CONCORSI DI ARCHITETTURA, DESIGN, MEDIA

 

Musei del Mare e della Navigazione
Concorso europeo di architettura



in english
Direzione Servizi Tecnico-Patrimoniali e Verde
Ufficio Progettazione

Direzione Servizi Culturali
Ufficio di progetto "Musei del Mare e della Navigazione"
Piazza Fernando Ortiz 8
16128 Genova ITALIA
tel. +39.0105575259/693 - fax +39.0105575264




Bando di concorso


CAPITOLO I - INFORMAZIONI GENERALI

ARTICOLO 1: OGGETTO DEL CONCORSO

Questo concorso ha per oggetto la progettazione preliminare delle opere di restauro e risanamento conservativo, di adeguamento normativo-funzionale nonchè dell'allestimento museale del "Quartiere Galata" nell'ambito della Darsena di Genova, destinato a divenire sede dei Musei del Mare e della Navigazione, secondo quanto previsto da uno studio di massima effettuato dall'Ufficio di Progetto (costituito con Determinazione Dirigenziale 14.4.99 n° 35 del Direttore dei Servizi Culturali del Comune di Genova), i cui contenuti vengono sinteticamente riportati nel presente bando.

Al fine di studiare i diversi aspetti della realizzazione dei Musei del Mare e della Navigazione, la Civica Amministrazione ha promosso altresì la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico (costituito con Delibera della Giunta Comunale del 4.6.99 n. 641) che avrà il compito di stabilire i criteri del nuovo ordinamento espositivo, sulla base della valutazione della consistenza delle collezioni esistenti; esso dovrà inoltre stabilire le linee-guida che dovranno essere seguite nel progettare un allestimento rispettoso della realtà storica ed architettonica dell'edificio, e definire altresì precise indicazioni museografiche per i concorrenti ammessi al secondo grado del concorso (v. art. 5) e, poi, per il progettista eventualmente incaricato della progettazione definitiva ed esecutiva.

Il restauro e l'adeguamento dovranno comunque essere sviluppati in un quadro di tutela e conservazione dei manufatti di interesse storico e architettonico, con particolare attenzione alle opere di adeguamento dell'edificio alle normative funzionali, igieniche e a quelle riguardanti l'accessibilità e la sicurezza proprie degli edifici destinati ad uso pubblico; dovranno altresì essere attentamente previsti (nell'intento di contenerli) i costi di gestione e di manutenzione della struttura che si andrà a realizzare.

In particolare la progettazione preliminare dovrà riguardare:

a) l'approfondimento dello studio delle destinazioni d'uso previste per ogni piano e per ogni spazio dell'edificio, in linea con il lavoro fin qui svolto dall'Ufficio di Progetto, la cui impostazione è condivisa dalla civica Amministrazione;
b) lo studio delle condizioni di staticità dell'edificio, con particolare riguardo alla possibilità o meno di eliminare le "catene" longitudinali e trasversali che percorrono l'edificio -condizionandone la fruibilità- dal secondo al quarto piano, ed alle possibili alternative strutturali da mettere in opera;
c) la progettazione preliminare architettonica, strutturale ed impiantistica di tutte le opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, adeguamento alle normative funzionali, igieniche ed a quelle riguardanti l'accessibilità e la sicurezza; la progettazione preliminare dell'allestimento museale;
d) la quantificazione di massima della spesa occorrente per la realizzazione dell'intervento e la gestione dei Musei;
e) le previsioni sui tempi di esecuzione dell'intervento.


ARTICOLO 2: FINALITA' DEL PROGETTO

Il contesto in cui nasce e si sviluppa l'iniziativa "Musei del Mare e della Navigazione", è la preparazione di una città -ricca di storia marinara come Genova- ad un evento di grande rilevanza e prestigio quale lo svolgimento del ruolo di "Capitale Europea per la Cultura" per l'anno 2004.

La realizzazione dei "Musei" dovrà costituire un elemento significativo dell'immagine di una città che coniuga una storia millenaria e un ambiente ancora splendido -malgrado le ferite e il degrado subite in tutto il XX secolo- con una ricchezza culturale poco conosciuta ma in grado di non sfigurare rispetto a quelle delle tradizionali "città d'arte" italiane.

Il progetto che l'Amministrazione comunale intende promuovere si fonda, scientificamente e materialmente, su due grandi punti di forza: una collezione, oggi solo in parte esposta al pubblico in altra sede, considerata dagli esperti la più consistente del Mediterraneo -quantitativamente e qualitativamente- per quanto attiene al settore marittimo; e un edificio storico, con molti secoli di vita alle spalle, che ha rappresentato per la Repubblica di Genova il centro del suo operare in mare, analogamente a quanto avvenuto, in altra scala, per l'Arsenale di Venezia.

