home > mostre

Mostre

ARCHIVIO 2003

1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011

Species: FOA's Philogenesis

Tokyo
Japan
TN Probe
Hanae-Mori Bldg. 5F
3-6-1 Kita-Aoyama
Minato-ku, Tokyo
http://www.tnprobe.com
info@tnprobe.com

This exhibition will analyze FOA's activities for the last 10 years, focusing on their original concept of "species". Since they have been involved in a number of projects throughout the world, FOA is now regarded as an important leader of the globalization generation. And yet they believe that contemporary society should be epitomized not only by a globalized economy but also by the intermingling of diverse cultures, and that architecture and urbanism should reflect this. This exhibition will explore their philosophy and activities through 24 projects, some of which are still in progress.



07jan03 15feb03
Joshua Davis - Retrospective

London
UK

Institute of Contemporary Arts
The Mall
London SW1Y 5AH
tel: 020 7930 3647
http://www.ica.org.uk


Launching 2003 with a massive creative talent, New York based artist and technologist Joshua Davis brings to the ICA a major retrospective of his work. Coming to international prominence in 1998 with web based projects such as dreamless.org, praystation and Once Upon A Forest, Davis has been one of those creatives who actually shaped the look of the internet and also how we navigate through websites. Recently Davis won the 2001 Prix Ars Electronica Golden Nica in the category Net Excellence and was honoured by the IPPA as one of the Ten Most Creative People in web design.




08jan03 08feb03
Il quarto sesso. Il territorio estremo dell’adolescenza

Firenze
Italia
Stazione Leopolda
Firenze

informazioni:
Fondazione Pitti Immagine Discovery
http://www.pittimmagine.com

a cura di:
Francesco Bonami, Raf Simons

allestimento:
Cliostraat

La mostra Il quarto sesso. Il territorio estremo dell’adolescenza vuole essere il luogo di una riflessione sull’importanza sempre maggiore che la tribù degli adolescenti ha nella nostra società. Una società in cui il superamento dei concetti di identità sessuale e di identità anagrafica riflettono in modo violento e contraddittorio i cambiamenti sociali in atto. Il quarto sesso è quello degli adolescenti. Momento sessualmente indefinito in cui prevale l’ambiguità di genere. Gli adolescenti non sono ragazzi o ragazze e non sono ancora uomini o donne, fanno parte di un universo parallelo, fluido e in divenire. Appartengono fortemente al presente ma simbolicamente sono il seme del futuro [...]




09jan03 09feb03
Iñigo Manglano-Ovalle
Purgatory

New York, NY
USA
Max Protetch
511 W.22nd street
New York, NY 10011-1109
tel: 212 633 6999
fax: 212 691 4342
info@maxprotetch.com
http://www.maxprotetch.com

Purgatory forms one part of a trilogy of multi-room, multi-channel exhibitions that will combine the structure of Dante's Divine Comedy with crucial moments and controversial public figures in history. Purgatory's centerpiece is a large-scale titanium cloud sculpture whose form is based on an actual cumulo-nimbus (or supercell) thundercloud modeled by the Department of Atmospheric Sciences at the University of the Illinois. Working with the architect Douglas Garofalo, Manglano-Ovalle has converted the numerical data scanned from an existing 50 kilometerwide thundercloud and then scaled it down to be digitally sculpted by computer-controlled milling machines used by the automobile industry to prototype new car bodies. [...]




11jan03 08mar03

(+RAMTV).
negotiate my boundary!

Venezia
Italia
Galleria d'arte A+A
Calle Malipiero 3073
Venezia
tel: 041 2770466
http://www.ramtv.org
mail@ramtv.org

negotiate my boundary! descrive un'architettura "re-attiva" (che risponde alle sollecitazioni degli utenti) basata sui principi di "costumizzazione di massa". Il progetto è raccontato in www.ramtv.org. Il sito ospita un simulazione del software cluster:blaster, in grado di generare abitazioni secondo le preferenze degli utenti, all'interno di un schema di parametri preimpostati dall'architetto-pianificatore. L'installazione presentata alla galleria A+A simula l'ambiente 'reattivo' delle architetture presentate nel progetto di (+RAMTV). Un sistema di proiezioni video, rappresentante l'interno delle abitazioni descritte nel progetto,"risponde" alle sollecitazioni attivate dai visitatori della mostra. Quando camminano nella galleria, i loro passi generano impulsi che vengono registrati da un sistema digitale che invia segnali ai proiettori, generando immagini che rispondono con coerenza alla posizione o direzione di cammino delle persone. L'evento segna il lancio in Italia del libro di (+RAMTV) negotiate my boundary! , AA Pubblications, Londra 2002

> IN A BIT




13jan03 16feb03
Nuova Architettura tedesca. Per una modernità riflessiva

Milano
Italia
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

La mostra, concepita dalla Camera degli Architetti di Amburgo, mette in luce la migliore produzione architettonica degli anni Novanta in Germania, anni caratterizzati da trasformazioni radicali in ambito politico, sociale e culturale. Due giurie, una tedesca e una internazionale, hanno selezionato 25 recenti opere progettate da architetti tedeschi. Ad integrazione della mostra è prevista una sezione dedicata al progetto della nuova Biblioteca Europea progettata per Milano da Bolles and Wilson, vincitori di un concorso internazionale realizzato nello scorso anno per la costruzione di uno dei complessi bibliotecari e culturali più grandi d'Europa e che illustreranno il loro progetto in Triennale a conclusione di un ciclo di conferenze pubbliche che vedrà la presenza di autori e critici tedeschi quali Hans Kollhoff, Sauerbruch and Hutton e Hadi Teherani, Werner Sobek e Markus Allmann.




14jan03 14mar03
 

FUTURE FILM FESTIVAL
Le Nuove tecnologie del Cinema d'Animazione


Bologna
Italia

Future Film Festival
Via del Pratello 21/2
40122 Bologna
tel: +39 051 2960664
fax: +39 051 6567133

Location:
Capitol Multisala
via Milazzo 1
Bologna
tel: 051 241002

future@futurefilmfestival.org
www.futurefilmfestival.org

Il Future Film Festival, diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich, e' la prima e più importante manifestazione italiana dedicata alle nuove tecnologie, agli effetti speciali e all'animazione 3D e si terrà a Bologna dal 15 al 19 gennaio 2003, aperto, il 14 gennaio, dall’anteprima nazionale de Il Signore degli Anelli – Le Due Torri . Giunto alla quinta edizione il festival si prospetta ricco di anteprime importanti, incontri e dibattiti che ruotano attorno al tema del digitale e delle sue applicazioni. Tra gli appuntamenti: l’anteprima italiana di Spirited Away (Sen to Chihiro no kamikakushi) di Hayao Miyazaki, vincitore delll’Orso d’Oro a Berlino; l’anteprima italiana del film di Mike Figgis, Hotel; un omaggio al regista Godfrey Reggio, ospite del festival, di cui viene presentata la trilogia composta da Koyaanisqatsi, Powaqqatsi, Naqoyqatsi e il cortometraggio Anima Mundi; l’anteprima italiana di Ghost Ship di Steve Beck; l’anteprima italiana di My Beautiful Girl, Mari di Sung-gang Lee, vincitore del premio come miglior film all’ultimo festival del cinema d’animazione di Annecy; Mercano El Marciano di Juan Antin, vincitore del premio speciale della giuria al festival di Annecy; l’uovo di Dario Picciau, primo lungometraggio italiano completamente realizzato in 3D. Innumerevoli gli incontri e i momenti di approfondimento dedicati alle nuove soluzioni dell’animazione 3D e agli effetti speciali. [...]




15jan03 19jan03
 

Tatirama
Architecture and film of Jaques Tati

Rotterdam
Netherlands

Netherlands Architecture Institute
Museumpark 25
3015 CB Rotterdam
Netherlands
tel: +31(0)10-4401200
fax: +31(0)10-4366975
http://www.nai.nl/

This exhibition shows us the attitude of the legendary French director Jacques Tati on the modernization and mass-culture in the fifties and sixties. Images from Tati's movies are coupled with quotes by the famous architect Le Corbusier. The exhibition includes the drawings of Tati's set designer and co-author of most of his films, Jacques Lagrange.Tati is famous for such cinema successes as "Les Vacances de Monsieur Hulot", "Mon Oncle" and "Trafic". His films deliver a humorous critique of the inflated scale, standardization and monoculture of modern architecture. Tati did not write and design his films alone. Jacques Lagrange was Tati's regular set designer from 1953 until the latter's death. Tati always kept Lagrange hidden from the public. A unique feature of the new exhibition is that it shows Lagrange's work in relation to the film images. These drawings reveal that neither Tati nor Lagrange left anything to chance. Everything was meticulously conceived and designed, and Tati and Lagrange both had a keen eye for detail. The "Tatirama" exhibition takes place in the context of the International Film Festival Rotterdam (IFFR) [...]




16jan03 27apr03
Aldo Cibic

Vicenza
Italia

Mazal Gallery
Corso Santi Felice e Fortunato 105
36100 Vicenza
tel: 0444 322288
fax: 0444 322270
vicenza@mazalgallery.it


In mostra, la recente produzione d'oggetti unici 1x1 di Aldo Cibic, un'autoproduzione che dichiara il desiderio di vedere realizzati oggetti più vicini all'arte che al design. Saranno esposti lo sgabello morbido Ring e il lettino Lucum, una sorta di tappeto volante. Entrambi sono realizzati in plexiglass e tecnogel, un materiale morbido ed estremamente sensuale al tatto. All'insegna del gioco si propongono inoltre delle vetrinette sempre in plexiglass. Arricchiscono l'esposizione due elementi della precedente collezione Standard, Asse da stiro (con Giulio Ceppi), 1992 e Chaise Longue, 1991.




16jan03 30jan03
Geografie und die Politik der Mobilität

Vienna
Austria

Generali Foundation
Wiedner Hauptstraße 15
A-1040 Wien
tel: +43 1 504 98 80
fax: +43 1 504 98 83

http://www.gfound.or.at/

The exhibition presents five collective and recently produced art projects to examine the concept of 'geography' in a way that goes beyond its geo-scientific definition. Geography is seen as a model of thought for concepts of boundaries, connectivity and transgression within society. The exhibition takes a critical look at an increasingly consolidated Europe as well as its borders and at the same time presents emerging formations of artistic and activist 'geographies'. Makrolab is a temporary, autonomous art-science laboratory initiated by the Slovenian artist Marko Peljhan. It provides changing participants with means to listen into data from around the world under isolated conditions. The project group Frontera Sur RRVT examines the Spanish-Moroccan border as an area for mobility motivated by various causes. The multi-video work A/S/L (Age/Sex/Location) by Raqs Media Collective from Delhi maps the 'time geography' of shifting identities in the New Economy. It addresses the gendered conditions of the new data outsourcing agent: the online working woman, who is the quintessential 'digital proletarian' of the 21st century. The artist duo Bureau d'études from Paris conceives gigantic maps that disclose an increasingly interconnected network of data-gathering systems involving the military, energy and biochemical sectors as well as the entertainment, information and social surveillance systems. Their pictographic installation World Monitoring Atlas transfers the 'politics of space' to an abstract level. The Milan based collective multiplicity proposes Case 01 and 02 of their ongoing Solid Sea project on the nature of the Mediterranean and the fluxes that cross it. [...]




17jan03 24apr03
Baumschlager-Eberle Architekten, Lochau
Von Regionalem und Internationalem BAUTEN – PROJEKTE 1996-2002

Berlin
Deutscheland

Aedes East,
Rosenthaler Str. 40-41,
Hackesche Höfe, Hof II,
10178 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The exhibition presents eight years building activity of the Austrian architecture office Baumschlager-Eberle. Not only numerous realized projects, also competitions and limited invited competitions have made the office internationally well known. From regional to large international projects, the different scales of architecture will be introduced. Next to the realized, also the projects, which were not built are displayed. The different tasks of construction exhibited next to each other point above all at Baumschlager-Eberle's concern to understand the principles characterizing the location of the respective project. Baumschlager-Eberle understand to combine the cultural continuity of cities and landscapes with the highest level of quality and comfort. They manage to close the ever present gap between architectural language, the structure of city landscape and the actual architecture. Aedes presents different projects such as Münchener Rückversicherung (Munich), Airport Vienna (Vienna-Schwechat), Oosterdokseiland Amsterdam (Amsterdam), Räffel Park (Zurich), Wohnen am Lohbach housing (Innsbruck) and Sirch (Böhen). The exhibition consists of plans, models and the extensive photographic documentation by Eduard Hueber.




17jan03 23feb03
Intricacy

Philadelphia, PA
USA

Institute of Contemporary Art
University of Pennsylvania
118 S. 36th St.
Philadelphia
PA 19104-3289
tel: 215.898.5911
fax: 215.898.5050
info@icaphila.org
http://www.icaphila.org/

Guest curated by the architect and theorist Greg Lynn, this exhibition includes works by artists, designers, and architects that reflect an emerging sensibility Lynn has labeled "Intricacy." This notion refers, in the abstract, to a new visual and spatial language of folding, interweaving, and layering -- parts relating to wholes -- that has been heralded by the digital and genetic engineering revolutions. Intricacy announces a gestalt of production: not just CAD-CAM drawings for architects or digital video for artists, but a new way of thinking about the inter-relation of concepts and techniques on an abstract, holistic scale. This exhibition synthesizes a vast geography of ideas and practices drawn from many disciplines and cultural fields. Lynn will design the exhibition's display framework and a central installation. Akin to mid- and late-century machine and material design exhibitions, Intricacy will create an experimental environment through which visitors can walk and physically experience the art and architecture. Participants include artists Bonnie Collura, Chris Cunningham, Tom Friedman, Adam Fuss, Fabian Marcaccio, Roxy Paine, David Reed, and James Rosenquist; architects Karl Chu, Peter Eisenman (Eisenman Architects), Farshid Moussazi and Alejandro Zaera-Polo (Foreign Office Architects, Ltd.), Preston Scott Cohen, Jesse Reiser and Nanako Umemoto (Reiser + Umemoto), Wolf Prix (Coop Himmel(b)lau), and Nader Tehrani (Office dA).




18jan03 30mar03
Alto Impatto Ambientale

Reggio Emilia
Italia
Chiostri di San Domenico
Via Dante Alighieri 11,
Reggio Emilia

Informazioni:
Musei Civici
via Spallanzani 1
42100 Reggio Emilia
tel: 0522 456477
fax: 0522 456476
http://musei.comune.re.it/

musei@municipio.re.it

Alla mostra, curata da Marinella Paderni, partecipano 14 giovani artisti italiani ed internazionali che da anni trattano, secondo stili diversi e innovativi, l'impatto dell'uomo sul paesaggio. Prendendo in esame le ricerche di Andreas Angelidakis, Monica Carocci, Andrea Chiesi, Giacomo Costa, Angelo Davoli, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Cristiano Ganassi, Jonathan Guaitamacchi, Armin Linke, Marco Neri, Luca Pignatelli, Luca Piovaccari e Sabrina Torelli, la mostra affronta il problema del "paesaggio umano" nella sua globalità - geografico, antropologico, architettonico - secondo l'opera di analisi, di riflessione e di denuncia degli artisti. Una mappa di interventi estremamente attuale che affronta secondo i diversi approcci artistici importanti urgenze planetari come sovrapopolazione, congestione demografica e industriale, metropoli e megalopoli, fluttuazione dei confini geografici e culturali. Il titolo "Alto Impatto Ambientale" ha una doppia valenza: mettere in risalto l'alto impatto dell'arte contemporanea nella visione collettiva e individuale del paesaggio, evidenziare l'incidenza sempre più profonda dell'agire umano sull'ambiente (geografico, sociale e culturale) che oggi più di ieri reca i "segni" di continue metamorfosi e di mutazioni in tempi brevissimi. Un impatto dal significato etico oltre che artistico su questioni sociali e politiche di fondamentale importanza per il nostro presente e futuro.




18jan03 22feb03
  Fritz Kleibel
URBAN UTOPIAN/Pictures from the City-Focused Series TELEVIZOR INTEGRAL 212

Wien
Austria
MAK – Austrian Museum of applied arts
Stubenring 5
A-1010 Vienna
tel: (+43-1) 711 36-0
fax: (+43-1) 713 10 26
recorded information: (+43-1) 712 80 00
http://www.MAK.at
office@MAK.at

MAK Design Info Pool
tel:(+43-1) 711 36-305
fax: (+43-1) 711 36-304,
http://www.MAK.at/design
design@MAK.at

"Urban Utopian / Autocracy of the Megamachine" simulates a multi-dimensional megascopic model of an architectural, urban, spatial future structure in the form of a multimedia reflection on Huxley's "Brave New World" - 70 Years After or Zamyatin's "We" and Orwell's "Nineteen Eighty-Four." A website with relevant links concerning the issue of concrete utopia constitutes the electronic space online: www.utopolis.tv.




22jan03 30mar03
Dominique Perrault
Morceaux choisis

Milano
Italia
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

L’esposizione, concepita principalmente per presentare i progetti più significativi di Dominique Perrault, si propone come spunto per un dibattito sullo stato attuale del mondo dell’architettura contemporanea, nel tentativo di promuovere l’incontro tra i suoi rappresentanti, chiamati a confrontarsi con il contributo di Perrault. Il percorso del visitatore è scandito da 32 pannelli luminosi, unici strumenti di presentazione dei lavori sui quali sono descritte le chiavi di lettura dei progetti. La mostra, itinerante per scelta, è stata concepita per rispondere a dei criteri spaziali essenziali, affinché possa viaggiare e adattarsi alle diverse sistemazioni previste nelle varie città. Dopo la tappa di Milano sarà trasferita a Città del Messico per poi proseguire nell’America del Nord e in Giappone.




22jan03 09mar03
Netmage 03

Bologna
Italia

Netmage
Festival Internazionale - 3a Edizione
Xing
infopoint Raum
Via ca'Selvatica 4d
Bologna
tel: 051.331099 - 051.352330
http://www.xing.it/
http://www.netmage.it
info@netmage.it

In occasione di Arte Fiera, Xing presenta a Bologna la terza edizione di Netmage, festival internazionale dedicato ai live media e alle nuove tendenze della produzione creativa elettronica e digitale. Il termine 'live media' sta a indicare un insieme di modalità performative basate sull'uso di dispositivi di emissione visiva e sonora in relazione all'evento dal vivo. Netmage 03 vedrà alternarsi in un'inedita competizione autori mixed-media, vjs, musicisti e performers dall'Europa e USA. Un osservatorio privilegiato sulle trasformazioni nel campo del multimedia design, dell'immagine e dello styling contemporaneo. Un dispositivo scenografico multiscreen, appositamente progettato, permetterà la visione di materiali audiovisivi originali e realizzati ad hoc per il contest internazionale di live media & video-jing, disciplina in cui fonti visive create per web, CD rom, dvd, videografica televisiva vengono performate dal vivo. Prosegue la partecipazione produttiva di Diesel Italia che ha istituito il Netmage Diesel Award, e sarà conferito, al termine del live media contest, al migliore team o autore. Negli spazi della sede del festival, presso Raum, nel centro di Bologna, resta aperta in parallelo un'area attrezzata Netmage à la carte in grado di consentire, su richiesta, una visione più attenta di repertori originali, fonti, referenze e produzioni varie degli ospiti selezionati tramite il bando o direttamente invitati dallo staff di Netmage. Netmage 03 è ideato e realizzato da XING, un network culturale attivo fra Bologna, Milano, Roma, Parigi. Xing progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.




22jan03 25jan03
Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa
recent works

Wien
Austria
Zumtobel Staff
Lichtforum Wien
Jasomirgottstraße 3-5
1010 Wien
http://www.zumtobelstaff.com/

Der Salzburger "Vincenzo Scamozzi Architekturpreis" wurde im August 2002 zum ersten Mal an Kazuyo Sejima und Ryue Nishizawa vergeben. Kazuyo Sejima und Ryue Nishizawa, die einzeln und in Zusammenarbeit vor allem mit ihren Museumsbauten, die sich durch luzide Häute und spannende Grundrisstypologien auszeichnen, international Beachtung gefunden haben, präsentieren ihre aktuellen Projekte vom 22. Januar bis 21. Februar im Zumtobel Staff Lichtforum Wien.




