ARCHITETTURA E POSTMODERNITÀ |
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RENATO
RIZZI Architetto etico. Architettura estetica |
[19feb2001] | |||
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1. Domanda: qual è oggi il sapere che guida
l'architettura? Siamo consapevoli che l'architettura occidentale è immersa nel paradigma nichilista? Comprendiamo poi a fondo il portato della parola "nichilismo"? 2. Qual è poi il rapporto tra architettura e città? Riusciamo a comprendere la differenza tra città europea e città amnericana, giapponese o asiatica? 3. Distinguiamo allora la differenza tra sapere tecnico-scientifico e sapere onto-metafisico? 4. L'architettura allora deve solo descrivere inseguendo o potrebbe anche interpretare anticipando? È ancora pensabile un ruolo critico dell'architettura nei confronti della città o è ormai un campo (palude o meglio, uno stagno) totalmente dominato dalle scienze economico-sociali-tecniche? 5. Differenza tra sguardo e vista e tra visibile e visione. Il mito della Gorgone, Medusa. I; il libro di Saramago "Cecità". 6. La grande questione tra estetica e libertà: un confronto tra sapere metafisico e sapere tecnico-scientifico: il loro superamento. 7. Cacciari e l'architettura: l'incondizionato presupposto Severino e l'architettura: verità e tecnica (?) |
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Renato Rizzi (1951). Architetto e docente di Teorie e Tecniche della progettazione architettonica all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Dal 1984 al 1991 lavora con Peter Eisenman (N.Y.). Sta completando a Trento la costruzione del parco e dell'area sportiva che comprende un palazzo dello sport, un palazzo del ghiaccio, campo da calcio, area per spettacoli viaggianti, oltre a servizi e parcheggi. Recentemente ha pubblicato: P. Eisenman: Mistico Nulla; Miseria e Riscatto: la città europea nello sguardo del pensiero; Le voci dell'ozio; Massimo Scolari: teoria in opere. |
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