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ARCHIVIO DICEMBRE 2009

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27 dicembre 2009

Philim è un posto povero, lontano giorni e giorni di cammino da Kathmandu. Il senso dell'architettura, qui, è nella profonda dignità che caratterizza lo strenuo lavoro di uomini volontari. Francesca Oddo presenta Buddha, scuola primaria e secondaria, costruita grazie all'Asian Architecture Friendship. "I lavori -scrive Francesca Oddo in ARCH'IT Architetture- sono iniziati nel 2000 e continuano ancora oggi. Poche le risorse economiche, grandi le distanze dal primo villaggio con un bazar e dall'unico fiume della zona che fornisce parte del materiale costruttivo. Il complesso scolastico è il risultato di un lungo cammino collettivo guidato dagli architetti di AAF, di una determinata volontà corale che ha coinvolto tutti gli abitanti del villaggio, ognuno dei quali ha messo a disposizione della causa le proprie abilità e le proprie energie...".

 

26 dicembre 2009

Per Alisa Andrasek la natura non è ormai più uno stato ma una condizione all'interno della quale si inscrivono delle modalità operative e dei comportamenti da progettare. Teresanna Donà ha visitato la mostra al FRAC Centre. "Anche a_maze, l'opera inedita concepita appositamente per il FRAC Centre, nasce da uno spunto di questo tipo, rifacendosi alla configurazione frattale dei fiocchi di neve (curva di Koch). Si tratta di un progetto di scenografia concepito appositamente per questa esposizione e consistente, secondo l'idea dell'autrice, in un sistema di arredo plurifunzionale, che serve principalmente da tavolo e display...". In ARCH'IT Sopralluoghi.

 

23 dicembre 2009

La dimensione narrativa è capace di dischiudere nuove visioni del contemporaneo. Il bookazine Beyond, di Pedro Gadanho, secondo Pietro Valle. "Nel raccontare storie, nell'allestire luoghi, la scrittura è responsabile della creazione di spazi paralleli -scrive Pietro Valle nella recensione pubblicata in ARCH'IT Books-, e questa sua natura proiettiva ha, secondo Gadanho, una profonda affinità con l'architettura, la quale, nella sua identità progettuale, da sempre immagina luoghi non ancora esistenti...".

 

22 dicembre 2009

La città è dominata, nella sua formazione, dalle stesse leggi che regolano quella di una singola casa, dalla cui somma con altri edifici è composta la città. Oswald Mathias Ungers e la città come opera d'arte. Sarah Cuccia rilegge il saggio scritto nel 1963 per "werk" sul progetto per il quartiere Neue Stadt a Colonia. "Ungers propone una variazione del tipo a corte: come tutti gli ambienti della domus romana si aprono verso la corte così, nel caso del progetto per il quartiere Neue Stadt a Colonia, le stanze degli alloggi si aprono verso lo spazio libero della zona giorno...". In ARCH'IT Clippings.

 

21 dicembre 2009

Nel realizzare a Povegliano una centralità strutturata, un luogo fondativo, MICROSCAPE definisce un ambito spaziale che si apre e si collega con il territorio. "La struttura del verde -scrivono Patrizia e Saverio Pisaniello di MICRO ARCHITETTURE nella relazione di progetto pubblicata in ARCH'IT Architetture- risulta essere il palinsesto che permette il passaggio dalla "scena pubblica" della nuova piazza alla "scena privata" della residenza prevista a nord attraverso anche l'interposizione della prevista vasta area a parco pubblico. Le varie conformazioni da essa assunte permettono di dare sia continuità che riconoscibilità al centro urbano che si colloca in una porzione di territorio che conserva ancora un "tessuto" agrario fortemente connotato."

 

18 dicembre 2009

Uno spazio asimmetrico, antigeometrico, attraversato da una molteplicità di direzioni intersecantesi; uno spazio cinetico che si dispiega con il movimento nel tempo, legato al corpo, alla percezione di chi lo attraversa; uno spazio che contiene molteplici durate e, alternativamente, rallenta o accelera la propria autorappresentazione. Pietro Valle legge il paesaggio inglese alla ricerca di una nozione di ambiente capace di relazionare la percezione corporea e l'illusione della rappresentazione per l'architettura contemporanea. "Se per paesaggio -scrive Pietro Valle in Paesaggio con narrazioni. Un approccio inglese allo spazio pubblicato in ARCH'IT Artland- intendiamo una forma rappresentativa capace di unificare la percezione di un territorio, allora l'approccio inglese allo spazio tratta qualsiasi ambiente come un paesaggio e ne accentua la pluralità dividendolo in episodi riconoscibili. L'universo frammentario del Landscape inglese, capace di contenere più narrazioni e legato all'esperienza individuale, anticipa molti temi legati alla moltiplicazione dei linguaggi del contemporaneo, ma è difficile fissarlo in una formula riconoscibile. Esso attraversa segretamente il Novecento come un testo fantasma, sotteso a tutta l'evoluzione dell'architettura moderna ma poco rilevato nelle sue storie ufficiali, forse perché non legato a figure riconoscibili o allo sviluppo delle tecnologie, forse perché apparentemente indifferente a una coscienza sociale...".

 

14 dicembre 2009

"Io mi sono formato in un periodo in cui l'abitazione era il problema chiave dell'architettura -raccontava Giancarlo De Carlo-. C'era una gran penuria di abitazioni, era scoppiata la guerra, c'erano stati tanti sfollati, ma una delle ragioni fondamentali era l'inurbamento formidabile e la campagna che stava per essere abbandonata. Stavamo per passare dalla civiltà agricola alla civiltà urbana o, direi oggi, addirittura territoriale (...); ricostruendo l'abitazione a grande scala (...) ricostruivano la città. Cioè ricostruivano il mondo...". La Facoltà di Architettura di Alghero ospita due giornate di riflessione sul tema 'ABITARE L'EMERGENZA - L'EMERGENZA DELL'ABITARE. Strategie sostenibili per il progetto della città contemporanea', il convegno a cura di Massimo Faiferri e Samanta Bartocci dedicato al tema dell'abitare, e in particolare al concetto, ad essa spesso legato, di emergenza. Tra il 14 e il 15 dicembre, attraverso una serie di contributi di studiosi e progettisti internazionali si cercherà di indagare alcuni processi che stanno alla base delle difficoltà dell'abitare oggi le nostre città (l'emergenza dell'abitare) e le difficoltà a trovare un alloggio derivanti da situazioni imprevedibili e catastrofiche (abitare l'emergenza). Fra i partecipanti, Alfonso Femia, Pippo Ciorra, Federico Soriano. Appuntamento ad Alghero, sul Lungomare Garibaldi, presso le strutture dell'Asilo Sella. (maggiori informazioni su ARCH'IT convegni)

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