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Siamo sempre più consapevoli -come utenti, come operatori del processo di
costruzione, come insegnanti di metodologie progettuali- della necessità di riconvertire
il patrimonio edilizio in luoghi, architetture, ambienti che devono essere sempre più
capaci di soddisfare i nostri bisogni senza compromettere i bisogni delle future
generazioni. L'attività progettuale assume, in questo particolare momento di
riconversione qualitativa, un'importanza fondamentale per facilitare lo scambio
d'informazioni fra chi usa, chi produce e chi progetta opere d'architettura. L'innovazione
della realtà virtuale, consentita dalle tecnologie digitali video-informatiche, apre un
nuovo modo di comunicare le caratteristiche figurative, tecniche, ambientali e fruitive
del progetto d'architettura. Attualmente queste nuove tecniche di rappresentazione stanno
acquisendo sempre più spazio fra gli strumenti di lavoro dell'architetto. Il mondo del
cinema è presente, col suo linguaggio, a questa fondamentale richiesta. Già da tempo
registi sensibili al messaggio architettonico dei luoghi esprimono nelle loro opere
l'importanza di una situazione ambientale più a misura d'uomo. E spesso traggono da
luoghi particolari ispirazione e scenari per le loro opere. Il Festival internazionale
d'architettura in video vuol far convergere l'attenzione di architetti, studenti, registi,
produttori edilizi, utenti verso la necessità d'usare mezzi di comunicazione innovativi
per migliorare l'accoglienza dei luoghi in cui viviamo, tramite una loro migliore
progettazione. Perciò raccoglie e presenta film di registi famosi (fatti per l'industria
del cinema), lavori di progettisti (fatti per raffigurare l'opera progettata o per
verificarne particolari aspetti nella stessa fase progettuale), esercitazioni di studenti
(fatti per superare l'esame) documentari tecnici d'industrie edilizie (fatti per vendere
prodotti), che hanno in comune l'amore per le tecniche innovative di comunicazione
audiovisiva. Gli incontri, le mostre, i convegni della rassegna sono pensati allo scopo di
consentire a operatori così diversi di discutere sugli obiettivi comuni. La novità della
manifestazione di quest'anno -curata dagli architetti Marco Brizzi e Giovanni Galanti, che
hanno selezionato e organizzato gli elementi della rassegna in due specifiche sezioni-
risiede nella scelta di trattare un tema specifico d'indiscussa attualità, come quello
della ricostruzione di opere degradate, con tecnologie sostenibili, e nell'apertura di una
nuova sezione dedicata alle innovazioni tecnologiche della produzione edilizia. Auguro
un'ampia partecipazione non solo ricettiva ma anche propositiva di commenti sui documenti
proposti, con la speranza di vedere prosperare l'attenzione non solo degli addetti ai
lavori, ma anche di ogni utente delle opere d'architettura, al tema della qualificazione
degli ambienti in cui viviamo. Cosimo Carlo Buccolieri Centro di Documentazione e Comunicazione Audiovisiva Dipartimento PMPE Altri testi introduttivi: Romano Del Nord Marco Brizzi ![]() |
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