Questa esposizione 'aperta e in evoluzione' riunisce progetti premiati a concorsi internazionali di architettura elaborati da progettisti italiani al di sotto dei 36 anni, singoli o riuniti in gruppi. Da una parte una mostra itinerante che ha preso il via dalla scuola di architettura KTH di Stoccolma il 22 di febbraio 1999 e che toccherà nei prossimi mesi alcune tra le maggiori città europee (Londra, Amsterdam, Oslo, Copenaghen, Helsinki, Delft, Reykjavik, Madrid, Barcellona, Roma, Firenze), dall'altra una mostra sperimentale in internet, una finestra aperta sul mondo, con possibilità per tutti di interagire ed essere accolti in essa. I gruppi che hanno dato inizio all'avventura sono dodici, e lavorano a Roma, Milano, Bergamo, Bari, Venezia, New York, Amsterdam e Parigi. I progetti premiati sono esclusivamente per edifici e i concorsi più noti la nuova sede IUAV a Venezia, alcuni Europan, i nuovi uffici della fondazione Mies Van der Rohe a Barcellona, il nuovo stadio di football americano di Los Angeles. Uniche eccezioni due progetti di particolare interesse, uno costruito e l'altro che lo sarà presto, rare opportunità di realizzazioni alla grande dimensione per giovani in Italia. Una generazione di trentenni con
curriculum di studi in rinomate scuole estere: il Berlage Institute di Amsterdam,
l'Architectural Association di Londra, la Columbia University di New York; varie
esperienze di lavoro in prestigiosi studi internazionali come Eisenman, Fuksas, Piano,
Nouvel e collaborazioni frequenti e proficue con giovani architetti e artisti di tutto il
mondo. Rappresentano in vari modi una nuova esperienza italiana non più chiusa al suo
interno ma aperta a contaminazioni, idee e ricerche in parte provenienti dall'estero. Le 2
mostre, che 'viaggiano' contemporaneamente, sono pensate come contenitori in continua
evoluzione ed espansione, dove chiunque abbia ricevuto o riceva in futuro un premio in
concorsi internazionali potrà entrare a farne parte. Lo scopo è anche e soprattutto
quello di costituire un osservatorio e allo stesso tempo favorire il contatto tra giovani
professionisti che possa aprire possibilità di scambio e confronto.
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