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ARCHIVIO MARZO 2002

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31 marzo 2002

Tecnologie informatiche pervasive, allontanamento dalla predominanza della morfologia. In ARCH'IT in a bit, Matteo Zambelli presenta il progetto di Douglas Garofalo, Michael McInturf per la School of Art Institut of Chicago (SAIC). 'Secondo Douglas Garofalo e Michael McInturf nella scuola d'arte "variazione e adattabilità formano una struttura porosa all'intero della quale vengono trasmessi, scambiati, modificati e mutati campi di informazione, aperti all'influenza di incontri casuali e adiacenze non previste. Il criterio di performance di siffatto luogo dovrebbe naturalmente muoversi oltre la funzionalità". A tal fine il progetto si configura come un affastellamento di spazi (stacked landscape) diversi, non coordinati, flessibili, ognuno autonomo e con un'identità propria all'interno di un parallelepido regolare. Se l'architettura non rimane ancorata alla sua configurazione iniziale, ma lo spazio si anima in funzione di forze (tecnologiche e umane) che vi agiscono, le parole chiave per spiegare il progetto sono: interattività, relazionalità, dinamicità e flessibilità...'.

 

31 marzo 2002

'I don't think 'blob' architecture is finished, unfortunately—but it is not so interesting because it refers only to itself. This does not mean that we are uninterested in form, quite the contrary. I think, as evidenced in the saicNAB project, that we now understand formal issues as integral to larger fields: spatial, environmental, economic, educational, etc. You are quite right about the idea of interactivity and growth-the only constant is in fact change...'. Riflessioni sull'architettura digitale. Douglas Garofalo intervistato da Matteo Zambelli. In ARCH'IT interview.

 

31 marzo 2002

Su La Domenica de Il Sole 24 Ore, Fulvio Irace suggerisce al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni uno sguardo al passato più recente e a un possibile immediato futuro per risolvere il problema della carenza di edifici storici rappresentativi nella Milano che si propone come porta del capitale internazionale in Italia. Un esempio tra tanti è l'edifico realizzato da Giò Ponti e Luigi Nervi per Alberto Pirelli come sede del quartier generale della sua società. 'Oggi che dappertutto si celebrano all'estero e in Italia le gesta dei "maestri costruttori" degli anni 50-60 [...]il presidente della Regione più economicamente avanzata trova troppo modesta quell'architettura che molti ritengono il secondo miracolo di Milano come polo storico dell'architettura moderna in Italia e invece di pensare a un restauro che riporti il grattacielo alla sua antica, elegante bellezza, sogna lo scampolo di un qualsiasi passato'.

 

31 marzo 2002

'Jacopo Barozzi detto il Vignola, nato nel 1507 nell’omonimo paesino in provincia modenese, iniziò come pittore, poi si convertì all’architettura. Era la sua vera vocazione e non per nulla ha firmato alcuni dei capolavori del XVI secolo: dopo la facciata di San Petronio a Bologna progettò il Palazzo Farnese nel paese laziale di Caprarola, che svetta su tra le case del borgo, Villa Giulia, la Chiesa del Gesù e Sant’Andrea in via Flaminia a Roma, dove morì nel 1573 per essere sepolto nel Pantheon. A questo architetto rinascimentale, nonché trattatista, il paese di Vignola dedica una mostra nel Palazzo Boncompagni aperto per la prima volta al pubblico: da sabato 30 marzo fino al 7 luglio'. Su KwArt.

 

31 marzo 2002

'¿Vivieron pues en el mismo siglo el soñador Leonidov, el pragmático Jacobsen, el persuasivo Costa, el sosegado Barragán, el inquieto Breuer? Lo que es seguro es que no vivieron en el mismo tiempo cronológico que Antoni Gaudí, cincuenta años mayor que ellos, y cuyo sesquicentenario celebramos por tanto de manera simultánea. Sus trayectorias vitales y artísticas trazan un retrato polifacético y borroso del siglo XX, un periodo en el que cuesta trabajo situar al coloso catalán. Y sin embargo hay autores como Charles Jencks que insisten en emplazar a Gaudí en el corazón del siglo recién terminado, juzgando no sólo que es éste el tiempo histórico que cabalmente le corresponde, sino que debe reconocérsele -por delante de Wright, Le Corbusier, Mies y Aalto- como el mejor arquitecto del siglo. La gaudilatría, que hasta hoy era sólo un fenómeno catalán, japonés y vaticano, se extiende ahora al mundo anglosajón: tras las 14 exposiciones de 2002, el culto a Gaudí alcanzará al conjunto del planeta'. Su El Pais.

 

29 marzo 2002

'Trovo che la concezione apparentemente modulare di questi tre auditorium sia rivoluzionaria. Oggi predomina un falso rispetto della filologia. Per cui, ad esempio, i teatri d'opera dovrebbero essere costruiti come 200 anni fa. Dimenticando ancora che la fossa d'orchestra andava benissimo per la grande musica di Mozart, Verdi, Rossini. Ma una musica armonicamente più complessa come quella di Stravinskij o la musica contemporanea hanno bisogno di spazi diversi...'. L'Espresso ascolta il parere di Luciano Berio, uno dei maggiori compositori viventi, in merito al progetto di Renzo Piano per l'Auditorium romano. Dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

29 marzo 2002

Il Mattino intervista Gae Aulenti riguardo il progetto realizzato per la stazione della metropolitana di piazza Dante, a Napoli. La polemica sollevata dopo l'inaugurazione della stazione, avvenuta a cantiere ancora aperto, verte sul materiale usato per la pavimentazione - pietra etnea invece di quella vesuviana- e sulla assenza di panchine e alberi. L'architetto apporterà alcune modifiche al progetto, compatibili con le fuorvianti richieste della Soprintendenza.

 

29 marzo 2002

La Darc, direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea del ministero per i Beni e le attività culturali, ha indetto un concorso aperto a tutti per trovare un nome per il Centro nazionale per le Arti Contemporanee che sorgerà a Roma su progetto di Zaha Hadid entro il 2005. La notizia su Il Giornale, dalla rassegna stampa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

29 marzo 2002

Nello spazio Sgarbi Quotidiani de Il Giornale, Vittorio Sgarbi interviene sugli abusi edilizi della Valle dei Templi: '...la Valle dei Templi non è minacciata, è straordianariamente protetta; le fotografie che conosciamo ce la mostrano con uno sfondo lontano qualche chilometro di orrori edilizi, tutti regolarmente autorizzati. Così come il temibile viadotto Morandi. Gli abusivi, entro la valle, hanno costruito edifici di uno o due piani dissimulati nella vegetazione, di insignificante impatto ambientale. L'unico edificio che emerge nella zona supervincolata, è un invadente magazzino di quattro piani, della Sovrintendenza...'

