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Daniel Gabrielli, Carolina Gutiervez
Bogotà… y punto!
Colombia 2000, 1’16”
Bogotá incarna l'instabilità della metropoli latino-americana, dove il caos e la frammentazione generano una realtà incerta. È una città con otto milioni di abitanti, vittime di gravi problemi: la crescita accelerata di una periferia estremamente povera, un centro che da anni è ingestibile e che oggi rappresenta una delle questioni più difficili da risolvere. La riflessione parte dalla premessa che fa coincidere le contraddizioni di questa città con il mancato equilibrio tra crescita accelerata e mancanza di infrastrutture. Questo fa sì che il cittadino smetta di essere un abitante e diventi un mero passante; l'analogia che affiancava il concetto di città a quello di casa è diventata anacronistica, e questo è dovuto al fatto che la realtà di oggi ha imposto agli individui processi di interazione globale talmente complessi da impedire loro, all'atto pratico, di creare dei legami con la città. Lo scopo di questa analisi era quello di capire quanto la massiccia influenza della tecnologia nelle nostre vite abbia mutato la città, cambiandone i ritmi e modificandone le abitudini. Si è giunti a un esame meticoloso del fenomeno nella città di Bogotá, attraverso una serie di immagini che modificano la realtà quotidiana, non come sistema di simulazione ma come sistema di interpretazione. Una volta gli architetti ideologi sollevavano i concetti di storia, tradizione e memoria del passato, ma questi non sono diventati altro che motivi di dibattito e di finti regolamenti al fine di evitare la questione della transizione e della precarietà. All'interno di Bogotá occorre riconoscere i vincoli telematici e le aree colpite da problemi, quali gli ingorghi creati dal traffico. E' inoltre necessario menzionare la presenza di un solo aeroporto e i vari problemi di viabilità stradale. Oggi la nostra città si sottrae al problema materiale per percorrere le autostrade dell'informazione. Sono queste le nostre variabili, è questa la nostra nuova città.
Daniel Gabrielli è presidente del Consiglio degli studenti di architettura presso l'Università delle Ande (1998-99), ha ottenuto la laurea con il massimo dei voti nel secondo semestre del 1999 e ha vinto la borsa di studio Ramón de Zubiría per aver avuto la media più alta di tutta la facoltà, nel 1998. Ha studiato per un semestre a Milano. Ha inoltre lavorato per importanti architetti colombiani. È arrivato al terzo posto per il progetto del parco del terzo millennio a Bogotá, insieme agli architetti EHM. In collaborazione con D. Bonilla ha curato il design dell'arredamento del Café de Colombia per il padiglione colombiano all’Expo 2000 di Hannover. Attualmente vive in Germania.
Gutiervez si è laureata nel primo semestre del 2000 all'Università delle Ande di Bogotá, in Colombia. Il suo progetto di laurea riguardava il cimitero centrale di Bogotá. Ha studiato per un semestre a Dublino, in Irlanda, e ha lavorato con architetti colombiani, partecipando inoltre a diversi concorsi d’architettura. Attualmente vive a Bogotá e si occupa di restauro di interni.
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