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ARCHIVIO FEBBRAIO 2010

ultime news

24 febbraio 2010

Fino al 16 aprile 2010 sono aperte le iscrizioni per frequentare SCREEN. Il video e la comunicazione del progetto, il master sulla comunicazione in video organizzato dall'IN/ARCH. Rivolto a giovani architetti, grafici, comunicatori, il master si propone di formare professionisti della comunicazione video in grado di dialogare col mondo dell'architettura, dell'arte, della moda, della musica ed in generale della produzione creativa. Un video d'architettura, un videoclip musicale, un video per un allestimento museografico o uno spot pubblicitario: sono questi gli strumenti di cui SCREEN, diretto da Luca Diffuse e Maria Luisa Palumbo, intende dotare i suoi frequentatori, destinati ad acquisire le capacità e la visionarietà del video designer.

 

20 febbraio 2010

"Ci siamo impossessati del tessuto urbano della Venezia Nuova, fatto di pezzi galleggianti, di accorpamenti, di sovrapposizioni continue per poi dosare, attrezzare e programmare il vuoto". Fabbricanove presenta il progetto vincitore del concorso per la riqualificazione del Forte San Pietro di Livorno. "Il progetto per la riqualificazione del Forte San Pietro di Livorno -scrivono i membri di Fabbricanove nella scheda pubblicata in ARCH'IT Architetture- è stato per il nostro studio un momento importante di riflessione e di messa fuoco di un obiettivo condiviso e pregnante di lavoro. Non si è trattato solo di un'esperienza progettuale andata a buon fine, ma dell'inizio di una riflessione critica e piena di speranza sul progetto, che nel caso specifico di Livorno ha coinvolto una molteplicità di temi come il rapporto con la città storica, il recupero urbano e soprattutto l'identità, l'essenza dello spazio pubblico..."

 

17 febbraio 2010

Il quotidiano la Repubblica ha segnalato nei giorni scorsi l'inchiesta, condotta da Luca Gibello, caporedattore de Il Giornale dell'Architettura, e pubblicata sul numero di febbraio della rivista, sui concorsi banditi in Italia dal 1999 al 2009 in quasi tutte le regioni italiane per un totale di 1987 gare d'appalto, di cui 768 concorsi di progettazione e 1.219 concorsi di idee. "Circa il 60% di questi progetti -scrive Gibello- non sono stati mai portati a termine per indecisioni amministrative, mancanza di coperture finanziarie o, più frequentemente, per ribaltoni politici." Una situazione deprimente e significativa, "uno sfregio alla cultura architettonica fatto anche di sprechi di risorse e di talenti -scrive Orazio La Rocca su la Reppubblica." E continua: "La città con il più alto numero di flop è Roma, dove l'attuale amministrazione di centrodestra -stando all'inchiesta- ha bloccato 14 dei 15 progetti approvati dalle precedenti coalizioni di centrosinistra". Fra questi il Campidoglio 2 (Studio Altieri - Mario Cucinella Architects). La situazione non cambia spostandosi a nord e a sud d'Italia: dalla riqualificazione di piazza delle Barche a Mestre (Arbau) al Museo Archeologico Provinciale di Bari (cesare Mari), dalla nuova sede per la Provincia di Bergamo (Arata Isozaki & Associates) al Museo Betile dell'Arte Nuragica di Cagliari (Zaha Hadid Architects)." I progetti vengono bocciati, annullati, fermati indistintamente sia per le star internazionali sia per gli studi locali, più o meno affermati, "scandaloso risultato di politiche urbanistiche politicamente approssimative", aggiunge Carlo Olmo, direttore de Il Giornale dell'Architettura.