L'incontro tra una collezione di questa importanza e un edificio di tale carattere può e deve diventare non solo la consueta operazione di apertura di un nuovo museo mediante il recupero di un edificio bisognoso di restauri, pena il suo progressivo decadimento: può essere invece la realizzazione di una struttura culturale pensata sin dalle sue origini come "impresa", fondata sulla autosufficienza economica, la razionalità di gestione, l'attenzione - fin dalla fase progettuale - al bilancio fra costi e ricavi.

Lo scopo di una simile impostazione, in analogia a quanto avviene in altre prestigiose istituzioni culturali, è quello di qualificare la spesa culturale perché essa non sia più un puro costo, ma diventi, come altrove, occasione di redditività, essendo destinata a luoghi e situazioni non assistiti ma qualificati, in grado di essere attraente in quanto aderente alle attese del pubblico.

In questo senso l'Amministrazione comunale ritiene abbia un ruolo fondamentale anche la pianificazione della gestione, nel superamento di vecchi dualismi (il "pubblico" e il "privato") condizionanti, che mostrano da tempo limiti di ogni genere. Occorrerà dunque studiare e mettere a punto formule gestionali flessibili e responsabili, con le quali il "pubblico", proprietario degli immobili, possa esercitare concretamente il potere di indirizzo e di controllo sul loro utilizzo, mentre il "privato", cui ne è affidata la gestione, sia capace di assumerne gli oneri traendone, d'altro canto, i vantaggi conseguenti.


ARTICOLO 3: LA DARSENA DI GENOVA.

La scelta di realizzare una struttura museale marittima in Darsena è riconducibile all'esame della sua storia.

Le prime notizie su insediamenti nell'area risalgono al 1162 e, a partire da allora fino agli inizi del XX secolo, gli immobili costituenti il complesso Arsenale-Darsena sono stati oggetto di una continua attività di trasformazione funzionale, connessa alle principali attività di:

-costruzione di imbarcazioni, dal XII secolo;
-alaggio e custodia di imbarcazioni, dal XIII secolo;
-sviluppo di attività parallele alla cantieristica (forniture di alberi, vele, chiavagioni), a partire dal XIV secolo;
-centro dell'attività marittima militare della Repubblica, dal XV secolo;
-concentrazione della forza lavoro (schiavi, prigionieri) destinata al funzionamento delle galee, dal XVI secolo;
-produzione marittima, dotata di propria autonomia imprenditoriale (fornitura di galee a terzi), dal XVII secolo;
-riempimento del bacino di varo, sul fronte a ponente, divenuto inutile per l'obsolescenza delle galee nella guerra marittima ed edificazione dell'Arsenale Marittimo della Marina Sabauda;
-con il trasferimento dell'Arsenale militare a La Spezia (1870), rifunzionalizzazione dell'area sull'esempio dei Docks londinesi, in sostegno dello sviluppo del traffico commerciale marittimo.

La storia della Darsena, perciò, è la storia stessa dell'evoluzione del porto e della navigazione dei Genovesi, con le sue crisi e i suoi momenti di decollo, oltre ad essere uno specchio della realtà sociale e delle sue trasformazioni, nel contesto ligure: anche per questo, la Darsena è ritenuta il luogo più opportuno per la realizzazione di un museo marittimo che intenda illustrare la storia genovese da questo fondamentale -per la città- punto di vista.

E' necessario specificare ulteriormente che la Darsena è un manufatto -nel tempo articolatosi poi in vari edifici o "quartieri"- di interesse anche archeologico: essa si è infatti sviluppata, nelle sue varie parti, su un progressivo riempimento di zone sottratte al mare attraverso lo scarico di detriti provenienti da altre parti della città. Questa caratteristica va tenuta presente in vista di lavori che possano interessare gli strati sottostanti il livello del mare.

Molti degli edifici dell'area, nati per scopi specifici, sono stati inglobati in edificazioni successive, rifunzionalizzati e fatti oggetto di "superfetazioni" progressive: è anche il caso del "Galata", che nasce sulla piattaforma di riempimento come tettoia per la costruzione di galee e poi diviene edificio polivalente, con funzioni che vanno dalla fucina di artiglieria a magazzino di velatura e remi, a luogo di reclusione per i galeotti. Una storia particolare che ha motivato la civica Amministrazione a scegliere questo edificio, nella sua globalità, come sede dei Musei del Mare e della Navigazione.

Vi sono tuttavia altri elementi che è necessario considerare per comprendere appieno il significato che la nuova struttura dovrà avere, connessi col diverso ruolo "urbano" che l'area della Darsena va assumendo in questi anni. Se infatti nel suo ambito, ancora oggi, sono presenti attività portuali residuali, (e ciò si spiega in quanto, come si è visto, nel corso dei secoli scorsi essa è stata fra le strutture portanti del porto stesso) sono di prossimo avvio o già realizzate trasformazioni che porteranno l'area ad essere, fra l'altro, sede di facoltà universitarie (Economia), di residenze, dell'Istituto Tecnico Nautico e, infine, di questa importante istituzione culturale che, come si è detto, dovrà essere, al pari di altri interventi già realizzati nel resto del Porto Antico (Acquario, approdi turistici, ristoranti e ritrovi pubblici, negozi, teatro all'aperto) anche una significativa attrazione turistica.

