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5° Festival Internazionale di Architettura in Video
IL FUTURO E LA CITTA'
incontri internazionali di architettura > 30 novembre - 3 dicembre 2000
esposizioni > 30 novembre - 17 dicembre 2000




> OPERE

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Jody Zellen
Ghost City
USA 2000

“Ghost City” è un sito web che si concentra sulla rappresentazione della città da parte dei mass media. Si serve dello spazio del web come spazio scultorio, permettendo ai visitatori d’interagire con animazioni grafiche per esplorare sempre più a fondo una città immaginaria. “Ghost City” è un ambiente labirintico attraverso il quale i visitatori possono navigare, sia seguendo la struttura narrativa lineare che si sviluppa pagina dopo pagina, sia scavando nel caos non lineare di link casuali. Ogni spazio è costituito da immagini e testi appropriati. Le immagini sono tratte da varie fonti nell’ambito della carta stampata. I testi sono in parte passi selezionati da testi di teoria urbanistica, in parte creazioni poetiche sulla città, composte appositamente. Più che presentare immagini statiche, “Ghost City” è un collage di parti in movimento. È una rete pulsante d’immagini subitanee che si ripetono all’infinito. L’osservatore è un vagabondo urbano che si muove attraverso il sito, passo dopo passo, pagina dopo pagina. Si sposta avanti e indietro ritrovando i propri passi all’interno della rete urbana, scoprendo nuovi spazi e nuovi significati. “Ghost City” parla della memoria, del viaggio nel tempo e nello spazio. Il tempo è infinito. Lo spazio è finito. Eppure, in “Ghost City”, tempo e spazio entrano metaforicamente in relazione con l’esperienza della città, in cui le persone camminano, parlano, interagiscono le une con le altre. Nei confini di “Ghost City” i visitatori possono fermarsi a pensare, tornare indietro, procedere. “Ghost City” è una città di frammenti. Un ricordo. Un fantasma della realtà. Una città fantasma.

Jody Zellen vive a Los Angeles, in California. I suoi lavori sono stati esposti a livello nazionale e internazionale; le sue mostre personali sono state presentate all’Art Resources (New York, 2000); al Nexus Contemporary Art Center (Atlanta, 1999); alla Jan Kesner Gallery (Los Angeles, 1998); alla Post Gallery, (Los Angeles, 1997 e 1998); alla Mesa College Art Gallery (San Diego, 1997); alla Richard Heller Gallery (Santa Monica, 1996); alla SF Camerawork (San Francisco, 1995); al Centre for Contemporary Photography (Melbourne, 1995); alla Dorothy Goldeen Gallery (Santa Monica, 1993). I suoi lavori sono stati esposti in mostre collettive alla Angles Gallery di Santa Monica; al Terrain di San Francisco; alla Howard Yezerski Gallery di Boston; al Los Angeles County Museum of Art, al Huntington Beach Art Center, al California Museum of Photography di Riverside, e al Laguna Art Museum di Laguna Beach, in California. I suoi incarichi pubblici più recenti comprendono il progetto di marciapiede per l’aeroporto di Los Angeles e un murale per il Pan Pacific Community Center, il cui completamento è previsto per il 2001.

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