22jan03 21feb03
Armin Linke

Modena
Italia
Palazzo Santa Margherita,
Corso Canalgrande 103
41100 Modena
tel: 059/206911- 206940
fax: 059/206932
galcivmo@comune.modena.it
http://www.comune.modena.it/galleria/

http://www.arminlinke.com

La mostra, curata da Walter Guadagnini, si presenta come un autentico progetto riassuntivo della vicenda creativa di Armin Linke degli ultimi anni e si snoda attraverso tre "luoghi" principali. Alle pareti della Sala Grande di Palazzo Santa Margherita verrà esposta una serie di fotografie di grande formato, sintetica ma quanto mai spettacolare esemplificazione del caratteristico intento documentario della ricerca di Linke. Nella Sala Blu verrà invece installata una grande composizione di fotografie di piccolo formato, stampate su grandi fogli e appese direttamente alle pareti, attraverso le quali Linke pone l'accento sul carattere "archivistico" del proprio lavoro e della pratica fotografica stessa. Infine, in mostra verrà posto in atto anche il progetto "book on demand" . Attraverso due computer, sarà possibile per gli spettatori entrare nell'archivio di immagini del fotografo e costruirsi un proprio personale volume, creato non dall'artista stesso, né dal curatore, ma dal visitatore. In questo modo, la visione della mostra diviene intervento attivo e non transitorio, capace di realizzare un oggetto reale, il libro in copia unica, che verrà poi inviato a domicilio una volta stampato e rilegato. La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un volume monografico a cura di Luca Molinari, edito da Skira di circa 260 pagine, curato graficamente da Cornell Windlin, con dialogo tra Stefano Boeri, Hans Ulrich Obrist e Armin Linke, nel quale sono riprodotte più di centosessanta immagini che ripercorrono esaustivamente l'opera di Linke.




24jan03 23mar03
Pich-Aguilera, Barcelona
Biopolis-building nature

Berlin
Deutscheland
Aedes West
S-Bahnbogen 600
Savignyplatz
10623 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

Das spanische Architekturbüro Pich-Aguilera (gegründet 1984 in Barcelona) versucht in seinen Projekten Lösungen zu finden, die sich den Anforderungen der Nutzer anpassen, die Umwelt berücksichtigen und dazu beitragen, Wachstumsmodelle für die Stadt zu finden. Nachhaltige, bioklimatisch durchdachte Architektur mit industrialisierten Bauweisen in Einklang zu bringen, ist das Ziel. Die präsentierten Beispiele - realisierte Projekte und Wettbewerbe - reichen vom Maßstab des Stadtmobiliars bis zur Stadtplanung. Diese Mischung hat als gemeinsamen Nenner die Suche nach innovativen konstruktiven, typologischen und ideologischen Modellen für die Architektur. Die enge Zusammenarbeit mit der Industrie hat wesentlich zum Erfolg vieler Projekte geführt. Die Architektur stellt dabei die Verbindung zwischen ökonomischen, wissenschaftlichen und technischen Instrumenten her und dient als notwendiger Katalysator für Veränderungen. Pich-Aguilera entwickeln Regeln, die diese großen Organismen aus sich selbst heraus verändern und zu neuem Leben erwecken. Modelle, die von einem Gleichgewicht mit der Umwelt ausgehen, die unter der Prämisse der Dichte, des Komforts, der Industrialisierung und der Produktion einen natürlichen Kreislauf herstellen. [...]




24jan03 02mar03
  Take a seat!
200 Years of Design History from the Collection of the Vitra Design Museum

Berlin
Deutscheland
Vitra Design Museum Berlin
Kopenhagener Str. 58
D-10437 Berlin/Prenzlauer Berg
tel: +49 (0)30/47 37 77 0
fax: +49 (0)30/47 37 77 20
http://www.design-museum-berlin.de

The exhibition displays a selection of approximately 260 pieces of seating furniture from 1800 to the present, complemented by extensive documentation in the form of films, photographs, brochures and drawings from the archive of the Museum. The chronological presentation of furniture offers a fascinating panorama of the styles, personalities, manufacturers and materials that have played an important role in furniture design during the past two centuries. Together with its parent museum in Weil am Rhein, built by Frank Gehry in 1989, the Vitra Design Museum Berlin can draw upon one of the most important collections of industrial furniture design in the world, using it as a basis for the organisation of alternating exhibitions on design and architecture.




25jan03 22jun03
  Aichwalder und Strobl

Wien
Austria
MAK – Austrian Museum of applied arts
Stubenring 5
A-1010 Vienna
tel: (+43-1) 711 36-0
fax: (+43-1) 713 10 26
recorded information: (+43-1) 712 80 00
http://www.MAK.at
office@MAK.at

For the design artists Ursula Aichwalder and Hermann Strobl, furniture communicates more than just the functions required from it, comprises more than seating accommodations, surfaces to put things on, pieces to lie down, or storage facilities. It is an individual expression of man's physical and emotional needs. This exhibition is the designers' first presentation of furniture in environments specifically developed for it and telling very personal stories. Resembling antibodies, the items seem to react to the living conditions determined by external influences. Place: MAK Furniture Study Collection.




29jan03 27apr03

ON AIR
studio.eu


Lisboa
Portugal

Sede da Ordem dos Arquitectos
Travessa do Carvalho n°23
Lisboa
tel: 00351 213241161

http://www.studioeu.net

Lo studio.eu con sede a Berlino, è stato fondato nel giugno 2000 da tre architetti italiani: Paola Cannavó, Maria Ippolita Nicotera e Francesca Venier. Centrale, nel lavoro dello studio.eu, il rapporto tra architettura e paesaggio ed il ruolo che il paesaggio può assumere non solo nelle trasformazioni urbane, dove questo diventa elemento strutturante dei processi di trasformazione (multiple anger - concorso internazionale, Herzogenaurach 2002: 4°premio, Cottbus-Ostsee concorso internazionale, Cottbus 2001: 1°premio) ma anche nel progetto architettonico, nell'integrazione e compenetrazione di interno ed esterno (bolla di fantasia progetto per una serra nel Parco degli Amici di Pinocchio, Collodi 2001-2002) come pure nella sua completa astrazione (infospazio DARC concorso ad inviti, Venezia 2001: 1°premio). Numerose sono le idee elaborate: quante di queste riusciranno a diventare un progetto realizzato? L'allestimento mette in mostra proprio questa situazione di "sospensione". I progetti non realizzati, sono "on air", sono sospesi, leggeri, vivono sulla carta, lontani anche dalla materialità delle pareti. Ma quando questi si realizzano cambiano, diventano materia. Cambia quindi anche la loro rappresentazione. Essendo ora spazi vissuti diventano qui nell'esposizione immateriali, raggi di luce che proiettati sulle pareti ripropongono l'immagine di una realtà che è altrove. La mostra fa parte del ciclo di mostre “Sala de Projecto" organizzato dall'ordine degli architetti portoghese. [...]




30jan03 21feb03

Super-ficial: The Surfaces of Architecture in a Digital Age

New York, NY
USA

New Museum of Contemporary Art
583 Broadway
New York
NY 10012
tel: 212-219-1222
fax: 212-431-5328
newmu@newmuseum.org
http://www.newmuseum.org

The exhibition includes recent architectural projects that propose unique solutions for the surfaces of varied sites and structures. With computer animation programs like Alias and Maya, along with computer-aided manufacturing and rapid prototyping processes, architects are finding new uses for and definitions of surface-deepening and complicating our notions of what surface is and what it does. Inspired in part by current discussions around contemporary architecture's capacity to expand dichotomies such as inner/outer, structure/surface, ephemeral/material, and utility/decoration, Super-ficial: The Surfaces of Architecture in a Digital Age offers a sampling of ways technology has lent itself to architectural innovation, rendering the superficial more complicated than possible ever before. Projects by dbox, Jurgen Mayer H., Michael Silver and Peter Testa Architects are on display.




31jan03 06apr03
virtuæl. Exposition Internationale 2004 en Seine Saint Denis.

Paris
France

la galerie d’architecture
11 rue des blancs manteaux
75004 paris
tel: +33 1 49 96 64 00
fax: +33 1 49 96 64 01
http://www.galerie-architecture.fr
mail@galerie-architecture.fr

informazioni:
BTuA / Véronique Descharrières
tel: 01 53 01 90 70 -
fax: 01 53 01 90 79
v.descharrieres@tschumi.com

Le 28 mars 2001, Le Bureau International des expositions (BIE) retient la candidature de la France pour l’Exposition Internationale de 2004 sur le thème « image-Images ». La France n’a pas accueilli de manifestation de cette envergure depuis 1937. A l’issue d’un concours, BTuA / Bernard Tschumi Urbanistes Architectes, est retenu pour assurer la Maîtrise d’œuvre générale du site (51 ha) ainsi que la réalisation de certains bâtiments. L’exposition à la galerie d’architecture propose un concentré des principales étapes de l’Exposition Internationale 2004 qui restera virtuelle puisque le projet a été annulé cet été. Plus qu’une exposition, il s’agit d’une installation qui met en scène la production de l’agence pour le projet de l’Exposition Internationale 2004. A travers des projections le visiteur pourra découvrir les différentes étapes de la génèse du projet et se plonger dans son univers.




01feb03 01mar03
  CODERCH 1940-1964

Alghero
Italia

Torre aragonese di Porta Terra
Alghero

Informazioni:
Facoltà di Architettura di Alghero
Dipartimento di Architettura e Pianificazione
fax: 079/9720420
architettura@uniss.it
http://www.uniss.it/facolta/architettura

José Antonio Coderch de Sentmenat (1913-1984) è una delle figure più significative dell’architettura spagnola contemporanea. Una figura laterale, al margine delle grandi correnti dell’architettura moderna del secondo dopoguerra, il cui lavoro, meticoloso e paziente, portato avanti con coerenza nel tempo, attento agli stimoli della contemporaneità ma anche alla tradizione della disciplina, si distingue per la ricchezza dei risultati raggiunti e la profondità del pensiero teorico che lo accompagna. La mostra promossa dal Col.legi d’Arquitectes de Catalunya e dal Ministerio de Fomento e curata da A. Pizza e J.M. Rovira costruisce una retrospettiva delle opere progettate dell’architetto tra il 1940 e il 1964, evidenziando un percorso evolutivo complesso e per molti aspetti ancora da scoprire. Sono esposti più di sessanta lavori, presentati attraverso riproduzioni di schizzi, disegni e fotografie, accompagnati da pannelli esplicativi che evidenziano i passaggi più importanti della riflessione di Coderch sul progetto e sull’architettura. Il Catalogo spagnolo edito da Actar (Barcelona 2000) è disponibile anche, in versione ridotta, in italiano (Mandragora, Firenze 2002).




01feb03 16feb03
  VICO MAGISTRETTI
Il Design dagli anni '50 ad oggi

Genova
Italia
PALAZZO DUCALE
Piazza Matteotti 9
16123 Genova
tel: ++39-0105574000
fax: ++39-0105574001
http://www.palazzoducale.genova.it
 
.Oltre 70 prodotti di design industriale, progettati da Vico Magistretti per le più importanti aziende italiane e straniere del l'arredamento, saranno esposti nel Loggiato e nell'Appartamento del Doge, al piano nobile di Palazzo Ducale. Il percorso espositivo copre un arco di oltre cinquant'anni e propone le tappe più importanti del lavoro di Vico Magistretti, dal 1946 al 2003. Esposti nella mostra, i prodotti più significativi disegnati per la produzione di serie: sono sedie, lampade, tavoli, letti, cucine, armadi, librerie, oggetti reinventati nell'uso e nelle forme, secondo lo stile misurato ed elegante di Magistretti. Quasi tutti sono ancora in produzione e continuano ad essere dei bestsellers. A conferma che "un oggetto di buon design deve durare a lungo, 50 o anche 100 anni" [...]




02feb03 02mar03
  GERALD ZUGMANN
Blue Universe Architectural manifestos by COOP HIMMERLB(L)AU

Wien
Austria
MAK – Austrian Museum of applied arts
Stubenring 5
A-1010 Vienna
tel: (+43-1) 711 36-0
fax: (+43-1) 713 10 26
recorded information: (+43-1) 712 80 00
http://www.MAK.at
office@MAK.at

The exhibition documents the long-term collaboration of the internationally acclaimed photographer Gerald Zugmann with the renowned architects. It visualizes the biographical data of numerous models in different experimental stages as well as the architectural vita of COOP HIMMELB(L)AU. The models rather constitute a manifestation of "materialized thinking" than approaches adapted to the reality of conventional, built architecture. Self-described "post-industrial expressionists," COOP HIMMELB(L)AU often base their work on spontaneous and psychographic images and models, creating sharp, erratic, and soaring forms. BLUE UNIVERSE presents their thinking and working process through photographs of 30 projects, as well as four original architectural models. The evolution of COOP HIMMELB(L)AU forms may be traced through images of models in different experimental stages, while the actual models serve to point up the artistry that Zugmann contributes to the image-making process. Place: MAK Gallery




05feb03 21apr03
Alvar Aalto.
Architettura per leggere


Roma
Italia

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Viale Castro Pretorio, 105
Roma

Informazioni:
tel: 06 4989225
aalici@libero.it
http://www.darc.beniculturali.it/news/aalto.html

Da Viipuri a Mount Angel, dalla Finlandia al Wisconsin, ventuno progetti di luoghi e spazi per la lettura illustrati da schizzi e disegni originali, modelli e fotografie provenienti dagli archivi Alvar Aalto di Helsinki consentono di ripercorrere l'intera opera del maestro finlandese nell'arco di cinquant'anni, tra il 1924 e il 1974. La mostra, prodotta dal Museo Alvar Aalto di Jyväskylä in collaborazione con la Haute Ecole d’Arts Appliqués di Ginevra e la Biblioteca delle Nazioni Unite di Ginevra, mette in rilievo la centralità dell’uomo nel progetto aaltiano a cui tutto è commisurato, a partire dal rapporto con il contesto, all’articolazione degli spazi interni e all'invenzione della 'fossa di lettura', alle ricerche sull'illuminazione naturale e artificiale e sull'acustica per il massimo comfort dell'utente, fino al disegno dell'arredo fisso e mobile. Essa mostra anche il rapporto profondo di Alvar Aalto con la lettura e con l'architettura della biblioteca, non un edificio culturale come un altro ma 'il luogo di incontro tra gli uomini e i libri'.




06feb03 23feb03
New Trends of Architecture in Europe and in Japan 2002

Bordeaux
France

arc en rêve centre d'architecture
7 rue Ferrère
33000 Bordeaux
France
tel: +33 (0)5 56 52 78 36
fax: 33 (0)5 56 48 45 20
info@arcenreve.com
http://www.arcenreve.com/

Le projet « New trends of architecture in Europe and in Japan » a été initié en 2001 par la galerie Art Front, à Tokyo, et les services culturels de certaines ambassades européennes au Japon. Le projet a pour but essentiel de développer une coopération culturelle de qualité entre le Japon et les pays de l’Union, à travers la promotion de la jeune création et des savoirs-faire urbanistiques et architecturaux. La version 2002 du projet met, de nouveau, en scène la création architecturale contemporaine européenne et japonaise. La sélection des architectes pour cette seconde édition du projet a été effectuée par Bob van Reeth (architecte/Belgique), Alejandro Zaera-Polo (architecte/Londres, Agence F.O.A) et Toyo Ito (architecte/Japon), elle réunit quinze architectes européens et cinq architectes japonais.




06feb03 23mar03
 

Reality Machines
Mirroring the Everyday in Contemporary Dutch Architecture, Photography and Design

Rotterdam
Netherlands

Netherlands Architecture Institute
Museumpark 25
3015 CB Rotterdam
Netherlands
tel: +31(0)10-4401200
fax: +31(0)10-4366975
http://www.nai.nl/

The Netherlands Architecture Institute presents the works of contemporary Dutch architects, industrial and graphic designers, photographers and fashion designers. Viewers are shown that just about everything in life is artificial. The resulting images and objects are easily recognized for what they are, but on closer examination prove to deviate from conventions in various subtle ways. The designs presented in 'Reality Machines' pose questions about the distinction between the real and the unreal, and about the artificiality of our daily surroundings. 'Reality Machines', containing designs from the mid 1990s to the present, demonstrates that a fascination with estrangement exists in a variety of design disciplines. This is made clear by contributions from both designers in various fields and photographers, including those with both familiar names and less well-known ones. The unconventional display system was conceived to match this flexibility and the diversity of the materials. The Main Hall of the NAI has been converted into a space resembling a convention hall, with a false ceiling and carpeting. The objects and images in the exhibition are suspended from a rail system by near-invisible wires. The system is motor-driven and propels the object slowly through the space. This spatial design is a direct reflection of the exhibition concept - a reinterpretation of everyday normality. All the designers represented in 'Reality Machines' work with a similar conceptual design approach. [...]




07feb03 21apr03
 

Mariko Mori
WAVE UFO

Bregenz
Austria

Kunsthaus Bregenz
Karl Tizian Platz
A-6900 Bregenz
tel: ++43 5574 48594-0
fax: ++43 5574 48594-8
kub@kunsthaus-bregenz.at
http://www.kunsthaus-bregenz.at/

"Wave UFO" is a dynamic sculptural form that hovers on the border between large-scale sculpture and bio-amorphous architecture. As a futuristic version of an integral work of art, it offers participants a multi-faceted experience involving physical, mental, and aesthetic perception. The visitors participate in the artist's conceptions of interconnected dream worlds. In a capsule within a huge architectural sculpture of whale-like proportions (approx. 5 x 11 x 5 m), which can only be accessed via a staircase, three people can recline in seats for seven minutes. The images projected on the dome screen of the capsule are generated by a kind of interactive bio-feedback loop that reads the brainwaves of the participants. In a computer-animated video projection, Mori sends the "travelers" on a trip to a spiritual cosmos. The concept of the work is based on the idea that all things in this world are interconnected. This should convey to the audience the vision of a "newer" world, a world in which man appears to have overcome all cultural barriers. In addition to "Wave UFO," Mariko Mori shows paintings and drawings that seem like formations from outer space or the visualization of enlightenment. Moreover, Mori has also created a series for the Kunsthaus which consists of sculptures of alien-like figures. Thus, the utopian dream expressed here does not only tie Mori to the historical desire for a unity beyond national identities, but also reflects her identity as a Japanese woman. This complex work, custom-built in Turin in an automobile factory, is presented to the public for the first time.




08feb03 23mar03
 

30 years in 30 works of 30 artists
A short history of Dutch Video Art

Amsterdam
Netherlands

Gate Foundation
Lijnbaansgracht 322-323 bg
1017 XA Amsterdam
The Netherland
tel: +31 (0)20 6208057
fax: +31 (0)20 6390762
http://www.gatefoundation.nl/
Info@gatefoundation.nl

At a time when 'foreigners' and cultural diversity have become the centre of cultural and political discussions in The Netherlands and Europe, it has become a fundamental cultural task to acknowledge the achievements and the contribution of these artists to the mapping and creation of an artistic field over 30 years. The history of Dutch video art cannot be understood, nor explained, without the contribution of artists from a diversity of cultural backgrounds living and working in The Netherlands. They contributed largely to artistic life in The Netherlands, producing works in which new questions and issues, unexpected perspectives and unusual discourses became established. In enlarging both the subject and the content, they brought new sensibilities to the Dutch artistic arena. The programme includes numerous landmarks in the development of Dutch video art by Marina Abramovic and Ulay, Miguel-Angel Cardenas, Ulises Carrión, Claudio Goulart & Flavio Pons, Raul Marroquin, Nan Hoover, David Garcia and Annie Wright, Elsa Stansfield & Madelon Hooykaas, Heiner Holtappels and Christina Linaris-Corridou; as well as more recent works by Babak Afrasiabi, Tiong Ang, Dan Oki, Nasrin Tabatabai and others. Together with the exhibition, three audio-visual historical documents made in the 1980s will be presented concerning the question of artists of diverse cultural backgrounds working and living in the country.




08feb03 07mar03
 

Loris Cecchini
"Monologue Patterns"

San Gimignano

Italia

Galleria Continua
Via del castello, 11
53037 San Gimignano (SI)
tel:+39.0577.943134
fax: +39.0577.940484
info@galleriacontinua.com
http://www.galleriacontinua.com/

La mostra è costituita da lavori recenti di Cecchini. Il titolo rimanda alla progettazione di spazi architettonico-scultorei caratterizzati differentemente tramite soggetti e materiali eterogenei che si sviluppano nello spazio con modalità diverse: interni di automobili, ambienti deformati e fotografie di piccole architetture trasparenti, sono i soggetti di questa mostra, che si configura come una sorta di esercizio di architettura. "Densityspectrumzones" è un doppio ambiente costituito da strutture in alluminio, pvc e una speciale pellicola lenticolare 3M, che creano una deformazione continua dello spazio, sia nella sua conformazione strutturale, sia nelle sue qualità di superficie. Nella stessa direzione, una nuova serie di fotografie elaborate digitalmente nel linguaggio usuale di Cecchini: immagini di esterni ricostruiti in uno studio fanno da fondo ad una serie di piccole architetture, involucri e strani spazi, tutti caratterizzati dalla trasparenza e dalla loro collocazione in paesaggi spogli e desertici in cui la presenza umana viene ridotta al minimo. L'atmosfera che ne deriva, si riferisce direttamente al titolo generale: "strutture di monologo", che mette in scena una sorta di isolamento psicologico dei personaggi, di una distanza fra questi e il mondo. E ancora, nei piccoli spazi della galleria, un' installazione di nuove porte replicate in gomma va a costruire una sorta di dedalo claustrofobico, strutturato tramite la presenza di porte singole e doppie ottenute mediante calco dell'originale e successiva replica in gomma uretanica: i vari modelli e caratteri delle porte, o meglio i "fantasmi" di queste, vanno a suddividere l'ambiente in piccole porzioni, dando luogo ad una sorta di continuum di passaggi, in un alternarsi di ingressi e uscite, complicando ulteriormente la conformazione originale degli spazi.




