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5° Festival Internazionale di Architettura in Video
IL FUTURO E LA CITTA'
incontri internazionali di architettura > 30 novembre - 3 dicembre 2000
esposizioni > 30 novembre - 17 dicembre 2000




> OPERE

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Richard Koeck
Future Architecture
USA 2000

L’architettura e la vita nella città del terzo millennio potrebbero trovarsi a metà strada tra le realtà virtuali e il mondo reale. Potremmo scoprire che i nostri corpi fisici sono collocati in un ambiente circondato da più di una realtà. Gli abitanti della città potrebbero viverci in modo tanto virtuale quanto fisico. Le persone potrebbero avere la facoltà di creare la propria città virtuale a seconda delle loro esigenze umane e dei loro desideri individuali. Potrebbero trascorrere una quantità significativa del loro tempo isolati fisicamente, ma stimolati a livello mentale in un mondo virtuale, in una città virtuale. La prima immagine mostra “una” città animata come la conosciamo oggi. Uno spazio vitale distribuito su più livelli e dominato dal traffico, un ‘melting pot’ di culture e di vita sociale. Nell’angolo in alto a sinistra compare un codice binario (0010101) in forma riflessa, indicando che l’immagine mostrata è una veduta del mondo esterno dall’interno dello schermo di un computer. La seconda immagine mostra un sistema informatico zoomare su uno degli edifici, in cerca dell’“unica realtà” della propria esistenza. Il codice binario come simbolo della tecnologia informatica dominante è proiettato sulle facciate architettoniche. La terza immagine mostra un sistema informatico ‘zoomare’ su una delle facciate, riconoscendo che apparentemente c’è “più di una realtà” proiettata sulla facciata dell’edificio. Una delle immagini proiettate sulla facciata mostra esattamente la precedente seconda immagine. La quarta immagine va oltre la facciata ed entra nell’edificio, scoprendo che è un bambino a creare ed animare la realtà cittadina virtuale mostrata nelle immagini precedenti. Lo spazio reale, fisico, del bambino è vuoto e freddo ed è limitato spazialmente da un grande computer sullo sfondo. La città del futuro potrebbe essere molto più distante dalla realtà materiale di quanto possiamo ora immaginare.

Richard Koeck è nato il 21 settembre 1969 ad Augsburg, in Germania. Ha acquisito molto presto un’esperienza pratica nell’impresa edile dei genitori, prima della morte del padre nel 1988. Dopo aver conseguito l’Allgemeine Hochschulreife (equivalente alla maturità) nel 1989, ha iniziato gli studi di architettura nel 1993 presso il Politecnico di Augsburg. Durante gli studi ha ottenuto dal DAAD-Deutscher Akademischer Austauschdienst (Consiglio per gli scambi accademici) una borsa di ricerca di un anno per compiere ulteriori studi negli Stati Uniti. Ha conseguito il Diplom-Ingenieur für Architektur (equivalente alla laurea in ingegneria edile) dal Politecnico di Augsburg nel 1998. Richard Koeck ha lavorato in Germania, in qualità di libero professionista, alla costruzione di numerosi edifici nuovi e a progetti di ristrutturazione di centri storici urbani. A partire dal 1998, insieme alla moglie Monika Koeck, ha partecipato a una serie di concorsi internazionali esplorando i limiti dei media digitali. Nel 1999 i due hanno partecipato al concorso urbano internazionale “EUROANDOM” a Montreuil, in Francia. Il loro lavoro è stato scelto ed esposto alla Biennale di Venezia, mettendo in rilievo le sfide che “La città del terzo millennio” dovrà affrontare nell’epoca delle realtà digitali. Dal 1998 Richard Koeck insegna in qualità di Visiting Assistant Professor all’Università dell’Oklahoma, negli Stati Uniti, presso la quale ha ricevuto nel 2000 il riconoscimento “Faculty in Residence”. Le sue ricerche e pubblicazioni si concentrano sull’architettura moderna e contemporanea in particolare negli Stati Uniti e in Europa. Al momento il suo lavoro riguarda l’esplorazione delle applicazioni digitali che consentono di portare ‘immagini in movimento’ nell’architettura.

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