SOPRALLUOGHI

 

 

Aldo Cibic, Designer
di Roberto Zanon

 

Aldo Cibic, designer

27 Giugno - 26 Settembre 1999
LAMeC, Basilica Palladiana, Vicenza
tel +39 0444 320493
Ufficio Stampa DCR
tel 0444 544852
e-mail: dcrvi@gpnet.it

 

 

Aldo Cibic è personalità discreta nello sfrenato e competitivo panorama del design internazionale; a lui il Comune di Vicenza ha deciso di offrire gli spazi delle logge al piano terra dalla Basilica Palladiana per una antologica di opere appartenenti a questo designer che in terra vicentina ha le origini e la propria abitazione.

 

La mostra, curata in modo diretto dall'Autore, offre l'occasione di vedere raccolti in uno spazio particolarmente adatto alla domesticità degli oggetti esposti, una serie di prodotti che sintetizzano magistralmente l'operato di questo progettista. Tre sono gli episodi chiave attorno ai quali ruota la mostra e a cui corrispondono altrettante visioni dell'abitare. Il primo è "Memphis", il movimento moderno d'avanguardia che segna l'inizio della grande stagione del design libero, gli anni (1980-1989) passati al fianco del maestro Ettore Sottsass. Poi "Standard", il 1990, con l'affermazione di un movimento autonomo, il progetto di una casa amica, il delinearsi di quello che la critica definirà il design conviviale e il funzionalismo caldo. Infine "Smart Home Fitness", il 1998, con l'ultima evoluzione; l'approccio sempre amichevole e vitale, uno spostamento radicale per far vedere che non esiste solo lo stilismo ma che c'è spazio per nuove idee.

 

Cibic è un'autodidatta che, come è avvenuto per altri grandi personaggi del mondo del progetto - si pensi a Le Corbusier o a Carlo Scarpa , si è trovato ad operare nel mondo tridimensionale ed ha, nel corso della sua attività, evoluto parte dei propri interessi nell'interior design fino ad arrivare all'architettura. Una personalità quindi a tutto tondo che riesce a spaziare dalla piccola alla grande scala senza soluzione di continuità e che mantiene una coerenza di fondo che avvalla e restituisce valore a tutto l'operato. Ma la mostra, a ribadire la personalità del designer vicentino, rifugge dal voler esibire tutto e di più e sofferma la propria attenzione in pochi oggetti. In modo discreto, come già si diceva, cerca di trasmettere il messaggio di una progettazione pacata, di un non accanirsi verso la continua, quasi alienate, riprogettazione del già progettato. Ed è lui stesso, con uno scritto pubblicato all'interno del catalogo che accompagna la mostra a chiarire questo "mudus operandi": "La tentazione è di fare meno oggetti e inventare più storie; di oggetti ne esistono sempre di più, forse qualcuno vale la pena di ridisegnarlo, ma quello che vince è comunque la storia che sta dietro alle cose, come possibilità esistenziale, o come strategia, o come soltanto l'idea di un momento intenso, o carino, o molto normale, e forse per questo indispensabile."

 

Emerge la ricerca di una attenzione verso l'oggetto che non desidera identificarsi in quanto tale, ma che invece immagina un riscontro all'interno di un paesaggio domestico che desidera essere confortevole, rilassante, appacificante, in funzione diretta delle necessità dell'essere umano.

 

 


Aldo Cibic sulla sedia Antalya
Bisazza 1995.
Foto di Marco Mignari
In occasione della mostra è stato pubblicato il catalogo - edizioni Skira - che raccoglie, oltre ad una raccolta di oggetti, ambientazioni e disegni in parte esposti in mostra, anche tre testi a cura di Andrea Branzi, Virginio Briatore e Pablo Facundo Pretini.

 

 

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Roberto Zanon nasce nel 1963 e si laurea in architettura nel 1989. E' iscritto all'Albo degli Architetti di Padova dal 1990 e fornisce consulenze per l'architettura degli interni e l'allestimento parallelamente alla progettazione ed al restauro edilizio. Nel campo del design propone dal 1987 la propria consulenza con il disegno di nuovi prodotti collaborando con varie ditte appartenenti ai più diversificati settori produttivi (vetro, terracotta, ceramica, oro, argento, metallo, legno, plastica, resina, alabastro, tessuto). Partecipa a numerose mostre con premi e segnalazioni in diversi concorsi di progettazione. Realizzazioni e progetti nel campo del design e dell'architettura sono stati pubblicati in molti cataloghi e riviste italiani ed esteri. Dimostra interesse verso tutte le tecniche di rappresentazione ed ha approfondito, accanto agli strumenti tradizionali, l'uso del computer grafico come referente attivo nel processo progettuale. Dal 1995 è Cultore della Materia nell'Area della Rappresentazione presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, nel Corso di Diploma in Disegno Industriale, con il quale collabora anche alla didattica. Nel 1995 è co-fondatore di "Y&Z design atrium" struttura internazionale e multidisciplinare nel campo della progettazione con sedi in Italia, Usa e Giappone. Nel 1997 diviene componente del gruppo "MOBAS", associazione di designers da tutto il mondo organizzata per progettare e sviluppare prodotti di consumo. Nel 1998 è socio fondatore del "Gruppo di Ricerca e Design" (gRiD), società che opera nella progettazione, ingegnerizzazione e produzione di prodotti di arredo ad alto contenuto sperimentativo e tecnologico Dal 1991 svolge attività di pubblicista con collaborazioni editoriali nel campo dell'architettura, del design e dell'arte.

 

 

 

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