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Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo (2A+P)
Bubblehouse
2A+P
Italia 2000, 5'
“Bubblehouse” è un esperimento architettonico basato su due aspetti: da un lato la progettazione di una casa elastica e priva di tipologia in cui funzioni e forme si fondono in una sostanza liquida generando uno spazio fluido; dall'altro l'idea di una casa capace di rappresentare la personalità di chi l’abita e di metterla in relazione con altri al punto tale da diventare strumento di corteggiamento: "oggi, senza una bella casa non sei nessuno, non hai fascino". Nel tentativo di esplorare nuovi modi di comunicare l'architettura, i due aspetti confluiscono in una storia romanzata, ironica, e che, ambientata in un prossimo futuro, affronta in modo dissacrante anche il tema della tecnologia digitale e del virtuale. Il risultato sono una scenografia ed una sceneggiatura non su binari paralleli, ma intrecciate e capaci di scambiarsi i ruoli a seconda del ritmo narrativo.
Gianfranco Bombaci è nato a Roma nel 1975. Dal 1994 è studente di architettura a Roma, "La Sapienza". Ha partecipato a numerosi concorsi internazionali di architettura e design. E’ fondatore e membro del comitato editoriale di 2A+P, rivista di progettazione dal 1998. Ha partecipato al NAI Summer Masterclass 99 "the weight of the image" curato da NOX Architects e Ove Arup. Ha studiato per sei mesi alla Katholieke Universiteit Leuven in Belgio. Nel maggio 2000 ha vinto il primo premio al workshop "le workshop00" organizzato dall'Ecole d'Architecture di Lille in Francia. Nel giugno 2000 è stato selezionato con il progetto "City Lab 1.0" al concorso internazionale "Città: Less Aesthetic More Ethic" della Biennale di Venezia.
Matteo Costanzo è nato a Roma nel 1973. Dal 1994 è studente di architettura a Roma, "La Sapienza". Ha partecipato a numerosi concorsi internazionali di architettura e design. E’ fondatore e membro del comitato editoriale di 2A+P, rivista di progettazione dal 1998. Ha studiato alla Brookes University di Oxford. Nel 1999 ha partecipato al NAI workshop "leisure zone twente" curato da NL Architects. Nel giugno 2000 è vincitore con il progetto "Sand city" del primo premio al concorso internazionale "Città: Less Aesthetic More Ethic" della Biennale di Venezia.
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