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30 marzo 2007 Una pausa, una sospensione all'interno della partitura urbana di Zurigo. Un organismo autonomo rispetto al contesto e alla funzione. Carlo Prati presenta il Teatro 11 realizzato da EM2N. 'la nuova volumetria -scrive Carlo Prati nel presentare il progetto in ARCH'IT architetture- avvolge suadente il palco e la torre scenica preesistente, la soluzione d'angolo tra la Thurgauer e la Wallisellenstrasse viene enfatizzata in termini altimetrici; è qui che la costruzione si apre verso la città. La scelta di ideare un volume avvolgente e dinamico dalle forti valenze plastiche e narrative permette di inserire una pausa, una sospensione all'interno della partitura urbana di Zurigo in questo punto dicotomica ed ambivalente...'.
29 marzo 2007 Continua 'The real sessions: esplorazioni dell'ultima città', il ciclo di seminari organizzati da romalab/real -il network aperto costituito da 2A+P, Architettura Quotidiana, doppiomisto, ellelab, ma0, tspoon, UAP, unpacked- e curato da Marialuisa Palumbo. Dopo le esplorazioni e i laboratori pubblici sull'ultima espansione urbana di Roma, romalab ha deciso di allargare lo studio delle ultime trasformazioni urbane ad alcuni casi emblematici del contesto europeo: Berlino, Rotterdam, Barcellona. Il 30 marzo alle ore 15.30, negli ambienti del MAXXI, si terrà il seminario su Berlino, mirato ad indagare i processi di trasformazione seguiti alla caduta del muro ed alla riunificazione della città, sarà moderato da Paola Cannavò di studio.eu e ospiterà Francesca Ferguson, Klaus Overmeyer e Alessandro Petti. Prossimi appuntamenti a Rotterdam (27 aprile) e poi nuovamente a Roma (25 maggio). Maggiori informazioni su ARCH'IT convegni. (Francesca Oddo)
25 marzo 2007 'La voce della donna che canta oggi, le si accosta come se scivolasse sul velluto. È una voce che gli anni hanno imbrunito e che non sembra neppure essere lì per cantare una canzone. Non un'ombra di declamazione: la pura negazione del canto impostato. Anzi, siamo precisi, non è la negazione di niente. È solo com'è. Per cantare così devi passare dall'altra parte del canto, come faceva qualche volta, alla fine della sua vita, Billie Holiday e come solo a pochi altri è riuscito, di tanto in tanto. Una voce che lo sfiora appena, il canto, come per caso...'. It could be worse... Nota sul tempo e la bellezza, di Ugo Rosa, in ARCH'IT lanterna magica.
25 marzo 2007 La mostra 'FRIGERIO DESIGN GROUP. A Journey in Slow Architecture' arriva al Politecnico, negli ambienti della Facoltà di Architettura e Società. Dal 26 marzo al 6 aprile lo spazio mostre Guido Nardi ospita 'la slow architecture', definita da Enrico Frigerio come 'un'architettura progressiva, che vive nel tempo e trae dal contesto in cui si inserisce le risorse per la sua definizione.' A Milano, Frigerio ha realizzato l'edificio ad uso uffici del gruppo R.A.S. Assicurazioni (2001) e gli uffici laboratorio per Si.Te.Ba. (2005). La mostra -organizzata da iMage insieme a Frigerio Design Group- sarà inaugurata il 26 marzo alle ore 18.00 da Valerio Di Battista, Gianni Scudo, Enrico Frigerio. Maggiori informazioni su ARCH'IT mostre.
24 marzo 2007 'È diventato realtà il "consumo della protezione", generato dalla "creazione di un sentimento comune di insicurezza", a suo tempo profetizzato da Paul Virilio (Vitesse et Politique, Galilée, 1977). L'esclusione diventa l'unico antidoto, a prescindere dalla reale entità dei rischi e dei pericoli (Giandomenico Amendola, La città postmoderna. Magie e Paure della metropoli contemporanea, Laterza, 1997; Robert Castel, L'insécurité sociale. Qu'est-ce qu'etre protégé?, Editions du Seuil, 2003), e laddove non è possibile perseguirla fisicamente si ricorre a sistemi tecnologicamente avanzati di sorveglianza e controllo. Le città sono disseminate di telecamere "amiche" collegate alle forze di polizia, pubblica o privata: si è passati da una società panottica a una post-panottica, in cui il controllore si è liberato dal legame fisico che lo vincolava al sorvegliato (vedi ancora Zygmunt Bauman, Liquid Modernity, Polity Press e Blackwell Publisher, 2000)...'. (in)Sicurezza, di Marco Ragonese. Un percorso attraverso l'editoria dedicata a uno dei temi più centrali e controversi del dibattito contemporaneo. Nel frattempo, le Parole Chiave curate da Giovanni Corbellini diventano un libro: Ex libris. 16 parole chiave dell'architettura contemporanea, fra pochi giorni sarà in libreria con i tipi di 22 publishing.