In ultimo, dal punto di vista paesistico, va rimarcato come l'area e i volumi della Darsena costituiscano una porzione importante del "fronte a mare" (da recuperare, dopo secoli di "negazione" e segregazione) del centro storico, baricentrica com'è nell'ambito del Porto Antico, e compongano un profilo riconoscibile sullo sfondo della città medievale.


ARTICOLO 4: CONTENUTI E ARTICOLAZIONE DEGLI SPAZI MUSEALI

Il patrimonio documentale marittimo di proprietà del Comune di Genova è di assoluta rilevanza e si configura -come già detto- come una delle collezioni preminenti in tutto l'ambito del Mediterraneo.

E' un patrimonio importante per l'antichità e la continuità della raccolta, che copre quasi mille anni di storia, dal medioevo all'età contemporanea, e lo è altresì per la qualità sia artistica, sia tecnica delle opere e dei reperti conservati ma anche per la loro storia materiale.

I nuovi Musei, per essere adeguati alle potenzialità documentative della raccolta e, al tempo stesso, attraenti per il pubblico, dovranno unire una meditata struttura scientifica con un carattere di spettacolarità tipico dell'intrattenimento.

Si ritiene necessario, al riguardo, costituire un "percorso cronologico" nel mondo della navigazione ligure che permetta al visitatore di incontrare luoghi, tecnologie, ambienti di lavoro e di vita succedutisi nel tempo, mostrandone le modificazioni più importanti, per fasi salienti: la modalità della "ricostruzione ambientale", tipica della museologia contemporanea, troverà così un'espressione innovativa nel contesto genovese.

Dal punto di vista degli intenti programmatici si ritiene che:

4.1.1) La nuova realtà museale dovrà essere progettata al fine di introdurre alla conoscenza della città, della sua storia, della sua arte. In particolare, quindi, si rivolgerà a chi non conosce Genova fornendogli stimoli, suggestioni, curiosità per meglio conoscere gli aspetti più significativi del capoluogo ligure. L'obiettivo è fare uscire dalle sale del Museo non tanto persone che "sanno qualcosa di più", ma persone che si pongono più domande, che hanno più curiosità, che vedono alcuni pregiudizi andare in crisi e perciò vorrebbero informarsi, vedere e conoscere di più: di Genova, del (suo, ma non solo) porto, del mondo del mare.

4.1.2) L'itinerario museale dovrà essere cronologico. Rispetto alla possibile alternativa (museo a tema), il museo cronologico permette meglio al visitatore di essere condotto lungo un immaginario viaggio nel tempo, a partire dall'alto medioevo per passare, attraverso varie vicende, ambienti e testimonianze, all'età contemporanea.

4.1.3) La terza caratteristica dovrà essere quella dell'interattività. Non si intende che questo debba richiedere un dispiegamento grandioso di (delicati) mezzi tecnologici o di attività che impegnino numerosi custodi. Si intende invece impostare un museo da scoprire, esplorare e toccare, dove si possa frugare nella stiva del brigantino ottocentesco, per vedere che cosa trasportava (e, magari, dove e perchè) o frugare tra i banchi del mercato medievale, per annusare le sostanze che si utilizzavano all'epoca, per gli scopi più vari.

In questo senso si dovrà fare tesoro dell'esperienza acquisita con il "Padiglione del Mare e della Navigazione" che è stato invece realizzato (in un settore dei Magazzini del Cotone, situati all'estremità orientale del Porto Antico e recuperati per altri usi in occasione delle Celebrazioni Colombiane del 1992) come museo da vedere, più predisposto per il racconto che per la scoperta individuale: che è poi base sostanziale di una delle attività cardine del museo stesso (la didattica).

4.1.4) Non dovrà essere un museo specialistico: l'utenza rappresentata da "specialisti di storia della navigazione" sarebbe troppo esigua e particolare, per poter rappresentare una sufficiente fonte di sostentamento. Dovrà invece insegnare ad orientarsi nel mondo della storia, riprendendo alcune intuizioni del Museo Navale di Pegli, sull'illustrazione delle fonti, su come si scrive la storia (anche quella della marineria), su come si leggono i reperti.

4.1.5) Sarà un museo storico, con due componenti particolari: oltre a quella "tecnica", dovrà trovare spazio quella sociale. Il suo contesto sarà quello della storia della società genovese: quale posto occupavano i mercanti, i naviganti, i pellegrini, gli stranieri; quali segni, anche "ambientali", abbiano lasciato momenti particolari nella storia di Genova quale, ad esempio, quello della grande emigrazione della fine del secolo XIX.

