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Per l'infospazio alla biennale d'arte di Venezia si è pensato ad un allestimento dalla forte connotazione architettonica, low budget, e di facile realizzazione riutilizzando materiali comuni di facile reperibilità nei cantieri costruttivi

per uno spazio che alluda ad una struttura precaria ma solida considerando la natura specifica di un luogo nato per ospitare un flusso di persone e di informazioni che lo attraversano per un tempo ridotto 

pensando a una informazione diversa, che ti porti dietro e ti alimenta,mezzo litro di acqua che garantisca la tua sopravvivenza all’interno della biennale, sulla cui etichetta sono impresse informazioni indispensabili

una dotazione (acqua) risultato di una diversa riflessione sul budget; un allestimento in cui 1/3 del budget è destinato all’allestimento ed il resto al benessere degli ospiti dello spazio.

un processo che disegna uno spazio votato a dinamiche probabili ma non certe, perché lo spazio risulti davvero interattivo deviando verso direzioni impreviste. (bottiglie pavimento accessibilità luce/clima afflusso di visitatori) 

un dispositivo che attraverso un semplice gesto conti il numero di visitatori (numero bottiglie numero visitatori)







elementi:

1/ appoggi puntiformi negano l’accessibilità ma moltiplicano la visione, come se fosse uno spazio in cedimento o in espansione, come se la struttura muraria fosse sul punto di crollare e frantumarsi o esplodere per diventare altro
2/ un pavimento di bottiglie che risulti accessibile solo fino e un certo punto 
e progressivamente nel tempo più sono gli ospiti dell’infospazio. Più si consumano le bottiglie più si libera lo spazio
3/ due volumi minimi trovano la loro posizione ad una certa altezza dal suolo, grazie alla spinta dei puntelli. ospitano l’uno il desk nelle immediate vicinanze dell’ingresso l’altro una postazione riposo sul fondo. Le due casse chiudono le due prospettive che si hanno da fuori, dello spazio.



99IC nasce nel 1999 come struttura aperta, in cui culture diverse, diversi background e molteplici esperienze si trovano per proporre un atteggiamento comune davanti alle cose attraverso i filtri dell'architettura, paesaggio, design, grafica, comunicazione. Uno sguardo continuamente attivo senza pregiudizi di campo, che mira a una riflessione continua e ad unaposizione critica sui ruoli delle professioni legati alla creatività e ai media adottati. 99IC è una società che ha 5 fondatori (tre italiani, un ungherese ed una portoghese) e un numero di collaboratori (architetti, designer, grafici, web designer, artisti) che si confrontano nella vita professionale con un territorio esteso a tutta l'area europea, ritenendo la mobilità un fattore essenziale per la propria formazione e crescità. Il curriculum attuale spazia da numerosi concorsi a commissioni private, a ricerca ed incarichi in diverse università.
[06jun2001]
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