 

12 febbraio 2010

Come comportarsi davanti ai nuovi territori fatti di dati, radicalmente instabili e solo parzialmente conoscibili? Re-encountering Data. Felicity D. Scott riflette sul lavoro di Jürgen Mayer H. e sulla sfida che l'architettura dovrebbe cogliere per formulare nuove risposte etiche. "Experimental engagement with information technology -scrive Felicity Scott nel saggio ospitato in ARCH'IT Extended Play- sought not to return to problems of form as the domain of architecture's contribution to the urban and social milieu, or to reassuring paradigms of representation and semantic legibility, so much as to mapping the contours of and forces driving the dissolution of both form and semantic legibility. At stake was the issue of how the discipline of architecture might operate within an electronic environment, how it could define space or territories within the streaming of data and through recursive structures of feedback, how it might negotiate to critical ends the forces that seemed to be driving that transformation."

 

11 febbraio 2010

Nelle ultime settimane è nata Architizer, piattaforma web dedicata all'interazione sociale fra architetti. "Un nuovo modo per i progettisti di interagire, di mostrare i propri lavori, di trovare nuovi clienti", così lo definiscono i suoi fondatori: Benjamin Prosky, Marc Kushner, Matthias Hollwich, Alex Diehl. Architizer è dunque una comunità pensata come un ibrido fra Flickr, Facebook e LinkedIn, uno spazio collettivo nel quale gli architetti possono creare il proprio profilo e inserire i propri progetti in modo che i colleghi di tutto il mondo possano vederli. Una prospettiva democratica che consente di raccontare le proprie esperienze nel mondo dell'architettura a tutte le persone coinvolte in un progetto: dai più illustri architetti, ai collaboratori, agli stagisti, alle imprese. Architizer ospita una sezione dedicata alle offerte di lavoro, così come una concepita per l'aggiornamento sui concorsi di architettura. Architizer, inoltre, pubblica notizie, eventi e contenuti editoriali, spesso inseriti nel blog. (Francesca Oddo)

 

7 febbraio 2010

L'architetto si insedia nel disegno. Lo recinta, disbosca, urbanizza. Ciò che rimane lo elegge a dimora e lo definisce disegno di architettura. È questo che Ugo Rosa osserva come il luogo della detronizzazione dell'ego architectonicus e della caduta (libera) dell'architetto. "Nel disegno l'architetto mima la sua architettura come verosimile e tuttavia è proprio attraverso il disegno che, nel contempo, traccia la figura di quella inverosimiglianza fondamentale che ne fa una costruzione non (o non ancora, o non più) costruita. L'architettura non vi coincide più con se stessa. L'architetto, malato di tetano allo stadio terminale, si irrigidisce in se stesso ed implode in convulsioni paurose; il disegno gli offre, come un dono, la sua fine." Disegnare un albero? Il saggio in ARCH'IT Files.

 

1 febbraio 2010

Il 3 e il 4 febbraio 2010 Venezia ospita GREEN PREFAB PUBLIC - 1 IDEA X LE EMERGENZE, un incontro rivolto alle aziende e agli studi di progettazione attivi nel settore della prefabbricazione con l'obiettivo di creare delle sinergie, degli scambi, dei processi di interazione. Le due giornate, a cura di Furio Barzon, direttore di Collaboratorio, nascono dalla comunità di interessi fra GREEN PREFAB (network internazionale di real-estate, mirato a innovare e portare l'architettura verso un modello di produzione industriale) e il concorso 1 IDEA X LA RICOSTRUZIONE, promosso con l'intenzione di sviluppare proposte per l'habitat temporaneo in situazioni di emergenza con particolare riferimento al recente terremoto in Abruzzo. All'incontro parteciperanno 30 studi di progettazione nazionali (selezionati fra quelli che hanno partecipato al concorso) per candidare i loro prototipi all'industrializzazione con i migliori prefabbricatori italiani nel campo delle costruzioni sostenibili. Appuntamento a Venezia Porto Marghera, presso il Parco Scientifico VEGA, ore 10:00 per entrambi i giorni. (Maggiori informazioni in ARCH'IT Convegni).

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