09feb03 06apr03
 

Disegnando

San Gimignano

Italia

Galleria Continua
Via Arco dei Becci, 1
53037 San Gimignano (SI)
tel:+39.0577.943134
fax: +39.0577.940484
info@galleriacontinua.com
http://www.galleriacontinua.com/

La mostra è una collettiva che vede l'esposizione di due opere ciascuno di quattordici importanti artisti italiani e stranieri, vuole porre in evidenza come, anche nell'arte contemporanea, la progettualità di un'opera installativa o plastica, nasce pur sempre dal disegno, che continua ad essere una fase importante della creatività di un'artista. Gli artisti presentati, sono lontani fra loro, nell'uso dei materiali e dei linguaggi artistici, ma sicuramente vicini nell'uso del disegno come momento di riflessione.
Artisti:Atelier Van Lieshout, Vincenzo Cabiati, Marco Cingolani, Berlinde De Bruyckere, Cai Guo Qiang, Ilya Kabakov, Surasi Kusolwong, Sol Lewitt, Sabrina Mezzaqui, Panamarenko, Luca Pancrazzi, Bruno Peinado, Alessandro Pessoli, Hannsjörg Voth.




09feb03 06apr03
 

A Civilian Occupation
The Politics of Israeli Architecture

New York, NY
USA

Storefront for Art and Architecture
97 Kenmare Street
New York NY 10012
tel: 212.431.5795
info@storefrontnews.org

Throughout the last century, a different kind of warfare has been radically transforming the landscapes of Israel and Palestine. In it, the mundane elements of planning and architecture have been conscripted as tactical tools in the Israeli state strategy, seeking national and geo-political objectives in the organization of space. The relationship between the landscape and the Israeli/Palestinian conflict is symbiotic. The terrain dictates the nature, intensity and focal points of confrontation; while the conflict itself is manifested most clearly in the processes of transformation, adaptation, construction and obliteration of the landscape and the built environment. The landscape becomes the battlefield in which power and state control confront subversive and direct resistance. In an environment where architecture and planning are systematically instrumentalized as the executive arms of the Israeli State, planning decisions do not often follow criteria of economic sustainability, ecology or efficiency of services; rather, they are employed to serve strategic and political agendas. Space becomes the physical embodiment of a matrix of forces, manifested across the landscape in the construction of roads, hilltop settlements, development towns and garden-suburbs. Architecture is presented as a political issue­the material product of politics itself­illustrating the spatial dimension of the Israeli/Palestinian conflict.




12feb03 30mar03
 

INprogress

Rotterdam
Netherlands

Netherlands Architecture Institute
Museumpark 25
3015 CB Rotterdam
Netherlands
tel: +31(0)10-4401200
fax: +31(0)10-4366975
http://www.nai.nl/

INprogress is the first in a series of exhibitions dedicated to experimental architecture, held in the Upper Room of the Netherlands Architecture Institute (NAI). The series includes varied exhibitions which will highlight trends and fascinations among designers. The Upper Room exhibitions will explore the borderlands between the different design disciplines. INprogress showcases ideas being generated among twelve architecture firms concerned with redefining issues of space and how it is experienced. The twelve firms featured by the NAI are: Atelier Kempe Thill, Blue Architects, Studio Sputnik, Onix, Krill, The Maze Corporation, Urban Affairs, Artgineering, Paul Toornend, CeeS-B architects, casanova + hernàndez architecten and Monolab.




14feb03 16apr03
  Adalberto Libera: l’esperienza di Cagliari, anche.

Cagliari
Italia

EXMA'
Centro comunale d'arte e cultura
via San Lucifero 71
Cagliari
tel: 39 070 666399
sirai@tiscali.it

In occasione del centenario della nascita, dal 15 febbraio al 15 maggio 2003 si svolge a Cagliari un ciclo di manifestazioni sull'opera di Adalberto Libera. La mostra si articola in due sezioni. Nella prima si presenta una sintesi della parte più conosciuta della produzione di Libera, compresa nel periodo tra le due guerre e relativa ai progetti realizzati. Viene inoltre mostrata una selezione della sua produzione pittorica e grafica, che ha accompagnato soprattutto il primo periodo della sua carriera. Nella seconda parte si affronta la sperimentazione progettuale del dopoguerra, periodo molto prolifico nell’attività dell’architetto, ma meno conosciuto e riconosciuto, che vede invertire e declinare la sperimentazione razionalista verso un percorso di riflessione sul tema del rapporto fra architettura e società. Si propongono ed analizzano gli interventi dell’architetto nella città di Cagliari partendo dai quali si avvia una lettura critica su tematiche progettuali e linguistiche della ricerca del dopoguerra, rintracciate negli esempi più noti della produzione progettuale nazionale ed internazionale dell’autore. L'esposizione, che presenta oltre 600 pezzi, in buona parte inediti, comprende circa 230 tra disegni e fotografie provenienti dal Centre Pompidou di Parigi. Sono inoltre esposti 5 plastici, due relativi alle opere cagliaritane realizzati dal Dipartimento di Architettura ed altri tre provenienti dal MART- Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; la mostra è arricchita dalla proiezione di alcuni filmati di immagini d'epoca realizzati dal Centre Pompidou.




15feb03 15may03
Gio Ponti: A World

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

La mostra si configura come una delle più importanti esposizioni monografiche
dedicate al grande architetto milanese (più di 400 oggetti tra mobili, disegni, quadri, libri, progetti, plastici, riviste), esposizione che per volontà della Regione Lombardia giunge alla Triennale di Milano, dopo essere stata presentata a Londra e a Rotterdam. La particolarissima figura di Gio Ponti viene in questa mostra tratteggiata nella sua interezza e complessità attraverso la continua giustapposizione di architettura, arredamento, design ed arti decorative. Si aggiunge il costante riferimento all’attività di critico militante, così come alla personale passione per la pittura. A tali risultati la mostra perviene attraverso un corpus notevolissimo di opere originali e di disegni autografi provenienti in parte dagli archivi della famiglia Ponti e in parte da prestigiose collezioni private e pubbliche europee. Ne risulta da un lato la capacità senza uguali di Gio Ponti di passare da una scala progettuale all’altra raggiungendo, in ognuna di esse, risultati figurativi altissimi, dall’altro l’incredibile tensione creativa che porta l’architetto milanese a rinnovare sostanzialmente il suo linguaggio ogni decennio, per ben sette decenni. In questo senso, e certo non solamente per motivi cronologici, Ponti giunge a rappresentare l’intero secolo appena trascorso.




15feb03 27apr03
  FS: Mostra dei dieci progetti del concorso per la nuova stazione sotterranea dell'alta velocità/alta capacità di Firenze

Firenze
Italia

Ospedale degli Innocenti
Salone Brunelleschi
piazza SS. Annunziata
Firenze

Per informazioni:
M. Cristiana Costanzo
Ufficio Stampa della Mostra
Via del Babuino, 51
00187 Roma
tel: 06 36713417
cell: 333 2683341
fax: 06 32651957
mccostanzo@yahoo.it


Norman Foster e Arup, Arata Isozaki, Santiago Calatrava, Carlos Ferrater, Francesco Cellini, Foreign Office Architects, G.M.P., Gruppo Toscano, Zaha Hadid, Ricci & Spaini sono i dieci architetti e studi di architettura che hanno partecipato alla selezione finale, vinta da Norman Foster, del concorso bandito da TAV- società del Gruppo Ferrovie dello Stato - per la progettazione della nuova stazione di Firenze che accoglierà i treni ad alta velocità. Secondo classificato è risultato il giapponese Isozaki, terzo lo spagnolo Calatrava. In mostra a Firenze, oltre al progetto vincitore, scelto da una giuria composta da Gae Aulenti, Pio Baldi, Gianni Colantoni, Francesco Dal Co, Carlo De Vito, Josef Paul Kleihues, Stefano Reggio, Jan Sondergaard e Marco Tamino, saranno esposti i progetti di tutti i partecipanti. La nuova Stazione – per la quale partiranno i lavori nel 2005 e termineranno nel 2009 - sorgerà nell’area di Belfiore, si svilupperà su una superficie di oltre 45.000 metri quadrati e prevede un investimento di circa 240 milioni di euro. Il complesso, che darà accesso ai 7 chilometri di linea sotterranea ad alta velocità che attraverserà Firenze, è destinato a diventare il principale nodo di interscambio cittadino e regionale e sarà collegato alla stazione di Santa Maria Novella e al centro storico di Firenze da una nuova linea tranviaria e dai treni metropolitani di superficie. Allestimento di Gae Aulenti e direzione scientifica di Francesco Dal Co.




15feb03 01mar03

Mattew Barney
The Creamaster Cycle

New York, NY
USA

Guggenheim Museum
1071 Fifth Avenue
New York NY 10128
tel: 212 4233840
fax: 212 4233787
http://www.guggenheim.org/
publicaffairs@guggenheim.org


http://www.cremaster.net/

Matthew Barney's epic Cremaster cycle (1994–2002) is a self-enclosed aesthetic system consisting of five feature-length films that explore processes of creation. The cycle unfolds not just cinematically, but also through the photographs, drawings, sculptures, and installations the artist produces in conjunction with each episode. Its conceptual departure point is the male cremaster muscle, which controls testicular contractions in response to external stimuli. The project is rife with anatomical allusions to the position of the reproductive organs during the embryonic process of sexual differentiation: Cremaster 1 represents the most "ascended" or undifferentiated state, Cremaster 5 the most "descended" or differentiated. The cycle repeatedly returns to those moments during early sexual development in which the outcome of the process is still unknown—in Barney's metaphoric universe, these moments represent a condition of pure potentiality. The exhibition fills the museum in a site-specific installation designed by the artist to encapsulate the five-part cycle, combining all its varied components into one cohesive whole. The 35-mm films, which are screened daily in the Peter B. Lewis Theater, are also shown on monitors throughout the installation to foreground the fundamental interrelationship between sculpture and the moving image in Barney's practice. [...]




21feb03 11jun03
Lacaton & Vassal Architecten, Bordeaux - Parijs

Antwerpen
Belgium
De Singel
International Kunstcentrum
Desguinlei 25
2018 Antwerpen
Belgium
tel: +32 03 248.28.28
fax: +32 03 248.28.00
tickets@desingel.be
http://www.desingel.be/

De projecten van de Franse architecten Anne Lacaton en Jean-Philippe Vassal zijn bij uitstek pragmatisch en getuigen van een no-nonsensehouding. In hun werk trachten zij de essentie van het bouwprogramma en de lokale context in een architectuur te vertalen die de levenskwaliteit per definitie verhoogt: meer ruimte, meer licht, meer comfort, meer vrijheid, minder kosten. Vergeleken met de meest recente ontwikkelingen in de hedendaagse architectuur, waar oogstrelende gesofisticeerde oplossingen met nieuwe, soms spitsvondige technologische toepassingen de identiteit van een gebouw als puur formele verschijning bepalen, zijn de projecten van Lacaton & Vassal verfrissend anachronistisch. De tentoonstelling biedt een overzicht van een dertigtal projecten vanaf 1984. Twaalf grootbeeldprojecties van onder meer het huis Latapie in Bordeaux (1993), een huis in Lège-Cap-Ferret (1998) en de verbouwing van het Palais de Tokyo in Parijs (2001) nemen hierbij een centrale plaats in. Coproductie met Arc-en-Rêve Centre d'Architecture (Bordeaux), Architektur Zentrum Wien met steun van de Franse Ambassade.




21feb03 06apr03
Working

Firenze
Italia
Stazione Leopolda
Spazio Alcatraz
Firenze

Le Ex-Officine Galileo, sede del futuro centro per l'arte contemporanea di Firenze, sono state la cornice spazio-temporale nella quale più di trenta artisti hanno realizzato opere, performances, azioni mettendo al centro del loro lavoro l'edificio stesso, l'area, i dati concettuali, storici ed emozionali che lo caratterizzano. Esempio unico a livello europeo, le opere realizzate non solo occupano una istituzione ancora in fieri, ma addirittura trasformano il luogo, e per estensione il museo, in immagine o visione. Le opere non mirano a rappresentare o documentare ciò che è avvenuto dentro al contenitore o quanto vi è stato allestito:è il contenitore ad essersi trasformato in contenuto e forma artistica. Momento centrale dell'intero progetto è l'esposizione delle opere presentate dai 37 artisti intervenuti direttamente all'interno dell'area Ex-Meccanotessile. La mostra, dunque, più che rappresentare, documentare e immaginare il passato/ presente/futuro del Ex-Meccanotessile esprime un'immagine 'altra', una identità diversa il cui valore artistico e poetico è dato attraverso l'interpretazione della sua presenza ancora in fieri. Non sono vedute dell'area, ma visioni nell'area, miraggi, trasfigurazioni, apparizioni diventate ora patrimonio pubblico grazie all'occhio sensibile dell'artista.
Artisti: Walter Aprile e Andrea Volpe, AVATAR, Alessandro Bagella, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Massimo Barzagli, Gabriele Basilico, Lapo Binazzi, Botto e Bruno, Paolo Canevari, Francesco Carone, David Casini, Vincenzo Castella, Loris Cecchini, Paolo Chiasera, Michele Dantini, De Blasi-Moscara, Paolo Fabiani, Marina Fulgeri, Bernardo Giorgi, Kinkaleri, Aroldo Marinai, Ma0, Margherita Morgantin, Maurizio Nannucci, Giovanni Ozzola, Pantani-Surace, Eva Parigi e Matteo Zetti, David Palterer, Giulio Paolini, Robert Pettena, Letizia Renzini e Paolo Fiumi, Stefano Rovai, Remo Salvadori, Virgilio Sieni, Spin +, Carlo Zanni. Working è un progetto di Sergio Risaliti.




21feb03 23feb03

SEGNALI URBANI
Mostra per il progetto del centro storico di Mestre


Venezia Mestre
Italia

Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani n. 7
30174 Venezia - Mestre
tel: 041 2386111
fax: 041 2386112
http://www.comune.venezia.it/candiani
candiani@comune.venezia.it

La mostra, organizzata dall' Assessorato all'Urbanistica, rappresenta un importante momento di confronto per la città in una fase in cui il progetto, già elaborato in forma compiuta, è in attesa della stesura finale. Dal dibattito che solleverà l’esposizione di un progetto così cruciale per l’assetto futuro della città, ci immaginiamo possano anche emergere suggerimenti o problematiche riguardo alle tematiche urbane sollevate. L’esposizione non deve descrivere un progetto “chiuso” e in qualche modo imposto alla città, bensì dare l’idea di un progetto “ancora aperto” che apre il confronto su una serie di idee per la trasformazione del centro cittadino. La Variante del Centro Storico di Mestre non si presenta come uno strumento urbanistico sviluppato in modo tradizionale, ma è composta da una serie di progetti, svolti nelle aree più cruciali della città, rappresentati attraverso immagini molto fisiche (principalmente fotomontaggi e viste tridimensionali) che annunciano, come segnali urbani, il cambiamento della città. Tali progetti non si collocano nella città in maniera indipendente l’uno dall’altro ma componendo un complesso mosaico urbano che stabilisce forti relazioni anche con lo spazio esistente[...]




22feb03 23mar03
TOWN MEETING #1
Firenze INSURGENT CITY
Milano COMUNITA' IN CORSO immagini e racconti da un'altra citta'

Firenze
Italia
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura

SESV, SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA
piazza Ghiberti, 27
Firenze ITALIA
tel +39 055 570050
fax +39 055 575904
http://www.architettura.it/sesv
sesv@architettura.it

> SESV




25feb03 07mar03

Living Inside The Grid

New York, NY
USA

New Museum of Contemporary Art
583 Broadway
New York
NY 10012
tel: 212-219-1222
fax: 212-431-5328
newmu@newmuseum.org
http://www.newmuseum.org

This groudbreaking exhibition of twenty-five international artists, many of whom have created new works for it, explores the myriad ways in which our lives intersect with the grid. Using the lobby, stairwells, and mezzanine along with both main galleries, Living Inside the Grid explores how artists around the world are redefining the grid, one of the most significant motifs of 20th century art, as a real habitable place. In his first group exhibition since becoming New Museum Senior Curator in 1995, Dan Cameron explores the world of the grid as artists envision it - through architecture and urban studies, media, film and art history, aviation and satellite technology and the omnipresent, recent breakthroughs in telecommunications. The works on view cover a broad range of media, including drawing, sculpture, photography, design, video, installation and interactive media.




28feb03 15jun03

New Ocean
Doug Aitken

Torino
Italia

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16
Torino
tel: 011 19831616
info@fondsrr.org
http://www.fondsrr.org

Prodotto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra, New Ocean è il grande progetto multimediale realizzato dall'artista californiano Doug Aitken. Definita dallo stesso artista "a shifting exhibition" cioè una mostra in continuo cambiamento, è un lavoro sul "trascendere i confini". Il visitatore si trova immerso in un viaggio al limite tra la realtà e l'immaginazione, tra universi acquatici e peregrinazioni suburbane. Cammina fisicamente attraverso una sequenza di scene, come attraverso un'opera teatrale. Quattro le opere video che fanno da fil rouge nell'unica grande installazione: New Ocean Cycle filmato in Argentina ed al Circolo Polare Artico; Interiors che indaga sulla solitudine nelle città, Thaw (Disgelo), New Machines e New Ocean Floor, una narrazione incrociata attraverso deserti e città abbandonate. Con quest'opera Aitken richiama alla mente uno scenario apocalittico che si alterna tra le distese di ghiaccio che si sciolgono, le masse d'acqua blu scuro e le vedute del sole cocente. Nelle sue installazioni Aitken associa video, fotografia e suono nel tentativo di creare un modello di narrazione non-lineare e un nuovo spazio di fruizione a tre dimensioni, abbinando il suono ai nuovi media - video, film, fotografia - e creando un mondo sensoriale che avvolge lo spettatore a 360 gradi, in una forma di comunicazione pura. I temi che predilige riguardano la natura e la civilizzazione, gli esseri umani e i loro rapporti con lo spazio e il tempo: città-fantasma, deserti urbani in cui ambienta la solitudine dell'uomo come risultato di eccesso di informazione e di comunicazione. Presentata nel 2001 alla Serpentine Gallery di Londra e lo scorso anno all'Art Gallery Opera City di Tokyo e alla Kunsthaus Bregenz in Austria, è stato progettata nuovamente per gli spazi della Fondazione.




28feb03 18may03
Scanning: The aberrant Architectures Of Diller + Scofidio

New York, NY
USA
Whitney Museum of American Art
945 Madison Avenue at 75th Street
New York, NY 10021
feedback@whitney.org
http://www.whitney.org/

Among the most provocative architects practicing today, Elizabeth Diller and Ricardo Scofidio have created an astonishing range of buildings, site-specific artworks, video works, and performance pieces. Registered both as architects and designers, the husband/wife pair crosses media boundaries to explore how technology informs and affects our lives. New work as well as a sampling of their output from the past 20 years will be on view in Scanning: The Aberrant Architectures of Diller + Scofidio, the first major American museum retrospective for the maverick team. The retrospective will investigate the issues that pervade the work of Diller + Scofidio: display, tourism, surveillance, ritual, and control. Known for their fascination with spectacle and presentation, Diller + Scofidio are developing the exhibition design in collaboration with the co-curators, Aaron Betsky, Director of the NAI from Rotterdam, and K. Michael Hays[...]