Per quanto riguarda invece l'impostazione dell'esposizione (e quindi l'idea di base prefigurata per l'allestimento e l'ordinamento), si sono individuati i seguenti criteri di base: connessi, peraltro, alla scelta di fondo di realizzare la struttura nel "Galata", a supporto della quale sono già state indicate le motivazioni prevalenti e i vantaggi operativi.

4.2.1) I Musei, pur visitabili settorialmente (ossia limitatamente a certe epoche), dovranno costituire un insieme unitario, in un unico edificio con una sua struttura precisa e delimitata, per quanto articolata su più piani.

4.2.2) Lo svolgimento storico del percorso parte dal piano terreno (caratterizzato spazialmente e strutturalmente, come i due soprastanti, dalle volte secentesche) e si sviluppa fino al terzo (oggetto di un ampliamento novecentesco); lo sviluppo cronologico dell'esposizione troverà quindi, seppure parzialmente, un riscontro nella stessa evoluzione storica del fabbricato.

4.2.3) Le grandi superfici disponibili consentiranno ampia libertà nell'uso dello spazio interno: l'esposizione non subirà alcun condizionamento dimensionale dal suo contenitore.

4.2.4) Tali caratteristiche favoriranno una razionale collocazione degli impianti unitamente ad un'agevole distribuzione dei loro terminali, facilitando -fra gli altri- gli interventi per la climatizzazione, il teleallarme e la vigilanza remota.


ARTICOLO 5: NATURA DEL CONCORSO

Il concorso è a premi, di tipo ristretto, di livello europeo, secondo quanto previsto dall'art. 26 del D.L.vo 17 marzo 1995 n. 157 "Attuazione della direttiva 92/50 CEE in materia di appalti di pubblici servizi"; esso sarà articolato in due gradi e più precisamente:

I grado - Selezione dei partecipanti: aperto a tutti i soggetti in possesso dei requisiti di cui ai successivi artt. 7 e 8;

II grado - Redazione dei progetti preliminari: riservata ad un numero massimo di 6 candidati selezionati nel primo grado, sulla base dei criteri più oltre descritti.



CAPITOLO II - SVOLGIMENTO DEL CONCORSO

ARTICOLO 6: ORGANIZZAZIONE DEL CONCORSO

Il Comune di Genova assume la responsabilità di tutti gli atti necessari allo svolgimento del concorso e provvede a tutte le incombenze di carattere organizzativo. Si riserva tuttavia di poter avvalersi di collaborazioni e contributi esterni per quanto riguarda attività successive ma connesse al concorso stesso (esposizioni, pubblicazioni, ecc.).


ARTICOLO 7: CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO

La partecipazione al concorso è aperta a professionisti singoli, associati o raggruppati temporaneamente, società d'ingegneria; tutti i partecipanti dovranno comunque essere abilitati alla progettazione in base a specifiche previsioni di legge (secondo le modalità riconosciute dagli organismi internazionali preposti); ad essi non dovrà essere inibito l'esercizio della libera professione, sia per legge, sia per contratto, sia infine per provvedimento disciplinare, fatte salve le incompatibilità di cui al successivo art. 8.

Ogni gruppo concorrente dovrà individuare, con la modalità più oltre indicata, un suo componente quale "capogruppo", delegato a rappresentarlo presso il Comune di Genova.

Trattandosi di intervento su un edificio monumentale sottoposto a vincolo ai sensi della Legge 1089/39, il ruolo di capogruppo della progettazione dovrà essere affidato ad un architetto; il domicilio del capogruppo sarà considerato come domicilio legale del gruppo.

Ogni concorrente potrà far parte di un unico gruppo: non è ammessa la partecipazione ad un raggruppamento di un soggetto che concorra anche in proprio o in altro raggruppamento; tale eventualità comporta l'esclusione dal concorso del soggetto stesso, nonché di quelli con lui associati o raggruppati.

E' indispensabile che i partecipanti, singoli o associati, dimostrino di possedere i requisiti di interdisciplinarietà che la complessità delle tematiche da affrontare richiede; i singoli progettisti saranno tuttavia personalmente responsabili della componente progettuale di loro competenza, secondo il principio generale della personalità della prestazione professionale; peraltro a tutti i componenti il gruppo sarà pariteticamente riconosciuta la proprietà intellettuale del progetto presentato nel secondo grado del concorso.

A tutti gli effetti del concorso e del successivo eventuale incarico di progettazione, un gruppo di concorrenti avrà, collettivamente, gli stessi diritti di un concorrente che si presenti singolarmente: ciò vale in particolare ai fini delle modalità di calcolo degli onorari.