 

26 marzo 2002

Tre opere importanti provenienti da prestigiose istituzioni museali. Tre differenti categorie: l'arte contemporanea, l'archeologia, la casa museo. Tre installazioni da realizzarsi a Ferrara, tra breve, in occasione della fiera italiana ed europea RESTAURO, rivolta al settore dei Beni Culturali e Ambientali. Si tratta del concorso LUCE ALLA LUCE, ideato e curato da Cristiana Colli. In ARCH'IT files tutti i progetti partecipanti, con un'introduzione di Pippo Ciorra, Considerazioni alla luce di "Luce alla Luce". Il prossimo 6 aprile si terrà, nell'ambito della fiera ferrarese e in presenza dei tre allestimenti realizzati, un seminario sul tema del concorso. Parteciperanno tra gli altri Pio Baldi, Pippo Ciorra, Pietro Palladino, Piero Castiglioni, Annalisa Zanni, Claudia Bigi, Daniela Ferretti, Fiorenzo Alfieri, Richi Ferrero, Carmelo Baglivo.

 

26 marzo 2002

KwArt riporta la notizia della scomparsa dell'architetto Jacques Kalisz, francese di origine polacca tra i più attivi progettisti del secondo dopoguerra d'Oltralpe. 'Insieme a Jean Perrotet è stato uno degli autori della cosiddetta architettura "brutalista", capace cioè di esprimere con forza tutte le virtù e le possibilità costruttive del cemento. [...]La carriera di Kalisz inizia negli anni Cinquanta, quando progetta i primi edifici pubblici nella regione di Forbach. Nel 1963 è uno dei creatori dell'Atelier dell'urbanismo e dell'architettura (Aua), gruppo d'avanguardia di architetti francesi che ben presto farà proseliti in altre nazioni europee'. 

 

26 marzo 2002

A pochi giorni dall'annuncio della vittoria del concorso per la Concert Hall della Danish Broadcasting Corporation di Copenhagen da parte di Jean Nouvel, Arcspace pubblica le immagini del progetto all'interno di un articolo che ripropone le più note opere dell'architetto francese. 'Nouvel’s design encloses a series of volumes, housing a different program or function, in a 45 meter tall rectangular box with transparent "screen" walls. The building will be constantly changing depending on the lighting conditions and the time of day; both revealing and concealing the interior. At night the building will light up with images projected on the "screen". The architecture dematerializes and becomes a matter of light and surface effects'. 

 

26 marzo 2002

Il Master in Progettazione di Spazi Interattivi per la Comunicazione, che si propone come luogo libero e attrezzato per dare il via all'immaginazione e alla progettazione di spazi che siano luoghi di contatto tra virtuale e reale, riapre le iscrizioni sino al 2 aprile. Organizzato dal Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana dell'Università La Sapienza di Roma, il Master inizierà il prossimo 9 aprile. 

 

26 marzo 2002

Risultati vincitori del concorso di Eyebeam per la progettazione e realizzazione di un centro per le nuove tecnologie di comunicazione a Chelsea, Elizabeth Diller and Ricardo Scofidio 'proposed a 12-story, 90,000-square-foot building that looks something like spliced ribbon candy. By making the ribbon a two-ply sandwich of concrete and cast fiberglass with all the cables, fiber optics, ducts and so forth necessary for high-tech delivery as the sandwich filling, the architects created a framework with a strong identity whose infrastructure can easily be sucked out every few years as new systems supersede old'. Archibot segnala l'articolo dedicato al progetto da Yahoo.

 

25 marzo 2002

Si apre alla Triennale, mercoledì, la mostra dedicata a Jean Nouvel già ospitata dal Beaubourg. Nella presentazione dell'avvenimento di Dejan Sudjic riportata da Il Corriere della Sera, Nouvel appare come un geniale comunicatore -capace di provocare e allo stesso coinvolgere un vasto pubblico tanto con le opere architettoniche che con le sue apparizioni-, e la mostra come 'uno show più che una semplice retrospettiva architettonica'. Aperta sino al 2 giugno al Palazzo della Triennale a Milano, l'esposizione racconta, tramite Jean Nouvel, la Francia dell'architettura dopo Le Corbusier.

 

25 marzo 2002

Herbert Muschamp ritorna sul tema della ricostruzione al Ground Zero nella pagina domenicale di architettura del New York Times. 'Many of the ingredients for this project already exist, in the historic fabric of the financial district, including the World Financial Center at Battery Park City, and in the transportation lines that converge on Lower Manhattan. But these elements await more articulate connections between the vertical and horizontal fields. Tall buildings are essentially vertical bridges between two horizontal flows -the terrestrial plane of regional circulation and the aerial level of digital information. They form a scaffold on which thinkers and designers should reimagine the idea of work'.

 

24 marzo 2002

La pagina dedicata all'architettura da La Domenica de Il Sole 24 Ore contiene un breve sopralluogo ala mostra allestita alla Triennale di Milano dedicata ad Angelo Mangiarotti e la recensione di Stefano Boeri del testo 'Il palazzo dei Riflessi. Un progetto di Giancarlo De Carlo per Urbino' che suggerisce la giusta via tra sostenitori della totale autonomia del restauro e quelli della legittimità delle manipolazioni sugli spazi del passato. Nella stessa pagina, i due articoli a firma di Fulvio Irace e Antonio Padoa-Schioppa presentano il progetto per la BEIC, Biblioteca Europea di Informazione e Cultura di Milano. 'Vinto dallo studio tedesco Bolles+Wilson con i giovani milanesi dell'Alterstudio, il concorso conferma altresì la determinante affermazione degli architetti stranieri nella nuova stagione delle competizioni internazionali che hanno aperto (o costretto) l'Italia alle regole della scena europea, costringendoci a riflettere sull'inadeguatezza della nostra classe professionale ad esprimere i contenuti di una cultura del cambiamento e sull'incapacità della classe politica di intendere l'architettura come un servizio e non solo come emergenza o pretesto'.

 

23 marzo 2002

Mosca rievoca la monumentalità architettonica degli anni '50 progettando la realizzazione di circa sessanta nuovi grattacieli secondo i criteri costruttivi e decorativi neoclassici e neogotici che avevano caratterizzato il volto della città russa dell'epoca di Stalin. Le Monde ricostruisce le ragioni di questo nostalgico revival. 'Colonnades, volutes, marbres dans les vestibules, tourelles et flèches sur les toits... A quoi reconnaît-on, aujourd'hui à Moscou, l'immeuble "néostalinien", celui qui, selon les promoteurs immobiliers, constitue une bonne affaire car son parfum "rétro" est à la mode et attire les acheteurs ? Outre les ornementations, il y a, bien sûr, la taille. Il faut du grand, du triomphal. Des étages grimpant vers le ciel, des formes pyramidales. Comme si, au moment où le sentiment domine d'une érosion de la Russie, de son poids sur la scène internationale, les Moscovites, ou du moins ceux qui ont les moyens de s'offrir de tels logements, cherchaient une sorte de consolation dans cet habitat qui se répand, et qui rappelle les échos d'une grandeur perdue'.

 

22 marzo 2002

Sequenze misteriose e potenti di rumori, sibili, oscillazioni, riverberi. Vere sinfonie Urbane. In ARCH'IT files Andrea Mi presenta Infrasonic Soundscape di Hidekazu Minami. L'idea di partenza del progetto, influenzato dal lavoro di John Cage sui rumori ambientali e gli studi di Tom Johnson sulla nozione di "musica documentaristica" e curato dal giapponese Hidekazu Minami, è quella di realizzare una mappatura infrasonica della città di New York attraverso i suoni ambientali normalmente nascosti alla nostra percezione. Lo scopo è quello di capire i significati dei paesaggi sonori nei quali siamo quotidianamente immersi e la loro influenza nei meccanismi percettivi del vivere metropolitano...'.

