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ARCHIVIO NOVEMBRE 2008

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21 novembre 2008

Quante versioni di Palladio esistono? Nella lettura che Pietro Valle offre della mostra Andrea Palladio 500, allestita a Palazzo Barbaran da Porto e curata da Howard Burns e Guido Beltramini, il progetto di architettura diviene, per la prima volta con Palladio, prefigurazione aperta e mobile che si trasforma durante il processo di realizzazione e anche dopo di esso con l'attività di pubblicazione nei trattati. "Questa dinamicità -scrive Valle in ARCH'IT artland- gli consente di avere a disposizione un abaco di opzioni architettoniche ricombinabili capaci di interpretare le nuove esigenze funzionali e rappresentative della committenza: la villa suburbana, il palazzo, l'edificio religioso combinano riferimenti all'autorità dell'antico con schemi distributivi inediti che mutano e crescono di scala nel tempo offrendo soluzioni sempre più articolate. Questa strategia non si tramanda solamente da un edificio al successivo, è connaturata nel processo progettuale della singola struttura. La moltiplicazione di più versioni di piante e facciate presente in ogni disegno mostra che Palladio non cerca una rispondenza stretta tra progetto, realizzazione e pubblicazione." Il saggio è accompagnato da una presentazione della mostra, stesa da Chiara Roverotto. "È come se Andrea Palladio fosse incapace di essere normale. L'eccezionalità, la creatività, l'estrosità non sono che componenti del suo testamento", si legge nell'articolo ospitato da ARCH'IT files.

 

20 novembre 2008

"Domenica 16 novembre ero a pranzo da mia sorella. C'erano: mia zia, le mie cugine, mia madre, l'altra mia sorella, mio figlio piccolo e mia moglie. Abbiamo mangiato: anelli al forno (senza le melanzane perché a una delle mie cugine non piacciono) involtini alla palermitana, insalata, una torta al cioccolato, pistacchio e nocciola e dei deliziosi tranci alla ricotta e alla mousse di pistacchio. Avevo appena finito la torta che sento la suoneria del cellulare. È un amico: "Capisco che è domenica e tu sei a pranzo, ma questa non te la puoi perdere. Accendi la tv, Rai Uno, Domenica in. Subito. Ciao." E, misteriosamente, riattacca." Evviva l'Università, evviva la Ricerca, evviva la Televisione, evviva la Patria. Ugo Rosa scrive sui ricercatori di verità. In ARCH'IT lanterna magica.

 

13 novembre 2008

"È giunto il momento in cui, al trionfo delle pratiche relazionali, post-produttive e gestionali, che hanno alimentato il discorso sulla città e l'architettura, si opponga l'idea di progetto. Per progetto s'intende una pratica fondata sull'ideazione di qualcosa a venire, cioè sulla previsione e, soprattutto, sullo sforzo programmatico di elaborare i mezzi e le forme attraverso cui rendere effettiva l'ideazione stessa. Il progetto non è solo l'idea, esso è la messa a fuoco di un apparato di strumenti, di forme e di figure in grado di rendere intelligibile e, dunque, pubblica ed effettiva, l'idea. [...] Né inutili appelli all'ordine, né miraggi di un mondo "là fuori". Ritorno al progetto significa ritornare a riflettere sull'architettura, sui suoi strumenti, sulle sue forme e sulla sua storia." Pier Vittorio Aureli, Gabriele Mastrigli, Martino Tattara presentano in ARCH'IT files le premesse teoriche che accompagnano la mostra Una Visione per Bruxelles e la giornata di studi Giudizio Critico: Critica Architettonica e Politiche della Forma Urbana, in programma presso l'Academia Belgica di Roma.

 

11 novembre 2008

Le Carré Bleu festeggia i suoi cinquanta anni. Per l'occasione la Cité de l'Architecture et du Patrimoine organizza un incontro dedicato allo sviluppo sostenibile, da sempre fra i temi portanti della linea editoriale della rivista. Le mutazioni geopolitiche in Europa e nel mondo, la gestione a lungo termine delle risorse disponibili, l'avvenire delle nostre città, la salvaguardia del patrimonio architettonico sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati attraverso una serie di dibattiti e tavole rotonde che vedono fra i protagonisti Philippe Fouquey, François Lapied, Catherine Blain, Massimo Pica Ciamarra, Fréderic Bonnet, Yona Friedman, Mario Cucinella e altri. Appuntamento l'8 dicembre a Parigi, alla Cité de l?Architecture et du Patrimoine, negli ambienti del Palais de Chaillot.

 

5 novembre 2008

Inizia oggi la terza edizione dei Mercoledì da NABA, il ciclo di incontri organizzati da NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano per l'anno accademico 2008-2009. "Ideas Transfer" è il titolo di questa edizione che indaga la "trasferibilità" delle idee, perchè "le idee passano da una disciplina ad un'altra... nell'ipotesi della loro inevitabile dissolvenza. Le idee passano dal tempo ciclico, al tempo progettuale, al tempo utopico", spiega Alessandro Guerriero, presidente di NABA. Dal 5 novembre 2008 al 27 maggio 2009 NABA ospiterà designer, stilisti, progettisti "che in giro per il mondo concentrano i loro sforzi per modificare gli scenari di profitto attuali a favore di un arricchimento NO COST che ha come media dei valori diversi ma ugualmente scambiabili". Fra gli ospiti Marc Augé, Mario Marenco, Geert Lovink, Corrado Levi, Anthony Majanlahti.

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