'La Spagna si sta confrontando con il più rapido processo di crescita della concentrazione urbana mai avuto in tutta la sua storia. Nella sua costa mediterranea si stabilisce il 44% della popolazione e si sviluppa il 42% del PIL. 17 milioni di abitanti si addensano nelle province costiere, sulle aree mediterranee. Questo numero -secondo l'Istituto Nazionale di Statistica- salirà a 21 milioni nel 2020. Per quella data si prevede che la Spagna riceverà 18 milioni di turisti...'. L'indagine promossa da Intelligent Coast e sviluppata attraverso il Master New Tourist Strategies, New Territorial Structures realizzato con la Fundació Politècnica de Catalunya, conduce al congresso Tourism XXL, the European Megalopolis che si svolgerà i giorni 19, 20 e 21 luglio 2007 presso il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona (CCCB). L'evento porterà a confrontarsi sul tema figure di spicco del pensiero, dell'imprenditoria, della politica e dell'architettura contemporanea.
19 marzo 2007 Verso una prevedibile nuova stagione della galleria commerciale italiana. La strategia della conversione in festival market urbano rivolto per il turista di massa. Alessandro Busà traccia un profilo del passage italiano. 'È necessario ripensare il passage come luogo destinato all'offerta di una nuova qualità di beni e prodotti culturali, e di una nuova qualità della socialità pubblica – elementi questi che non trovano spazio nel mondo suburbano del Mall, né in quello controllato del festival market urbano, modellato sulle esigenze del turismo di massa...'. Così scrive Alessandro Busà in Vita e morte delle grandi gallerie commerciali italiane, oggi in ARCH'IT files, già parzialmente pubblicato nel volume 'La città Vetrina', a cura di Giandomenico Amendola, recentemente pubblicato da Liguori Editore.
19 marzo 2007 First Response Plastic Tube House. L'Elastic Habitat di Avatar architettura e Peter Lang, completamente flessibile, è la soluzione a condizioni di urgenza immediata. Gli abitanti possono scegliere tra un'infinità di configurazioni possibili, tutte non permanenti, per abitare l'ambiente. 'The plastic tubing operates on two principles: basic static structure (with optional compressed air to reinforce the structure in case of extreme conditions), passive water circulation for heat and cooling. Lighting, warm water and other services run off of electrical solar cells and grouped in patches on the membrane's outer surface. Additional services, including supplemental electricity, media links and water and sewage are exchanged through plug connections directly into the primary Elasticity Infrastructure system. Construction and assembly time for a unit is about one day...'. In ARCH'IT architetture.
16 marzo 2007 Le torri, conficcandosi nel terreno, lo deformano e creano zone di influenza. Il progetto dell'italiano Atelier Macadam, vincitore, nella sezione studenti, del concorso per il Waterfront di Hobart, propone LANDLINK, una visione per la capitale della Tasmania. 'Il progetto, come in forma diagrammatica -scrivono gli autori-, impone due corridoi teorici di 5 metri di spessore formati da attività miste, come tentativo di rivitalizzare e collegare l'area. Questi corridoi, però, mal si raccordano con l'esistente. Vengono così addensati nei punti nodali dell'area e arrotolati lungo un percorso che si svolge verso l'alto. Le torri così ottenute evidenziano le emergenze del tessuto urbano...'. In ARCH'IT architetture.
12 marzo 2007 'How can we consider computation without falling into the trap of an all-embracing analysis at a time when, from the point of view of computation and in light of the widespread use of computers in all areas of life, this same computation leads to the most global and radical transformations. Do we not now talk about computational biology, computational linguistics, computational geometry, computational chemistry, computational mechanics and computational economy? Have we not begun to see, here and there, the emergence of an entirely new situation in all areas of production, the same production that was once analysed in depth by Siegfried Giedion?'. Lo scorso 22 febbraio si è inaugurata alla Maison de l'Architecture et de la Ville di Marsiglia la mostra Architecture Beyond Forms - the Computational Turn. L'iniziativa, organizzata con il FRAC Centre e il Centre Pompidou, tende a presentare uno sguardo sulla ricerca sul calcolo e sul digitale in architettura. In ARCH'IT files una anticipazione dei testi introduttivi del curatore, Philippe Morel, e del direttore del FRAC Centre, Marie-Ange Brayer.