Il concorrente singolo o i concorrenti in gruppo potranno avvalersi di consulenti o collaboratori; questi potranno essere privi di iscrizione ad Albi professionali ma non dovranno trovarsi nelle condizioni di incompatibilità di cui all'art. 8 e non potranno far parte né collaborare, ad alcun titolo, con più gruppi di progettazione, pena l' esclusione di tutti i gruppi interessati; i loro compiti ed attribuzioni saranno definiti all'interno del gruppo concorrente senza investire il rapporto del gruppo con il Comune di Genova; dovrà tuttavia essere dichiarata la loro qualifica e la natura della consulenza o della collaborazione fornita.

La partecipazione al secondo grado del concorso è ad invito, riservata ad un numero massimo di sei raggruppamenti concorrenti selezionati nel primo grado.

Ai partecipanti ammessi al secondo grado non sarà consentito di modificare la composizione del raggruppamento escludendo membri che abbiano partecipato al primo grado (se non per causa di comprovata forza maggiore) o inserendo concorrenti già presenti, al primo grado, in altri raggruppamenti non ammessi al secondo.


ARTICOLO 8: INCOMPATIBILITÀ'

Non possono partecipare al concorso:

- i componenti della Giuria;
- i coniugi, parenti o affini, fino al quarto grado compreso di parentela, dei componenti della Giuria (saranno sostituiti quei componenti che fossero causa di incompatibilità per qualche concorrente);
- coloro che abbiano in atto qualsiasi rapporto di lavoro o di collaborazione stabile con i membri della Giuria;
- gli amministratori, i consiglieri, i dipendenti e i collaboratori stabili (anche con contratto a termine) del Comune di Genova;
- coloro che abbiano rapporti di lavoro dipendente con Enti, Istituti ed Amministrazioni Pubbliche, salvo che presentino specifica autorizzazione da parte degli stessi;
- coloro che abbiano partecipato alla stesura del bando e dei suoi documenti allegati.


ARTICOLO 9: MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO

I° grado

La partecipazione al primo grado del concorso è ad iscrizione, che potrà avvenire unicamente con la compilazione della domanda allegata a questo bando (ALLEGATO A) da spedire tramite Servizio Postale con Avviso di Ricevimento a:

Comune di Genova

Direzione Servizi Tecnico-Patrimoniali e Verde - Ufficio Progettazione

piazza Fernando Ortiz, 8

I - 16128 GENOVA.

La domanda dovrà essere corredata dei moduli (uno per ciascun componente il gruppo) pure allegati a questo bando (ALLEGATO B); il componente n° 1 (che dovrà essere lo stesso che ha compilato l'ALLEGATO A) sarà ritenuto capogruppo, a tutti gli effetti del concorso e di eventuale successivo incarico di progettazione.

Saranno accettate le domande spedite entro 52 giorni dalla data di invio della richiesta di pubblicazione del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, che perverranno non oltre ulteriori 7 giorni (52+7=59 giorni utili per far pervenire le domande); farà fede la data dell'avviso di ricevimento.

Gli ALLEGATI B dovranno indicare per ciascun soggetto, a pena di nullità, il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita, la cittadinanza, il domicilio e la qualifica accademica e professionale.

Per quanto riguarda l'eventuale successivo affidamento dell'incarico di progettazione, si specifica che sono ammessi all'esercizio dell'attività di progettazione, con carattere di temporaneità e senza stabilimento in Italia della sede (principale o secondaria) dello studio professionale o della società, i cittadini degli Stati membri della Unione Europea in possesso dei requisiti di cui all'art. 9 del D.L.vo 27 gennaio 1992 n. 129 (Attuazione Direttive n. 85/384/CEE, n. 85/614/CEE, n. 86/17/CEE).

Da parte dei candidati dipendenti di Pubbliche Amministrazioni, dovrà essere presentata l'autorizzazione a partecipare al concorso, secondo quanto previsto dall'art. 8.

II° grado

Sulla scorta delle domande di iscrizione pervenute, la Giuria del Concorso opererà una scelta, con i criteri di cui al successivo Capitolo III, dei candidati da ammettere al secondo grado del concorso, in numero massimo di sei. Questi verranno invitati a presentare le loro proposte progettuali nei tempi e modi indicati al successivo articolo 12.


ARTICOLO 10: ULTERIORE DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

A ciascun ALLEGATO B dovrà altresì essere unito il curriculum professionale dattiloscritto (in lingua italiana), pena la nullità, su un numero massimo di 3 pagine in formato A4 e con carattere avente corpo tipografico non inferiore a 12 punti.