 

19 marzo 2002

Tra le segnalazioni di Archibot, Arcspace propone le immagini dell'elaborazione del progetto di Zaha Hadid per il temporaneo Guggenheim Museum di Tokyo, intervento della durata di dieci anni allestito in un'area urbana in rapido sviluppo dedicata alla sperimentazione culturale. 'The diagonal cleft at the top excerpts a dramatic sense of vertigo as the light washes down the tilted plane. The only further element that structures the interior captured between the two folded planes is a third extruded section that acts as a mezzanine level. This plane is inserted like a large table which affords the clean accommodation of all support spaces below and a generous raised exhibition area above - thus offering within the "garage" space the viewing advantages afforded by a raised plateau. The proposal by Zaha Hadid Architects offers a big, single space wrapped by a snakeskin like envelope, which is animated by a large integrated media-screen. The quality of the skin proposed has a snakeskin-like pixillation that allows the formally coherent integration of various surface performances'.

 

19 marzo 2002

Presso Palazzo Elti di Gemona del Friuli, in provincia di Udine, sarà allestita dal 21 marzo al 1 aprile l'esposizione TERRA.TREMA, mostra di architettura digitale che ospita i lavori di 9 tra gli studi di giovani architetti italiani che sperimentano l'avanguardia digitale -+Ma, 5+1, Altr.a, Esa Studio, Ghigos, Nicole_fvr, Science-Architecture, Spin+, TomA2- e coinvolge 11 critici di architettura nella valutazione della produzione contemporanea. L'inaugurazione ufficiale, prevista per il 22 marzo, avverrà con un incontro di presentazione alla presenza degli architetti invitati durante il quale interverranno, moderati da Luca Molinari, i critici Luigi Centola, Giovanni Damiani, Marialuisa Palumbo e Matteo Zambelli.

 

19 marzo 2002

Su The Guardian, Jonathan Glancey propone alcuni spunti di riflessione sul progetto di Renzo Piano per la London Bridge Tower, manifestando la necessità che ambizioni architettoniche e finanziarie di simili proporzioni siano valutate non soltanto in base a criteri estetici, ma alla luce di tutti gli effetti che sono in grado di produrre sull'organismo urbano nel suo complesso. 'Is this really a virtue? London Bridge Tower and other proposed buildings elsewhere in central London are centred on transport interchanges that are already overworked and underfunded. Adding to their load might well stress them to breaking point. Added to this is the fact that these huge new developments are putting ever more pressure on the inner core of London. Inevitably, because of their sheer scale, they promise to send the wealth and power of the City rippling out powerfully into the outer core - Borough, Shoreditch, Whitechapel, Camden Town - further reducing land, property and homes available to young people, essential city workers (nurses, bus and Tube drivers and so on) and creative small businesses that represent a promising part of the future wealth of the city'.

 

19 marzo 2002

Il Frankfurter Allgemeine Zeitung stralcia dalla mostra dell'Altes Museum sugli anni berlinesi di Ludwig Mies van der Rohe la storia del monumento commemorativo per Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, fondatori del partito comunista tedesco assassinati nel 1919. Il monumento, distrutto poco dopo l'avvento del nazismo e poi ricostruito, 'is a paradigm of what Mies van der Rohe was aiming for in his horizontal architecture -namely, dynamic experience in which every element comes into its own. The foundation -or in Marxist terminology, the substructure- takes the place of the aesthetic superstructure, which it must always carry. It constitutes the theme, not just a platform. In this way, intentionally or not, Mies van der Rohe created not a monument to a "personality cult" but to the nameless, a visual metaphor for the multiplicity of democratic voices, the simultaneity of antagonism and partnership between forces, in accordance with the monument's name.

 

18 marzo 2002

The Japan Times compie una rapida carrellata sulla storia del grattacielo giapponese, dai primi esempi di fine Ottocento sino al progetto del 1989 per la Millennium Tower di Norman Foster. 'While Tokyo is unlikely to become home to a super-tower in the near future, skyscrapers continue to reshape the city. Despite an economic slump, skyscrapers are currently under construction all around the city, in Shinbashi, Roppongi, Shinagawa, Marunouchi and Iidabashi. This development of the city center, combined with Japan's soon-to-be declining population, make it likely that some of the less attractive areas on Tokyo's fringes will eventually become ghost towns'.

 

18 marzo 2002

'Pettena ha saputo rimettere in discussione il progetto moderno, collocandosi -unico in Italia- in una posizione interlocutoria sia con le ricerche architettoniche più avanzate che con tendenze artistiche come la Land Art, il Concettuale e la Body Art. Contrariamente agli ex-compagni di strada dell’Architettura Radicale, ha voluto però evitare le lusinghe dell’avanguardia la quale è sempre costretta a diventare manifesto e ad assumere un linguaggio comunicabile...'. La presentazione della mostra Gianni Pettena. Le métier de l'architecte allestita al frAC Centre di Orléans inaugura la sezione ARCH'IT artland, curata da Elena Carlini e Pietro Valle e dedicata ad esplorazioni dell'arte contemporanea attraverso luoghi e architetture con interviste, recensioni, scritti e visite a specifici contesti. 'La mostra del frAC -scrivono Carlini e Valle- condensa in un festoso collage più di tre decenni di volontaria anti-carriera, di attività critica promossa da una posizione interstiziale tra discipline e ruoli. Pettena è la cattiva coscienza di un'architettura diventata troppo autoreferenziale perchè dimostra che ci si può anche divertire a fare il "mestiere dell’architetto"...'.

 

16 marzo 2002

'L'architettura, come il paesaggio, diventa un corpo mutante, che rapita dalle possibili manipolazioni della materia, sottoposta ad ibridazione, a trasformazioni, nei processi di 'morphing' realizzati fondendo al computer la propria immagine con elementi naturali ed artificiali, perde la sua purezza uscendo dal suo stato di astrazione. Vere e proprie mutazioni dove non è possibile rintracciare il confine tra artificiale e naturale, virtuale e reale...'. Matteo Costanzo in ARCH'IT extended play con www.new-territories.com e l'architettura di R & Sie.D/B:L. La ricerca di François Roche e di uno dei gruppi più attivi e radicali della nuova scena francese.

 

16 marzo 2002

'Brevi, spesso quasi telegrafici, questi appunti quotidiani sono più il segno di una esigenza viscerale di comunicare, di esprimere e condividere la propria voglia di essere al mondo...'. Su Alias, inserto culturale de Il Manifesto, Gabriele Mastrigli presenta il volume Lettere a una sconosciuta, pubblicato da Diabasis, contenente un singolare epistolario di Giovanni Michelucci. 'Se Giovanni Michelucci -scrive Mastrigli- fu veramente felice durante la sua lunga e intensa esistenza è difficile misurarlo solo con il metro delle sue architetture...'. Sullo stesso inserto culturale Giuseppe Appella annuncia la pubblicazione del volume 'Destino e modernità', in cui sono raccolti scritti di Edoardo Persico su arte ed architettura pubblicati tra il 1929 ed il 1935.

