte di progetto sotto coltri di giustificazioni retoriche extra-disciplinari non resta che concentrare tutte le proprie energie nell'unica retorica ammessa dalla loro personale deontologia: quella del disegno e delle forme, in cui si riflette ancora una volta questo lavoro di rinuncia alla coralità plurale, per puntare, coraggiosamente, su poche immagini particolarmente efficaci, ciò mentre il progetto si asciuga attorno a pochi elementi indispensabili.

In un'epoca di infinite possibilità rappresentative, BK10 punta tutto sulla capacità di raggiungere la chiarezza e l'efficacia comunicativa attraverso la scelta piuttosto che l'accumulo, una strategia che si dimostra allo stesso tempo radicale quanto attenta alla trasmissione mediatica dell'architettura.

Se ciò che è stato sommariamente riassunto finora costituisce la base di partenza comune a questi due gruppi di progettisti, molti sono anche gli elementi di diversità per cui i due studi si compensano, a cominciare dal rapporto con la città in cui lavorano: da una parte Sp10studio è -anche anagraficamente- 100% genovese, con frequentazioni dirette nella cultura e nell'architettura del capoluogo ligure, da Sanguineti a Vietti; dall'altra baukuh è decisamente privo di connotazioni locali, e i suoi soci provengono un po' da tutto il nord Italia e guardano molto più alla scena nazionale e internazionale che non a quella cittadina. Entrambi gli studi, tuttavia, nel loro fare architettura, vivono il rapporto con una qualche "tradizione" (locale) -e forsanche con la "storia" (universale)- non come il rispetto di qualche artificioso codice di stili o di procedure incasellato in sterili cataloghi tipologici, quanto piuttosto come una vitale, spesso accidentale, ricerca di incontri, al riparo da qualsiasi localismo o storicismo.

Questo è Genova per Sp10studio e questo è per baukuh la storia dell'architettura: il luogo fortunato di incontri comunque fortuiti -per quanto spesso cercati con passione e determinazione- attraverso cui costruire la consapevolezza di sé e del proprio lavoro, in un dialogo a distanza tanto con celebri quanto con oscuri predecessori, tutti, comunque, destinati ad essere reinterpretati e forse, ma non gliene vorranno, travisati. Storia e tradizione come inesauribile repertorio di soluzioni che però, ovviamente, non si danno mai come compiute e immediatamente utilizzabili, ma che devono essere ogni volta re-innescate dal prezioso lavoro di commento di cui sopra, unica operazione realmente efficace per chi vuole custodire le possibilità del proprio linguaggio di descrivere la realtà raccontandone i margini, di far emergere le figure delimitandone i contorni, preservandolo dalla inevitabile corruzione a cui porta il tentativo di esaurire la realtà nel linguaggio, in una sovrapposizione sbagliata ma sempre più frequente che rende il secondo inutile e vuoto e la prima realmente peggiore.

Nicola Lunardi
nicolalunardi@sp10studio.com
[19 gennaio 2010]
> ARCHITETTURE: SP10STUDIO/BAUKUH. NUOVA BIBLIOTECA...

> BAUKUH
> SP10STUDIO

  ARCH'IT books consiglia:

Baukuh
"100 piante"
De Ferrari Editore, 2008
pp. 114, €15,00


acquista il libro online!

  Sp10studio
"Quaderno dal 2000"
De Ferrari Editore, 2008
pp. 112, €15,00


acquista il libro online!

 

 

Per qualsiasi comunicazione
 è possibile contattare la
redazione di ARCH'IT


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete


archit.gif (990 byte)



iscriviti alla newsletter gratuita di ARCH'IT
(informativa sulla privacy)







© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by Image