In particolare esso dovrà indicare, fra l'altro, i titoli di studio posseduti, le abilitazioni professionali conseguite, le progettazioni riguardanti la realizzazione di sedi di istituzioni ed attività culturali in edifici storici, il recupero di manufatti di archeologia industriale, gli interventi su edifici storici in ambiti portuali, redatte su commessa pubblica o privata nel decennio precedente la pubblicazione del presente bando, suddivisi per annualità e completi delle seguenti indicazioni:

-componente progettuale redatta (progetto architettonico, progetto strutturale, progetto impiantistico, progetto di allestimento o altro); è inteso che, per ciascun intervento, potranno essere indicate anche più componenti;
-percentuale di effettiva partecipazione alla redazione delle varie componenti, se redatte in collaborazione;
-livello della progettazione (studio di fattibilità, progetto di massima o preliminare, progetto definitivo, progetto esecutivo);
-costo stimato per la realizzazione dell'opera, suddiviso fra le varie componenti progettuali;
-stato dell'opera progettata (in fase di studio o progettazione, progettata e non eseguita, progettata ed in fase di realizzazione, opera conclusa).


ARTICOLO 11: DOCUMENTAZIONE FORNITA DAL COMUNE DI GENOVA

Ai candidati ammessi al secondo grado del concorso, contestualmente all'invito di cui al precedente art. 9, sarà trasmessa la seguente documentazione:

- planimetria in scala 1:500 dell'area in cui si trova l'immobile oggetto di concorso;
- piante in scala 1:100 dei vari piani del Quartiere Galata;
- dati sulle opere da esporre e conservare, suddivise per tipologie e quantità;
- previsioni di massima sulle destinazioni d'uso dei vari piani e settori dell'edificio (studio effettuato dall'Ufficio di Progetto) nonchè, eventualmente, di aree adiacenti;
- documentazione fotografica.


ARTICOLO 12: ELABORATI A CARATTERE ANONIMO DA PRESENTARE AL SECONDO GRADO DEL CONCORSO

I candidati prescelti ed invitati al secondo grado del concorso dovranno presentare, entro 60 giorni dalla notifica dell'invito, il progetto preliminare dell'opera in argomento che dovrà essere costituito da un fascicolo in formato A3, composto da un massimo di 15 pagine (contenente la relazione illustrativa della proposta progettuale e il preventivo sommario dell'intervento proposto) e da un numero massimo di 10 elaborati grafici in formato A0 (non piegati), il tutto sviluppato secondo quanto esposto nel Capitolo I di questo bando.

Gli elaborati, pena la nullità, non dovranno essere firmati dai concorrenti ma contraddistinti da un identificativo costituito da sei cifre seguite da due lettere dell'alfabeto, scritto con carattere da un centimetro di altezza su tutti gli elaborati progettuali, nell'angolo in basso a destra.

Durante il periodo di lavoro della Giuria, tutti gli identificativi degli elaborati risulteranno celati e sostituiti da una numerazione progressiva attribuita dalla Segreteria Tecnica.

I nomi, i cognomi, gli indirizzi dei concorrenti e l'identificativo dovranno essere scritti su un foglio inserito in busta opaca, chiusa e sigillata, contraddistinta dallo stesso identificativo degli elaborati; sulla busta, oltre all'identificativo, sarà ripetuto soltanto il titolo del concorso nella precisa dizione riportata nel presente bando.

La busta dovrà essere inclusa nel plico contenente tutti gli elaborati di progetto, che dovrà pervenire, entro e non oltre il termine sopra indicato (60 giorni), al medesimo indirizzo indicato all'art. 9.

Oltre al suddetto indirizzo, su detto plico dovrà essere scritto unicamente, pena l'esclusione, il titolo del concorso e la dicitura "NON APRIRE".

I concorrenti sono responsabili dei loro elaborati durante la spedizione.


ARTICOLO 13: PROROGHE

Il Comune di Genova potrà eccezionalmente prorogare i termini previsti in questo bando solo allo scopo di conseguire un generale vantaggio per il miglior esito del concorso.

CAPITOLO III - COMPITI DELLA SEGRETERIA TECNICA E DELLA GIURIA
ARTICOLO 14: SEGRETERIA TECNICA
La Segreteria Tecnica è composta da:

- presidente: arch. Mirco Grassi;
- membro: arch. Lorenzo Saffioti;
- membro: geom. Filippo Miccoli;
- segretario: sig.ra Mariarosa Cottini;

tutti dell'Ufficio Progettazione.

La Segreteria Tecnica avrà il compito di:

- curare, avvalendosi del contributo della Direzione Gare e Contratti, la pubblicazione del presente bando, o di un suo estratto ("avviso di bando"), sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee e la sua contemporanea divulgazione, anche su reti telematiche;

- trasmettere copia del presente bando a quanti ne facciano richiesta;
- ricevere le domande di partecipazione al primo grado del concorso;
- trasmettere le domande di partecipazione pervenute alla Giuria (1° grado del concorso);
- assistere, con almeno un proprio rappresentante senza diritto di voto, ai lavori della Giuria, anche al fine di fornire ad essa ogni utile informazione sugli aspetti organizzativi del concorso;
- inoltrare ai candidati ammessi al secondo grado del concorso l'invito alla presentazione del progetto preliminare, trasmettendo contestualmente agli stessi la documentazione di cui all'articolo 11;
-comunicare ai candidati non ammessi al secondo grado del concorso la non ammissione e l'elenco dei candidati ammessi;
- ricevere gli elaborati di cui all'articolo 12, costituenti i progetti preliminari, e trasmetterli in forma anonima alla Giuria;
- comunicare a tutti i candidati, successivamente allo svolgimento del secondo grado, i risultati del concorso.