 

16 marzo 2002

'Diario di un urbanista' è il nuovo appuntamento mensile firmato da Bernardo Secchi in esclusiva per Planum, rivista europea di pianificazione on-line. Con Inerzie, titolo dell'articolo d'esordio, Planum apre il ciclo di interventi di Secchi dal quale i lettori potranno trarre concreti spunti di riflessione sugli attuali processi di trasformazione della città e delle pratiche di pianificazione. 'Grandi spazi aperti, attrezzature collettive generosamente dimensionate ed efficienti, rete stradale, aree di sosta ed aree verdi dal disegno assai curato, edifici ben orientati, torri e barre, una plastica della città chiara e forte; l'idea che la città sia costituita da grandi aggregati sociali attraversati da domande uniformi: famiglie nucleari, due genitori e due figli, operai od impiegati, con comportamenti e consumi sostanzialmente omogenei. Il quartiere è oggi abitato, in molte sue parti, da una popolazione assai differente e laddove questa differenza è forte il disagio è anche più evidente. E' da situazioni come questa che è nata e si è consolidata, divenendo un luogo comune, una critica ingenerosa all'urbanistica del Movimento Moderno'.

 

16 marzo 2002

El Pais, in occasione di un convegno su Fernando Távora, ricorda le due mostre in corso nelle quali è raccolta l'opera dell'architetto portoghese: 'La proyección internacional de la arquitectura portuguesa puede obedecer a varias razones, pero tiene un origen: la obra y el magisterio de Fernando Távora (Oporto, 1923), introductor en su país del movimiento moderno europeo y responsable de que sus conceptos prendieran en alumnos como Álvaro Siza, Eduardo Souto Moura y Alexandre Alves Costa. El Colegio Oficial de Arquitectos de Galicia (COAG), la Escuela de Arquitectura de A Coruña (ETSAC) y la asociación cultural Primeiro Andar los han reunido para participar en un homenaje a la obra y la persona del arquitecto portuense'.

 

16 marzo 2002

Il dSa, dipartimento di storia dell'architettura dello IUAV, ha acquisito le raccolte complete di Living Arts e Archigram nonché di una miscellanea di testimonianze grafiche pubblicitarie delle attività della prima fase dell’ICA, l'Institute of Contemporary Arts. Living Arts -diretta da Theo Crosby, promotore del gruppo Archigram e ideatore sia dell’ultima mostra dell’Independent Group (This is tomorrow) che della mostra inaugurale degli Archigram (Living City, 1963)- e Archigram costituiscono ora il fulcro della mostra Progetto-Utopia: «Living Arts» e «Archigram». La pubblicistica delle neo-avanguardie inglesi  inaugurata il 14 marzo e visitabile sino al 12 aprile presso l'ex cotonificio veneziano di Santa Marta.

 

16 marzo 2002

Il SESV. SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA, ospiterà il 19 e 20 marzo prossimi WHITE NOISE, videoinstallazione per 3 schermi prodotta dal gruppo teatrale Motus in collaborazione con Xing e Roma Europa Festival. Il rapporto tra l'immagine video e il teatro, tema dell'installazione, verrà studiato da vicino nel workshop condotto negli stessi giorni da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, fondatori di Motus.

 

16 marzo 2002

Il libro dell'architetto inglese Robert Adam, Ruins of the Palace of the Emperor Diocletian at Spalatro in Dalmatia, edito nel 1764, viene ripubblicato ora a cura dell'architetto Marco Navarra. La distribuzione italiana, che comincerà il prossimo 22 marzo, viene anticipata da una serie di incontri, tutti siciliani, di presentazione del testo che vedono la presenza di numerosi rappresentanti delle Facoltà di Architettura italiane. Queste le tappe dei prossimi giorni: Catania, oggi 16 marzo, presso la Libreria Cavallotto; Caltagirone, il 17 marzo, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dell'Aquila; Siracusa, il 18, presso Palazzo Impellizzeri.

 

16 marzo 2002

Lunedì 18 marzo nella sede di via di Villa Patrizi a Roma, per il ciclo I lunedì dell'architettura organizzato dall'IN/ARCH Lazio, il libro 'Architettura e Vitalismo' di Roberto Secchi sarà spunto per un incontro che vedrà tra i partecipanti Antonio Terranova, Antonella Greco, Massimo Rosolini, Amedeo Schiattarella, Luigi Prestinenza Puglisi e l'autore del volume.

 

15 marzo 2002

Il Southwark Council di Londra ha approvato il progetto per la costruzione della London Bridge Tower di Renzo Piano. Il grattacielo, più altro di sette metri rispetto all'attuale grattacielo più alto del continente, la 'Commerzbank Turm' di Francoforte, dovrebbe sorgere sulla riva sud del Tamigi al posto blocco di uffici ora occupato dalle Southwark Towers e raggiungere una altezza di 306 metri; prima dell'avvio dei lavori, il progetto presentato dall'architetto genovese dovrà ottenere il via libera definitivo da parte del Comune di Londra. Tra le segnalazioni di BBC news.

 

15 marzo 2002

Torino, Porta Susa. ARCH'IT architetture presenta il progetto di Bernard Kohn, AR THEME associés, LSB, partecipante al concorso indetto da RFI Rete Ferroviaria Italiana per la nuova stazione torinese, recentemente vinto dal gruppo francese Arep, capeggiato da Jean-Marie Duthilleul. La proposta, formulata secondo le linee guida di un progetto di 'stazione diffusa', ha mutuato -affermano gli autori del progetto- l'idea di layout da quello di un aeroporto. Gli accessi dell'aeroporto, infatti, non sono costituiti da una 'main entrance' ma da diversi 'gate', attraverso i quali raggiungere in maniera indifferenziata il proprio aereo. La stazione interpretata, quindi, come un 'non luogo' all'interno del quale trovano facilmente sistemazione svariati servizi, dal centro commerciale al grande supermercato. Ricordiamo che relativamente al concorso per la stazione di Porta Susa ARCH'IT ha già presentato il progetto sviluppato da Kisho Kurokawa architects e da Dellapiana Bermond des Ambrois. Nei prossimi giorni sarà presentata la proposta di MKT.a.

 

15 marzo 2002

startribune.com raccoglie giudizi riguardanti il provocatorio progetto di Jean Nouvel per il Guthrie Theater: 'These are some of the epithets that amateur architecture critics have thrown at Jean Nouvel's industrial-strength design for a new Guthrie Theater on the Mississippi River. Since its unveiling a month ago, the Nouvel design has inspired a firestorm of architectural criticism -- for and against. (For some reason, there's been far more response than to Herzog & de Meuron's more far-out design for the Walker Art Center.) His design stacks metal-clad boxes inspired by the neighboring grain elevators and mills. Its signature feature -- a cantilevered bridge stretching 140 feet from the building toward the river -- is also its most controversial. It's been compared to a diving board, a stapler and an apt trademark for Viagra'.

 

15 marzo 2002

L'ANSA riporta le parole polemiche di Achille Bonito Oliva riguardo l'assenza di Paolo Portoghesi al convegno su Bruno Zevi avviato ieri a Roma. 'Paolo Portoghesi e' oltre che un architetto uno studioso, e in questa veste doveva essere invitato. ...Probabilmente e' un'esclusione che risale al confronto sul postmoderno che vedeva Zevi con posizioni opposte a Portoghesi. Eppure la sua presenza al convegno avrebbe dato un importante sguardo di retrospettiva all'incontro, sottratto dalla temperatura calda di allora'.