01mar03 01jun03
Andrea Abati

Prato
Italia
DRYPHOTO arte contemporanea
Via Pugliesi 23 I
59100 Prato
tel: +390574604939
fax: +390574444508
info@dryphoto.it
http://www.dryphoto.it

La mostra è dedicata alle opere che Andrea Abati ha realizzato a Prato sul paesaggio industriale contemporaneo e sui mutamenti della realtà sociale. Abati ha voluto come luogo di indagine proprio la sua città natale, nella quale lintrusione dell'industria nel contesto cittadino è forte e evidente. La rapidità, che le necessità della società contemporanea impongono alla produzione e al ritmo del lavoro, fa sì che la realtà industriale sia uno specchio fedele dei cambiamenti in atto. Abati ha fotografato una serie di ex fabbriche in fase di demolizione. Gli stabilimenti, colti nella dimensione di cantieri aperti o di architetture allo stato di abbandono, acquistano in tal senso una valenza particolare, sono espressione di uno stato in fieri, nel quale velocemente passato, presente e futuro si intrecciano e velocemente si danno il passo. Abati fotografa i luoghi del mutamento di notte, creando immagini dai colori stridenti, che fanno emergere i contrasti dei volumi e danno nuova linfa agli spazi industriali. A I Luoghi del Mutamento appartiene anche una serie di foto di persone appartenenti alla comunità del Corno d'Africa; la loro particolarità è che sono contemporaneamente italiani e non italiani, nati all'estero ma da genitori italiani, frutto di matrimoni misti o della loro discendenza, e che si sono stabiliti a Prato o nei dintorni. Spesso la ragione del loro vivere in Italia è legata alla perenne guerra tra Eritrea ed Etiopia, una guerra inutile e crudele, spesso dimenticata. Nel video in mostra viene affrontato il tema della guerra nella sua accezione più ampia ma non scevra da riferimenti a quanto succede attualmente nel mondo.




01mar03 18apr03
ASFALTO
Il carattere della città

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

La mostra, curata da Mirko Zardini, presenta un nuovo punto di osservazione sulla città e il territorio contemporaneo. La comprensione dell’ambiente fisico in cui viviamo non è infatti legata soltanto alle grandi ideologie urbanistiche, ma anche alla presenza di fenomeni, elementi e materiali apparentemente banali e trascurabili. L’asfalto è uno di questi. A questo materiale non prestiamo ormai molta attenzione, abituati come siamo a calpestarlo (o percorrerlo con i più diversi mezzi) quotidianamente. Eppure uno sguardo ravvicinato a questa superficie il più delle volte grigia ci permetterebbe di scoprire storie, tecniche, narrazioni e problemi del tutto inaspettati, restituendo così uno spessore (storico, tecnico, culturale, visivo) a quello che comunemente si considera una “pellicola” poca amata, ma necessaria. La mostra si propone di sostituire ai luoghi comuni tradizionalmente associati all’asfalto una diversa percezione di questo materiale, che costituisce per la città moderna e contemporanea ciò che il calcestruzzo armato, il ferro e il vetro hanno costituito per l’architettura moderna. Attraverso la descrizione delle sue caratteristiche, la storia del suo rapporto con la città a partire dalla sua apparizione nella Parigi e nella Londra del primo Ottocento, il racconto della sua mitizzazione come materiale ideale o come il nemico della città storica e dell’ambiente, la rappresentazione della sua presenza nel nostro mondo quotidiano nei luoghi e nelle forme più inaspettate, la mostra non intende solo sfatare un luogo comune, ma raccontare la complessità e la varietà dei problemi della città e del territorio contemporaneo. L’asfalto è ormai parte integrante della nostra immagine della città, e del nostro stesso immaginario. Non possiamo più sfuggirgli: ci mancherebbe la terra sotto i piedi.

> SOPRALLUOGHI
> FILES




04mar03 27jul03

IODACC Tenerife
Projekt von Herzog & De Meuron

Berlin
Deutscheland

Aedes East Forum
Rosenthaler Str. 40-41,
Hackesche Höfe, Hof II,
10178 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The project for the new IODACC headquarter building has been designed by the architect studio Herzog & de Meuron. It will be a large cultural complex of over 20,000 sqm that is to be shared among the IODACC, the Island Centre of Photography and the Island Library of Tenerife. Work begun in December 2002 and will prospectively end in 2005. The Instituto Óscar Domínguez de Arte y Cultura Contemporánea was created in 1995 through an initiative by the Island Council of Tenerife with the aim to operate as an international centre of contemporary art with a regard for the peculiarities of the land in which it is located, as well as its cultural background. The IODACC is an institution devoted to the study, dissemination and creation of contemporary art and culture. Its objectives are to turn Tenerife into a meeting point for all forms of art that currently exist and to disseminate modern Canary Island art.




06mar03 06apr03

Clorindo Testa
l'architettura animata

Venezia
Italia

Ex cotonificio di Santa Marta
aula P
Dorsoduro 2196
30123 Venezia
http://brezza.iuav.it/dpa/




07mar03 31mar03

Curves and Spikes
Peter Cook/Colin Fournier und Klaus Kada Kunsthaus und Stadthalle für Graz

Berlin
Deutscheland

Aedes East
Rosenthaler Str. 40-41
Hackesche Höfe, Hof II
10178 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The city of Graz in Steiermark, Austria, has been chosen as cultural capital of Europe for 2003. On this occasion, a number of significant architectural projects, art installations and events have been planned in the city. This exhibition at the Aedes West gallery in Berlin focuses on two of the major and most radical architectural projects: the new museum of Modern Art, which was the object of an international design competition won by the London architects Peter Cook and Colin Fournier, and the Stadthalle designed by the Graz architect Klaus Kada. The Kunsthaus is currently under construction and will be opened on the 23rd of September 2003. The Stadthalle was opened on the 6th of October 2002. These two projects make unexpected bed fellows in that they are in complete contrast not only in terms of programme and but mostly in terms of their design philosophy: the Kunsthaus is a biomorphic project conceived as a smooth bulbous volume of continuous double curved surfaces, while the Stadthalle is distinguished by a slender spiky roof cantilevered high above the street. The playful aesthetic tension between these two extreme designs, at this interesting and provocative point in history when the architectural envelope is being pushed in many contradictory directions, provides the dominant conceptual and visual theme of the exhibition, which also offers an overview of some of the other key design projects recently completed in the city.




07mar03 20apr03

John Cage.
Il silenzio della musica

Rovereto (TN)
Italia

MART
Corso Bettini 43
38068 Rovereto TN
Infoline 800-397760
tel: 0464 438887
fax: 0464 430827
info@mart.trento.it
http://www.mart.trento.it/

John Cage è uno tra i più emblematici protagonisti dell'evoluzione musicale del XX secolo. Emanuel Dimas de Melo Pimenta, architetto, fotografo, scrittore e compositore dal 1980 fino al giorno della scomparsa, ha avuto un costante rapporto umano e un intenso lavoro con il maestro americano e tutt'oggi collabora in diversi paesi nel mondo nelle straordinarie rappresentazioni del coreografo Merce Cunningham che per lungo tempo ha lavorato con John Cage. Al primo piano del MART un allestimento particolare riporta gli odori della sua arte culinaria... la natura.....i famosi funghi.. cactus... sassi...il gorgoglio dell'acqua che scorre tra i tubi di metallo intrecciati.. il gatto nero sopravvissuto...la filosofia zen....il rumore della strada...e poi il silenzio... il silenzio crea il suono e i rumori per la mia musica (J.C.) E' il loft di John Cage, teatro visibile ed invisibile tra la 18th street e la 6 avenue di New York. Le parole di Cage si intrecciano con la danza dell'amico Cunningham, mentre la voce rauca di Bob Rauschenberg, si confonde con le discussioni notturne di Jasper Johns, Frank Stella, Tudor e Schoenberg, Anastasi, Dove Bradshaw, Laura Kuhn e ancora e poi ancora... La musica, stridente e altisonante, del cd- 18/6- Il silenzio della Musica invade l'intero spazio.




07mar03 30apr03

Gaudí e la natura

Reggio Calabria
Italia

Università degli Studi mediterranea
di Reggio Calabria
Facoltà di Architettura
Via Melissari Feo di Vito
tel: 0965 800282 - 0965 332202-3

L'Ateneo di Reggio Calabria e la Facoltà di Architettura hanno inteso rendere omaggio all'illustre architetto catalano Antoni Gaudì (Reus 1852 -Barcellona 1926), ospitando, la mostra fotografica "Gaudì e la natura", proveniente dalla sua città natale, Reus, a pochi chilometri da Tarragona e dalle spiagge della Costa Dorada. Organizzata dalla Fototeca Municipale di Reus, la mostra presenta una serie di immagini che appartengono ai fondi della Fototeca Municipale della città e che provengono da vari lavori di ricerca svolti dalla Agrupació Fotográfica de Reus (AFR) e dalle varie edizioni dei Premi fotografici Ciudad de Reus, indetti dall'Instituto Municipal de Acción Cultural in collaborazione con l'AFR. L'intento è quello di far conoscere l'ispirazione che l'architetto traeva dalle forme naturali dell'ambiente circostante e che è alla base dei processi creativi delle sue opere. Paesaggi del sud della Catalogna che hanno ammaliato molti fotografi e che riescono a focalizzare l'attenzione dello spettatore e a portarlo dentro un universo che possiamo considerare tipico dello spazio Gaudí. La qualità eccezionale delle fotografie che fanno parte dell'esposizione coinvolge in questo gioco appassionante di scoperte nello stesso modo in cui lo ha fatto l'architetto. Sono proprio queste origini di Gaudí che si intendono rivendicare in questa mostra, in cui si evidenziano i legami tra alcune delle opere dell'architetto e i paesaggi che hanno fatto da sfondo alla sua infanzia e alla sua gioventù.




07mar03 28mar03
Idea and Phenomena
Steven Holl

Stockholm
Sweden
Arkitekturmuseet
Fredsgatan 12
Stockholm
Sweden
tel: + 46 8 587 270 00
info@arkitekturmuseet.se
http://www.arkitekturmuseet.se

The exhibition approaches the oeuvre of this New York based architect, an outstanding exponent of contemporary American architecture from different angels: watercolors and architectural models visualize Holl's complex conceptional designing process, the presentation of realized architectural projects moves phenomena of the interplay of space, light and material into focus. Conceptually, the exhibition reaches out beyond the common monographic presentation as it offers a reflexive re-creation of architectural effort, the idea, and individual perception, phenomena, which in effect permits an approach to architecture as such and concentrates on the architect's intentions. The exhibition was first shown at Architekturzentrum, Wien in 2002.




08mar03 11may03
Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa | SANAA
architecture design

Essen
Deutscheland
design school zollverein d/s/z
Gelsenkirchener Straße 181 Halle 10.1
45309 Essen
tel: +49 201 8543 300
fax: +49 201 8543 301
contact@design-school.de
http://www.design-school.de




10mar03 27apr03
Superstudio
Life Without Objects

London
UK
Design Museum
28 Shad Thames
London (UK)
tel: +44-20-79408790
http://www.designmuseum.org
groups@designmuseum.org

Founded in Florence by a group of radical young architects in 1966, Superstudio was at the heart of the architectural and design avant garde until its dissolution in the late 1970s. Through photo-collages, films and exhibitions, it critiqued the modernist doctrines that had dominated 20th century design thinking. Superstudio was then at the fulcrum of avant garde thinking in architecture and design. Ever since it first surfaced in 1966 at the Superarchitecture exhibition in the Italian town of Pistoia, Superstudio had been among the most vociferous of the radical design groups which were challenging the modernist orthodoxies that had dominated architectural thinking for decades. By questioning architecture's ability to change the world for the better and the boundless faith in technology expressed by earlier, more optimistic groups such as Archigram in the UK, Superstudio raised issues which have preoccupied successive generations of architects and designers from Studio Alchymia in late 1970s Italy and to the Memphis collective in the mid-1980s, to contemporary figures like Rem Koolhaas and Foreign Office Architects.




11mar03 08jun03
Francesco Jodice
Random viewer

Milano
Italia
Spazio ErasmusBrera
via formentini 10
20121 Milano
erasmusbrera@libero.it

La Galleria Spazio Erasmus Brera presenta una personale di Francesco Jodice in cui sono presenti una serie di lavori inediti che segnano i punti d'arrivo di un percorso che l'artista fotografo porta avanti da alcuni anni con il progetto What We Want, condotto assieme a Multiplicity, network internazionale di artisti e architetti. La ricerca messa in atto da What We Want sviluppa un'analisi a monitoraggio continuo sul panorama urbano come riflesso dei nostri desideri. L'intera mostra è incentrata, infatti, sul tema dell'investigazione, dell'osservazione, dello scrutamento di luoghi e persone attuato dall'artista con un occhio mobile che permette di allontanare e avvicinare il soggetto dello scatto modellandosi a seconda del contesto. "La città è un organismo vivente - scrive Andrea G. Pinketts nel testo che accompagna il catalogo - e in quanto tale deteriorabile. La foto è una finestrina luminescente sulle proiezioni dei desideri delle persone che, loro malgrado, ne diventano humus. Non esiste il folklore in Jodice. Esiste il cinema. Come il fumetto, come la pittura, come la tappezzeria", sottolineando la forza di un lavoro fotografico che funge da sonda per il panorama circostante in continuo mutamento, perché, scrive ancora Pinketts: "Le cose cambiano. Un detective fotografo architetto non fa le pulci all'essenza della città moderna". La serie di opere inedite presenti in mostra comprende Crossroad, un trittico scattato per le strade di Tokyo in cui Jodice attraversa con l'obbiettivo fotografico il flusso di persone che ogni giorno solcano i crocevia principali della città formando una sorta di testuggine umana, tre lavori che investigano il paesaggio notturno di Las Vegas, Singapore, New York e diversi polittici tratti dai video di 100 Storie.



11mar03 12apr03
MARIO RIDOLFI
sessant'anni di architetture in sessanta disegni 1924-1984

Roma
Italia
Accademia Nazionale Di San Luca
Piazza dell’Accademia di San Luca 77
Roma
tel: +39 06 6798850 - 06 6790324
fax: +39 06 6789243
g.frisardi@accademiasanluca.it segreteria@accademiasanluca.it

La selezione presenta un limitato numero di disegni - che vanno dal rilievo della tomba del Cardinale Besso, eseguito fra il 1924 e il 1925 da Ridolfi studente di architettura, fino agli studi per il Palazzo del Comune di Terni, il cosiddetto "Bidone", ultima opera di vasto respiro alla quale egli ha lavorato - e vuole restituire nei tratti essenziali il percorso creativo e culturale di una delle più importanti personalità nel panorama dell'architettura italiana del Novecento.




13mar03 19apr03
Dal Ghetto alla città. Il quartiere ebraico di Roma e le sue attività commerciali

Roma
Italia
Complesso del Vittoriano
Via S. Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
Roma

Informazioni:
tel: 06/3297708
fax: 06/3297703

Un itinerario tra dipinti, incisioni, fotografie d'epoca, arredi sacri e prodotti del mercato ebraico, che ripercorre anche attraverso un volume la storia del Ghetto di Roma dalla sua istituzione per volere di Papa Paolo IV, passando per le tante demolizioni, riedificazioni e trasformazioni che ce lo restituiscono oggi carico di oltre cinquecento anni di storia. Ospitata dal Complesso del Vittoriano, la Mostra è promossa e voluta dalla Provincia di Roma, Presidenza della Giunta e Assessorato allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e con la partecipazione del Museo Ebraico di Roma e del Museo di Roma. La mostra, curata da Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale, e Claudio Rendina, storico delle Arti e tradizioni popolari, si avvale di un importante Comitato Scientifico costituito da Elisa Tittoni, Anna Blayer, Daniela Di Castro, Amedeo Spagnoletto, Alessandro Nicosia, Dario Coen, Simonetta Tozzi, Emanuele Pacifici e Maria Cristina Bettini.




13mar03 02apr03
NODI
Idee per una casa italiana a Bangkok

Firenze
Italia
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura

SESV, SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA
piazza Ghiberti, 27
Firenze ITALIA
tel +39 055 570050
fax +39 055 575904
http://www.architettura.it/sesv
sesv@architettura.it

http://www.supermoderno.it

La mostra nasce come conseguenza di un originale e intricato percorso di ricerca che ha coinvolto in forma estesa e aperta membri del gruppo torinese Cliostraat. I casi progettuali che si annodano idealmente sul catalogo pubblicato da Mandragora descrivono uno scenario dinamico, fatto di persone con la voglia di mettere in gioco le molte carte che la progettualita' italiana ha ancora tutte da giocare. "Non basta un'esposizione, ne' un catalogo ­scrive Marco Brizzi, curatore del SESV- a raccontare come la turbinosa capacita' di coinvolgimento di Cliostraat si sia diffusa da Quarrata a Bangkok germinando relazioni e idee. Cliostraat è in effetti il bandolo della matassa". Dal progetto Europan sviluppato per il piccolo comune toscano (1995) al "piercing" urbano di Torino (1997), alla PC House di Tokyo (2000), al viaggio fluviale verso il Laos (1999), al ritorno a Quarrata per Paper Fish (2002), all'installazione per la Biennale di Venezia (2002) il gruppo ha dato vita a un eccezionale intreccio di interventi e di esperienze. "Nove di questi progetti ­aggiungono gli autori della mostra­ stanno nel passato, sono oramai parte della cassettiera dei nostri ricordi. Il decimo, la casa italiana a Bangkok è un progetto appena iniziato e concepito fin dal giorno zero come una tessitura di nuovi contatti e collegamenti. L'allestimento tende a realizzare l'integrazione tra una cultura dell'abitare tradizionale e un uso discreto delle nuove tecnologie. Gli oggetti e gli elementi che compongono la "casa italiana" sono collocati all'interno di uno scenario di cui si evidenzia il carattere domestico e intimo. Ma quegli stessi oggetti, tratti dalla loro quotidianita', possono essere raccolti dal pubblico in visita alla mostra e analizzati attraverso sofisticati quanto semplici strumenti di visualizzazione. La mostra, si arricchisce di un ciclo di tre incontri che si svolgeranno durante il periodo di esposizione: un incontro con gli stessi autori (14 marzo, ore 17.00), un appuntamento di degustazione "assaggiando Italia" a cura di Romina Savi (21 marzo, ore 13.00) e un party conclusivo (4 aprile, ore 17.00). Insieme alla mostra viene inaugurato il sito http://www.supermoderno.it.

> SESV




14mar03 04apr03
Geiger e Tèchne
Edizioni di Poesia e arte

Modena
Italia
Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti
Palazzo dei Musei
Viale Vittorio Veneto, 5
41100 Modena
tel: +39 059 200370
fax: +39 059 200380
http://www.comune.modena.it/biblioteche/poletti.htm
biblioteca.poletti@comune.modena.it

Durante gli anni Sessanta numerosi artisti hanno rinnovato con il loro lavoro le forme dell’arte e della poesia. Nella diffusione delle nuove idee estetiche un ruolo importante è stato giocato da quell’editoria “clandestina” che, opponendosi alle strategie commerciali, ricercava un confronto diretto con gli ambienti artistici e la società. Le edizioni Geiger (Torino-Parma) e Tèchne (Firenze), con la diffusione delle omonime riviste e la parallela pubblicazione di libri, sono state dalla fine di quel decennio e per larga parte di quello successivo tra le iniziative editoriali che hanno dato voce a quelle ricerche multidisciplinari, con una particolare attenzione alla poesia concreta e alla poesia visiva. La mostra, già presentata nell’estate del 2002 per la III Biennale del libro illustrato e d’artista di Marliana (Pistoia), presenta i materiali utilizzati in quegli anni e ripropone il clima di relazioni culturali che alimentava questi autonomi centri di creatività. Accanto alla rassegna annuale In forma di libro, in cui la biblioteca analizza la produzione libraria di singoli artisti, con questa mostra inizia un nuovo percorso di ricerca sulle riviste dedicato a quel tumultuoso periodo culturale – a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta – in cui le barriere tra i diversi codici artistici volevano essere abbattute e, in generale, si assisteva ad un avvicinamento del mondo artistico al dibattito più propriamente politico e sociale. In questo panorama le riviste, ancora più che i libri, si presentavano come il mezzo più idoneo per comunicare le nuove idee sia nella cerchia degli artisti sia fuori di essa. A cura di Marco Bazzini e Giorgio Maffei con la collaborazione di Patrizio Peterlini e del Centro studi Libri d’artista di Torino.