Per la prima volta nella prestigiosa sede del FRAC Centre di Orléans una mostra monografica intermente dedicata allo studio di architettura e ingegneria IaN+. Oggi alle 18.30 si inaugura l'esposizione "IaN+. Nouvelle écologie des systèmes vivants". Nato a Roma nel 1997 lo studio IaN+ (Carmelo Baglivo, Luca Galofaro, Stefania Manna) si configura come una piattaforma pluridisciplinare che, attraverso la propria ricerca progettuale -dalle architetture di interni alla città e al territorio- si occupa della condizione urbana contemporanea. L'architettura per IaN+ è un sistema di scambi permanenti, un sistema "vivo"; il territorio è il medium tra un certo paesaggio e gli esseri umani che lo abitano. In questo "territorio" l'architettura costituisce un tipo di interferenza che deve rispondere alle problematiche di un'ecologia riconsiderata, una "nuova ecologia" appunto, più temporale che spaziale, più relazionale che naturale. "L'uso del territorio ha invertito la tendenza alla specializzazione funzionale cercando forme meno codificate e più duttili, corrispondenti alle diverse necessità dell'individuo nel tempo. La trasformazione in tal senso delle regole genetiche del progetto d'architettura richiede innanzitutto l'abbandono del concetto di spazio funzionale, isotropo e svincolato dal fattore tempo, per orientarsi invece verso la territorializzazione della città, perseguita tramite il recupero e la valorizzazione dei luoghi nella loro individualità e identità. La forma di un insediamento è una costruzione culturale, prima che fisica, una mappa mentale che solo gli abitanti sono in grado di tenere in vita…". La mostra sarà aperta al pubblico fino al 6 maggio 2007. (Elisabetta Mori)
4 marzo 2007 La casa HM progettata da LAN Architecture per il fotografo Laziz Hamami a Asnières sur Seine esprime la volontà di creare dei volumi in grado di eliminare il più possibile ogni limite fisico esistente nella particella, assai stretta e vincolante. 'I due volumi -si legge nella relazione introduttica di LAN Architecture pubblicata in ARCH'IT architetture-, apparentemente sovrapposti con un gesto semplice, sono fortemente collegati tra di loro in un gioco di luci e aggetti che consente di percepire continue sequenze visive differenti in un percorso unico che non trova mai impedimenti fisici e che si sviluppa come in un crescendo. Entrando nella casa, attraverso un corridoio esterno coperto, si accede ad un ambiente luminoso che offre un primo sguardo sul giardino interno e la zona giorno totalmente spinta verso l'esterno riesce ad avere da diverse angolazioni il maggior numero di punti luce naturale...'.
Avviata a Catania SICILIAOLANDA, manifestazione nata con lo scopo di diffondere la cultura dell'architettura contemporanea in Sicilia. Nata da un'iniziativa di EXPA e promossa dall'Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione, la mostra rappresenta il primo degli appuntamenti annuali che vedranno a confronto giovani architetti siciliani –selezionati nel concorso/premio di architettura SiciliArchitettura e un affermato architetto straniero. In questo prima annualità, l'architetto straniero proviene dall'Olanda ed è Maurice Nio, uno dei più originali e apprezzati autori emersi negli ultimi anni, qui presentato attraverso la mostra SNAKE SPACE prodotta da iMage. (Elisabetta Mori)
"Letteratura architettonica italiana. 1945-1999" -ultimo numero di Parametro (n. 267, gennaio/febbraio 2007)- è in libreria. A cura di Emma Tagliacollo, il volume analizza la letteratura specializzata della seconda metà del Novecento, sostenendone la loro validità e attualità nella formazione odierna. 'L'esercizio della necessità della scrittura e le condizioni che ne permettono l'elaborazione costituiscono il nucleo di questo fascicolo monografico, composto da tre sezioni dedicate alla Storia, alla Composizione e all'Urbanistica, esplorate attraverso i saggi di Marco De Michelis, Franco Purini, Luigi Cervellati e con le interviste ai protagonisti di un periodo storico che ha fatto del libro uno dei suoi mezzi operativi principali: Francesco Dal Co, Carlo Aymonino, Vittorio Gregotti, Bernardo Secchi riflettono, tra intrecci autobiografici ed esperienze professionali, sul ruolo del libro durante la loro formazione, ripercorrendo i momenti salienti delle vicende dell'architettura italiana del secolo scorso...'. |
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