 

15 marzo 2002

Terminati i lavori dell'Auditorium romano, Renzo Piano dovrà dedicarsi alla seconda fase del cantiere, che interessa un'area attigua a quella dell'Auditorium stesso. In viale De Coubertin sorgeranno infatti, ad opera dell'architetto genovese, un complesso commerciale, un cinema multisala e un albergo che verranno urbanisticamente inseriti nel contesto del Villaggio Olimpico. Su Il Messaggero, in cronaca di Roma.

 

14 marzo 2002

Si può fare di più. ARCH'IT coffee break presenta l'introduzione di Antonino Saggio al volume di Marco Galofaro, Riscatto Virtuale. Una Nuova Fenice a Venezia, scritta all'indomani della morte di Bruno Zevi. 'Uno dei compiti della cultura architettonica -scriveva Saggio evidenziando un aspetto determinante dell'attività di Zevi- è avere posizioni chiare, dure, a volte in contrasto con gli orientamenti che, per una serie di ragioni, si sono consolidati nell'opinione comune. Gli architetti devono avere orizzonti. Su questo terreno infinite sono state le sue battaglie: per citarne una basti quella contro il Monumento a Vittorio Emanuele II nella Piazza Venezia a Roma. Zevi giocò sull'intransigenza su questo "dettaglio" tutto se stesso, sino all'emarginazione cui la giunta del suo vecchio compagno di partito lo spinse nella Capitale. Quando gli scrissi di questo titolo e di questo tema, mi rispose: "Pungente". Potevo procedere, e non solo grazie agli strumenti che il suo aratro aveva reso disponibili, ma anche perché quest'azione entrava in quell'idea battagliera di cultura...'.

 

11 marzo 2002

Sull'inserto 'Centro-Nord' del quotidiano Il Sole 24 ORE Francesco Antonioli presenta il volume Metamorfosi dello spazio. Annotazioni sul divenire metropolitano di Patrizia Mello recentemente pubblicato da Bollati Boringhieri. 'Ogni luogo è messo sotto osservazione: il carcere, i parchi a tema, le periferie, le "città fortezza" occidentali con i "quartieri del controllo sociale" dotati di ogni marchingegno, "dalle telecamere ai dispositivi di allarme personalizzati, come ombre notturne in agguato"...'.

 

11 marzo 2002

Jean-Jacques Aillagon, confermato per la terza volta alla direzione del Centre Pompidou parigino lamenta una certa trascuratezza da parte della città nei confronti della struttura che dirige, ancora punto di riferimento artistico dalle notevoli potenzialità, ma bisognoso di nuovi spazi per la ricerca. Nell'intervista rilasciata al quotidiano francese Libération, precisa la posizione del Pompidou nei confronti dell'architettura e delle nuove istituzioni votate all'esposizione artistica. 'Je ne vise pas le Palais de Tokyo, utile à la scène culturelle parisienne. Pour ce qui est de la Cité de l'architecture et du patrimoine, projetée au Palais de Chaillot, il m'est arrivé de douter de la pertinence de cette association, sur laquelle on l'a fondée, entre le musée des Monuments français, et une institution consacrée à l'architecture de notre temps. Quoi qu'il en soit, je tiens à ce que cette nouvelle institution ne prétende pas priver le centre de ses missions à l'égard de l'architecture'.

 

11 marzo 2002

L'International Herald Tribune riassume i frutti del duraturo corteggiamento tra architettura e moda, passando in rassegna le opere risultate dalla collaborazione tra Tadao Ando e case di moda del peso di Giorgio Armani e Gucci, tra Frank Gehry e Issey Miyake, tra Rem Koohlaas e Miuccia Prada. 'It is hard to imagine a more awesome environment for wriggling into designer T-shirts than Issey Miyake's New York flagship store. Titanium "tornados" designed by Frank Gehry turn the Tribeca shop into a miniature of the Guggenheim Bilbao museum. And in off-hours, while no cash registers rang, a pianist might play Grieg. A few blocks away at the new Prada "epicenter" store, trying on slingbacks could hardly feel more avant-garde. The zebra wood floor-cum-shoe department dips in a two-story wave'.

 

11 marzo 2002

'Cosa possiamo dire alla gente di Lagos Nigeria che non abita, non si muove, non ha i comfort occidentali? Che la vostra megalopoli è bella perché tutto è in deriva? Che non avete nessun problema perché comunque Lagos funziona? Che cosi saranno tutte le altre megalopoli mondiali nel prossimo futuro? Che non bisogna fare niente? E i senza tetto naufragi della globalizzazione? I profughi del socialismo smantellato? Le infrastrutture ingombranti? Il recupero dell'industrializzazione abbandonata? Le nostre periferie scadenti, senza servizi? La perdita dello spazio pubblico, risucchiato nel schermo/monitor privatizzato? O forse, queste sono domande e temi di una etica anche essa sorpassata?'. Queste parole di Yorgos Simeoforidis introducono il tema del seminario di studi Autorganizzazione e condizione urbana che si svolge oggi presso la Triennale di Milano a cura di multiplicity. L'incontro, dedicato all'architetto recentemente scomparso, vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Stefano Boeri, Pippo Ciorra, Franco Infussi, Cesare Macchi Cassia, Luca Molinari, Angelo Monti, Didier Rebois, Enrico Sassi, Bernardo Secchi, Roemer Van Torn, Mirko Zardini, Cino Zucchi. Informazioni in ARCH'IT convegni.

 

10 marzo 2002

'Yet Berlin's politicians are inviting people to this square, of all places, for their next farce. The victim this time is the East German State Council Building, one of the last survivors of the urban planning catastrophe known as the Schlossplatz. On the southern edge of the square, a finely-cut, skeletal structure of steel with a red-and-white facade of natural stone has been granted asylum by the former royal stables and the new Foreign Ministry. Into the facade of that building was integrated Portal No. IV -- a part of the dynamited Hohenzollern palace that once lent a historical nobility to East-German-style modern architecture. From the portal balcony, Karl Liebknecht proclaimed the socialist republic in November 1918; the baroque inscription on the portal self-confidently dates the State Council Building as having been built in 1713/1963'. Le discussioni riguardo il futuro di uno dei più significativi edifici berlinesi sul Frankfurter Allgemeine Zeitung.

 

10 marzo 2002

Bruno Zevi, per l'Architettura. Si svolgerà nei giorni 14 e 15 marzo a Roma, presso l'Aula Magna dell'Università "La Sapienza" in Piazzale Aldo Moro 5, il Convegno internazionale di studi dedicato a Bruno Zevi (1918-2000). Organizzato dai Dipartimenti di Architettura dell'Università degli Studi "La Sapienza", è questo il primo d'una serie d'incontri dedicati a grandi personalità come Ludovico Quaroni, Luigi Piccinato che hanno insegnato nell'Ateneo, contribuendo in modo originale alla loro trasformazione. Il Convegno è finalizzato ad approfondire l'attività di geniale promotore culturale svolta da Zevi, il suo pensiero d'appassionato polemista e originale didatta. Durante le due giornate, storici dell'architettura e dell'arte, architetti e studiosi di diverse generazioni svolgeranno relazioni sui principali aspetti del suo contributo e rilanceranno alcune parole chiave d'innovazione, di sfida contro la burocratizzazione ed il conformismo. Il programma completo in ARCH'IT eventi.