16mar03 17may03
  Design Ideas For A Mobile HIV/AIDS Health Clinic

Los Angeles, CA
USA
A+D Architecture and Design Museum
Bradbury Building
Portico Space
304 S. Broadway
Los Angeles
tel: (213) 620-9961
http://www.aplusd.org
info@aplusd.org

http://www.architectureforhumanity.org

In Sub-Saharan Africa alone, close to 6,000 people die of AIDS every day and an additional 14,000 are infected . It is estimated that three-quarters of the world's AIDS population lives in this region; most have no access to lifesaving drugs, testing facilities or even basic preventative care. In response, Architecture for Humanity, a non-profit that promotes architecture and design solutions to global, social and humanitarian crises, challenged designers and medical professionals from around the world to respond to inability to access vast areas of the continent with adequately equipped facilities. Designers were given six months to develop schemes for a fully equipped, mobile medical unit and HIV/AIDS treatment center that could for not only be used testing, prevention and treatment of the disease, but also to provide basic health care services. By the project deadline, more than 530 teams representing 51 nations answered the call. An international jury of architects and medical professionals met in New York to select four finalists and eight honorary mentions.




18mar03 30may03
Michele De Lucchi:
In senso industriale -
Dans le sens industriel

Paris
France
La Galerie d'Architecture
rue des Blancs Manteaux 11
75004 Paris
tel: +33 1 49 96 64 00
fax: +33 1 49 96 64 01
http://www.galerie-architecture.fr/
mail@galerie-architecture.fr

Entièrement dédiée à l’architecture, au design ainsi qu’au graphisme ayant trait au monde de l’industrie, cette exposition réunit l’ensemble des projets réalisés ou non, en cours d’étude, ou purement théoriques permettant de découvrir ou de mieux cerner l’œuvre de Michele De Lucchi en ce domaine. " L’esthétique est la mère de l’éthique " (Brodsky), telle est la conviction de l’architecte conscient de la nécessité d’apporter des réponses concrètes, adaptées aux besoins actuels du marché ainsi qu’aux exigences environnementales, tout en parvenant à faire émerger la beauté matérielle émanant du monde industriel dans lequel nous vivons. Principalement liés aux divers types d’exploitation d’énergie électrique existants, qu’il s’agisse d’une intervention dans le paysage urbain / rural, ou plus simplement, de l’installation d’un compteur domestique, l’ensemble des projets exposés témoignent tous de l’intérêt de l’architecte envers la multiplicité des produits et matériaux présents sur le marché, ainsi qu’une prise en compte évidente des contraintes et autres exigences impartis à certains projets de communication. Dans le sens industriel, c’est l’évidence d’une démarche de travail et de penser propre à Michele De Lucchi en adéquation avec son désir profond d’interagir avec le monde, d’intervenir dans notre quotidien.




18mar03 19apr03

Santiago Calatrava

Vienna
Austria

Kunsthistorisches Museum
Bassano Hall
Maria Theresien-Platz
1010 Vienna
http://www.khm.at

An exhibition devoted to such a hybrid figure as Calatrava in the setting of the twinned institutions, the Kunsthistorisches Museum and the Naturhistorisches Museum, offered an ideal context in which to attempt to materialize Leibniz's seventeenth century vision of once again, reuniting the Kunstkammer and the Wunderkammer, inseparably bound in the Renaissance, into a harmonious monad and thus creating a " theatrum naturae et artis." The exhibition at the Kunsthistorisches Museum presents approximately 30 of the finely crafted architectural models of bridges and buildings belonging to the renowned Calatrava collection. The selection is made on the basis of their incorporation of the bird theme. Some are static, but some are mechanically animated. In addition, the exhibition presents many watercolors by Calatrava, some of which are carried out for this show. Their theme is also the bird analogy. The curator has invited the Director of the Vogelsammlung at the Naturhistorisches Museum, Dr. Ernst Bauernfeind, to contribute a section devoted to the theme of the bird as an aesthetic and structural solution. He presents, among other things, specimens from the collection of Crown Prince Rudolph, and that are masterpieces of both nature and taxidermy. The addition of bird songs, also from the rich collection of the Naturhistorisches Museum, selected by Dr. Bauernfeind, adds to the aura of the Wunderkammer.




20mar03 18may03

CARL WEIDEMEYER 1882-1976 Artista e architetto tra Worpswede e Ascona

Venezia
Italia

Archivio Progetti
Cotonificio veneziano di S. Marta
Dorsoduro 2196
30123 Venezia
tel: 041/2571011
fax: 041/715788
lorena@iuav.it
http://oberon.iuav.it

La mostra è frutto della collaborazione tra l'Archivio del Moderno dell'Accademia di architettura dell'Università della Svizzera italiana e il Museo comunale d'arte moderna di Ascona. Si tratta di un'esposizione tesa a valorizzare la personalità di Carl Weidemeyer, architetto e artista poliedrico, che ha rappresentato un collegamento d'eccezione tra cultura mitteleuropea e mediterranea, imponendosi tra i promotori, in Ticino, dell'architettura razionalista che si va diffondendo negli anni Venti-Trenta in Europa. Si è ricostruito per la prima volta il percorso artistico dell'architetto tedesco, nato a Brema nel 1882, che fu membro dal 1905 della straordinaria colonia artistica di Worpswede - con Paola Modersohn Becker, Otto Modersohn, Heinrich Vogeler, il poeta Rainer Maria Rilke ed altri - e operò tra Brema e Willingen, in Germania. Nel 1927 si trasferì ad Ascona,
per progettare il Teatro San Materno, un nuovo spazio teatrale "da camera". Ad Ascona rimase fino alla morte, avvenuta nel 1976. Weidemeyer non si è limitato all'architettura, ma si è dedicato con impegno al design e all'architettura di interni, alla pittura, all'illustrazione, e si è esibito come mimo e teatrante, e ad Ascona collabora con Charlotte Bara e il marionettista Jacob Flach. Un ciclo di conferenze accompagna la mostra, approfondendo il quadro generale e gli aspetti traversali entro i quali si è sviluppata l'opera architettonica di Carl Weidemeyer ad Ascona. La mostra sarà corredata da una monografia su Carl Weidemeyer, ricca di contributi di vari specialisti, co-edita dall'Accademia di architettura, dal Museo comunale d'arte moderna di Ascona e da Skira.




21mar03 16may03

Stalker. ON/LIVORNO
Osservatorio Nomade

Livorno
Italia

Bottini dell'Olio
viale Caprera
57100 Livorno
tel: +39 0586 820518, 820523
fax: +39 0586 820528

dalle ore 18.00

informazioni:
tel: 347 383 533





22mar03  

ON AIR
studio.eu


Torino
Italia

Politecnico di Torino
Facoltà di Architettura
Castello del Valentino
aula 5

http://www.studioeu.net

Lo studio.eu con sede a Berlino, è stato fondato nel giugno 2000 da tre architetti italiani: Paola Cannavó, Maria Ippolita Nicotera e Francesca Venier. Centrale, nel lavoro dello studio.eu, il rapporto tra architettura e paesaggio ed il ruolo che il paesaggio può assumere non solo nelle trasformazioni urbane, dove questo diventa elemento strutturante dei processi di trasformazione (multiple anger - concorso internazionale, Herzogenaurach 2002: 4°premio, Cottbus-Ostsee concorso internazionale, Cottbus 2001: 1°premio) ma anche nel progetto architettonico, nell'integrazione e compenetrazione di interno ed esterno (bolla di fantasia progetto per una serra nel Parco degli Amici di Pinocchio, Collodi 2001-2002) come pure nella sua completa astrazione (infospazio DARC concorso ad inviti, Venezia 2001: 1°premio). Numerose sono le idee elaborate: quante di queste riusciranno a diventare un progetto realizzato? L'allestimento mette in mostra proprio questa situazione di "sospensione". I progetti non realizzati, sono "on air", sono sospesi, leggeri, vivono sulla carta, lontani anche dalla materialità delle pareti. Ma quando questi si realizzano cambiano, diventano materia. Cambia quindi anche la loro rappresentazione. Essendo ora spazi vissuti diventano qui nell'esposizione immateriali, raggi di luce che proiettati sulle pareti ripropongono l'immagine di una realtà che è altrove. [...]




24mar03 04apr03
  PERRET
La poetica del cemento armato, 1900 - 1954

Torino
Italia

GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta 31
10128 Torino
tel: 011 4429518

fax: 0114429550
http://www.gamtorino.it/

La mostra offre una visione globale dell’opera dei fratelli Perret, analizzando le molteplici ramificazioni nel secolo, ridefinendo la statura di Auguste Perret sia sulla scena dell’architettura francese sia sulla scena internazionale, attraversodisegni originali mai presentati al pubblico, fotografie d’epoca e plastici. Si tenta di ricostruire, attraverso documenti inediti, la loro biografia, la loro formazione classica all’École des Beaux-Arts, il loro rapporto con le tendenze razionaliste della fine del XIX secolo, e di svelare il loro approccio tecnico rispetto al diverso impiego del cemento armato. Un importante spazio è dedicato alla loro formulazione di un “ordine del cemento armato”. Sono anche messe in luce, attraverso numerosi prestiti da parte di musei e istituzioni, le loro importanti relazioni intellettuali con Maurice Denis, Antoine Bourdelle, Josef Sìma e André Gide. Per l’occasione sono state realizzate circa quaranta nuove maquettes con il fine di chiarificare, soprattutto al grande pubblico, l’innovazione delle concezioni spaziali e costruttive dei Perret. Queste sono esposte vicino alle maquette di vecchia data, in particolare quelle delle collezioni della Città di Le Havre, integrate con le collezioni della Cité de l’Architecture e du Patrimoine. Infine, la mostra permette di riscoprire l'Auguste Perret disegnatore di mobili e di interni, attraverso una scelta di mobili originali restaurati.




28mar03 25may03
Nanni Strada
Abitare l’abito

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

http://www.nannistrada.com

Nanni Strada è una delle protagoniste più originali della scena culturale italiana nell’ambito del design, per la rilevanza e l’originalità del suo lavoro e il ruolo pionieristico nel campo del design della moda, di cui è una protagonista di primo piano riconosciuta a livello internazionale. Vincitrice di un Compasso d’oro, presente più volte in Triennale, ha sviluppato una sua ricerca originale e personalissima sempre a stretto contatto con il mondo produttivo, con l’innovazione tecnologica nel campo delle macchine, dei tessuti, dei colori e persino del packaging e della distribuzione. In questo suo percorso ha lavorato per importanti case, firmando collezioni, sviluppando prototipi, realizzando una sperimentazione formale che ha dato vita a un approccio rivoluzionario al vestire. Affermata come disegnatrice di moda, ma in realtà più vicina alle modalità progettuali e al mondo culturale del disegno industriale, Nanni Strada è stata anche accostata alle correnti artistiche del minimalismo e dell’arte povera. La mostra ripercorre le tappe progettuali e professionali del lavoro di Nanni Strada dagli esordi negli anni Settanta fino alle più recenti ricerche. Il percorso espositivo esalta gli aspetti emozionali degli abiti, non solo attraverso la magia materica e cromatica, ma anche attraverso le particolari invenzioni strutturali e le lavorazioni tecniche messe in atto (flessibilità, comprimibilità, geometria variabile, esasperazione delle misure). Vengono, inoltre, messi in evidenza i concetti e gli aspetti teorici sottesi a ogni singola collezione (la taglia unica, la geometria come regola, la rinuncia alla tridimensionalità, l’invenzione di comportamenti, la massima semplificazione, la bellezza materica). La mostra si articola in due parti:la prima è composta da undici grandi schede sull’opera e la ricerca di Nanni Strada; attraverso l’esposizione dei disegni di studio degli abiti, viene mostrato come l’approccio di Nanni strada sia molto più vicino al progetto di design piuttosto che a quello della moda e della sartoria tradizionale. Come dice lei stessa, la creazione dell’abito viene affrontata con “un approccio metodologico tipico del design". La seconda espone invece, disposti su una grande pedana inclinata, gli abiti e i capi più significativi . Un filmato, appositamente girato per l’occasione, integra, spiega e arricchisce il percorso espositivo. Gli approfondimenti relativi ai contenuti della mostra sono disponibili sul sito www.nannistrada.com. Mostra a cura di Raimonda Riccini. Allestimento e progetto grafico: Italo Lupi.





01apr03 13jul03
  Giorgio Grassi. Progetti recenti

Milano
Italia

Spazio Mostre Bovisa
via Durando 10
20158 Milano

informazioni:
Facoltà di Architettura Civile
tel: 02 - 2399.7102 / 7146
fax 02 - 2399.7138
alberta.bergomi@polimi.it

http://www.arch2.polimi.it

La mostra espone i disegni originali e i modelli di sette edifici progettati dal tra il 1993 e il 2000: i quattro progetti per Berlino, Osnabrück, Colonia e Schwäbisch Hall sul tema del museo e i tre progetti, redatti in occasioni diverse, per l'edificio pubblico in piazza Garibaldi a Treviglio, la chiesa di Porto - Santa Rufina a Roma e la ricostruzione del castello di Valkhof a Nimega. Concepiti in un decennio che si apre con il completamento del teatro di Sagunto e che ha visto la realizzazione di importanti opere all'estero - le biblioteche di Groningen e di Valencia, il complesso di Postdamerplatz - i lavori in mostra espongono con chiarezza i temi di una ricerca che si misura costantemente con l'esperienza dell'architettura antica, rivendicando un legame di appartenenza che si contrappone al gioco illusionistico rivolto alla ridondanza dell'immagine.




03apr03 30apr03

Roma
vista dai tetti

Roma
Italia

Casa dell'Architettura - Complesso Monumentale del San Michele a Ripa
Via di San Michele, 25
Roma

Informazioni:
tel: 06-58434858-60
amosca@darc.beniculturali.it

La DARC - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali, ha bandito nel mese di aprile 2002 un concorso sul recupero delle coperture del centro storico di Roma. L'obiettivo del concorso è stato quello di individuare tutti gli elementi di disturbo presenti sulle coperture degli edifici del centro storico e di fornire risposte progettuali che consentano l'inserimento di volumi tecnici, di servizio e altro senza incidere sulla lettura dei lineamenti architettonici e dell'ambiente storicizzato, percepiti nella loro unicità e interazione. Progettare o ri-progettare parti della città, non sempre immediatamente visibili al nostro occhio, ma altrettanto importanti per il raggiungimento della qualità urbana e del decoro pubblico, significa aggiungere valore qualitativo anche agli elementi eterogenei e salvaguardare l'integrità dell'organismo urbano nel suo insieme. In mostra gli elaborati dei partecipanti.




03apr03 12apr03

Interstice/Double Impact
two solo presentations

Amsterdam
Netherlands

W139
Warmoesstraat 139
1012 JB Amsterdam
The Netherlands
tel: + 00 31 20 622 94 34
fax: + 00 31 20 625 12 26
http://
www.w139.nl/
info@w139.nl

'Interstice/Double Impact' comprises two solo presentations; a subtle installation by the British artist Ian Kiaer in the front room, and in the back room an impressive setting created in collaboration with Elastik for a performance by the Italian artist Sissi, which will take place on April 4th starting 9 p.m. In his work, Ian Kiaer (London, 1971), combines architectural concepts with personal memories and references to Western and Oriental art history. His latest installation in W139 brings together reflections on the migration of bees with references to the work of architect Moshe Safdie and an analysis of the specific allocation of space in the Warmoesstraat building. Sissi (Bologna, 1977) has constructed an 'arena' in W139's back room, which serves as the backdrop for her marathon performance 'The Walk'. For this project Sissi has sought active collaboration with Elastik - Igor Kebel, Francesca Sarti, Ek van Rosendaal and Mika Cimolini. Elastik is a network of individuals that join project groups relative to specific demands of a certain project or its committer, as the name says. The space Elastik has designed for the artist Sissi has initiated a series of dramaturgic concepts of gallery space invading in Sissi's work.




04apr03 04may03

TUTTO SONEGO
Rodolfo Sonego sceneggiatore tra arte scienza e letteratura

Roma
Italia

Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti 47
Roma
tel: +39 06 4468616
fax: +39 06 4464694


Informazioni:
tel: 0649919233/23


La mostra, promossa dalla Facolta' di Architettura "Ludovico Quaroni" e da Cinecittà Holding, e' dedicata alla produzione artistica di Rodolfo Sonego, uno dei maggiori protagonisti del cinema italiano dagli anni cinquanta ad oggi. Sonego, scrittore e sceneggiatore di moltissimi film- tra i quali alcuni capolavori interpretati da Alberto Sordi, come "Una vita difficile","Un eroe dei nostri tempi","Il Diavolo" " Il Vedovo","Bello onesto…" etc. etc.- è stato anche pittore e disegnatore. Pittore segreto ma costante e disegnatore instancabile, per quanto le sue opere siano state esposte in rare mostre, sono state recensite da critici d'eccezione, quali Cesare Zavattini e Pierpaolo Pasolini. Nato a Caverzano (BL)il 27 febbraio del'21,Sonego studia a Torino all'Accademia di Belle Arti, fa la guerra da comandante partigiano, conosce a Venezia Emilio Vedova e Giulio Turcato e si trasferisce a Roma chiamato da Roberto Rossellini. Qui comincia subito a lavorare per il cinema. Scrive storie ma vive con gli artisti: Consagra, Turcato, Dorazio, Perilli e Scarpitta che, assieme a Ugo Pirro e a Mario Mafai, costituiscono il variopinto e squattrinato popolo dei pittori assidui alla trattoria Menghi. Pur abbandonando l'idea di diventare pittore, Sonego dedica all'arte, tra il '48 e il '50, almeno tre documentari, prodotti dalla Lux Film, girati da Glauco Pellegrini, presentati alla Biennale di Venezia e rimasti pressoché inediti. Il nucleo della mostra è costituito da 7 video dei disegni di Sonego proiettati su schermi di varie dimensioni e da un montaggio dei suoi film più celebri -Marine machine drawings1&2; Fractal visions(2); Analogous worlds; Withering sketches(2)- e dai tre documentari sull'arte -Lezione di anatomia, Esperienza del cubismo e Parliamo del naso-. L'allestimento e il CD-Rom della mostra, curati dal LaMa(Laboratorio Multimediale di Architettura) sono stati coordinati da Rosalba Belibani;il catalogo è a cura di Rossana Battistacci.




07apr03 18apr03
  CARLO SCARPA
The Craft of Architecture

Wien
Austria
MAK – Austrian Museum of applied arts
Stubenring 5
A-1010 Vienna
tel: +43 01 711 36 0
fax: +43 01 713 10 26
recorded information: +43 01 712 80 00
http://www.MAK.at
office@MAK.at

For almost thirty years, the Italian architect Carlo Scarpa (1906-1978) worked together with the well-known Venetian cabinetmaker Anfodillo to realize his designs. In 1999, the MAK managed to purchase, from the cabinetmakers' archives, a number of design drawings - for the Museo di Castelvecchio in Verona (built 1956-1964), the Galleria Querini Stampalia (1961-1963), the Tomba Brion (1970-1978) a. o. -, but also some furniture design sketches and wooden models of design details such as, for example, design sketches for a working table for composer Luigi Nono. The MAK show presents, for the first time, plans, design sketches, blueprints, and models from this bulk of materials, complemented with photographs of Scarpa's most important built projects. The exhibition documents Scarpa's collaboration with the cabinetmaker Saverio Anfodillo and gives a survey of the life's work of one of the outstanding architects of the 20th century.




9apr03 14sep03

Bracieri / Fires

Milano
Italia

Palazzo della Ragione e Loggia dei Mercanti
Milano

Informazioni:
e123
Via Bartolomeo Giuliano 1
20129 milano
tel: 02/20241494

http://www.e123.it

E' possibile raccontare la luce attraverso i cinque sensi? La luce ha un suono, un sapore, una texture, un profumo, un colore? Cinque bracieri cercano di rispondere stimolando la nostra immaginazione. L'idea è quella di progettare degli elementi di arredo urbano che declinano sensorialmente il tema del braciere. La performance sensoriale (luci, textures, suono, odori, etc.) offerta da ciascun braciere è la fonte di attrazione centripeta intorno a cui avverranno gli incontri. I bracieri sono punti di attrazione, di incontro, di comfort, intorno a cui le persone possono sostare, chiacchierare, trascorrere del tempo senza l'ansia si chiudersi in un interno. Bracieri vuole giocare sul ruolo che avevano i bracieri nelle case del passato: riscaldare, raccogliere, attirare la socialità, usando la metafora di questo arredo in via di estinzione e per riattualizzare la sua funzione sociale e portarla in esterno. Bracieri / fires progettati da e123 e prodotti dalla Filiberti Design Stone sono presenti all'evento “Immaginando Prometeo. Intorno ai miti del fuoco e della luce ”. e123 design è un giovane gruppo di progettazione, attivo a livello internazionale che si forma nel 1996 dalla collaborazione artistica fra Anna Barbara, Paola Bellani, Laura Miotto, Savina Nicolini alle quali successivamente si aggiungono Sara Mazza e Carolina Rapetti. Il gruppo ha due nuclei operativi: a Milano e a Singapore. Progetta innovazione partendo da un'attenta conoscenza dei materiali, da un'accurata analisi delle tendenze, da una esperta progettazione sensoriale e da una strategica gestione della comunicazione.
Interaction design di "Bracieri/Fires": Massimo Banzi, Edoardo Brambilla, Sergio Paolantonio; sound design:Raphael Monzini.




