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31 agosto 2003 Multi-cities, geo-urbanities, hyper-territories. Manuel Gausa presenta Hipercatalunya, studio territoriale promosso dalla Generalitat de Catalunya, diretto da Metapolis e realizzato nell'Iaac con l'obiettivo di dare impulso a interpretazioni aperte all'interazione tra il panorama esistente e l'immaginabile. it is not a question of positing, once again, the classic polemic between "diffuse" and "compact" models, but rather of promoting a possible "interlinked" –connecting– model with which to concert strategic agreements capable of superseding the traditional definitions of "city" and "territory" in new geo-urban surroundings (and systems), but capable as well of superseding the old concepts of hierarchical development, zoned growth, and mono-functional regulation that the old models of urban planning and classification made us accustomed to, and of replacing the old linear and one-dimensional models with new multi-layered, programmatically n-dimensional definitions...'. L'intervento, pubblicato in ARCH'IT files, è corredato delle conclusioni del progetto, scritte in forma di manifesto dai curatori dell'iniziativa.
30 agosto 2003 Stateless Nation, di Sandi Hilal e Alessandro Petti, è un progetto co-prodotto dalla Biennale di Venezia e dalla Regione Toscana - Porto Franco. L'iniziativa è stata realizzata in forma di installazione nell'ambito dell'ultima Biennale d'Arte e si è concretizzata in un volume, senza stato una nazione, recentemente pubblicato da Marsilio. L'interrogativo di fondo, "chi sono i Palestinesi?", tende a presentare al lettore italiano, attraverso una serie di testimonianze dirette raccolte dagli stessi autori, il punto di vista dei palestinesi: poco conosciuto, mistificato da stereotipi, ignoranza e cattiva informazione. ARCH'IT files ospita l'intervista a Omar Yuseff, architetto.
27 agosto 2003 Verranno inugurati il 4 settembre gli spazi rinnovati della Fondazione Querini Stampalia a Venezia su progetto di Mario Botta e Walter Gobbetto. KwArt ricostruisce le fasi degli interventi, avviati nel 1993. 'La hall si apre vasta, inattesa. Riscatta gli spazi compressi dei locali attigui assai ridotti in altezza per motivi di sicurezza rispetto all'escursione media di marea. L'adesione alla lezione scarpiana impone il lavoro con la luce. Negli ambienti e nel giardino disegnati da Scarpa essa è veicolata e riflessa dall'acqua, magicamente rifranta infine nel fremito della gibigianna sui soffitti a stucco. Qui è un velario metallico che scherma e riverbera la luce, creando un effetto di movimento, come se la superficie riflettente di un canale fosse capovolta nel cielo. Ne vibrano tanto le pareti chiare, le cui forature allineate restituiscono geometrica compostezza alla casualità delle superfetazioni cresciute nel tempo sul retro del palazzo, quanto la scacchiera policroma della pavimentazione, che appare un omaggio a quella dell'atrio di Scarpa'.
27 agosto 2003 'C'est bien ce qui fait aussi le charme de cette ville : une ville sans banlieue puisque le Mur l'avait privée de banlieue, du moins à l'Ouest, une ville à la campagne, une campagne abandonnée, avec ses routes pavées, bordées de platanes, ses allées sablonneuses et ses lacs désertés, si ce n'est par les hérons et les cigognes... En sens inverse, le Brandebourg est présent dans Berlin, une ville grandie trop vite à l'aube du vingtième siècle et qui, au lendemain de la Première Guerre mondiale, dut absorber les bourgades avoisinantes où se réfugiaient fonctionnaires et professions libérales, pour constituer le Grand Berlin'. Uno sguardo su Berlino, capitale incerta. Da Le Figaro.
24 agosto 2003 Partendo dalla disavventura della BBC, Deyan Sudjic rilfette, dalle pagine di The Observer, sul rapporto tra l'impostazione di un concorso d'architettura e la qualità dei progetti prodotti nell'ambito della competizione. 'It all started out so well. Like a happy couple planning a dream home, the BBC went looking for a new architect. It talked to Zaha Hadid, and Future Systems, to Foreign Office Architects, Kathryn Findlay and MVDRV from Holland - trying to make up its mind which of them to pick. And it liked everything all of them showed it. But then Greg Dyke discovered that he simply couldn't afford that new kitchen after all'. [...]It's true that open competition can be a way for a new generation to emerge. But when they become part of the apparatus of public relations, and a means of keeping trustees entertained, or a cynical camouflage - as in the case of Ground Zero in New York - they become destructive and self-defeating. A direct commission requires the exercise of judgment in a way that a competition, with its divorce of choice from responsibility, does not'.