 

9 marzo 2002

Il Comitato degli architetti del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali denuncia l'arbitrarietà delle scelte compiute dal ministro Urbani nelle recenti nomine dei soprintendenti, attribuendole ad inammissibili preferenze clientelari piuttosto che a obiettive valutazioni della capacità dei singoli soggetti. I soprintendenti, di norma nominati tra funzionari interni all'amministrazione ed equiparati ai professori universitari ordinari, sono questa volta esterni al ministero, scelti secondo un criterio previsto dalla legge di riforma dello stesso ministero varata nell’ottobre del 1998. Su kwArt.

 

9 marzo 2002

'Ci troviamo qui all'interno di un edificio Art Deco degli anni '30 che si prepara ad accogliere uno studio per la lavorazione televisiva e video musicale. Il cuore dell'intero progetto è la "meeting room" posizionata al centro dello spazio d'ingresso dove si catalizza l'attenzione dei passanti e della strada. L'elemento inusuale che contraddistingue l'intervento è l'utilizzo di un container per il trasporto navale come spazio architettonico da re-inventare e plasmare secondo la necessità...'. Goffredo Poggiaroni presenta un recente intervento dello studio Pugh+Scarpa a Santa Monica, Ca., all'interno di un edificio Art Deco degli anni '30 che si prepara ad accogliere uno studio per la lavorazione televisiva e video musicale. Reactor Films in ARCH'IT architetture.

 

8 marzo 2002

In ARCH'IT books Raffaella Lecchi presenta il volume di Ignasi de Solà-Morales Decifrare l'architettura. Inscripciones del XX secolo, curato da Michele Bonino per l'editore Allemandi. 'Il libro rende conto di un percorso storico-critico all'interno dei temi dell'architettura del novecento che riflette gli interessi, le curiosità e le originali connessioni di Solà-Morales. Il risultato è un profilo della storia dell'architettura del novecento considerato attraverso il filtro personalissimo di un architetto filosofo o, come è stato più volte definito, di un "filosofo dell'architettura"...'.

 

8 marzo 2002

'Una visione panottica della natura umana, una tolleranza incondizionata, e una capacità di ascolto sono necessarie affinché una città, così come un'architettura, sia contenitore di vita. Proprio per questo motivo l'etica del fare architettonico ha una rilevanza ed una ricaduta non trascurabile...'. Pare che il sonno dell'architetto generi mostri. Francesca Pagnoncelli commenta le considerazioni espresse da Sandro Veronesi in un recente articolo apparso su Il Corriere della Sera. Secondo Veronesi le tipologie urbane visualizzate dai grandi registi di Hollywood sono il segno tangibile dell'inizio dell'era delle Città mentali. In ARCH'IT files.

 

7 marzo 2002

The Chicago Tribune propone il resoconto della conferenza 'New Directions in Museums' tenuta da Gae Aulenti presso l'Art Institute di Chicago lo scorso martedì. 'A good museum, she told the audience of 225 architects and architecture buffs, should reflect the community from which it springs. A good museum should also make visitors nervous. That, she suggested, is a natural reaction stemming from the interaction between visitor and art, "an extraordinary accelerator of the comprehension of the universe". The challenge to a museum architect, Aulenti noted, is to help unsettled visitors deal with their anxiety, a reaction that, in many cases, leads to restless wandering inside the closed space of a museum building'.

 

7 marzo 2002

Il progetto di Daniel Libeskind per la città di Dresden incontra l'opposizione della cittadinanza. Così il Frankfurter Allgemeine: 'This appalling news reached Dresden just as the defenders of the immutable value of the Baroque city were girding themselves for the evening's battle against Libeskind. In fact, his design for a glass-walled, cubistically fragmented department store is open to objections for refusing to fit in with its surroundings, as Gerhard Glaser, who is responsible for preserving Saxony's historical monuments, noted. These surroundings were defined by Baroque master builder Wolf Caspar von Klengel, who laid out a model town along three streets across the river from the center of Dresden. The main axis between the Albertplatz square and the "Golden Rider," an equestrian statue of Saxon ruler Augustus the Strong, currently under restoration, still displays his clear spatial definition'.

 

7 marzo 2002

Comune di Genova, Soprintendenza, costruttori e associazione dei palazzi monumentali hanno firmato un accordo per salvare i cosiddetti 'palazzi dei Rolli', circa 200 edifici monumentali, cioè, in cui in epoca barocca dimoravano gli ospiti di una delle metropoli commerciali e finanziarie più importanti d’Europa. La vicinanza dei Rolli, concentrati nell'area del centro storico, porterà a un ripensamento urbanistico dell'insieme degli edifici oltre che all'attuazione degli interventi di restauro su ogni singola unità. Su kwArt.

 

6 marzo 2002

'El proyecto, que ha costado 12 millones de euros, es el fruto de una vieja amistad entre la familia Chivite, de Cintruénigo, vinculada al mundo del vino desde 1647, y la de Moneo. El arquitecto no pudo asistir al acto por encontrarse en la universidad de Harvard. Muros de hormigón abujardado y labrado soportan cubiertas de madera con acabados de cobre. La bodega, que rodea y enmarca tres edificios históricos del antiguo señorío, se encuentra en una finca de 300 hectáreas, de las que 160 son viñedos plantados entre 1989 y 1990. El diseño respeta el concepto de gravedad para evitar manipulaciones violentas de la uva o el vino'. Il più recente progetto di Rafael Moneo nelle brevi note riportate da El Pais nel giorno della sua inaugurazione.

 

6 marzo 2002

Tra le esposizioni segnalate dall'Ansa compare quella di prossima apertura -sarà inaugurata nella Galleria Sala 1 di Roma l'11 marzo- composta dagli scatti del fotografo Joel Meyerowitz che documentano le fasi successive al crollo delle Twin towers. La stessa mostra 'After September 11: Images from Ground Zero', organizzata dall'Ambasciata degli Stati Uniti, verrà aperta contemporaneamente in altri venti Paesi nel mondo e resterà visitabile sino al 2 aprile. Sempre l'Ansa anticipa una mostra che avrà luogo invece nei mesi di dicembre 2002 e gennaio 2003 al Lingotto, dedicata all'eccellenza del design italiano nell'arte applicata e organizzata come celebrazione del centenario della grande Esposizione Internazionale di Torino del 1902.

 

6 marzo 2002

Vincitore del concorso di idee per la riqualificazione della piazza Gramsci, Dominique Perrault sarà domani a Cinisello Balsamo per un primo confronto sui temi del progetto che tocca il fulcro intorno al quale è cresciuto l'aggregato urbano. L'incontro, pubblico, si terrà alle 17.30 nella Sala degli Specchi della Villa Ghirlanda Silva.

