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Florent Rougemont
Living architectures
Paesi Bassi 2000, 2’07”
Un baccello, un pacemaker, un organo vivente, una sorta di cuore elettronico sotto un flusso continuo di informazioni. Spazio e contenuto, perpetuamente aggiornati, formano insieme una nuova architettura dell’informazione. La contrazione e la dilatazione delle superfici creano nuovi gusci di comunicazione, fondata su un approccio visuale che si concentra sull’emergere e sul diffondersi delle informazioni. Il cambiamento dalla composizione tradizionale del testo a una costruzione tridimensionale dello spazio genera, attraverso Internet, un’architettura spaziale e testuale: questo spazio informativo emancipato permette ai lettori, guidati dalla topografia in movimento delle superfici media, di esplorare le profondità dell’organo attraverso superfici ipertestuali. Consapevolezza sensibile del vuoto, dello spazio trasparente e infinito delle informazioni. Quest’architettura aggiornata in tempo reale si basa su possibili ulteriori sviluppi del VRML o di altre tecnologie anticipate analoghe che richiedono connessioni rapide alla rete e macchine potenti per l’accesso ai media, in modo da ottenere un’interfaccia attiva sia con lo spazio sia con le informazioni. La navigazione anticipata tramite sensori di prossimità collocati ai diversi livelli genera nuove possibilità d’interazione virtuale tra la persona e lo spazio. Apre inoltre nuove occasioni di ricerca personale. Il viaggio fluido e libero da costrizioni nel nucleo ultimo delle informazioni offerto da questo infinito spazio testuale dà un’altra faccia alle tanto promesse e previste future ‘autostrade dell’informazione’. Questa digestione informatica ha luogo al confine tra il mondo reale e quello virtuale. Unire informazione pura e media interamente visuali apre la strada a misteriose architetture viventi.
Florent Rougemont. Giovane architetto laureato nel 1998 alla Scuola d’Architettura di Strasburgo, ho collaborato con diversi architetti in Francia, tra cui Georges Heintz e Rudy Ricciotti. Attualmente lavoro nei Paesi Bassi, presso l’EEA di Rotterdam. L’orientamento prevalente dei suoi lavori attuali è rivolto allo sviluppo di nuovi progetti per poter vivere e interagire con il mondo contemporaneo; si concentra sulle nuove tecniche, nella consapevolezza del mondo attuale. Le sue ricerche in campo architettonico riguardano spazi liquidi e altri spazi simili che comportino prossimità fisica con l’acqua o con sostanze più immateriali quali le plastiche fluide. Lo studio delle proprietà specifiche dei polimeri e della plastica in diversi ambiti di applicazione (architettura, design industriale, sviluppo di oggetti interattivi tramite superfici media, nuove interfacce Internet tridimensionali e oggetti plastici) gli ha permesso di generare atmosfere e interazioni particolari. Coinvolgendo il lato sensibile di ognuno, queste installazioni spettacolari e interattive combinano tecnologie semplici e sofisticate.
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