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5° Festival Internazionale di Architettura in Video
IL FUTURO E LA CITTA'
incontri internazionali di architettura > 30 novembre - 3 dicembre 2000
esposizioni > 30 novembre - 17 dicembre 2000




> OPERE

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Takehiko Nagakura
The Palace of Soviets (1931)
Massachusetts Institute of Technology
USA 1999, 5’20”

Nel 1931 si svolse un grande concorso internazionale per la progettazione del Palazzo dei Soviet a Mosca. La proposta dell’architetto francese Le Corbusier ottenne i maggiori riconoscimenti ma non fu scelta dal comitato nominato da Stalin a causa della natura eminentemente politica del processo di selezione. Il progetto di Le Corbusier comprendeva due sale riunioni principali collocate l’una di fronte all’altra ai lati opposti del sito, e ricoperte entrambe da tetti che avrebbero conferito a Mosca uno skyline distintamente nuovo. La sala principale aveva un tetto curvo sostenuto da cavi d’acciaio agganciati a un colossale arco parabolico. Il tetto della seconda sala, più piccola, aveva forma a zig zag ed era sostenuto da una serie di grandi pinne di cemento. Il modello usato da Le Corbusier per sviluppare questo progetto è ora conservato nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Questo filmato cerca di mostrare le dimensioni enormi della struttura sia dalla strada sia dall’interno della sala riunioni invetriata. (Progetto di Le Corbusier non costruito. La presente è un’interpretazione grafica realizzata sotto la responsabilità dell’autore. Le foto sono state realizzate da Studio Limot Archives di Parigi).

Takehiko Nagakura è un architetto di Tokyo. Al MIT insegna corsi relativi al design assistito dal computer, le sue ricerche si concentrano sulla rappresentazione e l’elaborazione elettronica dello spazio architettonico e sulla conoscenza formale del design. Nel 1996 ha fondato il gruppo Architecture, Representation and Computation (ARC), di cui è direttore. Il suo edificio recentemente completato, il Gushikawa Orchid Center a Okinawa, in Giappone, ha ottenuto il SD Review Award (1998) e il Nikkei Kyushyu District New Office Award (1999). È alla guida del progetto Unbuilt Monuments, nel quale il suo gruppo sviluppa tramite la computer graphics visualizzazioni di opere architettoniche significative ma irrealizzate risalenti al primo periodo moderno, quali il Danteum (Terragni e Lingeri, 1938) e i Monumenti per la Terza Internazionale (Tatlin, 1919). Le recenti produzioni video del gruppo sono state proiettate a Tokyo, Osaka, Orlando, Los Angeles, San Francisco, Charlottesville, Parigi, Milano e Firenze nel corso di festival cinematografici e conferenze di computer graphics quali i SIGGRAPH Animation Theaters del 1998 e 1999. Per la produzione del video sul Palazzo dei Soviet di Le Corbusier (in collaborazione con Shinsuke Baba), il gruppo ha ottenuto il Terzo premio del Prix Pixel-INA Science Division alla 19° edizione di Imagina a Monaco. Ispirato dall’apparato prospettico documentato da Albrecht Durer nel 1525, Takehiko Nagakura ha inventato DIGITARAMA, un proiettore spazio-forma basato sul computer, sviluppato per il Virtual Architecture Show organizzato dal Tokyo University Digital Museum nel giugno 1997. La tesi di dottorato di Nagakura (1996) all’Università di Harvard ha proposto un paradigma computabile per la rappresentazione delle forme e delle trasformazioni architettoniche. Prima di arrivare al MIT nel 1993, Nagakura ha lavorato per Fumihiko Maki a Tokyo, ed è stato assistente alla Graduate School of Design dell’Università di Harvard. Si è laureato in Ingegneria Edile all’Università di Tokyo nel 1985, ha conseguito il Master in Architettura all’Università di Harvard nel 1987, il Master in Ingegneria Edile all’Università di Tokyo nel 1988, e completato il dottorato a Harvard nel 1996. Nel 1985 ha ottenuto la prestigiosa borsa di studio Ishizaka Memorial Foundation dalla Japanese Federation of Economic Institutions. Nel 1999 ha ricevuto il Japan Information Culture Society Grand Prize.

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