24 agosto 2003 'L'idea è semplicissima e di grande suggestione. L'acqua non è tenuta sospesa da una struttura che pianta le radici ma da qualcosa di più leggero dell'aria, racchiuso in una membrana e legato al terreno da un esile fusto...'. In ARCH'IT artland Pietro Valle presenta Baku, il progetto del gruppo 42'8, capitanato dal giovane architetto avellinese Giuseppe Vele. Il più poetico e il più realistico, scrive Valle, tra i dieci vincitori del concorso "Nuovi Segni 2002/03" indetto dal Sole-24 Ore (in giuria, tra altri, Stefano Boeri, Angela Vettese e Alberto Garutti). 'Gli enormi ombrelli mobili gonfiati ad elio che raccolgono l'acqua piovana e irrigano la pianura pugliese sono un formidabile segno territoriale, una presenza leggera e un dispositivo idraulico di minimo impatto ambientale. Il gruppo, che ha recentemente brevettato gli ombrelli, sta speditamente procedendo verso la loro realizzazione...'.
24 agosto 2003 Sul New York Times, Herbert Muschamp ricorda Cedric Price, architetto inglese scomparso lo scorso 10 agosto: 'He was a visionary, with few built works to his credit. His realized projects include the 1961 London Zoo aviary, which he designed with Lord Snowdon and Frank Newby; and the Interaction Center in Kentish Town in London a decade later. But Mr. Price regarded as obsolete the notion that architecture resides in the creation of durable and fixed aesthetic objects. Rather, he championed an architecture of process: flexible, ephemeral, responsive to the changing needs of users and their times. These are qualities of the big city, not of architecture per se, and he applied them to the design of individual buildings'.
22 agosto 2003 'Il punto è che questa legge, pur positiva per quello che prospetta, da sola non basta. E non per la domanda, che pur molti avranno avanzato, su chi sarà a giudicare quel che è "bello" e quel che è "brutto": meglio è infatti che qualcuno giudichi, prendendosi le sue responsabilità e magari sbagliando, piuttosto che la finta neutralità della situazione odierna, che di fatto è inerzia e acquiescenza al degrado. Meglio è che le strutture pubbliche, a cominciare dalla DARC (Direzione Arti e Architetture Contemporanee del Ministero) abbiano un ruolo forte e ben definito. Ma nulla potrà funzionare se a questo tentativo, che certo andrà specificato e visto alla prova dei fatti, non corrisponderà una crescita non solo dell'attenzione al contemporaneo, ma più in generale della tutela e, punto capitale, di quella coscienza civile che deve comprendere quanto la qualità urbana sia costitutiva della "qualità della vita", appunto'. Salvatore Settis sulla proposta del Ministro Urbani sulla qualità architettonica. Da La Repubblica'.
20 agosto 2003 L'Unità si scaglia contro il condono edilizio incluso nella finanziaria 2004: un condono apparentemente piccolo, destinato agli abusi che non hanno comportato aumenti di superfici e volumetria, ma che, come tutti i condoni, conferma il sospetto di periodici colpi di spugna sugli abusi, generandone di nuovi. 'Insomma, fesso chi rispetta la legge. È la «filosofia» indecente, immorale di tutti i condoni. Ancora più cinica, se è possibile, in questo caso. Perché i disastri prodotti nelle nostre città, sulle nostre coste, ai bordi di aree naturalistiche o archeologiche preziose dalla speculazione, dal racket spesso, dell’abusivismo sono noti a quanti governano, amministrano, partecipano. Si ha un bell’assicurare che si tratterà soltanto di una mini-sanatoria: anche mini il condono edilizio genera subito attese di altri colpi di spugna...'.
22 agosto 2003 'Il punto è che questa legge, pur positiva per quello che prospetta, da sola non basta. E non per la domanda, che pur molti avranno avanzato, su chi sarà a giudicare quel che è "bello" e quel che è "brutto": meglio è infatti che qualcuno giudichi, prendendosi le sue responsabilità e magari sbagliando, piuttosto che la finta neutralità della situazione odierna, che di fatto è inerzia e acquiescenza al degrado. Meglio è che le strutture pubbliche, a cominciare dalla DARC (Direzione Arti e Architetture Contemporanee del Ministero) abbiano un ruolo forte e ben definito. Ma nulla potrà funzionare se a questo tentativo, che certo andrà specificato e visto alla prova dei fatti, non corrisponderà una crescita non so,o dell'attenzione al contemporaneo, ma più in generale della tutela e, punto capitale, di quella coscienza civile che deve comprendere quanto la qualità urbana sia costitutiva della "qualità della vita", appunto'. Salvatore Settis sulla proposta del Minitsro Urbani sulla qualità architettonica. Da La Repubblica'.
Lo scorso 10 agosto è morto a 69 anni Cedric Price, uno dei protagonisti dell'architettura radicale. Jeremy Melvin, su The Guardian, ricorda come 'his interests anticipated the now fashionable themes of lifelong learning and brownfield regeneration'. 'A combination of iconoclasm and mental fecundity -annota Melvin in conclusione della sua commemorazione- kept Price at the forefront of architectural debate, enthusing new generations of students and architects as he had once impressed his elders at the Cambridge Society of Arts. His ways of thinking about issues we have not yet satisfactorily resolved still resonate...'.
9 agosto 2003 Libération segnala il cambio di guardia alla direzione del Whitney Museum. Adam D. Weinberg sostituisce Maxwell L. Anderson, sollevato dall'incarico nel maggio scorso dopo il rinvio sine die dei lavori per l'ampliamento del museo su progetto di Rem Koolhaas.