 

5 marzo 2002

'Taiwan lancia una nuova sfida architettonica. Le autorità taiwanesi hanno approvato il progetto per la costruzione del grattacielo più alto del mondo, di 508 metri, il Taipei Financial Center. Il progetto era stato bocciato dell’aeronautica civile del paese asiatico per ragioni di sicurezza, in quanto l’edificio sorgerà vicino all’aeroporto Sungshan, e avevano chiesto che non superasse i 391 metri. Un portavoce delle autorità aeroportuali ha dichiarato che le installazioni di controllo dei tracciati di volo sono state incrementate e che quei 508 metri non costituiranno più un pericolo'. Su kwArt.

 

5 marzo 2002

Il Royal Institute of British Architects di Londra ospiterà per un mese a partire dal 6 marzo un'esposizione sull'architettura contemporanea russa. The Moscow Times presenta l'evento: 'The London exhibit's organizers selected the designs of 10 architects from the 40 architects featured last year at the Central House of Artists. The London exhibit includes works by two divisions of the Moscow city government's architectural arm, local private architects and two British architectural firms working in Moscow. Only one firm, Eriel, based in the resort of Anapa on the Black Sea, is located outside of Moscow. The exhibit examines the new directions Russian architectural design has taken over the past 10 years, development that was only possible because the state relaxed its control, said McAdam, whose nonprofit organization Project Imagination has been promoting architecture in Russia since the early 1990s'.

 

5 marzo 2002

L.A. Times passa in rassegna alcuni dei progetti partecipanti al concorso indetto dal Los Angeles County Museum of Art per il rinnovamento dei propri spazi, compreso quello vincitore presentato da Rem Koolhaas. Unico tra gli altri grandi nomi del panorama architettonico internazionale -Jean Nouvel, Thom Mayne di Morphosis, Daniel Libeskind, Steven Holl- Koolhaas ha ammesso l'impossibilità di seguire le indicazioni fornite dal Museo, sostenendo scelte radicalmente diverse con una impeccabile valutazione del proprio intervento. Inaspettatamente anche per la direzione della struttura espositiva, che aveva richiesto il ripensamento del sistema di edifici già esistenti in un insieme più organico, il progetto più coerente con le necessità dei nuovi spazi espositivi è risultato quelli dell'architetto olandese, che conserva unicamente il Padiglione Giapponese e l'edificio noto come LACMA West e demolisce gli altri quattro. 'It soon became clear that Koolhaas and Nouvel were at the head of the pack. Both architects had given serious consideration to the art collection. Additionally, they both left a lot of land to be developed and didn't sink a big chunk of the budget into parking, opting to leave the existing parking structure intact...'.

 

5 marzo 2002

Tra le segnalazioni dell'ANSA quella che riguarda l'accensione, nella notte dell'11 marzo, di due enormi fasci di luce che costiruiranno le 'Towers of Light', installazione luminosa che ricorderà il disastro accaduto l'11 settembre scorso e simboleggerà contemporaneamente la rinascita della New York ferita. Proposta indipendentemente da due architetti e due giovani artisti concettuali, l'installazione durerà un mese circa e costerà la cifra simbolica di 500 mila dollari.

 

4 marzo 2002

Secondo giapponese nella lista degli architetti premiati con la medaglia d'oro dell'American Institute of Architects dopo Kenzo Tange, come ricorda The Japan Times, Tadao Ando ha ricevuto venerdì scorso il prestigioso riconoscimento dell'AIA. Nella conferenza che ha preceduto la cerimonia, l'architetto ha esposto la sua proposta per la ricostruzione del Ground Zero, luogo di incontro e riflessione collettiva in cui il nuovo non deve necessariamente mimare le forme di quanto è stato distrutto. Alla difficile questione della ricostruzione, e al potere decisionale del Lower Manhattan Development Authority, è dedicato l'articolo di Herbert Muschamp sul New York Times: 'Other commentators accused the platform of converting ground zero into a tourist attraction, as if it were a ride at Disney World. This remark should not be casually dismissed. In fact, it touches on a deeper truth than the commentators may have realized. The relationship between warfare and tourism is one of the open secrets of modern life. It was the topic of "Back to the Front: Tourisms of War," a 1994 book edited by two of the platform's designers, Elizabeth Diller and Ricardo Scofidio, who have been exploring the subject for years...'

 

4 marzo 2002

L'esposizione sugli anni berlinesi di Mies van der Rohe è all'Altes Museum di Berlino sino al 10 marzo. Liberation presenta la mostra e ripercorre quel periodo della produzione di Mies terminato con la sua partenza per gli Stati Uniti nel 1938. 'Pour Mies, c'est aussi la fin d'une époque. En 1934, les nazis, conscients de sa notoriété internationale, le sollicitent, ainsi que cinq autres architectes, pour la construction du pavillon allemand de l'Exposition internationale de Bruxelles de 1935. Mies accepte, alors que bon nombre de ses anciens amis sont déjà stigmatisés comme représentants de «l'art dégénéré». Son projet (béton et verre) n'est pas accepté. On ne saura donc jamais comment il aurait composé avec le cahier des charges, qui imposait l'inscription de slogans nazis et l'exhibition de la croix gammée. Ce qui est plus certain, c'est que Mies ne fut plus jamais contacté par les nazis. Et, à partir de 1936, il ne construit plus du tout. En 1937, en proie à des difficultés financières, c'est des Etats-Unis que lui vient une commande: une villégiature dans le Wyoming'.

 

4 marzo 2002

A Roma negli spazi della Fondazione Olivetti si svolgerà mercoledì 4 marzo la presentazione di tre volumi editi dall'Universale di Architettura-testo&immagine, New Babylon, una città nomade-CONSTANT di Francesco Careri -già letto da Alberto Iacovoni per books review di ARCH'IT-, Percorsi di luce-INGO MAURER di Claudia M.Clemente e Igloo-MARIO MERZ di Bartolomeo Pietromarchi. Le tre pubblicazioni veranno introdotte dagli autori, da Adachiara Zevi, curatrice della collana design e spaziarte, e da Antonino Saggio, curatore della collana architettura; per l'occasione verranno allestiti nello spazio espositivo documenti e materiale audiovisivo inedito di Constant, Ingo Maurer e Mario Merz.

 

4 marzo 2002

'Per 42 anni, dal 1884 fino al giorno dell'improvvisa morte, Gaudì lavorò instancabilmente alla «cattedrale dei poveri». Negli ultimi tempi non si allontanava più dal gigantesco cantiere neppure per dormire. Nonostante avesse una piccola casetta nel centro storico di Barcellona, si era ricavato un angolino nella Sagrada Familia, dove studiava e lavorava, giorno e notte. La cattedrale fu progettata come un'enorme basilica gotica in pietra, sulla quale spiccavano 16 alte torri dedicate ai 12 apostoli e ai quattro evangelisti. Ancora più in alto, quasi a toccare il cielo di Barcellona, i due cimborri di Gesù e della Vergine Maria. Visse per la sua opera, per la sua città e per i suoi concittadini'. Le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Antoni Gaudì coincidono con l'avvio del processo di beatificazione dell'architetto catalano. L'Avvenire, nella sezione Agorà, propone una lettura dell'opera di Gaudì in termini di devozione religiosa e dedizione alla 'costruzione della città di Dio'.