ARTICOLO 15: GIURIA

La Giuria sarà composta da nove membri, tre dei quali dipendenti del Comune di Genova (membri interni), in relazione al loro ruolo ed alle loro specifiche competenze; fra gli altri sei membri (esterni), uno sarà designato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, in sua rappresentanza.

La Giuria, i cui componenti saranno nominati con apposito provvedimento successivo a quello di approvazione del presente bando, sarà quindi costituita da:

membri interni:

1) Conservatore del Museo Navale di Pegli;
2) Dirigente responsabile del Settore Attuazione Interventi della Direzione Servizi Tecnico-Patrimoniali e Verde;
3) Dirigente con competenze specifiche di tipo impiantistico;

membri esterni:

1) Esperto in museografia o museologia, con esperienza internazionale;
2) Componente del Comitato Tecnico Scientifico;
3) Esperto in restauro e consolidamento edilizio designato dalla Facoltà di Architettura di Genova;
4) Soprintendente ai Beni Ambientali e Architettonici o suo rappresentante;
5) Architetto progettista museale di chiara fama;
6) Rappresentante del Consiglio Nazionale degli Architetti.

membri supplenti:

1) Rappresentante del corpo docente della Facoltà di Architettura di Genova;
2) Rappresentante dell'Ordine degli Architetti della provincia di Genova.


ARTICOLO 16: LAVORI DELLA GIURIA

La Giuria, per lo svolgimento dei propri compiti, si avvarrà del supporto dei componenti la Segreteria Tecnica. Durante la prima seduta, con votazione a maggioranza la Giuria designerà il suo presidente.

La Giuria, convocata per la prima riunione dal presidente della Segreteria Tecnica con almeno 30 giorni di preavviso, dovrà - salvo grave transitorio impedimento di qualcuno dei membri - avviare i propri lavori, relativi al I° grado, a partire dal 7° giorno successivo a quello di scadenza per la presentazione delle domande, e concluderli (entro 10 giorni dalla stessa data) con l'indicazione di sei candidati da invitare alla seconda fase del concorso.

Entro 10 giorni dall'espletamento delle procedure relative al I° grado, saranno inviate, ai concorrenti selezionati per il II° grado, le lettere di invito a presentare il proprio progetto preliminare; parimenti verrà data comunicazione, ai concorrenti non ammessi, dei nominativi dei sei selezionati.

La Giuria dovrà riprendere i propri lavori entro 30 giorni dal termine ultimo di presentazione dei progetti preliminari, per concluderli con la graduatoria di merito e l'assegnazione dei compensi; i suoi lavori saranno riservati ma di essi sarà redatto verbale, da conservarsi, da parte della Segreteria Tecnica, agli atti del concorso.

Nei 10 giorni successivi alla conclusione dei lavori della Giuria, il suo presidente, avvalendosi del contributo della Segreteria Tecnica, comunicherà ai sei concorrenti ammessi al II° grado l'esito finale del concorso.

Il presidente e ciascun membro avranno diritto di voto; in caso di parità(per i più vari motivi),il voto del presidente avrà valore doppio. Le decisioni della Giuria saranno prese a maggioranza relativa.

In caso di forzata e imprevista assenza di uno o due membri della Giuria in uno dei due gradi del concorso, essi saranno sostituiti, fino alla conclusione dei lavori, dai membri supplenti, da convocarsi nell'ordine proposto dal presidente della Giuria e approvato a maggioranza. In tal caso, il membro supplente subentrato sarà tenuto a prendere atto e approvare quanto precededentemente stabilito.

In caso di assenza di altri due membri, la Giuria dovrà essere riconvocata successivamente.

In particolare i lavori della Giuria riguarderanno:

I° grado del concorso.

