Eventi

Università La Sapienza - Facoltà di Architettura
Dipartimento di Architettura e Analisi della Città (DAAC)

Laboratorio GRANDI TEMI

I CORPI DELL'ARCHITETTURA
DELLA CITTA'

convegno a cura di Antonino Terranova
1° seminario di studio a cura di Alessandra Criconia

Roma, 7-8-9 giugno 2001
Sala Fiorentino - via Antonio Gramsci, 53

segreteria convegno:
Rita Silvestri
tel: 06 49919279
fax: 06 49919271

ufficio stampa:
Maria Cecilia Mosconi
tel 06 49919281
mariacecilia.mosconi@uniroma1.it 




[31may2001]
PRESENTAZIONE

> INTERROGATIVI
> PROGRAMMA
Il convegno intende porre alcune premesse per una ridefinizione contemporanea dei rapporti tra corpo dell'architettura (della disciplina, dell'edificio, della città…) e il corpo dell'uomo nella sua interezza soma/psiche.

L'ipotesi di partenza è la seguente: alcune circostanze innovative -la nuova realtà cibernetica e biotecnologica- consentono di affrontare la questione in modi più adeguati di quelli lasciatici in eredità dalla linea ‘vincente' del Moderno, intesa a modellare l'ambiente tutto e l'uomo nuovo secondo una regola razionale. Tale ipotesi è fondata su una serie di sintomi di diversa provenienza che il convegno intende manifestare e dibattere in modo transdisciplinare:

1. i disagi socioambientali attribuibili ai controeffetti della razionalizzazione moderna e la riemersione in architettura di inclinazioni “organiche” di varia natura: alcune tendenze di ricerca linguistica biomorfa inorganica, una tendenza dell'architettura domestica modellata sull'abitante, una tendenza alla ricerca di benessere attraverso un'architettura biocompatibile;
2. il dibattito sociopolitico sul conflitto tra la figura del cittadino abitante e quella dell'individuo nomade;
3. le forme insediative contemporanee ormai mature della metropoli diffusa e/o città generica senza luoghi che trasformano il rapporto natura/artificio su cui si fondava la cultura architettonica moderna; 
4. gli avanzamenti tecnicoscientifici postmoderni consentiti dalle scienze della complessità e dalle tecnologie digitali che modificano il rapporto tra fenomeni tipici e fenomeni mutanti, tra strutture lineari e strutture caotiche della conoscenza.

Le questioni enunciate sono a nostro giudizio centrali dell'epoca di mutazione che stiamo attraversando come testimonia il dibattito che si è sviluppato in questi ultimi anni e di cui sono un segno la quantità di pubblicazioni e di manifestazioni che in un modo o nell'altro hanno avuto il corpo al centro dei loro interessi. Ma dopo anni di ricerche, pensiamo sia giunto il momento di fare il punto della situazione e di tentare un primo bilancio critico dei risultati di tanta sperimentazione e di tanto dibattere.



INTERROGATIVI Punto di partenza è il seguente: il corpo dell'architettura (fisico e disciplinare) si è rotto. Il corpo dell'arte si è rotto. Il corpo sociale/politico si è rotto. Il corpo dell'uomo (fisico e organico) si è “rotto”... Ma questo elenco di rotture (che potrebbe continuare ad estendersi) non significa distruzione. Nella condizione contemporanea la rottura è piuttosto sinonimo di una decostruzione dei codici e degli statuti da cui ripartire per indagare nuove forme e nuove figure (architettoniche, artistiche, sociali, politiche, estetiche...) capaci di rappresentare ancora una condizione condivisa seppure in ambiti di collettività parziale.

Accettato questo punto di vista sorgono i primi interrogativi.
1. cosa si intende oggi per architettura: un paesaggio, uno stato ambientale, una parafrasi di natura, un campo di forze, un codice, un'azione artistica, un organismo intelligente, un corpo cibernetico... o altro? L'insorgere di una architettura che “sfugge i propri limiti”, di un'architettura cioè che ha rotto i suoi confini per fondere l'interno con l'esterno pone all'attenzione del progetto la possibile ipotesi di un superamento della topologia tradizionale e delle figure geometriche verso configurazioni plastiche;
2. quanto l'immaginario del corpo sociale e politico metropolitano incide sulle nuove configurazioni dell'architettura?
3. quali relazioni intercorrono tra le ricerche artistiche contemporanee e le nuove forme/figure dell'architettura?
4. Qual'è la capacità dell'architettura di porsi come materiale di rielaborazione poetica? 