9 agosto 2003 Il Dipartimento di Costruzione dell’Architettura dello IUAV organizza e ospita, il 4 e 5 dicembre prossimi, il 2° Convegno Nazionale 'Tecnica e diritto: le nuove regole nel governo del territorio'. Sulla scia del positivo bilancio della prima edizione, il convegno darà seguito al dialogo avviato tra tecnici (progettisti, direttori lavori, responsabili nei cantieri della sicurezza, rappresentanti dell’appaltatore) e giuristi (docenti universitari, magistrati, avvocati, dirigenti di enti pubblici e privati) al fine di favorire l’approfondimento dei profili tecnici e normativi delle discipline attinenti il governo del territorio.
4 agosto 2003 La Saline royale di Arc-et-Senans, realizzata su progetto di Claude-Nicolas Ledoux tra il 1775 e il 1779, si apre al design nel tentativo di ricreare un legame tra la vecchia fabbrica di sale e la moderna produzione di oggetti. Già eletto a centro di studi sulla città, il complesso delle saline ospita la mostra permanente 'A la recherche de la Cité idéale', che spazia dall'esperienza di Pienza alla New York di Rem Koolhas passando per le teorie e le realizzazioni di Le Corbusier. Libération approfondisce le relazioni tra lo spazio architettonico e gli eventi in esso allestiti: '...difficile d'imaginer que ce complexe théâtralisé était une usine royale. Qu'on y travaillait dur à la fabrication du sel, tandis qu'ouvriers et maîtres y habitaient face à face, dans un "idéal communautaire" imaginé par Ledoux. "Tout est du ressort de l'architecte : politique, morale, législation, culte, gouvernement"...'.
3 agosto 2003 Dalle pagine del New York Times, Herbert Muschamp commenta l'affidamento a Santiago Calatrava dell'incarico per la progettazione della PATH Station distrutta negli attacchi dell'11 settembre. 'Some New Yorkers who have been following recent developments at ground zero may find themselves secretly hoping that there will be fireworks between Mr. Calatrava and Mr. Libeskind. They may get their wish. In the past several months, Mr. Libeskind seems to have forgotten that he was retained not to design buildings, but to assist the Lower Manhattan Development Corporation in preparing a master plan for the 16-acre site. [...]In his presentation to the agency last December, Mr. Libeskind called for "great architects" to help realize his vision. A client would not, in any case, hire a designer of Mr. Calatrava's stature simply to execute the ideas of an architect who has given some New Yorkers cause to fear that he may have difficulty distinguishing sunlight from shade'.
2 agosto 2003 Di cosa parliamo? A che serve? Che architettura è un'architettura che cresce? Marialuisa Palumbo racconta un'esperienza appena conclusa e ne presenta un'altra, che sta per aprirsi. Forme di spazio, dal primo al secondo master in/arch. 'Se mi ritrovo qui, a scrivere di questa esperienza e a cercare di raccontarla, è per una ragione semplice, e cioè che questo master è stato e continuerà ad essere prima di tutto un luogo di incontro e di dibattito, un luogo di elaborazione e maturazione di idee. Ecco perché ancor prima di parlarvi di che cosa c'è di nuovo, voglio raccontarvi qualcosa di quello che è successo ed in particolare, naturalmente, dell'incontro con Marcos Novak...'. In ARCH'IT eventi.
2 agosto 2003 Il progetto in cerca una possibile immagine strutturante per il territorio. Discontinuità Continua è il titolo della tesi di laurea di Nicola Russi -relatore Cesare Macchi Cassia e correlatore Andrea Boschetti- che interpreta i caratteri di due macroecologie limitrofe e propone nuove forme insediative nel Nord Milano. 'I margini -scrive Nicola Russi- non sono solo i luoghi d'incontro tra il pieno e il vuoto ma sono anche i punti di contatto tra superfici edificate di natura differente o diverse tipologie di spazio libero. Concentrare un progetto lungo le aree di margine può significare sovrapporre ai frammenti della città esistente un sistema di spazi urbani continui in grado di assorbire la spinta delle espansioni degli insediamenti a loro contigui e di dar forma ed espressione al valore aggiunto che tali spazi generano se connessi tra loro. I margini sono dunque degli spazi potenziali, luoghi di centralità di una città latente...'. In ARCH'IT architetture.
2 agosto 2003 Il ruolo strategico e la prefigurazione. La voglia di restituire all'architettura e all'urbanistica il ruolo importante di disegnare nuove immagini possibili di città. Un intervento di Andrea Boschetti legato alla presentazione della testi di Nicola Russi sottolinea, a margine di una diffusa riflessione sulla situazione italiana, 'la necessità di tornare ad affrontare i contesti urbani contemporanei attraverso grandi progetti urbani dalle forme riconoscibili capaci di divenire immagini strutturanti del territorio nel suo complesso. Progetti che non hanno la pretesa di prevedere in modo esaustivo ed estensivo i processi di trasformazione in divenire ma che invece fissano e mettono in evidenza i nodi cruciali, strategici e talvolta più problematici delle modificazioni in corso...'. Discontinuità Continua: oltre la descrizione. In ARCH'IT files. |
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