presentazione
programma
-
calendario
-
autori
-
opere
-
esposizioni
partners
credits
edizioni
precedenti
mailto
|
|
Manuela Martorelli
2001: Odissea DELLO spazio, Italia 2000
Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, HYPARC SAD, LARTU
Italia 2000, 9’05”
In un momento in cui la figura professionale dell’architetto–urbanista, all’interno del mondo del lavoro, nonché, ancor più fortemente in ambito accademico, è rimessa completamente in discussione, si ravvisa la necessità di mostrare come essa possa essere reinventata attraverso l’uso di strumenti di molteplice espressività, ristabilendo una qualità rappresentativa ormai persa da tempo. Da poco più un ventennio l’elaborazione grafica assistita da computer (CAD) è diventata dominio della maggioranza dei designers e degli urbanisti; in realtà, anche se “giganteschi falò di righe a “T”, squadre, tecnigrafi, compassi liberano gli studi professionali”, il computer continua ad essere usato alla stregua di un tecnigrafo. Il caos urbano del ventunesimo secolo, tanto additato, che vede la città vittima di un male ormai incurabile, non è altro che il frutto dell’incapacità di rimettere in discussione il nostro sapere, o meglio il nostro non-sapere. “Occorre che il progettista impari a cooperare con i processi spontanei di organizzazione urbana attraverso un piano d’intervento che lasci loro lo spazio necessario per manifestarsi ed agire e che, allo stesso tempo, sia in grado di guidarli” codificando l’organizzazione morfologica della città. “Guardare da lontano è cogliere le tendenze generali, per esempio il moto ondoso del mare o le tendenze dell’economia internazionale e poterle giudicare nel loro insieme. Guardare da vicino è vedere di più, cogliere il dettaglio e metterlo in rilievo; osservare, per esempio, il frangersi di un’onda contro le minute asperità dello scoglio, le conseguenze degli andamenti economici in un determinato luogo, poterne studiare gli effetti specifici e locali. […] Chi disegna con un computer conosce bene questo continuo andirivieni tra i diversi ingrandimenti e le diverse scale”. Andirivieni complesso che può essere descritto e interpretato attraverso la geometria frattale unita, nell’urbanistica, ad una lettura degli insediamenti sulla base della scelta di variabili, come, ad esempio, la localizzazione della popolazione.
Manuela Martorelli è nata nel 1980. Studentessa della facoltà di Architettura al Politecnico di Torino - fermamente convinta che il linguaggio digitale e multimediale, considerato nei suoi fondamenti di complessità e flessibilità, sia il nuovo strumento operativo nell’ambito della Storia e pianificazione Urbana - avvalendosi di ricerche e approfondimenti su alcune tematiche di base al corso di Storia Dell’Urbanistica I, propone un’elaborazione che ha come obiettivo la visualizzazione di aree urbane complesse attraverso la geometria frattale. Il progetto finale è il frutto della sinergica collaborazione con i laboratori di comunicazione multimediale (HYPARC e SAD) e informativo territoriale (LARTU) messi a disposizione dalla Facoltà. Un ringraziamento alle persone che hanno contribuito alla realizzazione, in particolare Evandro Costa.
|
|
VIDEO |