Le Corbusier e l'ospedale di Venezia: una mostra
H VEN LC
|
||
L'archivio
progetti dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia ha organizzato negli spazi
dell'ex cotonificio di Santa Marta una mostra che documenta in modo completo la vicenda
relativa alla progettazione da parte di Le Corbusier dell'Ospedale di Venezia. Ogni mostra
di architettura è un evento interessante perché offre degli spunti di riflessione
sull'ambiente costruito nel quale viviamo o potremmo vivere; questa occasione, curata di
Renzo Dubbini e Roberto Sordina, lo è maggiormente per la competenza e l'autorevolezza
con la quale è stata allestita.
Il progetto dell'ospedale per Venezia è stato un evento importante nelle occasioni mancate della storia dell'architettura italiana e l'opportunità di questa esposizione permette di approfondirlo in modo completo anche attraverso la visione di molti disegni originali e schizzi autografi del Maestro riconosciuto dell'architettura moderna.
L'idea dell'Ospedale prende forma nel 1964, dopo una complessa fase di preparazione e di studi. Il progetto elogiato dagli esperti e dai critici più avveduti per la geniale interpretazione dello spazio veneziano e per le inedite e sorprendenti soluzioni, viene presentato nell'Aprile del 1965. Le Corbusier lo elabora ulteriormente con la collaborazione di Guillermo Jullian de la Fuente e di José Oubrerie. Nonostante la stanchezza e le cattive condizioni di salute, il Maestro vuole approfondire ogni aspetto di questo progetto così strettamente legato al destino di Venezia, intendendolo come un omaggio e un contributo personale alla salvezza della città. Le Corbusier vi lavorò fino a poco prima di morire a Cap Martin il 27 Agosto 1965.
Di fronte alla ghiotta opportunità di questa esposizione che, oltre ai disegni dei quali si accennava, mostra anche foto dell'epoca e una interessante serie di modelli, non si può non evidenziare anche un lato negativo. Emerge una propensione, una concentrazione di sforzi, che appare "auto commiserativa" su un'opportunità sicuramente mancata, ma che al contempo fa parte ormai della storia. In un certo senso ci si "piange addosso" e si continua, forse involontariamente, ad avvallare un atteggiamento che guarda al passato dimenticando che stiamo vivendo la contemporaneità. Non è credibile continuare a riflettere sulle occasioni mancate (i soliti Kahn con l'auditorium per l'arsenale e Wright con il palazzetto in "volta di canal") perché inevitabilmente quelle sono diventate vicende di un passato lontano. Bisogna concentrare gli sforzi sullo stato attuale delle cose, cercando di riconoscere l'eventualità di una reale possibile integrazione tra l'architettura contemporanea ed una Venezia che tutti vorrebbero viva e che invece viene fatta morire attraverso un ricambio - scambio con il nuovo che non riesce a trovare compimento. |
Carlo Ottolenghi, Le Corbusier, Lanfranco Virgili (da sinistra) davanti alla Scuola di San Marco, Venezia 8-14 aprile 1965 (foto Afi). IUAV Archivio Progetti, Fondo Ospedale civile di Venezia, ULSS veneziana. |
|
In occasione della mostra sono stati pubblicati due volumi che illustrano da un lato la consistenza e le caratteristiche del fondo archivistico, dall'altro raccolgono letture e testimonianze sul progetto e la vicenda.
visita il calendario mostre
Roberto Zanon nasce nel 1963 e si laurea in architettura nel 1989. E' iscritto all'Albo degli Architetti di Padova dal 1990 e fornisce consulenze per l'architettura degli interni e l'allestimento parallelamente alla progettazione ed al restauro edilizio. Nel campo del design propone dal 1987 la propria consulenza con il disegno di nuovi prodotti collaborando con varie ditte appartenenti ai più diversificati settori produttivi (vetro, terracotta, ceramica, oro, argento, metallo, legno, plastica, resina, alabastro, tessuto). Partecipa a numerose mostre con premi e segnalazioni in diversi concorsi di progettazione. Realizzazioni e progetti nel campo del design e dell'architettura sono stati pubblicati in molti cataloghi e riviste italiani ed esteri. Dimostra interesse verso tutte le tecniche di rappresentazione ed ha approfondito, accanto agli strumenti tradizionali, l'uso del computer grafico come referente attivo nel processo progettuale. Dal 1995 è Cultore della Materia nell'Area della Rappresentazione presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, nel Corso di Diploma in Disegno Industriale, con il quale collabora anche alla didattica. Nel 1995 è co-fondatore di "Y&Z design atrium" struttura internazionale e multidisciplinare nel campo della progettazione con sedi in Italia, Usa e Giappone. Nel 1997 diviene componente del gruppo "MOBAS", associazione di designers da tutto il mondo organizzata per progettare e sviluppare prodotti di consumo. Nel 1998 è socio fondatore del "Gruppo di Ricerca e Design" (gRiD), società che opera nella progettazione, ingegnerizzazione e produzione di prodotti di arredo ad alto contenuto sperimentativo e tecnologico Dal 1991 svolge attività di pubblicista con collaborazioni editoriali nel campo dell'architettura, del design e dell'arte.
|
per
qualsiasi comunicazione
scrivete redazione@architettura.it
laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete