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Spela Hudnik
Raumanzug
Slovenia 2000, 12’46”
Il rapido sviluppo tecnologico sta condizionando una diversa concettualizzazione del mondo e della percezione dello spazio. La costante crescita di relazioni sociali dinamiche, del flusso economico, dell'informazione e del traffico sono alcune delle caratteristiche principali di questo secolo che mutano l'immagine statica del mondo. Alla gente non interessano più i gusci architettonici statici, ma piuttosto le vesti spaziali dinamiche. Le persone desiderano un ambiente completamente nuovo che possa vedere, ascoltare e reagire nei loro confronti, e viceversa. Di conseguenza creano interfasi meccaniche e digitali, protesi, possibilità sempre più ampie di movimento. Evitano l'imposizione della mobilità territoriale. La necessità di ridurre le distanze, il dinamismo, la mobilità e l'interazione stanno portando allo sviluppo dell'architettura come guscio in cui muoversi e abitare, il che non è un prodotto dell'industria della costruzione, ma una combinazione dell'industria automobilistica e di quella aeronautica, forse della moda e delle analisi biologiche. Si restringono e dilatano, crescono e si estendono. La telematica può fornire queste condizioni stimolando la ricerca di nuove visioni di movimento negli spazi meno conosciuti. In un era di comunicazione totale il corpo umano vuole vestirsi di architettura.
Spela Hudnik è nata nel1968 a Ljubljana, in Slovenia. Nel 1995 ha finito gli studi presso la Facoltà di Architettura di Ljubljana. Nel 1996 ha intrapreso gli studi di dottorato in qualità di assistente alla stessa facoltà. Nel 1997 ha continuato gli studi post laurea presso l'Akademie den bildenden Kunste di Vienna, con la prof. Michaele Sorkin. Nel 1996 ha collaborato con Peter Veziak, fondatore dello studio di Architettura e Video - MONOCHROME. Nel 2000 ha organizzato il laboratorio internazionale HYDROCITY. Nel 2000 ha fondato il Festival Internazionale dell'Architettura e dei New Media - Territori Bionici, a Ljubljana.
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