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CYBERVILLA. Vivere ed esistere alle soglie del ventunesimo secolo

di Aleksandra Globokar
traduzione di Davide Grassi



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HOMO SAPIENS - La vita dell'uomo in carne ed ossa

L'odierna insoddisfazione universale, la debolezza ed impotenza dell'essere umano nella sua battaglia quotidiana per la mera esistenza, la differenza di proporzioni tra l'individuo e l'ambiente che lo circonda, sono state le principali ragioni che hanno guidato la specie umana verso lo sviluppo tecnologico.

All'interno della così detta civilizzazione occidentale, l'uomo contemporaneo di classe media, ha confinato sé stesso in un microcosmo urbano che si é creato da solo e nel quale la sua esistenza viene inevitabilmente governata da un'insieme di regole severe (fissa dimora, sicurezza sociale, lavoro fisso). Nonostante l'apparente libertà che la nuova tecnologia ci permette (automobili, computer e telecomunicazioni), l'uomo non può esistere al di fuori dell'insieme delle suddette norme se non ai margini dell'esistenza (vagabondo, profughi, senza tetto, accattoni e individui che consciamente rifiutano ogni tipo di conformismo).



HOMO SAPIENS - Vita nel caos urbano

La rappresentante tipico dell'occidentale di classe media é, nella nostra cultura, identificabile in una persona tra i 35 e i 40 che passa la maggior parte del tempo facendo soldi, fa un figlio o due con il proprio partner, possiede un appartamento in città (ereditato o riottenuto durante il processo di denazionalizzazione), un'automobile invidiabile e muore dal desiderio di possedere una casa in periferia che gli permetta di ripararsi dal caos quotidiano del centro urbano. Questa casa rappresenta lo status symbol predominante nonostante sia, nella maggior parte dei casi, sproporzionatamente grande ed inadatta alle reali esigenze della famiglia che la occupa.



HOMO SAPIENS - fuga della vita reale dall'ambiente urbano verso la periferia

In Slovenia la villa monofamiliare alla fine del ventesimo secolo è principalmente ubicata in periferia o in campagna. Nonostante il desiderio di lavorare a casa, la famiglia tipica spende la maggior parte della giornata nella più vicina area urbana mentre, per i professionisti legati a discipline umanistiche e artistiche, il centro urbano rappresenta meramente un posto dove creare e mantenere contatti. Attraverso l'analisi sulle ville monofamiliari costruite nel mondo, posso individuare delle caratteristiche comuni che determinano i principali criteri di valutazione per quanto riguarda la scelta della locazione della villa ed il suo aspetto finale. Il luogo é normalmente una fascinazione di per sé. Il panorama, la vegetazione, le caratteristiche topografiche e soprattutto la presenza di bacini d'acqua nelle vicinanze. L'interno e gli immediati dintorni sono generalmente disegnati dal committente e modificati secondo le sue richieste personali, per quanto peculiari e stravaganti, ed il suo stile di vita. Generalmente l'aspetto finale dell'edificio é in armonia con l'ambiente. I materiali usati ed i dettagli comprendono sia quelli tradizionali che quelli più tecnologicamente innovativi. La villa monofamiliare ha perciò un filo conduttore che dall'esterno all'interno riesce bene a rappresentare lo spirito di chi vi ci abita.



