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Perché
MU?* Wolfgang Höhl |
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[in english] | ||||
Introduzione
Ogni gesto di
libertà è subordinato ad una verifica, che trova ideale sviluppo attraverso il metodo
scientifico; è così che la scienza diventa il più importante strumento per il
miglioramento della vita.
Sir Karl Popper
descrive la prova sperimentale come parte fondamentale di uno schema composto da quattro
fasi. In questo schema egli traccia un modello generale di verifica:
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La teoria resta in ogni caso il punto di partenza per le più appassionanti e
concrete esperienze architettoniche. Un rigido algoritmo formale sta alla base di una
splendida avventura nella viennese Wittgensteinhaus, un metodo chiaro ed una struttura
sistematica caratterizzano l'attuale "Nested cube in process" elaborato
dall'architetto giapponese Hideyuki Yamashita. I progetti "Parascape Structure" e
"Hyperstructure of TransPORT 2001" sono realizzazioni recenti di ambienti
controllati da computer, basati sull'uso di algoritmi funzionali. Si tratta di superfici
interattive che reagiscono alle azioni spontanee dei visitatori e che sono di conseguenza
capaci di adattare la loro forma fisica (2). Credo che saremo tutti molto
curiosi di vedere come gli edifici saranno costruiti. Esiste, in sostanza, una fascinazione dialettica tra un modello astratto, controllato ed una interazione sperimentale con una realtà apparentemente complessa.
Importanti dialettiche
Che cos'è un sistema
formale e quale interesse può esistere per i modelli astratti?
In questo senso, tutti i nostri modelli e teorie sono basati su assunti o costruzioni razionali non del tutto ragionevoli.
Sistemi ed isomorfismi
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Kas Oosterhuis, Parascape Structure |
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Douglas R. Hofstadter, The MIU-System |
Nel 1979, Douglas R. Hofstadter ipotizza, nel suo libro "Gödel, Escher,
Bach - un'Eterna Ghirlanda Brillante" il cosiddetto sistema MIU. In questo sistema
Hofstadter descrive una certa combinazione a partire dalla scelta casuale delle lettere M,
I e U. La serie iniziale [MI] può essere deformata da quattro regole stabilite: da [MI]
si può derivare al primo passaggio e con la prima regola, [MIU]. Alla fine Hofstadter
giunge all'interessante quesito, se [MU] possa oppure no essere sempre considerato una
combinazione del sistema [MIU] (7). Nell'ultimo esempio del sistema pg, Hofstadter descrive le relazioni tra una potenziale combinazione di un sistema costruito e l'interpretazione della realtà. Quando interpretiamo la seguente serie
- - p - - - g - - - - -
scopriamo così un isomorfismo tra la serie derivata di un sistema formale e parte della nostra stessa realtà. Hofstadter dice:
Hofstadter racconta la scoperta dell'isomorfismo tra la realtà ed il teorema relativo ad un sistema formale come un'interessante conquista personale. Egli ricorda questo momento come:
un isomorfismo può spiegare casi specifici del reale e condurre ad efficaci previsioni. Forse scopriremo ulteriori combinazioni all'interno dello stesso sistema, che potrebbe allora non aver più alcun senso, oppure non trovare evidente riscontro. Tali combinazioni apparentemente senza senso o conferma, costituiscono un considerevole potenziale per la ricerca sperimentale e per la sperimentazione architettonica.
Abitazioni autocatalitiche
Peter Weibel descrive l'uso corrente di sistemi formali in arte e scienza:
Weibel ricorda inoltre l'influenza che
i modelli astratti hanno avuto nell'arte moderna, "ben oltre la sezione aurea,
[
] sulla strada verso l'astrazione" (11). |
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Nel 1987, l'architetto Manfred Wolff-Plottegg di Graz ha proposto con il suo "generatore
analogico di progetti" una soluzione al complesso problema del processo progettuale
in architettura. Gli elementi di questa macchina sono pezzi di scarto, presi a caso tra i
tanti disegni di un progetto costruttivo. Plottegg scrive:
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Manfred Wolff-Plottegg, Analogue Design Generator Manfred Wolff-Plottegg, Analogue Design Generator |
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Ernst Fuchs, House in Zirl / Tyrol Ernst Fuchs, House in Zirl / Tyrol Ernst Fuchs, House in Zirl / Tyrol |
Nel 1996 Ernst J. Fuchs, membro del Gruppo Viennese "The POOR BOY's
ENTERPRISE", ha presentato un progetto per la sua abitazione autocatalitica
sviluppando una struttura spaziale per una casa unifamiliare a Zirl in Tirolo nel quadro
delle condizioni esistenti nel sito. Come un "campo spaziale di dati" gli
elementi mettono in atto un processo generativo capace di dare una forma finale
all'edificio. Dopo un po' di tempo di elaborazione, il programma produce un oggetto illuminato e complesso sviluppato al di sopra di un sistema di pilastri emergente dal terreno, che resta prevalentemente in ombra. Il recente progetto "Nested cube in process" dell'architetto giapponese Hideyuki Yamashita si sviluppa come una sequenza spaziale autoriflessiva a partire dalla serie matematica del Teorema di Eulero. L'architetto basa il concetto dell'edificio su quella che chiama una "rinormalizzazione dello spazio". Yamashita definisce in questo modo una relazione costante tra vertici, spigoli e facce di un volume euclideo.
N vertici + N facce - N spigoli = 2
L'architetto sviluppa
così una condizione di equilibrio tra vertici, spigoli e facce e definisce il nuovo
aspetto della sua architettura. In questo caso l'oggetto è solo una delle forme
realizzabili con lo stesso numero di superfici, spigoli ed angoli.
Modificazioni 4-D
Ci siamo confrontati
con forme positive o negative, con aree funzionali o con componenti costruttivi come
elementi di differenti sistemi formali. Wittgenstein ha scelto come elemento costitutivo
della sua composizione una geometria auto-riflessiva; frammenti di scarto sono gli
elementi del "Generatore analogico di progetti"; un certo numero di condizioni
del sito costituiscono la base del progetto autocatalitico di Ernst J. Fuchs; un semplice
teorema matematico sviluppa una varietà di possibilità geometriche nel progetto
"Nested cube in process" di Hideyuki Yamashita.
In ciascuno
dei progetti citati emerge un'enorme quantità di variazioni all'interno
di un rigido quadro di condizioni. Alcune delle variazioni possono
essere utili nella gestione di un problema specifico, altre possono
essere meno utili, altre ancora completamente senza senso, pur essendo
sempre possibili. |
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Note
(1) Karl R. Popper, "Alles
Leben ist Problemlösen", München 1997, p. 32 [tr. it. Id., "Tutta la vita è
risolvere problemi: scritti sulla conoscenza, la storia e la politica", Milano,
Rusconi 1996]. |
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[La traduzione italiana di "Why MU?" è di Marco Brizzi]
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laboratorio
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