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LAR
Corderie e cavi. Allestimenti per le Corderie dell'Arsenale di Venezia
LAR-DPA-IUAV
Italia 2000, 3’
Il futuro della città è anche la riappropriazione dei suoi grandi edifici la cui funzione storica si è perduta. L’edificio delle Corderie dell’Arsenale è uno dei più grandi di Venezia, ma viene utilizzato solo sporadicamente per le mostre della Biennale. Il progetto di riuso presentato nel video è parte integrante di una convenzione nazionale tra la BTicino e cinque Università italiane per lo studio dei possibili adeguamenti tecnologici degli impianti per la conduzione dell’energia. L’Istituto Universitario di Architettura di Venezia ha partecipato con progetti didattici che riguardano il recupero e l’allestimento impiantistico delle Corderie per una utilizzazione permanente come spazio espositivo. Sono state progettate quattro diverse soluzioni per l’inserimento delle reti tecnologiche in questo delicato edificio storico: nella prima gli impianti tecnologici sono progettati per rimanere a vista (Reti esibite); la seconda prevede un sistema di controllo della qualità della luce artificiale (Buio controllato); la terza è basata su di una struttura espositiva a moduli impiantistici estensibili (Spazio dinamico); nell’ultima gli impianti tecnologici sono inseriti nella pavimentazione (Reti nascoste). I progetti sono accompagnati da fotografie delle Corderie di Mario Cresci e da immagini di opere con cui hanno stabilito profonde analogie: frammenti dalle Carceri di G.B. Piranesi, tavole anatomiche di Vesalio, ambienti di luce di Lucio Fontana. Il video è stato presentato alla VII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, padiglione USA, come parte del progetto “A regola d’arte / State of the art”, curato da Enzo Biffi Gentili e prodotto dalla BTicino.
Il LAR - Laboratorio di Ricerca in Progettazione Architettonica del Dipartimento di Progettazione Architettonica dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (LAR-DPA-IUAV) - è il laboratorio che si occupa di ricerca nel campo delle nuove tecnologie digitali applicate al progetto d’architettura. Nasce nel 1994 per iniziativa del Dipartimento ed è articolato in tre sezioni: Modelli-CAM, CAD, Multimedia. Si è occupato delle ricerche progettuali dei docenti, tra cui quelle sulle aree centrali di Berlino e Potsdam, sulle ex-aree industriali di Marghera e Mestre, e su ricostruzioni di architetture come la Galleria prospettica di Palazzo Spada a Roma. Sono stati prodotti plastici, elaborazioni grafiche, CD interattivi, video, presentati a mostre nazionali e internazionali di architettura. Il LAR è diretto da una commissione scientifica di docenti: F. Pittaluga (direttore scientifico), V. Spigai, P. Merlini, C. Lamanna, D. Bolla, L. Testa, C. Trevisan. Lo staff è composto da: G. Testi (direttore tecnico), C. Ferro e M. Ridolfi (sezione Modelli-CAM); A. Sdegno e E. Garbin (sezione CAD); R. Grossa (sezione Multimedia). Per la realizzazione del video il LAR si è avvalso del contributo del regista Alessandro Favaron, responsabile tecnico del dipartimento cinema-video di Fabrica.
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