A partire da questi interrogativi il convegno intende indagare le mutazioni delle figure e delle misure dell'architettura alla luce di un nuovo sentire che si apre alle nuove condizioni poste dalla globalizzazione e dalle biotecnologie con rinnovato entusiasmo ma anche con dichiarata inquietudine. Se infatti è chiaro che le tecnologie avanzate sono divenute lo strumento di accesso all'ampliamento delle opportunità fisico-fenomenologiche non è altrettanto chiaro quale ruolo esse giochino nel rapporto con le figure artistiche, cioè con la capacità dell'architettura di essere ancora “bella arte”. Non è chiaro quanto l'architettura voglia essere -per via di tecnologia- una rappresentazione metaforica e simbolica della natura, della città, dell'uomo... e quanto una simulazione evocativa di stati ambientali.

Il campo dell'indagine che proponiamo è molto ampio. Esso spazia da un massimo di natura (che comprende tutte le forme della rinaturalizzazione ambientale, dalla bioarchitettura ai paesaggi inorganici) ad un massimo di artificio (che comprende le nuove forme dell'immateriale e del virtuale) considerando che tra questi due estremi esiste tutta la gamma delle declinazioni e dei comportamenti possibili, di cui la città intesa come corpo vivente polimorfo è il paradigma. E' all'interno di questo campo che invitiamo gli studiosi di architettura e delle scienze urbane e gli artisti ad intervenire con un contributo finalizzato a rintracciare i codici della mutazione dopo la decostruzione.

Il workshop Il corpo che si fa spazio-Lo spazio che si fa corpo organizzato da O. Carpenzano e L. Latour per la Compagnia Altroteatro, in collegamento con il convegno (teatro Il Vascello di Roma, 31 maggio – 1 giugno 2001) intende portare al dibattito gli esiti di un'esperienza concreta.



PROGRAMMA giovedì 7 giugno 2001

ore 15.30
Apertura dei lavori

Saluto dei Presidi
SALVATORE DIERNA
preside facoltà A
ROBERTO PALUMBO
preside facoltà B

ore 16.45
> CORPI DISCIPLINARI

presenta
ANTONINO TERRANOVA

intervengono
ACHILLE BONITO OLIVA
PAOLO DESIDERI
MASSIMO ILARDI
PAOLO PORTOGHESI
LUIGI PRESTINENZA PUGLISI
ROBERTO SECCHI



venerdì 8 giugno 2001

ore 9.30
> CORPI PAESISTICO-AMBIENTALI

coordina
VALTER BORDINI

intervengono
CARMEN ANDRIANI
MASSIMO BILÒ
UMBERTO CAO
ALESSANDRA CAPUANO
ROBERTO CHERUBINI


ore 11.00
Coffee Break

intervengono
PAOLA V. DELL’AIRA
FRANCESCO GHIO
PAOLA GREGORY
ACHILLE M. IPPOLITO
MANFREDI NICOLETTI




ore 15.30
> CORPI URBANO-METROPOLITANI

coordina
LUCIO VALERIO BARBERA

intervengono
GIANNI ACCASTO
MASSIMO CASAVOLA
STEFANO CATUCCI
MICHELE COSTANZO
CESARE DE SESSA
VINCENZO GIORGI
GIACOMO MARRAMAO
PAOLO MELIS


ore 17.00
Coffee Break

intervengono
RAFFAELE PANELLA
ANDREINA RICCI
ROSARIO PAVIA
GIUSEPPE REBECCHINI
GAIA REMIDDI
SCIATTO
FABRIZIO TOPPETTI
PAOLO ZOFFOLI



sabato 9 giugno 2001

ore 9.30
> CORPI SENSIBILI-IMMATERIALI


coordina
ANTONINO TERRANOVA

intervengono
ALBERTO ABRUZZESE
ALDO AYMONINO
LUCIO ALTARELLI
MASSIMO CANEVACCI
ORAZIO CARPENZANO
PIPPO CIORRA


ore 11.00
Coffee Break

intervengono
ALESSANDRA CRICONIA
VIVIANA GRAVANO
LUCIA LATOUR
MARA MEMO
ANTONINO SAGGIO




proiezione video - immagini
Altroteatro
Amgod#n
Azzero
CDCC
Stalker
Stalkagency




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