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ARCHIVIO GENNAIO 2008

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22 gennaio 2008

Seoul. L'architettura come condizione culturale. Si inaugura il prossimo 24 gennaio a Firenze, alla galleria SESV dell'Università, la mostra S(E)OUL SCAPE. Towards a New Urbanity in Korea, dedicata alle conseguenze della straordinaria trasformazione architettonica e urbana che ha coinvolto la Corea del Sud nel corso degli ultimi anni. L'esposizione, che focalizza l'attenzione su Chung Guyon, Joh Sung-yong, Kim Young-joon, Min Hyun-sik, Seung H-sang, Yi Jong-ho, protagonisti di questa evoluzione, è prodotta da iMage e curata da Francisco Sanin, coordinatore del corso di architettura presso la Syracuse University di Firenze. Della sua introduzione al catalogo della mostra, pubblicato da episode publishers, ARCH'IT files anticipa ai lettori alcuni passaggi.

 

21 gennaio 2008

Un appello per Baldi. Nelle ultime settimane, in conseguenza della sostituzione dell'architetto Pio Baldi alla Direzione del Dipartimento per l'architettura e l'arte contemporanee, è stato lanciato un appello teso a testimoniare solidarietà verso una figura che ha svolto un ruolo importante nella definizione dei non facili percorsi di affermazione per l'architettura contemporanea in Italia. Al fine di rendere pubblica la testimonianza ARCH'IT files registra la lettera e l'elenco dei suoi sottoscrittori.

 

15 gennaio 2008

La Casa Bianca, residenza dell'individuo più potente al mondo, universalmente riconosciuta come simbolo dell'autorità politica e una delle principali attrazioni turistiche, centro nervoso del sistema di comunicazioni più complesso al mondo, oggetto architettonico che costituisce l'incarnazione ultima del potere. Il progetto originale della Casa Bianca è di James Hoban, che risultò vincitore di un concorso di progettazione tenutosi nel 1792. Col passare dei secoli i vari Presidenti degli Stati Uniti hanno aggiunto via via nuovi locali o addirittura nuove ali all'edificio originario, trasformando la Casa Bianca in quel complesso labirintico che è oggi. Ma cosa ne sarebbe se invece che nel 1792 quel concorso si tenesse oggi, quale aspetto avrebbe la Casa Bianca se venisse progettata nel 2008, anno dell'elezione del 44° Presidente degli Stati Uniti? Storefront for Art and Architecture, in associazione con Control Group, lancia un concorso internazionale di idee per un progetto di Casa Bianca contemporanea. White House Redux. In giuria Stefano Boeri, Beatriz Colomina, Liz Diller, John Maeda, Geoff Manaugh, Mark Wigley, Laetitia Wolff. White House Redux. Maggiori dettagli in ARCH'IT concorsi.

 

14 gennaio 2008

Dopo un periodo sperimentale iniziano le trasmissioni ufficiali di Good morning architecture, 'Una radio per parlare di architettura, di progetto, di cultura del costruire e del vivere. Una voce, o meglio, tante voci che parlano lingue diverse e che connettono i pensieri di persone lontane tra loro...'. Concepita in occasione XXIII Congresso mondiale degli architetti in programma a Torino nel 2008, Good morning architecture si presenta come la prima web radio in streaming dedicata al mondo dell'architettura. Gma radio trasmette notiziari, approfondimenti, interviste a personaggi di rilievo internazionale, reportage, dibattiti. Il direttore è Pierluigi Mutti, l'editore è Leopoldo Freyrie. In redazione Maria Vittoria Capitanucci, Domenico Cogliandro, Chiara Ingrosso, Luca Molinari, Olivia Rabbi. Corrispondenti dall'estero: Gabriella Capitanucci da Parigi, Fabrizia Pacifico da Barcellona, Olympia Kazi da New York. Fra i partner, Il Giornale dell'Architettura.

 

5 gennaio 2008

Architettura come sintesi tra pensiero e rappresentazione, capace di confluire in una forma fisica, spaziale. Per parlare del proprio passaggio nel mondo, per fisicizzare lo sfondo del proprio percorrere il campo del mondo reale e, durante quel percorso, dargli i connotati del proprio pensiero. Un saggio di Gianni Pettena per ricordare Ettore Sottsass. 'Questo disegnarsi intorno il mondo -scrive Gianni Pettena nel saggio scritto per il catalogo della mostra dedicata a Sottsass dal Centro Pecci di Prato, ripubblicato in ARCH'IT files-, questo incessante confronto con se stesso che inevitabilmente si traduce in scoperte e stupori nel viaggio della vita, ricerca continua di zone inesplorate della coscienza, consapevolezza dei problemi e del mistero del nonsenso esistenziale, costituisce forse -se pure una definizione di questa fosse necessaria- la fondamentale linea di coerenza del suo pensiero e della sua opera. Poiché egli stesso è uomo di oggi come di domani e di ogni tempo, Sottsass disegna oggetti, macchine, ambienti, architetture che dall'uomo non sanno e non vogliono prescindere: la materia come segno attraverso il quale l'uomo manifesta la propria esistenza, la natura nemica che si può 'controllare' solo attraverso la meraviglia per le sue infinite domande senza risposta, lo spazio architettonico come luogo, metafora esistenziale...'.

 

3 gennaio 2008

'La questione è quella dei concorsi, affrontata e, diciamo pure, definitivamente risolta sotto le feste dal professor Aymonino [...]. Ora sì che si ragiona, mi sono detto, finalmente vedremo come stanno le cose: se mi va bene approfitto delle feste per ragionare su questa cosa e chissà che non capisca finalmente com'è che funziona. Perciò, intimidito ma interessato, mi sono letto tutto il coccodrillo per scoprire chi era il morto. Nessun morto. Feriti? Niente. Solo sirene, ma però lontanissime, e un persistente suono di trombetta elastica. Come ai veglioni di carnevale (quelli antichi, dei film di Pietro Germi e dei Vitelloni di Fellini). Allora mi sono sentito come l'appuntato delle barzellette, la cui sorte è di essere sempre quello che non capisce mai da che parte arrivano le sberle...'. La Magna Carta dei Parioli. Ugo Rosa commenta in ARCH'IT lanterna magica lo scambio di considerazioni avvenuto recentemente, a valle del concorso per la trasformazione degli ex depositi ATAC di Porta Maggiore e Vittoria a Roma.

 

3 gennaio 2008

Illuminata a festa come un supermercato nel periodo natalizio, la galleria sud svela ludicamente il suo contenuto fatto di plastici, fotografie in formato esteso e coloratissime sedute. Ma l'ottimismo dell'allestimento fucsia e verde acido non tampona le incertezze della strategia curatoriale. Elisa Poli ha visitato la mostra di Richard Rogers al Beaubourg. 'La strategia ideata dai curatori -scrive Elisa Poli in ARCH'IT sopralluoghi- prevede un utilizzo ludico del materiale esposto, preferendo, alla scelta critica di tipo esclusivo, la saturazione dello spazio-negozio di natura inclusiva. Alcuni segnali che lavorano in questo senso sono chiari e funzionano positivamente: la vetrina, le scale mobili interne che conducono un flusso indistinto di fruitori d'immagini tra i diversi "reparti" della galerie sud, i colori accattivanti e le forme sinuose degli espositori, lo stoccaggio di una quantità eccessiva di materiale, tra cui scegliere i prodotti in modo poco cosciente e divertente, il percorso semplificato, l'azzeramento, illusorio, del punto di vista critico. Ci si muove tra le isole-temi di un arcipelago variopinto che non ha approdi preferenziali. Si è liberi nella navigazione...'.

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