09apr03 11may03

LAB[au]
"sPACE, navigable music"

Bologna
Italia

Distorsonie Futurmusic Fair Festival DF3
LINK
Via Fioravanti 14
Bologna
tel: 051 4154528 / 051 6313497
http://www.linkassociated.org

http://www.distorsonie.it
info@distorsonie.it

LAB[au], laboratory for architecture and urbanism, basato in Belgio, costituisce uno dei più avanzati gruppi internazionali di ricerca nel settore della realtà virtuale architettonica. Il progetto che viene presentato a Distorsonie 2003, denominato sPACE, navigable music , presenta un mondo virtuale compartecipabile di inedita concezione: forme grafiche, volumi cangianti, suoni campionati e spezzettati, immagini, brani musicali, tutti insieme all'interno di uno spazio digitale navigabile in tempo reale da più utenti. Gli spostamenti all interno di questa matrice provocano continue modificazioni nell intorno, nella configurazione spaziale degli elementi, nel fluire asincrono delle tracce sonore. Ci si muove all interno di suonicoloriforme che mutano al nostro stesso mutare spazio-temporale: ad ogni passo virtuale qualcosa cambia, ogni azione provoca modificazioni del contesto. Durante la performance immersiva, ad accesso libero, che si ripeterà dalle ore 21 alle 24 presso il LINK di Bologna Manuel Abendroth e Jérôme Decock di Lab-au presenteranno gli esiti della propria più recente ricerca. Distorsonie Futurmusic Fair Festival DF3, prodotto da H-uge, è tre giorni e tre notti di concerti, dj set, performances, installazioni audio e video, incontri, workshops, attorno alla creatività legata alle nuove tecnologie. Ideato all interno del LINK Project di Bologna nel 1995, è stato il primo Festival in Italia dedicato alla musica elettronica, in ogni sua diversa sfumatura, e nelle possibili interazioni con le immagini.

http://www.lab-au.com
http://www.lab-au.com/space




10apr03 12apr03

Distorsonie FuturmusicFairFestival df03

Bologna
Italia

LINK
Via Fioravanti 14
Bologna
tel: 051 4154528 / 051 6313497
http://www.linkassociated.org
http://www.h-uge.org/
http://www.distorsonie.it
info@distorsonie.it

Distorsonie: dal 1995, tre giorni e tre notti di concerti / dj set / performances / installazioni audio e video / incontri / workshops attorno alla creatività legata alle nuove tecnologie. ideato all'interno del Link Project di Bologna, è stato il primo festival in Italia dedicato alla musica elettronica, in ogni sua diversa sfumatura, e nelle possibili interazioni con le immagini. Ogni anno ospita alcuni tra i più interessanti artisti italiani e internazionali, affermati ed emergenti Nel 2003 distorsonie assume un nuovo nome: df03 futurmusic fair festival, che corrisponde ad una rinnovata identità, sempre più incentrata sulle forme di comunicazione rese possibili attraverso i suoni e le immagini digitali, e presenta in programma alcuni tra i migliori artisti internazionali e italiani che si muovono nell'ambito delle arti elettroniche per una 3 giorni di musica elettronica eclettica: dalle rarefazioni della ambient alle atmosfere sinuose del vintage e dell'esotico, dal soul elettrificato della disco all' umanomeccanico della electro, dai beats partystyle dell'house alla potenza e poesia della techno, dal funky spezzato del breakbeat alle profondità del drum'n'bass, dalle ricerche minimali dell'indietronica alla forza punk delle sperimentazioni più estreme. Istallazioni e performances innovative: costruzione di spazi sonori e visivi astratti, architetture modulari di frequenze e pixels, comunicazione poetica e performativa, clothesdesing proiettato nel futuro. Incontri: sull'essenza e il contesto delle arti elettroniche. Show cases e promo: di etichette, artisti, eventi.
Artisti: Alexander Robotnick, Matthew Herbert, Max Durante, Four Tet, Jan Jelinek, Populous, Ambit3, Derrick May, Dj Stingray (Drexciya), King Britt with Ivana Santilli, Lory D, Robert Owens, Otto Von Schirach, Phoenecia, Patrick Pulsinger, Louie Austen, Twinnie.




10apr03 12apr03

HANS HOLLEIN, Vienna Aufbauen und Aushöhlen

Berlin
Deutscheland

Aedes East Forum
Rosenthaler Str. 40-41,
Hackesche Höfe, Hof II,
10178 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

Hans Hollein, the international active architect, visionary and Pritzker Prize laureate, is concerned with a new formulation of the high-rise subject since his studies at the IIT in Chicago in the fifties. Since this time he is interested in the construction under ground - free non-tectonic hollowing out and the creation of non-rectilinear spaces. Additive and Subtractive - built up and excavate. Hollein goes not only up in height, but also digs himself into earth. The exhibition presents this duality with concepts, ideas and realizations: Renderings and models - from early studies in clay or poured out of lava, up to perfect simulations. Plans but also clippings as well as hand drawings illustrate Holleins intention to create another, new type of high-rise and cave. Next to early visions, three high-rise projects in his hometown Vienna are introduced (among those are the Monte Laa PORR towers, which were strongly discussed at the Biennale Venice and the MOMA), designs for Tokyo and Vienna up to a carillon for Berlin. Furthermore the realized constructions Torre Interbank in Lima, Peru and the Generali/Media Tower in Vienna are on display. These high rise projects are faced by underground room concepts, which play an important role in Holleins philosophy of architecture from the start. The exhibition shows for example the New Museum in Mönchsberg for Salzburg and the Vulcania - Parc Europeen du Volcanisme -, which was opened last year in french Auvergne. All pojects share Holleins manifold form- and material language: towers, which lean obliquely out, floating cloudy superstructures, interlocked building blocks, surprising sculptural elements and pure masterly roomdesign in the underground constructions.




11apr03 18may03

newlogo IUAV

Venezia
Italia

Aula magna ai Tolentini
Santa Croce 191
I-30135 Venezia
tel: +39.041.257-1819
fax: +39.041.257-1738
comesta@iuav.it

La mostra presenta i lavori di tutti i progettisti invitati al concorso internazionale per il disegno del nuovo logotipo IUAV e il progetto di una nuova identità grafico-visiva coordinata: Philippe Apeloig (vincitore), Neville Brody / Research Studios, Matthew Carter, Gert Dumbar / Studio Dumbar, Mevis & Van Deursen, Paula Scher / Pentagram, Massimo Vignelli.




11apr03 09may03
  ARCHIPENSIERI
Gianni Pettena, Opere 1967-2002

Pontedera
Italia

Fondazione Piaggio
viale Rinaldo Piaggio 7
56025 Pontedera (PI)
tel: +39 0587 27171
fax: +39 0587 290057
museo@museopiaggio.it
http://www.museopiaggio.it

La mostra, prima retrospettiva in Italia, presenta il lavoro di Gianni Pettena artista, architetto e designer, attraverso video, documenti d’archivio, fotografie e disegni delle sue performances, installazioni, e oggetti di design dalle prime realizzazioni degli anni Sessanta ad oggi. L’esposizione è una versione ampliata della mostra realizzata al FRAC di Orléans dal 4 febbraio al 26 aprile 2002. Gianni Pettena, nato a Bolzano nel 1940, laureato in architettura all’Università di Firenze, è stato, alla fine degli anni ’60, uno dei primi e più importanti rappresentanti della “architettura radicale”, e in seguito fondatore della “Global Tools”, contro-scuola di architettura e design (Milano 1974-1976), che riunisce gli stessi protagonisti del movimento radicale. Artista che ricorre al linguaggio architettonico e architetto che si appropria delle logiche artistiche, continua a operare nell’ uno e nell’altro campo, rifiutando i confini tra le discipline, e definendosi invece un “anarchitetto”. [...]




12apr03 24may03

Le mille e una notte:
installazioni, video e dibattiti per un'isola dell'arte in pieno centro

Milano
Italia

IdA - Isola dell'Arte
Stecca degli artigiani / Giardini dell'Isola
via Confalonieri
Milano
tel: +39 339 3786355
http://www.cantierisola.org
ida@undo.net

Isola dell'Arte è un'associazione fondata da artisti, critici e curatori, per proporre al Comune di Milano di usare gli spazi vuoti della Stecca degli artigiani - un'ex-fabbrica di proprietà comunale - come centro per l'arte contemporanea, e per creare un dialogo con le realtà sociali che operano nel quartiere Isola che si prefiggono di salvare i due giardini adiacenti alla Stecca minacciati di distruzione dal progetto urbanistico Garibaldi-Repubblica. Il 13 aprile, durante il mercato biologico organizzato dalle associazioni del quartiere, Isola dell'Arte si presenta al pubblico con il primo evento artistico del ciclo "Le mille e una notte", un titolo simbolico che si richiama alla possibilità di salvare la Stecca degli artigiani attraverso il racconto dell'arte; un racconto intorno alla precarietà che avvolge lo spazio e il futuro dell'Isola. Saranno realizzati interventi di: A12, Mario Airò, Stefano Arienti, Stefano Boccalini, DE-ABC, Gabriele Di Matteo, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Adrian Paci, Bert Theis, Grazia Toderi, Undo.net, Cesare Viel, Luca Vitone. Il gruppo Park Fiction di Amburgo aderisce al programma con la versione in lingua italiana del film "I sogni lasciano le case e scendono in piazza" presentato a documenta11. Per la stessa giornata, alle ore 16, l'associazione organizza alla Stecca un convegno sul tema "Quali spazi per l'arte di oggi? Prospettive e progetti per la Stecca". Con questa iniziativa si vuole lanciare il dibattito sulla mancanza di spazi per l'arte contemporanea a Milano e sul tipo di spazi che più si adattano alle nuove ricerche. Come arrivare all'Isola: stazione FS e MM Garibaldi, Tram 29, 30, 11, 4, bus 82 o in bici.




13 apr03 13 apr03

ON/Salento:
Along the Egnatia
memories of displacement in between Rome and Istanbul


Roma
Italia

Fondazione Adriano Olivetti
Sala Roberto Olivetti
Via G. Zanardelli, 34
Roma
tel: +39 06 6877054
info@fondazioneadrianolivetti.it

http://www.stalkerlab.it

La Via Appia - da Roma ad Otranto - e successivamente chiamata Via Egnatia è un antica strada romana che fu costruita lungo il Sud Italia, l'Epiro, la Macedonia e la Tracia per collegare Roma a Bisanzio, le capitali dell'impero romano occidentale e orientale. Lungo la Via Egnatia milioni di persone sono state costrette a peregrinare dopo aver abbandonato la propria terra. Questa strada è stata muta testimone - nell'ultimo secolo, dalla caduta dell'Impero Ottomano fino ai flussi di Rifugiati di oggi - del drammatico spostamento di milioni di Albanesi, Armeni, Bulgari, Greci, Slavi, Turchi, Curdi, Afgani, Iracheni rifugiati e immigrati provenienti dal Sud o dall'Est dell'Europa Occidentale. Along the Egnatia intende ricostruire le esperienze di questi flussi migratori attraverso le testimonianze di centinaia di persone che hanno vissuto in prima persona questo drammatico attraversamento. Martedì 15 aprile il progetto Along the Egnatia sarà presentato alla Fondazione Adriano Olivetti di Roma. In questa occasione sarà inaugurata la prima Agenzia in Viaggio europea che si preoccuperà di raccogliere e registrare le testimonianze delle esperienze sulla Via Egnatia. Inoltre saranno esposti 18 metri di chianche di pietra leccese provenienti dalla Cave di Cursi in Salento (l'italiana Finis terrae verso l'est laddove comincia la Via Egnatia) - su cui si potrà scorgere incisa sulla costa la mappa del percorso della Via Appia/Via Egnatia da Roma a Istanbul. Questi 18 metri di pietre della memoria viaggeranno il 30 aprile dalla Fondazione al Centro Interculturale Monte Ararat di Roma dove si raccoglieranno altre testimonianze, altre storie da collezionare che comporranno il primo chilometro della Via Appia/Egnatia. Altri chilometri di pietre della memoria saranno disposti ad Otranto - luogo principe di transizione, di attraversamento, testimone di migliaia di tentativi di fuga - e successivamente a Salonicco e ad Istanbul. A partire dal 15 aprile saranno coinvolti centinaia di emigrati che raccontando la loro esperienza - dall'abbandono della propria terra, all'attraversamento della Via Egnatia - trasformeranno ogni pietra in una storia, memoria del lungo tragitto fino ad Istanbul. Le testimonianze saranno raccolte a Roma - alla Fondazione Adriano Olivetti - e successivamente alla KunstWerke di Berlino (in occasione della mostra Territories curata da Anselm Franke) e al Palais de Tokyo di Parigi (in occasione della mostra GNS general navigation system a cura di Nicolas Bourriaud). Le tre principali città europee che hanno testimoniato il grande flusso immigratorio accogliendo comunità oggi molto radicate nel territorio (si pensi a quella armena a Parigi o la curda a Roma). La Via Egnatia di chianche leccesi costituirà un atlante di memorie. Un monolite frammentato che viaggerà da Roma ad Istanbul passando per Otranto e Salonicco, dove le storie collezionate saranno disposte nei luoghi dell'esperienza e dove altre storie da collezionare saranno incise sulle pietre. Along the Egnatia è un progetto di Osservatorio Nomade all'interno del progetto ON/Salento.




15apr03 30apr03

Digital Culture Evening:
Lost Guides performance


New York, NY
USA

New Museum of Contemporary Art
583 Broadway
New York
NY 10012
tel: 212-219-1222
fax: 212-431-5328
newmu@newmuseum.org
http://www.newmuseum.org

Artist/director Angie Eng, with artists Gabrielle Latessa, Benton C. Bainbridge, Brian Moran, and architects Omar Khan and Laura Garofalo (Liminal Projects) perform Lost Guides, an audio/visual performance, in the New Museum's Zenith Media Lounge. Demonstrating how sounds and visuals can transform static space, the artists create audio samples and digital images in real-time that are projected onto the surface of a Mylar tent located in the center of the gallery space. The performance can be viewed live on the web at http://www.turbulence.org. Lost Giudes is free and open to the public on Tuesday, April 15, 2003, 6.30-8.00pm.

http://www.turbulence.org




15apr03 15apr03

Arata Isozaki
Electric Labyrinth


Rivoli (To)
Italia

Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
P.zza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (To)
tel: +39 011 9565222
fax: +39 011 9565230
http://www.castellodirivoli.org
info@castellodirivoli.org

Il Castello di Rivoli presenta Electric Labyrinth, la ricostruzione dell’installazione multimediale originariamente creata da Arata Isozaki nel 1968 per la XIV Triennale di Milano. Subito distrutta nel corso di una storica occupazione dell’edificio della Triennale, l’installazione è stata ricostruita da Isozaki nel 2002 e sarà quindi visibile al pubblico italiano per la prima volta. Nel 1968, la XIV Triennale di Milano venne inaugurata mentre il clima politico e sociale raggiungeva uno dei suoi momenti più caldi. Durante la conferenza stampa, tenutasi il 30 maggio, centinaia fra artisti, intellettuali, studenti e professori di architettura presero d’assalto la sede della Triennale e la occuparono per dieci giorni. Malgrado guardasse con attenzione il movimento di protesta allora nascente, la mostra, all’interno della quale la sala progettata da Isozaki rappresentava uno dei contributi di maggior spicco, venne completamente distrutta.Ricostruita con il supporto del Castello di Rivoli, dello ZKM|Zentrum für Kunst und Medientechnologie, Karlsruhe, della Fundação Serralves, Porto e su iniziativa curatoriale di Hans Ulrich Obrist, l’installazione Electric Labyrinth, rappresenta uno dei più importanti capitoli di sperimentazione interdisciplinare degli anni '60, nell’ambito di un dialogo che coinvolge arte, architettura, musica e proponendo un diretto impegno nei confronti di tematiche quali la guerra e la crisi sociale.




16apr03 24aug03
NETWORKING CITY

Prato
Italia
Officina giovani
Cantieri Culturali Ex-Macelli
Piazza Macelli
Prato
tel: +39 0574 4616753
fax: +39 0574 4616779
http://www.officinagiovani.it

Si inaugura giovedì 17 aprile, alle ore 18.00, NETWORKING CITY, frutto della collaborazione tra Meschac Gaba, Carlos Garaicoa, Stalker, Superflex e Bert Theis e 70 giovani artisti del operanti in Toscana. Promosso dalla Regione Toscana-Tra Art Rete Regionale per l'Arte Contemporanea, e dai Comuni di Firenze, Livorno, Monsummano Terme, Prato e Siena, "Networking" nasce nel 2000 come progetto annuale finalizzato alla valorizzazione e alla formazione della creatività giovanile nei campi della sperimentazione e della ricerca. Questa seconda edizione, a cura di Marco Scotini, porta il sottotitolo "Le città della gente/The cities of people ed è stato strutturato come un vasto laboratorio territoriale articolato in in tre sezioni fortemente interrelate che hanno come comune denominatore il tema della trasformazione della città contemporanea: cinque Workshop; due incontri/dibattito denominati Town Meeting su esperienze di urbanistica partecipata e attivismo popolare con urbanisti, sociologi e artisti, realizzati con la collaborazione del SESV (Spazio Espositivo Santa Verdiana); la mostra/evento finale Networking City. I workshop si sono svolti a Firenze, Prato, Monsummano Terme, Livorno e Siena tra marzo e aprile 2003. Sono stati concepiti dagli artisti invitati come un vero e proprio progetto in cui elaborare le ricerche sul piano urbanistico, pubblico e sociale che ciascuno di questi artisti persegue. Tutto il lavoro dei workshop è stato documentato dal fotografo Andrea Abati. Networking City è una piattaforma pubblica e collettiva, un'area di servizio simbolica fatta di identità emergenti e della loro possibile organizzazione sociale. E', in qualche modo, la memoria delle città attraversate ma anche la proiezione sintetica dei concetti chiave che ci hanno guidato nei due mesi del laboratorio territoriale "Le città della gente": network nomade in cinque città della Toscana alla scoperta di una geografia meno ufficiale ma più reale, meno riconoscibile ma emergente. Riciclare, ri-costruire, attraversare, autorganizzarsi sono solo alcune voci del lessico Networking City e, allo stesso tempo, sono le pratiche ordinarie, le determinazioni relazionali che in questo spazio si cerca di attivare, di mettere in forma. A conclusione della manifestazione sarà pubblicato un volume che raccoglierà tutte le esperienze di Networking - Le città della gente.




17apr03 31may03
Framed: Film and the Construction of the American Modern Home

San Francisco, Ca
USA
San Francisco Museum of Modern Art
151 Third Street
San Francisco, CA 94103
tel: 415/357-4000
tdd: 415/357-4154
fax: 415/357-4037
events@sfmoma.org
http://www.sfmoma.org




19apr03 24aug03

Bernard Khoury Architects, Libanon
PLAN B - Projekte in Beirut

Berlin
Deutscheland

Aedes West
S-Bahnbogen 600
Savignyplatz
10623 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The exhibition is representing the architecture of Bernard Khoury who is born in Beirut, Lebanon. Still living and working locally he is the author of several experimental projects. His work is reflecting on the major reconstruction efforts that have been taking place in Beirut during the so-called postwar period. In the absence of any coherent institutional involvement in the reconstruction process Beirut finds itself in the hands of private financial and real estate ventures. Institutional architecture as we would like to define it in the West does not exist. Khoury describes "postwar” Beirut as a hyper-contemporary version of a capitalist city in a state of anarchy, a fantastic but terrifying product of western influences gone out of control. Khoury´s projects will be exposed through a scenario as a re-interpretation of the given context and should be regarded as a by-product of the environment through which they exist. The B 018 Club, the restaurant/ bar Centrale and Yabani were built in the last three years (1998–2001) and erected in strategic sites in the city (the site of an ex-refugee camp, the location of the old demarcation line). They have a predetermined life span (six to nine years) after which their operation will be terminated and the constructions dismantled. The buildings are a progressive mutation of war damaged buildings and deal with programs of entertainment. During their eight years of practicing architecture Khourys proposals for residential, commercial and educational buildings did not get the credibility required to materialize most of them. The exhibition will also include a selection of theoretical projects. As Khoury said: "They translate the image of a hazardous reality that has yet to prove to find its place in the fantastic fiction of the reconstruction of the city, which is now taking place. Speakers at the opening: Kristin Feireiss, Berlin and Johannes Odenthal, director of the exhibition "DisORIENTation" at the House of World Cultures, Berlin.




