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Dirk Donath, Thorsten Michael Lömker (Bauhaus Universität Weimar)
An Interpretation of Christopher Alexander's ‘A Pattern Language’ in Digital Space
Bauhaus Universität Weimar - Facultät Architektur, Stadt, regionalplanung – InfAR
Germania 2000, 6’
L'architettura si manifesta attraverso gli edifici reali. Oltre a questo tipo di architettura, che possiamo definire ‘solida’, ci troviamo di fronte a tecnologie che rappresentano un'architettura cosiddetta ‘virtuale’, che si esprime attraverso pensieri, testi e disegni. I modelli digitali danno la possibilità di descrivere e presentare opere architettoniche virtuali rendendole allo stesso tempo accessibili a tutti. Negli anni ‘60 l'architetto e matematico Christopher Alexander avanzò una teoria che auspicava la costruzione di edifici a misura d'uomo secondo soluzioni testate. Nel suo libro, intitolato “Un linguaggio modello”, Alexander descrisse 253 modelli elementari, e i rapporti esistenti tra di essi, che secondo lui avrebbero determinato la qualità in architettura e pianificazione urbanistica. Utilizzando i modelli descritti nel suo libro, perfino i non addetti ai lavori sarebbero stati in grado di progettare case con gli spazi annessi. Alla cattedra di “Informatica in Architettura”, presso la Bauhaus Universität Weimar, gli studenti hanno dovuto cercare di interpretare e valutare il significato del modello nel mondo reale. Valutando esempi di opere architettoniche legate al linguaggio modello, attraverso prove e controprove, gli studenti sono stati in grado di giudicare il suo fondamento. In un'ulteriore tappa verso l'uso di un linguaggio modello nello spazio digitale, gli studenti dovevano mettere in discussione la validità del linguaggio modello nello spazio digitale. Inoltre dovevano realizzare un'espressione digitale del modello. Il lavoro consegnato illustra 13 soluzioni di lavoro elaborate durante il corso, le quali cercano di dimostrare una teoria architettonica e la sua validità nell'architettura ‘virtuale’. Uno dei fattori chiave presi in considerazione è stata la possibilità o meno di utilizzare questi spazi come estensioni del mondo reale, ad esempio stabilendo un legame tra spazi reali e spazi virtuali. I risultati presentati mostrano aspetti e soluzioni diverse che potrebbero ampliare la nostra comprensione del futuro e della città. (Il lavoro presentato è stato realizzato dagli studenti: Andreas Beetz, Christian Buss, Henning Hinrichsen, Roland Junker, Stephan Kohlrausch, Loris Negro, Karen Nickol, Timo Nonnenbroich, Marion Rehn, Alexander Alexander, Sebastian Ruschak, Gert Surber, Anja Traffas).
Il Dott. Dirk Donath è un architetto abilitato ed è titolare della cattedra di "Informatica in Architettura" presso la Bauhaus Universität Weimar. Inoltre è socio presso due studi privati di architettura: "Architektengemeinschaft Nitschke-Donath" e "b.a.u.werk prof. donath, maye and partners" a Weimar. Il Dott. Donath ha studiato Architettura e Informatica Applicata alla HAB di Weimar. Nel 1988 ha ultimato la sua ricerca di dottorato, dal titolo "Comunicazione e creazione di modelli nella progettazione architettonica assistita da computer", alla Facoltà di Architettura dell'Università di Weimar. Nel 1992 il Dott. Donath è diventato direttore del Centro di pianificazione informatica alla Facoltà di Architettura dell'Università di Weimar.
Il Dott. Thorsten Michael Lömker è architetto e ricercatore alla cattedra di "Informatica in Architettura" presso la Bauhaus Universität Weimar. Prima di coprire questa carica ha lavorato in studi privati di architettura ad Aachen, Francoforte e Wiesbaden. Thorsten Michael Lömker ha studiato Architettura e Informatica. Si è laureato come Dipl-Ing. alla Fachhochschule Hildesheim/Holzminden nel 1990 e ha ottenuto la laurea in Scienze alla Duncan of Jordanstone College of Art, University of Dundee nel 1993. Attualmente sta preparando la sua dissertazione di dottorato e insegna a studenti laureati negli studi di design "spazio_digitale" e nei corsi di visualizzazione.
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