Sulla scorta dei curricula professionali e degli altri dati pervenuti da ciascun candidato costituente il gruppo o l'associazione, saranno attribuiti punteggi in relazione a:

- redazione di progetti di opere similari (sedi di attività ed istituzioni culturali, in particolare se realizzate in edifici storici oggetto di restauro, recupero di manufatti di archeologia industriale, interventi su edifici storici in ambiti portuali): max 50 punti, suddivisibili come di seguito specificato:

a- redazione di progetti di edifici per attività culturali, max 10 punti;
b- redazione di progetti di restauro e recupero, in particolare di manufatti definibili di "archeologia industriale", max 5 punti;
c-redazione di progetti di recupero di edifici storici in ambiti portuali, max 5 punti;
d-redazione di progetti di allestimento museale o di esposizioni, max 10 punti;
e- redazione di progetti di impianti di illuminazione di sale per esposizioni, max 10 punti;
f- redazione di progetti di impianti di climatizzazione e controllo termo-igrometrico dell'aria , max 10 punti;
- valutazioni sul curriculum complessivo: max 35 punti;
- professionalità (titoli di studio, abilitazioni, addestramento specifico) possedute da componenti il gruppo e strumentazioni tecniche disponibili: max 15 punti;

punteggio massimo attribuibile: 100 punti.

II° grado del concorso:

La Giuria provvederà ad attribuire i punteggi a ciascuna proposta progettuale, secondo i seguenti elementi di valutazione:

- valutazioni di carattere generale del progetto e sulle sue possibilità di fruizione da parte del pubblico, in armonia con le necessità descritte al Capitolo I: max 35 punti;
- valutazione circa la funzionalità dell'intervento proposto in relazione al costo previsto: max 10 punti;
- valutazione delle soluzioni tecnologiche (impiantistiche, strutturali) proposte: max 15 punti;
-valutazione delle proposte progettuali specificamente riguardanti l'allestimento museale ed il progetto illuminotecnico: max 20 punti
- valutazione di quanto previsto per l'intero complesso museale circa la didattica e la comunicazione: max 10 punti;
- valutazione di quanto progettato, con specifico riferimento al contesto storico-urbanistico: max 10 punti;

punteggio massimo attribuibile: 100 punti.


ARTICOLO 17: ESITO DEL CONCORSO E COMPENSI

Il concorso si concluderà -salvo quanto previsto dal successivo comma di questo articolo- con la proclamazione del vincitore e con l'attribuzione di compensi per complessive Lire 175.000.000 (90.380 EURO), di cui:

Lire 50.000.000 (25.822 EURO) al vincitore;

Lire 25.000.000 (12.911 EURO) a ciascuno degli altri cinque candidati, a titolo di rimborso spese.

La Giuria potrà anche, a proprio insindacabile giudizio, non assegnare il primo premio. Se, per mancanza di progetti ritenuti idonei, il concorso si dovesse concludere senza vincitore, la Giuria potrà proporre l'assegnazione di una quota dell'ammontare del 1° premio, ai progetti ritenuti meritevoli, comunque, di riconoscimento. Resta inteso che tutti i concorrenti ammessi al secondo grado avranno comunque diritto al rimborso spese.

I compensi saranno corrisposti entro 60 giorni dalla pubblicazione dei risultati del concorso.


ARTICOLO 18: UTILIZZAZIONE DEI PROGETTI

Con il pagamento del 1° premio il Comune di Genova diverrà proprietario del relativo progetto; tuttavia potrà utilizzarlo per l'esecuzione dei lavori soltanto se, a sua discrezione, deciderà di incaricare il vincitore della redazione delle successive fasi progettuali.

Gli elaborati presentati dai concorrenti saranno comunque trattenuti per le finalità strettamente legate allo svolgimento del concorso (eventuale allestimento di una mostra, catalogo o altro tipo di pubblicazione, ecc.)

I progetti non premiati potranno essere ritirati entro i 30 giorni successivi al termine delle procedure concorsuali; trascorso tale periodo il Comune di Genova non sarà più responsabile della loro conservazione.


ARTICOLO 19: ESECUZIONE DELL'OPERA

Il Comune di Genova si riserva la facoltà di dare o meno esecuzione al progetto per cui viene bandito il concorso.

Nel primo caso, semprechè il progetto 1° classificato corrisponda agli obiettivi del Comune, sarà conferito al vincitore del concorso l'incarico di quanto necessario a realizzare l'opera; metà del compenso corrisposto (Lire 25.000.000 / 12.911 EURO) sarà considerato quale acconto sull'onorario complessivo. Resta inteso che nel calcolo dell'onorario relativo a detto incarico sarà applicata la Tariffa Professionale di cui alla Legge 143/49, con le modalità precisate dall'art. 17, c. 14-ter, della Legge 109/94 (e successive modificazioni e integrazioni) e con la riduzione del 20%, come ammesso dalla Legge 155/89 per gli incarichi di progettazione di opere pubbliche.

I progetti definitivo ed esecutivo saranno redatti secondo le direttive del Comune di Genova, il quale potrà richiedere che vengano introdotte modifiche al fine del miglior raggiungimento dei propri obiettivi.

Per qualsiasi controversia riguardante tutte le fasi di svolgimento del concorso e del successivo eventuale incarico di progettazione, il Foro competente è quello di Genova.


web: http://www.comune.genova.it/comune/bandi/welcome.htm

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