25apr03 29jun03
VISIONS AND UTOPIAS
Architectural Drawings From The Museum Of Modern Art, New York

Frankfurt am Main
Deutscheland
Schirn Kunsthalle Frankfurt
Römerberg
D-60311 Frankfurt am Main
tel: +49 6929 820
fax: +49 6929 82240
welcome@schirn.de
http://www.schirn.de

The exhibition outlines the art of architectural drawing in the 20th century by presenting a number of outstanding works from the collection of The MOMA, New York. The impressive quality and artistic variety of these works bear evidence of the individual hand of great architects and extraordinary draftsmen - from the early modern masters such as Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, or Mies van der Rohe to contemporary protagonists in the field like Zaha Hadid, Rem Koolhaas, or Daniel Libeskind. Comprising about 200 works, the presentation reveals the architectural drawing as an independent art genre which has been subject to a radical change since the onset of the digital revolution and its impact on the practice of architecture. The exhibition also elucidates its immense range in the past century: while the presentation starts with Otto Wagner's sophisticated ink drawing of the Ferdinandbrücke in Vienna from 1896, computer printouts using the latest architectural software by Arata Isozaki or Zaha Hadid mark the end of the century.
Ben van Berkel and Caroline Bos and their Amsterdam "UN Studio" have developed a spectacular solution for the presentation based on a suspended wall system.
LIST OF ARTISTS: Raimund Abraham, Emilio Ambasz, Tadao Ando, Erik Gunnar Asplund, Herbert Bayer, Ricardo Bofill, Mario Botta, Andrea Branzi, Roberto Burle Marx, Santiago Calatrava, Iakov Chernikov, Peter Cook (Archigram), Coop Himmelb(l)au, Neil M. Denari, Elizabeth Diller, Theo van Doesburg, Peter Eisenman, Hugh Ferris, Sir Norman Foster, Yona Friedman, R. Buckminster Fuller, Frank O. Gehry, Michael Graves, Zaha M. Hadid, John Hejduk, Ron Herron, Albrecht Heubner, Chuck Hoberman, Steven Holl, Hans Hollein, Emil Hoppe, Arata Isozaki, Philip Johnson, Louis I. Kahn, Marcel Kammerer, Friedrich Kiesler, Rem Koolhaas, Leon Krier, Kisho Kurokawa, Ernesto Bruno Lapadula, Le Corbusier, Daniel Libeskind, Morphosis, Richard Meier, Erich Mendelsohn, Ludwig Mies van der Rohe, Paul Nelson, Richard Neutra, Oscar Niemeyer, Oscar Nitzchke, OMA (Office for Metropolitan Architecture), Gaetano Pesce, Walter Pichler, Hans Poelzig, Cedric Price, Aldo Rossi, Paul Rudolph, Eero Saarinen, Otto Schönthal, Massimo Scolari, Skidmore, Owings and Merrill, Ettore Sottsass, Friedrich St. Florian, Sir James Frazer Stirling, Superstudio, Bernard Tschumi, Venturi and Rauch, Lauretta Vinciarelli, Rafael Vinoly, Otto Wagner, Michael Webb (Archigram), SITE, Frank Lloyd Wright, Elia Zenghelis.
EXHIBITION ARCHITECTURE: UN Studio (Ben van Berkel/Caroline Bos), Amsterdam.




29apr03 03aug03
Op het grensvlak van stedenbouw en architectuur Kees Christiaanse Architects & Planners

Antwerpen
Belgium
De Singel
International Kunstcentrum
Desguinlei 25
2018 Antwerpen
Belgium
tel: +32 03 248.28.28
fax: +32 03 248.28.00
tickets@desingel.be
http://www.desingel.be/

De relatie tussen stedenbouw en architectuur reflecteert voor Christiaanse de verhouding tussen samenleving en individu. In een democratische samenleving is stedenbouwkundig ontwerpen het zoeken naar elementaire principes waarbinnen vrijheid van individuele expressie mogelijk is. Het thematiseren van de alledaagsheid door een specifieke uitdrukkingsvorm uit het programma of de context te halen (culturele recycling) is voor hem een middel om dat doel te bereiken. Het gebruik van archetypische motieven - zonder in extremen te vervallen - maakt de architectuur van Christiaanse voor iedereen herkenbaar en toegankelijk. Vaak vormt een complex van oude en nieuwe gebouwen een samenhangend geheel. Zijn gebouwen zijn bij uitstek ‘intelligente ruïnes’.




01may03 15jun03

1st International Architecture Biennale Rotterdam:
Mobility


Rotterdam
Netherlands

1st International Architecture Biennale
Rotterdam

Informazioni:
Tineke van den Polder

tel:
+31 10 440 1331
fax: +31 10 436 4335
http://www.biennalerotterdam.nl
tvdpolder@1ab.nl

This large-scale event will be held every two years in the Dutch port city of Rotterdam, itself recognized worldwide as an architectural trendsetter. The first architecture biennial focuses entirely on the theme of 'mobility', examining the issue of modern-day mobility and the consequences for architecture and urban development. Architects, civil engineers, urban planners, traffic experts, landscape architects, students, filmmakers and photographers from around the world will spend two months presenting plans and exchanging ideas in the form of exhibitions, lectures, publications, debates, films and excursions. The main programme will be held in two separate venues: the Netherlands Architecture Institute (NAi) and the warehouse Las Palmas on the Kop van Zuid. Activities and exhibitions in the NAi will focus exclusively on mobility by car, or 'automobility'. In Las Palmas, mobility in all its forms and guises will be explored to its fullest. Renowned architects and artists, as well as up-and-coming talent, will be given the space to present and discuss their ideas and visions of the future in the Mobility Laboratory. The curator is Francine Houben, partner in the Mecanoo architecture firm and professor at the Delft University of Technology.




07may03 07jul03
  ZAHA HADID
Architecture

Wien
Austria
MAK – Austrian Museum of applied arts
Stubenring 5
A-1010 Vienna
tel: +43 01 711 36 0
fax: +43 01 713 10 26
recorded information: +43 01 712 80 00
http://www.MAK.at
office@MAK.at

This exhibition displays current and recent projects in Europe, North America, and Asia. The wide range of work on exhibit includes a large-scale urban plan; international design competition proposals; building designs for contemporary cultural facilities; sports facilities; documentation of current projects under construction, and completed buildings and installations. Many of Zaha Hadid's commissions were attained through the processes of open and invited international design competitions. Hadid has received the highest distinction in several design prizes over the past decade. Her winning competition projects on display in this exhibit include the Rosenthal Center for Contemporary Art, Cincinnati, Ohio (1997); the Contemporary Arts Center in Rome, Italy (1998); the Science Center in Wolfsburg, Germany (1999); and the recent commission to design the Temporary Guggenheim Museum in Tokyo, Japan (2001).




14may03 17aug03
Legno, industria, design: dagli archivi Fantoni

Udine
Italia

Chiesa sconsacrata di San Francesco
Largo Ospedale Vecchio
Udine

Informazioni:
Galleria d ’Arte Moderna
tel: +39 0432 295 891
http://www.comune.udine.it/gam
Centro Ricerche Fantoni
tel: +39 0432 976 47
http://www.fantoni.it

http://www.fantoni.it/mostra_fantoni/index.htm

L'evoluzione del prodotto, la ricerca, l'architettura industriale, l'espansione commerciale: tutto questo viene raccontato al pubblico attraverso disegni, foto, macchine industriali, prodotti e prototipi provenienti dall'archivio storico Fantoni. Allestita nella suggestiva Chiesa di San Francesco, la mostra, a cura di Anna Llombardi, è suddivisa in cinque sezioni: architettura, design, comunicazione, tecnologia e Centro Ricerche Fantoni.





14may03 31jul03
AUSTRIA WEST
Tirolo e Vorarlberg
Nuova architettura

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

L’Austria occidentale ha conosciuto nell’ultimo decennio una crescente attenzione per la cura del paesaggio ed il rinnovamento delle città. Per la prima volta verrá esposta una rassegna di opere di una nuova generazione di architetti dell´Austria occidentale, tra i quali anche alcuni protagonisti della scena architettonica internazionale. La Triennale di Milano è la prima tappa di una mostra, ideata da Peter Lorenz ed organizzata dalla ARCHIcultur.EU di Innsbruck, che tra il 2003-2005 esporrà in almeno sei paesi europei, in America ed in Asia. L’architettura dell’Austria occidentale oggi è considerata, tra le culture architettoniche regionali, come quella in Europa con il maggior potere di penetrazione internazionale. Poche altre regioni possono vantare una simile densità e intensità di espressione architettonica. La storia di questo sviluppo è progredita in modo molto differente nelle due regioni di Tirolo e Vorarlberg: quest’ultimo si rifà ad un periodo in cui la sperimentazione su modelli residenziali e la riscoperta della costruzione tradizionale in legno furono temi architettonici nuovi; lo sviluppo tirolese, invece, avvenne più tardi e probabilmente fu anche meno “radicato” che in altre regioni. L´architettura di queste due regioni ha oggi raggiunto un livello che le rende degne della loro posizione a livello internazionale. Curata da Liesbeth Waechter-Böhm, l’esposizione si articola in fotografie, progetti e testi per un totale di 55 tavole supportate da circa 20 modelli, 3 video collegati a progetti e un video introduttivo sull´Austria occidentale. Un report sulla “vita di tutti i giorni dell’architettura” in entrambe le province introduce la mostra. Alla mostra sono esposti i progetti piú significativi ed attuali degli architetti più importanti dell´Austria Occidentale: Baumschlager e Eberle, Arno Bereiter, Cukrowicz e Nachbaur-Sturm, Dietrich e Untertrifaller, Georg Driendl, Hugo Dworzak, Roland Gnaiger, Henke e Schreieck, Heubacher-Sentobe, Gohm e Hiessberger, Hermann Kaufmann, Rainer Köberl, Christian Lenz, Peter Lorenz, Manzl e Ritsch.Sandner, Marte e Marte, Noldin e Noldin, Johann Obermoser, Wolfgang Pöschl, Helmut Reitter, Riccione Architekten, Wolfgang Ritsch, Hanno Schlögl, Bruno Spagolla, Steinmayr e Mascher, Walter Unterrainer.





15may03 13jul03
SPACED OUT. Gianluca Milesi, esercizi di architettura

Firenze
Italia
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura

SESV, SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA
piazza Ghiberti, 27
Firenze ITALIA
tel +39 055 570050
fax +39 055 575904
http://www.architettura.it/sesv
sesv@architettura.it

http://www.science-architecture.com

Proposta per la prima volta al SESV di Firenze, la mostra descrive, attraverso un personale allestimento delle opere prodotte negli ultimi anni, il singolare percorso di ricerca di un giovane architetto che ha scelto di vivere e di operare tra Milano e Brooklyn. Tra i progettisti italiani delle ultime generazioni, Milesi segue una singolare linea di ricerca che trova origine in una radicata condizione di spaesamento e di dislocamento. Egli registra tale condizione nella propria personale interpretazione dello spazio urbano, per poi tradurla in una progettualità sospesa tra diversi stati di realtà. L’esposizione si propone in tal senso come sintomatica manifestazione di una condizione diffusa soprattutto tra i progettisti che hanno operato la scelta di mettere in discussione i propri radicamenti culturali. Nell’opera di Milesi sono rintracciabili molte delle suggestioni prodotte da un’epoca di cambiamento. Al punto che il confronto tra tecnologie dell’epoca industriale e quelle derivate dalla rivoluzione digitale diventa un motivo di ricerca poetica. “Forse per caso, certo per motivi che a me sfuggono – scrive Cesare Birignani sul catalogo pubblicato da Mandragora - l’implosione dell’eroica età della macchina corre di pari passo coi primi respiri della nuova civiltà digitale. Gianluca Milesi questa strana coincidenza l’ha intuita con estrema lucidità. In una mossa densa di significato, il suo lavoro interviene sul mondo della bassa tecnologia col mezzo digitale. [..] La sua ricerca non è quella di un’improbabile armonia fra i due mondi. Le sue forme parassitarie si incrostano sui mattoni delle fabbriche, attraversano le carni cementizie delle spaventose e splendide warehouses di New York, ma mai in modo mimetico-cosmetico”. I lavori dello studio sono raccolti sotto il nome di science-architecture. Aurelia Duplouich fa parte dello studio dal 2002. Samantha Bertolotto, Cesare Birignani, Federico Cappellina, Verdiana De La Pen, Lory Laera, Alessandro Orsini e Thomas Tsang hanno collaborato con le loro specifiche conoscenze a diversi progetti.

> SESV




16may03 30may03
Trash Culture

Barcelona
Espana
Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB)
Montalegre, 5
08001 Barcelona
tel: 34 3 3064100
http://www.cccb.es/ 
activitats@cccb.org 

A trash culture product is basically something dreadful which holds a fascination for us. That is, a work in which error has become an essential expressive resource. Trash culture elevates to an aesthetic category everything that official culture regards as aberrant, it makes discourse out of what correctness has relegated to the fringe. The pure trash product is not the result of a particular strategy: to put it another way, it is what is produced when a given creator sets out to achieve an end according to accepted aesthetic canons and unintentionally takes a wrong turning. Marked by its condition as a failed aspirant to the status of art, the trash product is often related to kitsch: it looks at itself in the mirror of Art with a capital A and sees a distorted image. Trash culture may even on occasion fortuitously achieve formal solutions which, due to their radical distance from established art, border on a territory near the avant-garde. Trash culture is in the eye of the beholder. It is not usually the creators who isolate and define the trash aesthetic, but its consumers. This context sees the emergence and development of habits of perception and enjoyment of the work that have very little to do with the traditional relation between academic art and its receiver. The trash product allows the spectator to feel superior to the creator and, therefore, to develop a relationship with the work on the basis of irony. [...]




20may03 31aug03

Plasticiens en mouvement

Bruxelles
Belgium

De Markten
5 Vieux Marché aux Grains
1000 Bruxelles
Tel: 02 512 34 25
demarkten@demarkten.be

http://www.plasticiens-en-mouvement.org

Après une première création, initiée par l’atelier Graphoui à la Biennale de Dakar en 2002, plasticiens du Nord et du Sud se rencontrent à Bruxelles en une exposition où se confrontent leurs travaux plastiques et leurs créations audiovisuelles. Les artistes Philip Aguirre y Otegui, Soly Cissé, Gérald Dederen, Kan Si, Ndary Lo, seront à Bruxelles après Dakar, rejoints par les interventions inédites de Michel François, Meshac Gaba, Laone Lopes, Aimé Ntakiyica et Narcisse Tordoir. Conception du projet : Tania Nasielski.





22may03 06jul03

“L’architettura” in copertina

Roma
Italia

Fondazione Bruno Zevi
Via Nomentana 150
00162 Roma
tel: +39 06 8601369
fax: +39 06 8601369
http://www.fondazionebrunozevi.it/
info@fondazionebrunozevi.it

Inaugurazione: 22 maggio alle ore 18.00

La mostra presenta oltre 400 bozzetti originali delle copertine della rivista "L’architettura - cronache e storia", fondata e diretta da Bruno Zevi, disegnati tra il 1955 e il 1997 dallo Studio di architettura Nizzoli-Oliveri. Il materiale, cui si aggiunge la vivace e stimolante corrispondenza tra Bruno Zevi e Mario Oliveri, è stato donato nel dicembre 2002 dall’architetto Oliveri alla Fondazione Bruno Zevi. Saranno inoltre esposti oltre 100 disegni realizzati da Marcello Nizzoli per le stesse copertine e conservati presso il CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione - di Parma Proprio per il lungo arco di tempo in cui è stato prodotto, il materiale consente di leggere, dall'osservatorio particolare della grafica, i principali mutamenti artistici e architettonici intervenuti dal dopoguerra. Allestita dall’architetto Maurizio Di Puolo, la mostra sarà accompagnata da una pubblicazione, edita dalla Fondazione, che conterrà, oltre alle testimonianze di Mario Oliveri e Lisa Licitra Ponti e al saggio critico di Sergio Polano, la documentazione del materiale esposto e l’inventario del materiale donato alla Fondazione. La mostra rimarrà aperta con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 14.00 o su appuntamento.




22may03 30jun03

INCLUSIVE
The Architecture of Louis Vuitton

Berlin
Deutscheland

Aedes East Forum
Rosenthaler Str. 40-41,
Hackesche Höfe, Hof II,
10178 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The invitation extended by Aedes Gallery to Louis Vuitton Malletier to participate in an exhibition of their building projects, derives from the "inclusive" approach employed by both Aedes and LV in revealing young talented architects as well as from the importance of exploring the topical subject of retail architecture. The interest within the architectural community surrounding the current LV exhibition in Tokyo, underscores the success of a prodigious number of contemporary buildings. The presentation of eleven projects by six architects for one brand illustrates the results of this unique inclusive method to retail architecture, whereby numerous offices share common themes and ideas while achieving a singular brand identity. The exhibition is showing models, drawings, photographs and prototyps of the projects. The exhibition is the part of a series in which Aedes focuses in the next two years the subject of corporate/retail architecture and branding.
Projects by: Jun Aoki (Tokyo), Philippe Barthélémy and Sylvia Griño (Paris), Kengo Kuma (Tokyo), Kumiko Inui (Tokyo), Aurelio Clementi (Verona), Eric Carlson/ David McNulty (Paris).




23may03 05jul03
Grafica, Architettura e Disegno in Messico.
Advento: un Progetto di Architettura Sociale

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

Advento è un’associazione civile creata e fondata dall’artista messicano Raymundo Sesma nel 1995, che unisce l’attività di designer, artigiani, artisti, architetti e studiosi di varie discipline. Opera internazionalmente, ma soprattutto a Città del Messico, Tecali e Puebla, città conosciute per la loro grande tradizione artigianale che da secoli si è sviluppata intorno all’elaborazione di manufatti in onice, marmo e ceramica di talavera. Advento si è posto come obiettivo la creazione di progetti d’artista e sviluppa idee che a sua volta propongono processi, i quali creano zone di contatto sociale. In questo laboratorio di idee la società viene coinvolta non come semplice ricettore, ma come compartecipe di questi processi i quali si modificano e trasformano. Raymundo Sesma chiama questo processo Architettura Sociale. In questo contesto si presenta la mostra Grafica, Architettura, Design in Messico costituita da una selezione di plastici, fotografie, oggetti, cartelli e documenti curata da Raymundo Sesma, insieme con la collezione di disegno grafico messicano dal 1900 ad oggi, curata da Giovanni Troconi. In esposizione si potranno vedere lavori di Posada e il “Taller de la Gráfica Popular” messicano, passando per l’Estridentismo, la grafica popolare per feste religiose, box, lotta libera, balli, pubblicità diversa e grafica politica, fino a quella di Giochi Olimpici del ‘68 e i manifesti contemporanei. Inoltre sono in mostra oggetti vari come pacchetti di sigarette, tovaglie di plastica, giocattoli e maschere di lotta libera. A cura di Raymundo Sesma e Giovanni Troconi. Allestimento: Franco Origoni





27may03 13jul03

Alberto Rosselli designer architetto

Milano
Italia

Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura
Spazio Mostre Bovisa
Via Durando 10
Milano
Orario:
da lunedì a venerdì 9 – 18
ingresso libero

Informazioni:
info@ghigos.it
http://www.ghigos.it/albertorosselli.html


La mostra ripercorre l’opera di un architetto e designer milanese che ha segnato profondamente la cultura progettuale del dopoguerra, pur nei modi silenziosi e riservati che lo hanno sempre connotato. La direzione attenta di "Stile Industria", le puntuali lezioni universitarie e la proposta di progetti innovativi e coraggiosi ne testimoniano ancora oggi la rilevanza sia a livello teorico che progettuale. Alberto Rosselli è stato tra i promotori-fondatori dell’ ADI (Associazione per il Disegno Industriale), è stato tra i primi ad interessarsi e a parlare di “disegno industriale”, ma ha anche operato una svolta nell'insegnamento universitario impostando la didattica su rigorosi criteri di metodo e introducendo il concetto di progettazione come processo decisionale. Il suo contributo è stato determinante nella fondazione dell’Area Tecnologica della Facoltà di Architettura di Milano, che ha potuto da quel momento contare su una forte struttura concettuale di riferimento. A livello progettuale Alberto Rosselli ha svolto un’indagine con una forte impronta sociale: il suo sguardo, sempre volto a cogliere le reali esigenze dell’utente, riusciva a tradurle in soluzioni tecnologiche e materiche di esemplare semplicità. Per lui il designer doveva "essere un deputato dei consumatori presso la produzione. Colui che ne interpreta i desideri stando come il Consigliere del Principe: accanto a lui, ma non sotto di lui”. Proprio dall’attenzione dell’uomo nei confronti dell’Uomo e dalla costanza rigorosa e scientifica con cui era portata avanti una simile ricerca, scaturisce la qualità di un progetto che riusciva a incidere realmente sui modi di vivere. La spiccata predilezione per soluzioni aperte e flessibili testimonia tuttora il tentativo metodico con cui Rosselli ha cercato di perseguire e coltivare “l’incertezza come valore progettuale”. La mostra ripropone Alberto Rosselli dopo un lungo periodo di silenzio "storico": per vari motivi la sua figura sembrava essere stata in parte dimenticata. Il lavoro svolto, di ricostruzione e documentazione dei progetti, vuole così testimoniare una ricerca di indiscutibile rilievo, che si pone come memoria di un recente passato e come fonte di insegnamenti ancora estremamente attuali. La mostra, promossa dal Gruppo Ghigos con il Gruppo Studentesco Architerna, è curata dal Gruppo Ghigos.
L'inaugurazione si terrà il 28 maggio alle ore 15:00; interverranno Cesare Maria Casati, Gillo Dorfles, Isao Hosoe, Lisa Ponti, Franca Santi Gualteri, Ettore Sottsass, Giuseppe Turchini.