 

4 marzo 2002

Jonathan Glancey, critico di architettura di The Guardian, raffronta i modelli di pianificazione ex novo di insediamenti proposta dal Principe Carlo e quelli che hanno guidato interventi di natura simile nell'Inghilterra del XVIII, XIX, e XX secolo. 'Are the model villages offered today by the Prince of Wales much different? And what about the much vaunted Millennium Village, a supposedly ultra-modern urban idyll, in the shadow of the Dome on the north Greenwich peninsula? Although Prince Charles truly wants to create villages that appear to have grown organically, modern economics demand that these communities spring up fully armed overnight. ...Poundbury and the proposed village at St Austell are, in their own way, as cosmetic and as deterministic, both architecturally and socially, as the highly planned model villages of 18th-century aristocrats, 19th-century industrialists and 20th-century dictators'.

 

3 marzo 2002

Con l'uscita del terzo numero dedicato al paesaggio, la rivista 2a+p, una delle più interessanti e originali testate pubblicate in Italia, completa il suo primo ciclo di analisi sui temi più attuali della ricerca architettonica. In Arch'It Riviste la presentazione di Furio Barzon ne individua gli aspetti principali. Sempre in Riviste, Donatello D'Angelo introduce l'ultimo fascicolo di Materia, edita in una nuova veste editoriale.

 

3 marzo 2002

As part of the new trend "Fashion empires commission signature architects", a milestone has been set in Ginza, Tokyo's most expensive shopping district. What has emerged from this mega merger of Hermès and Renzo Piano with the almost unlimited funds of 25 000 US$ per square metre? ..."This is as close as you can get to a hand-made building" explained Renzo Piano during the opening on June 27. The two external facades of the eleven-storey building, which is 45 metres long and only 11 meters deep, consist completely of specially manufactured, hand-made glass blocks from the company Vetroarredo. A total of 15 000 blocks with the special dimensions of 45 cm - supposedly half the famous Hermès scarf - were used. On the inside, they have a mirror-like coating that reflects the light into the room, which is thus lit on one side. For the rounded corner at the front, curved blocks half the size were developed'. A-matter, e-zine tedesca di design e architettura, propone una accurata descrizione della Maison de Verre di Tokyo progettata da Renzo Piano per Hermès.

 

3 marzo 2002

Il Centro Internazionale Città d'Acqua, con sede a Venezia, si offre come punto di riferimento per quanti operano nell'intento di ricostiruire relazioni positive tra acqua e ambiente urbano, svolgendo attività di ricerca e documentazione delle esperienze di città caratterizzate proprio dal rapporto con l'acqua. La diffusione delle informazioni relative ai lavori del Centro è affidata alla rivista bimestrale Aquapolis e a una nuova, corposa newsletter.

 

2 marzo 2002

'È tra i migliori architetti in circolazione. Di lei hanno parlato numerose riviste, tra le quali Architecture. E basta andare nel suo sito (www.archi-tectonics.com) per trovare un elenco nutrito di pubblicazioni che la riguardano. Winka Dubbeldam ha un curriculum ineccepibile. Ha studiato in Olanda e si è specializzata a New York alla Columbia, uno dei principali centri della ricerca architettonica mondiale diretto da Tschumi. Ha poi lavorato a studio con lo stesso Tschumi, con Peter Eisenman e con Steven Holl...'. In ARCH'IT files Luigi Prestinenza Puglisi scrive Su Winka Dubbeldam, titolare dello studio newyorchese Archi-Tectonics, incontrata in occasione delle sue recenti conferenze italiane. La pubblicazione è realizzata in collaborazione con la rivista ticinese Spazio-Architettura, mensile di critica dell'architettura, del design e dell'arte.

 

1 marzo 2002

Con l'uscita del terzo numero dedicato al paesaggio, la rivista 2a+p, una delle più interessanti e originali testate pubblicate in Italia, completa il suo primo ciclo di analisi sui temi più attuali della ricerca architettonica. In ARCH'IT riviste la presentazione di Furio Barzon ne individua gli aspetti principali. Nella stessa sezione, Donatello D'Angelo presenta contenuti e orientamenti della rivista Materia, recentemente edita in una nuova veste editoriale.

 

1 marzo 2002

'Différence notable: ce n'est pas le trop-plein qu'avaient à combattre les urbanistes, mais le vide. Les projets de l'université du IIIe millénaire s'accordent avec le principe défendu par l'architecte Christian de Portzamparc pour l'ensemble de la ZAC Paris Rive gauche : celui de l'îlot ouvert. Chaque bloc d'immeubles, de formes variées, sera multifonctionnel, ouvert sur un système assez dense de rues et de places. D'où une certaine transparence et une relative intimité, associant minéral des constructions au végétal des jardins publics ou privés'. Le Monde presenta il progetto di realizzazione dell'Università Paris-VII a due giorni dall'affidamento dell'incarico a quattro studi di architettura.

 

1 marzo 2002

Il Museo di Roma in Trastevere ospiterà dal 5 marzo al 5 maggio la mostra 'Roma tra le due guerre nelle fotografie dell'Istituto Luce'. Curata da Italo Insolera, l'esposizione si propone di ricostruire, insieme a convegni, serate cinematografiche e musicali, il quadro generale della città di quegli anni, avvalendosi non soltanto delle immagini dell'Istituto Luce, ma anche di quelle provenienti dal Gabinetto Fotografico Comunale. Le sezioni in cui è articolata la mostra prendono in esame gli episodi edilizi e urbanistici che hanno che hanno attribuito a Roma la sua forma attuale: l'Eur, il Foro Mussolini, la Città Universitaria, gli sventramenti per la realizzazione dei nuovi assi viari, le demolizioni funzionali alla valorizzazione dei monumenti della città imperiale. Su La Repubblica.

 

1 marzo 2002

Verrà inaugurata domani presso lo spazio SEM dell'Ordine degli Architetti di Ancona, la mostra di Michele Saee 'instances of space'. All'inaugurazione dell'esposizione, che rimarrà aperta sino al 16 marzo, interverranno tra gli altri Roberto Strano, Presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Ancona, Marco Brizzi, Cristiano Toraldo di Francia e Pippo Ciorra.

 

1 marzo 2002

'A principios del siglo pasado el paseo de Gràcia era el escaparate principal de burguesía y "la manzana de la discordia", donde se encuentran la casa Amatller de Puig i Cadafalch, la casa Lleó de Domènech i Montaner y la casa Batlló, las tres obras de arquitectos excéntricos, es un ejemplo y responde a la visión que los clientes y estos arquitectos tenían de la ciudad. Tanto las manzanas como las casas del Eixample, con sus estructuras repetitivas y sus balcones neoclásicos, les parecían monótonas. ...Las fachadas de sus edificios pretendían impresionar a la gente, que hacía comentarios y chistes al respecto como puede verse en las revistas de la época, lo cual muestra el papel mediático que tenían estos arquitectos'. La Vanguardia presenta un libro interamente dedicato alla Casa Batlló di Antoni Guadì, edito da Triangle Postals e curato da Juan José Lahuerta.

 

1 marzo 2002

Tra le segnalazioni di Archibot, Entablature raccoglie le interessanti immagini di più di trenta idee di progetto per il World Trade Center di New York, tra le quali compaiono quelle firmate da Daniel Libeskind, Oosterhuis Associates, Hans Hollein, Steven Holl, Coop Himmelblau, Shigeru Ban.

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