HOMO SAPIENS - Naturalismo della fuga della vita reale verso la periferia

La casa monofamiliare slovena di oggi é considerabilmente differente. L'ubicazione stessa non é normalmente straordinaria in nessun modo. Pur essendo in periferia questa é una casa monofamiliare individuale immersa in una densa zona edificata che funziona come un grande complesso residenziale orizzontale. Generalmente il giardino è molto piccolo, la proprietà inevitabilmente comprende un garage normalmente ottenuto all'interno dell'edificio stesso e la maggior parte della proprietà circostante é asfaltato o piastrellata. Altri due tipi di case monofamiliari di periferia degli ultimi dieci anni sono le villette a schiera e le ville con atrio. Nonostante l'alta densità di edificazione e un'inadeguata organizzazione della pianta progettuale e nonostante la mancanza di garage e parcheggi nel vicinato, queste case vengono spacciate per beni di lusso. Un altro aspetto negativo oltre la mancanza di intimità da parte della famiglia nonostante le dimensioni relativamente grandi dei vani, é rappresentato dalla quotidiana migrazione periferia-centro e viceversa. Alla famiglia dunque restano solamente un paio d'ore al giorno da spendere in casa. Difatti i fine settimana sono generalmente riservati per le gite giornaliere. É perciò ragionevole questionarsi sui problemi dell'allontanamento dal centro, dove tutti i punti sono comodamente raggiungibili in bicicletta, se non addirittura a piedi, e senza lo stress della migrazione quotidiana. L'automobile é veramente necessaria per un abitante del centro?



HOMO SAPIENS - Estetica della fuga della vita reale verso la periferia

Come spazio positivo e possibile locazione per l'installazione di una villa monofamiliare per l'uomo contemporaneo ho scelto le paludi di Lubiana, una pianura molto vicina al centro della città (15 minuti in bicicletta) a bassa densità di popolazione, un interessante ecosistema che offre all'uomo moderno un diretto contatto con la natura, la storia ed il fenomeno palustre (l'intensità dei cambiamenti stagionali, estese zone non edificabili, peculiarità del luogo stesso).



AVATAR - Fuga virtuale verso uno spazio immaginario

Lo sviluppo dei nuovi media e le nuove modalità di comunicazione sono state accompagnate dall'emergere di nuove forme di presentarsi in questi mondi. Perché la fuga verso la virtualità? La offro come alternativa alla fuga dall'insoddisfazione legata ai correnti valori della civilizzazione occidentale, fuggendo nel mondo infinito delle differenze, delle libertà personali e delle connessioni elettroniche. Internet rappresenta un'esistenza immateriale dell'essenza di un individuo secondo la propria scelta, con possibilità d'accesso selettivo ai suoi dati personali e professionali. Questa nuova forma d'esistenza, purificata da tutta la sua materialità, é l'avatar.



AVATAR - la sua preistoria

Lo sviluppo della scienza e della tecnologia moderne é la risultante di iniziali ricerche secondarie e laterali. Dalla fascinazione delle macchine automatiche del diciannovesimo secolo, che dovevano essere il più possibile simili all'uomo, fino ai primi robot umanoidi delle novelle ed i fumetti di fantascienza, che nella vita reale avevano i loro successori nell'industria. L'arte moderna, le teorie femministe e la filosofia moderna, sempre di più basate sulla scienza moderna, hanno creato un ibrido tra l'uomo ed il robot, ovvero il cyborg e la sua essenza immateriale: l'avatar.



AVATAR - la sua casa virtuale

Perché l'avatar dovrebbe avere bisogno di una casa? Come dovrebbe essere? Come dovrebbe funzionare? Dove dovrebbe esistere? Il mondo virtuale dell'Internet é lo studio per l'architetto moderno. Egli può creare forme che sfidano qualsiasi legge fisica della terra, forme che possono essere molto peculiari. Non ci sono più restrizioni finanziarie, gli elementi architettonici tradizionali vengono sostituiti da nuovi approcci. La comunicazione tra diverse unità funzionali é differente come anche la protezione dalle intrusioni indesiderate all'interno dell' "oggetto" dove l'avatar conserva i dati personali e professionali della sua vita e, non per ultimo, delle sue emozioni. La casa virtuale perciò dovrebbe essere il posto per conservare tutto ciò di immateriale che crea la nostra immagine nel mondo della comunicazione moderna legata ad Internet.
[31jan2001]
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questo spazio di Arch'it è curato da 
Laura Puliti


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