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Van Berkel a Genova: lavori in corso

di Giacomo Delbene

 

Si è recentemente concluso, con la vittoria di Ben Van Berkel & Caroline Bos UN studio, il concorso per Ponte Parodi a Genova. ARCH'IT propone per l'occasione accanto alla descrizione del progetto di UN studio un inquadramento generale di Giacomo Delbene, un'intervista a Ben Van Berkel a cura di Giovanna Carnevali ed un intervento di Emanuele Piccardo.




[02jun2001]
Con la proclamazione della proposta elaborata da UN Studio quale vincitrice del Concorso Internazionale di Progettazione Architettonica e Programma di Destinazioni d’uso promosso dalla società Porto Antico di Genova, si definisce un nuovo importante tassello del futuro waterfront genovese.

In Fase Finale il progetto vincitore è stato preferito alle proposte di OMA Rem Koolhaas–Boeri Studio, Giancarlo De Carlo e Foreign Office Architects.

L’amministrazione genovese, così come accaduto alcuni mesi or sono con la vittoria dello spagnolo Consuegra per il nuovo Museo del Mare e della Navigazione, ha voluto che il registro architettonico da affiancarsi all’attigua area Expo di Renzo Piano fosse legittimato dal ricorso alla formula concorsuale. 

In tal senso, la proposta vincitrice è da considerarsi tanto più valida in quanto, a prescindere dalle sue qualità intrinseche, è stata prodotto finale di una Competizione estremamente significativa, per la complessità dei temi affrontati e per la presenza di alcune tra le firme più prestigiose dell’attuale panorama architettonico. A fronte di una ragguardevole partecipazione in fase di preselezione, nella Prima Fase i quattro finalisti erano infatti emersi da un gruppo di 16 soggetti: 1 Arup Associated, 2, Bergen & Parkkinen, 3 Cannavò (Studio eu), Tischer (Burger & Tischer), Van Rijs (MVRDV), 4 Chipperfield + Studio 4 Associati, 5 Cucinella Italia, 6 De Carlo Giancarlo, 7 Foreign Office Architects, 8 Grafensteiner & Camezind , 9 Hopkins Michael + studio Sibilla Associati, 10 OMA Rem Koolhaas, S. Boeri, 11 Perrault Dominique, 12 Pica Ciamarra Associati ,13 Snozzi, Vacchini, Gmür, Manzelle, Ferrante ,14 Tschumi Bernard, 15 Tsiomis, Balbo, De Cola Associati, 16 Van Berkel & Bos.

Già ad una prima lettura appare evidente come non debba essere lasciata in secondo piano la richiesta sulle destinazioni d’uso con cui il Bando interrogava i concorrenti. È in questo aspetto che si può intendere quanto l’operazione ponte Parodi debba essere considerata strategica nella dinamica di trasformazione a medio e lungo termine del waterfront. L’ampliamento dell’area ludico–culturale di Porto Antico ed il conseguente forte aumento delle presenze nell’arco portuale presuppone la risoluzione del sistema infrastrutturale di accessibilità e di parcheggi dell’intero arco del porto storico, giungendo in primis a dare risposte al nodo di Palazzo del Principe e Stazione Marittima.

Ci guida l'idea che una città contemporanea per funzioni e per cultura non possa costruirsi, soprattutto nei suoi elementi più rappresentativi, per accostamento coatto di episodi progettuali singoli ed indipendenti.

Il progetto di Van Berkel, sicuramente molto forte per capacità centripete, necessita ora, per ottenere un energico “effetto domino” sul Centro Storico, di una sincronica ed efficace integrazione con gli interventi interessanti il sistema logistico cui si appoggia. Ancora una volta i progetti per la Darsena, per la nuova Facoltà di Ingegneria, per il Palazzo del Principe e per la Stazione Marittima testimoniano quanto ponte Parodi sia solo uno degli ingranaggi di un meccanismo molto più complesso che in questi mesi sta prendendo forma.



Genova ospiterà il prossimo luglio la riunione del G8 ed a questa occasione si è preparata con un restyling generale molto meno superficiale di quanto potrebbe credersi. La prossima importante occasione che la città attende con grandi aspettative per proporsi sulla scena internazionale è costituita dal 2004, anno in cui sarà Capitale Europea della Cultura. Per quella data, se non lo stesso ponte Parodi, parte dello scenario che andrà ad accoglierlo dovrà essere definitivamente strutturato.

Perchè questo sia possibile è necessario che i soggetti preposti alla definizione dell’assetto urbano di quest’area prendano decisioni non facili, a volte radicali e coraggiose, sempre lungimiranti. In questi ultimi anni Autorità Portuale ed Amministrazione cittadina hanno dato indubbiamente prova di grande senso di responsabilitá, avvicinandosi su temi di interesse reciproco che anteriormente erano stati segnati da decenni di conflitto, di prevaricazioni reciproche e di dispetti.

Ponte Parodi è un felice successo di questa nuova attitudine. D’altro canto, è in questo lembo di mare infine colonizzato che si gioca una parte importante della credibilità –e quindi del futuro- di una città che faticosamente si vuole convincere a tornare Superba.

Affinchè i disegni di UN Studio diventino realtà, inizia adesso una nuova stagione in cui l’Ente Banditore, relativemente autosufficiente nel gestirsi durante il Concorso, sarà sempre più intimamente legato alle capacità –negoziali, gestionali e progettuali– di soggetti terzi.

Per questo motivo ci sentiamo di affermare che i promotori del Concorso ed il suo brillante vincitore saranno chiamati a nuove e difficili prove, cui la città intera si apetta che rispondano con i medesimi slancio ed eccellenza fino ad ora dimostrati.

Giacomo Delbene
giacomodelbene@libero.it 
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