28may03 05jun03

Soft[ware] Boundaries

Jaffa
Israele

Israeli Architect House Gallery
15 Hamigdalor St.
Jaffa
Isreale


http://arc.technion.ac.il/soft[ware]_boundaries

Soft(ware) Boundaries exhibition aims to introduce prominent contemporary architectural designs generated with computers and the theory behind these designs. Specifically, we wish to expose the soft, folded, curved surface of the new architectural objects. The Title 'Soft(ware) Boundaries' refers both to the formal appearance and to the computer as its mean of production. In the exhibition we would like to emphasize the challenges that designing with computer posits against the Euclidian modernist formal language by introducing curvilinear surfaces, hypersurfaces, isomorphic polysurfaces (blobs) and by creating a higher level of formal complexity in architecture. These emphases will be backed up by philosophies and theories such as the Deleuzian fold. 'Soft(ware) Boundaries', nevertheless, will not only focus on of formal manifestations and conceptual definitions of the boundaries of new architecture, but it will also present the meaning of these manifestations for architecture and culture. It is clear that the emerging formal language redefines our perception of the relations between outside and inside, wall to floor. It presents new relationships between public and private domains and between the built environment and its users. The smooth surfaces helps to formally unite what not so long ago was "deconstructed". 'Soft(ware) Boundaries' will emphasize all these. The exhibition will present architectural projects, using animation and multimedia presentation on computer screens and projected on the gallery walls. It will present 11 works by international architects: Kas Ooosterhuis - Holland, Ocean D - London and Boston, Diller + Scofidio – New-York, Servo - Los Angeles, Zurich, Stockholm, New York, Peter Eisenman - New-York, Emergen-C - International, Asymptote - New-York, Zaha Hadid – London, Greg Lynn - Form - New-York, Tom Kovac - Australia, +RAMTV - International.
Curators: Yasha J. Grobman, Shelly Cohen.




29may03 26jun03

10 ANNI/10 YEARS

Firenze
Italia

Spaziofoto - Credito Artigiano
Via de' Boni 1
Firenze
tel: +39 055 218641
fax: +39 055 293339
http://www.creval.it

Inaugurazione:
29 Maggio ore 19

http://www.studiomarangoni.it

La mostra raccoglie le voci più originali e rappresentative tra quelle che, negli ultimi dieci anni, si sono formate presso la Scuola della Fondazione Studio Marangoni. Nata nel 1989 con l'intento di promuovere la cultura fotografica contemporanea, la Fondazione ha ben presto affiancato a questa attività quella didattica, istituendo un corso triennale mirato alla formazione di fotografi professionisti.
Fotografie di: Francesco Gnot, Denise Vernillo, Cristina Zamagni, Marzia Migliora, Osvaldo Sanviti, Giorgio Barrera, Marco Calò, Ciro Frank Schiappa, Michi Suzuki, Gianluca Maver, Stefano Nochhi, Marcello Simeone, Cinzia Canneri, Nicola Carignani.




29may03 21jun03
Il racconto del filo: ricamo e cucito nell'arte contemporanea

Rovereto (TN)
Italia

MART
Corso Bettini 43
38068 Rovereto TN
Infoline 800-397760
tel: 0464 438887
fax: 0464 430827
info@mart.trento.it
http://www.mart.trento.it/

Il ricamo e il cucito - componenti di un fare antico da sempre relegato al chiuso delle mura domestiche, alla sfera femminile - sono oggi tecniche espressive ricorrenti nell'arte. Una pratica che assume spesso valenza 'politica', capovolgendo i luoghi comuni, 'riannodando i fili' di identità spezzate, rivalutando un pensiero volutamente non logocentrico. Con la mostra si vuole dunque dare conto di questo linguaggio ormai autonomo, proponendo una selezione di quegli artisti e artiste che nell'ultimo decennio, e in tutto il mondo, hanno scelto ago e filo per disegnare le loro immagini, avvicinando autori appartenenti ad aree geografiche, culturali e geopolitiche profondamente diverse. Un percorso che parte - ricordando le Avanguardie Russe, e il secondo futurismo di Bella e Deper - da Alighiero Boetti, grande esponente dell'Arte Povera, che per primo usò il ricamo come un linguaggio costante. Tra gli altri presenta un lavoro nuovo Ghada Amer, emozionante artista di origine egiziana, che rivendica con le sue figure di donne intente a procurarsi piacere, il diritto delle donne di esprimere se stesse e la propria sessualità, usando il ricamo come 'ferro del mestiere' femminile, per eccellenza. Elisabeth Aro propone i progetti di edifici di Alvaro Siza trascritti in un libro con pagine fatte di tela di lenzuola e costruisce un muro con mattoni ricoperti di velo sul quale è ricamata la pianta di una casa: da sempre arredata, ornata, curata dalla donne, ma costruita dagli uomini. Riallacciandosi alla tradizione di Boetti Rainer Ganahl metterà in scena la critica alla guerra in Afghanistan dopo l'11 settembre, con un lavoro che abbina ai loghi e ai titoli dei telegiornali americani le risposte ricamate da chi vive in quel paese. La mostra è a cura di Francesca Pasini e Giorgio Verzotti. Artisti: Rainer Ganahl, Wim Delvoye, Maja Bajevic, Walter Goldfarb, Doris Salcedo, Hiroko Nakao, Rosemarie Trockel, Christiane Löhr, Tracey Emin, Mona Hatoum, Jim Lambie, Erzen Shkololli; Alighiero Boetti, Letizia Cariello, Maria Lai, Claudia Losi, Laura Marchetti, Eva Marisaldi, Laura Matei, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli, Carlos Arias, Michael Raedecker, Elizabeth Aro, Elena del Rivero, Mariann Imre Ghada Amer, Angelo Filomeno, Mike Kelley, Zoe Leonard. Il catalogo è edito da Skira.




30may03 07sep03
MEDAGLIA D’ORO ALL’ARCHITETTURA ITALIANA

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

Premiazione dei vincitori e inaugurazione della mostra: venerdì 30 maggio, ore 11.30

La medaglia d’oro all’architettura italiana è un evento con cadenza triennale che intende promuovere e riflettere sulle nuove e più interessanti opere costruite nel Paese e sui protagonisti che le rendono possibili. I vincitori della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, scelti dalla giuria, composta da Giancarlo De Carlo (presidente), Pio Baldi, Gillo Dorfles, Kurt Forster, Henk Hartzema, Vittorio Magnago Lampugnani, Luca Molinari (coordinamento), Alexander Tzonis, sono stati selezionati tra 425 opere costruite tra il 1995 e il 2003 – proposte tramite autocandidatura o attraverso le segnalazioni degli advicers (quaranta tra direttori delle più importanti riviste di architettura italiane e straniere, direttori di Centri per l’architettura e critici). La mostra presenta attraverso progetti, modelli, fotografie le 46 opere selezionate in un insieme dinamico e vivace di immagini ed è pensata come mostra itinerante che sarà in tournée in Italia e all’estero. L’obiettivo è quello di presentare l’architettura contemporanea realizzata in Italia non solo agli addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico. Sin dal 1923, anno di istituzione della Prima “Esposizione Internazionale delle Arti decorative” con sede presso la Villa Reale di Monza della quale nel 2003 ricorrono gli ottanta anni, la manifestazione venne accompagnata e solennizzata con l’assegnazione, agli espositori, di premi e medaglie che testimoniassero la qualità dei prodotti e dei lavori presentati. La Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana punta alla promozione pubblica dell’architettura contemporanea come costruttrice di qualità ambientale e civile, ed insieme guarda all’architettura come prodotto di un dialogo vitale tra progettista, committenza ed impresa e si pone come riflessione attiva sul ruolo del progettista e delle sue opere puntando alla diffusione pubblica in Italia ed all’estero di un nuovo patrimonio di costruzioni e idee e insieme verificando periodicamente lo stato della produzione architettonica nel Paese, gli indirizzi, i problemi ed i nuovi attori.





30may03 27jul03
Intimità Temporanee

Lugano
Svizzera

@artelier
via merlina 11
6962 Lugano-Viganello
Svizzera
tel: 0041 79 705 7986

orari: sabato e domenica 14.30-17.30 o per appuntamento

La consapevolezza che la tradizionale distinzione tra pubblico e privato non si pone più nei termini sinora validi. La pervasività dello spazio pubblico, attraverso tecnologia e mass media, entra nella sfera del privato. A sua volta, lo spazio pubblico di piazze e strade diventa privato attraverso telecamere a circuito chiuso, meccanismi di identificazione e cancelli di ingresso elettronici alle entrate delle città. Alla scala più minuta, lo spazio privato ed intimo del corpo si confronta costantemente con lo spazio pubblico del corpo sociale attraverso un limite sempre più labile e permeabile. Da questi assunti di partenza nasce la mostra > Intimità Temporanee < progetto multidisciplinare e frutto della collaborazione tra un architetto, un fotografo e una stilista. Nicola Probst, architetto, Lugano - Piernicola Federici, fotografo, Sta maria i.c. - Anne Lombard, stilista, Losanna.




30may03 15jun03
ATLANTE ITALIANO 003
Ritratto dell’Italia che cambia


Roma
Italia

MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 10
Roma
http://www.maxximuseo.org

Con il progetto Atlante Italiano 003 la DARC costituisce il primo nucleo della collezione di fotografia contemporanea per il Museo di Architettura del Centro Nazionale per le Arti Contemporanee, promovendo la fotografia come forma espressiva di ricerca e, al tempo stesso, offrendo un punto di vista qualificato sul cambiamento della città e del territorio in Italia.
I fotografi invitati a partecipare sono; Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Nunzio Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Bruna Biamino, Roberto Bossaglia, Luca Campigotto, Vincenzo Castella, Giancarlo Ceraudo, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Libero de Cunzo, Paola de Pietri, Paolo de Stefano, Vittore Fossati, William Guerrieri, Guido Guidi, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Giuseppe Leone, Armin Linke, Martino Marangoni, Raffaela Mariniello, Alberto Muciaccia, Enzo Obiso, Ippolita Paolucci, Emanuele Piccardo, Francesco Radino, Luciano Romano.




04jun03 13jul03
Zaha Hadid

New York, NY
USA

Artists Space
38 Greene Street, 3rd Floor
New York, NY 10013
tel: 212.226.3970 Ext. 27
fax: 212.966.1434
http://www.artistsspace.org
artspace@artistsspace.org

Coinciding with the opening of Zaha Hadid’s first built project in the United States - the Rosenthal Center for Contemporary Arts in Cincinnati – Artists Space is mounting a large-scale exhibition of her visionary work, including the unveiling of the design for her most recent US commission – the Price Tower Arts Center in Bartlesville, Oklahoma. This exhibition provides an in-depth look at several built and unbuilt projects by Hadid including new drawings, models, digital animations and paintings. Zaha Hadid is one of the world’s most renowned architects. Recent projects such as the Rosenthal Center, the Center for Contemporary Arts, Rome, Wolfsburg Science Center and the Strasbourg Tram Station extend and build on over 20 years of radical experimentation and research in the fields of urbanism, architecture and design. Artists Space is honored to host this significant exhibition of Hadid’s provocative and challenging architecture at this critical junction in her career. This exhibition extends the tradition of Artists Space’s Architecture and Design Series, which has featured the work of emerging and established architectural practitioners since 1978.




04jun03 26jul03
The architect's studio: Renzo Piano

Humlebaek
Denmark

Louisiana Museum of Modern Art
3050 Humlebaek
Denmark
tel: +45 4919 0719
fax: +45 4919 3505
http://www.louisiana.dk/
press@louisiana.dk

In the series The Architect’s Studio, Louisiana has in recent years focused on some of the most innovative and influential architects of our time. These shows have been conceived as studio exhibitions, offering insight into the individual architect’s work processes, methods and sources of inspiration. The upcoming exhibition, which is also the last in this series, presents the Italian architect Renzo Piano.




05jun03 28sep03
GNS
"Global Navigation System"


Paris
France

Palais de Tokyo
Site de création contemporaine
13, avenue du Président Wilson
75116 Paris
tel: 01 47 23 54 01
fax : 01 4720 1531
http:// www.palaisdetokyo.com
contact@palaisdetokyo.com

A travers les œuvres de vingt-quatre artistes internationaux, l'exposition "GNS " (Global Navigation System) formule l'hypothèse que la topographie est un enjeu majeur de la création artistique actuelle, et une clé pour la comprendre. Qu'est-ce qui motive les artistes à représenter le monde d'aujourd'hui, avec des moyens très divers, alors que les médias nous abreuvent d'images de la planète ? À travers des processus d'enquête, d'exploration ou d'investigations, les artistes réunis par "GNS" travaillent en collectant des données afin de produire des formes, procèdant à partir d'informations " traitées " ensuite dans des styles très divers, depuis le diagramme jusqu'au documentaire, de la peinture jusqu'à l'installation... Cartes, plans, images satellitaires, prises de vue, échantillonnages, études sociales, diagrammes et tableaux : jamais la géographie n'a pris autant d'importance dans l'art qu'aujourd'hui. Il faudrait remonter plusieurs siècles en arrière pour voir les artistes explorer le monde physique avec une telle ardeur ; à ceci près qu'à l'époque des voyages de MAGELLAN ou de Sir FRANCIS DRAKE, ils contribuaient à la découverte d'une planète encore largement inconnue, tandis que les artistes de notre temps arpentent un globe terrestre dont le moindre mètre carré (ou presque) a fait l'objet d'un relevé, quadrillé de réseaux de communication et scruté par des centaines de satellites. La géographie aujourd'hui n'a donc plus rien à voir avec celle d'hier : les modes de graphie ont changé, tout autant que la gé (la Terre). Science qui a pour but "la description de la Terre, des formes de son sol et des différents aspects de la vie à la surface du globe", la géographie des artistes contemporains explore désormais les modes d'habitation, les multiples réseaux parmi lesquels nous vivons, les circuits par lesquels nous nous déplaçons, et surtout les formations économiques, sociales, et politiques qui délimitent les territoires humains.
Artists: Franz ACKERMANN, Bureau d'études, Nathan CARTER, Wim DELVOYE, OCEAN EARTH, Dominique GONZALEZ-FOERSTER, Thomas HIRSCHHORN, Laura HORELLI, Pierre HUYGHE, Pierre JOSEPH, Jakob KOLDING, Matthieu LAURETTE, Mark LOMBARDI, Julie MEHRETU, John MENICK, Aleksandra MIR, Henrik OLESEN, Kirsten PIEROTH, Marjetica POTRC, Matthew RITCHIE, Pia RÖNICKE, Sean SNYDER, STALKER, Simon STARLING. + LE PAVILLON : Projet Collectif + Quentin ARMAND, Angela DETANICO & Rafael LAIN, Adriana LARA, Andreas FOGARASI, Lucas MANCIONE, Nicolas MILHÉ, Émilie RENARD.




05jun03 07sep03

ARTE PUBBLICA IN ITALIA: LO SPAZIO DELLE RELAZIONI

Venezia
Italia
Cittadellarte - Fondazione Pistoletto
Via Serralunga, 27
13900 Biella
tel: 015/28400
fax: 015/2522540
http://www.cittadellarte.it
fondazionepistoletto@cittadellarte.it


Arte pubblica è una mostra dedicata all'attività artistica nella sfera pubblica del nostro paese. Essa prende in esame le pratiche artistiche al di fuori dei circuiti delle gallerie, che privilegiano la sfera sociale e scelgono come modalità di lavoro quella del dialogo e della collaborazione. L'obiettivo della mostra è quello di mappare e contestualizzare il lavoro dell'artista in collaborazione con le istituzioni pubbliche nell'elaborazione di processi creativi dentro la società in trasformazione. Partecipano alla mostra: artway of thinking, a.titolo, Massimo Bartolini, Emilio Fantin, Alberto Garutti, Gruppo A12, Multiplicity, Cesare Pietroiusti, progettozingonia, Stalker, Luca Vitone, Xing, Compagnia di San Paolo, Fondazione Adriano Olivetti, Regione Toscana. Mostra in collaborazione con l'associazione Connecting Cultures, a cura di Anna Detheridge.



05jun03 02nov03

ARTE NELL'ERA GLOBAL.
How Latitudes Become Forms

Torino
Italia

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16
Torino
tel: 011 19831600
info@fondsrr.org
http://www.fondsrr.org

Organizzato dal Walker Art Center di Minneapolis, e curato da Philippe Vergne, il progetto espositivo presenta i lavori di 27 artisti contemporanei provenienti da Brasile, Cina, Giappone, India, Sud Africa, Turchia e Stati Uniti. In mostra 59 opere realizzate nell'ultimo decennio con diverse tecniche artistiche in commistione tra loro, dalla scultura alla pittura, dall'installazione alla fotografia, dal video alla performance. Il titolo in lingua originale How Latitudes Become Forms è un chiaro riferimento alla mostra When Attitudes Become Form, curata da Harald Szeemann e presentata nel 1969 alla Kunsthalle di Berna in Svizzera. Il progetto rappresentò un punto di svolta nella storia dell'arte contemporanea, mostrando per la prima volta l'arte processuale al grande pubblico e riunendo le opere dei maggiori esponenti americani ed europei del nuovo clima culturale, come Joseph Beuys, Richard Serra e Lawrence Weiner. Anche l'attuale mostra organizzata dal Walker Art Center intende focalizzare l'attenzione su esperienze alternative, soffermandosi su produzioni sempre differenti, a seconda del contesto socio culturale in cui nascono. Ne scaturisce un panorama multidisciplinare e molto vario, paradossalmente in contrasto con le tendenze globalizzanti che caratterizzano il tempo in cui viviamo. In un'epoca in cui la velocità di scambi e di informazioni tende a trainare verso l'uniformità, questa mostra offre invece esempi di una creatività fertile e diversificata, di una sperimentazione che arricchisce i modelli di ricerca correnti con cui siamo abituati a confrontarci.




06jun03 07sep03

Alberto Rosselli designer architetto

Milano
Italia

Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura
Campus Leonardo - Spazio Mostre
Via Ampère 2
Milano
Orario:
da lunedì a venerdì 9 – 18
ingresso libero
Informazioni:
info@ghigos.it
http://www.ghigos.it/albertorosselli.html


La mostra ripercorre l’opera di un architetto e designer milanese che ha segnato profondamente la cultura progettuale del dopoguerra, pur nei modi silenziosi e riservati che lo hanno sempre connotato. La direzione attenta di "Stile Industria", le puntuali lezioni universitarie e la proposta di progetti innovativi e coraggiosi ne testimoniano ancora oggi la rilevanza sia a livello teorico che progettuale. Alberto Rosselli è stato tra i promotori-fondatori dell’ ADI (Associazione per il Disegno Industriale), è stato tra i primi ad interessarsi e a parlare di “disegno industriale”, ma ha anche operato una svolta nell'insegnamento universitario impostando la didattica su rigorosi criteri di metodo e introducendo il concetto di progettazione come processo decisionale. Il suo contributo è stato determinante nella fondazione dell’Area Tecnologica della Facoltà di Architettura di Milano, che ha potuto da quel momento contare su una forte struttura concettuale di riferimento. A livello progettuale Alberto Rosselli ha svolto un’indagine con una forte impronta sociale: il suo sguardo, sempre volto a cogliere le reali esigenze dell’utente, riusciva a tradurle in soluzioni tecnologiche e materiche di esemplare semplicità. Per lui il designer doveva "essere un deputato dei consumatori presso la produzione. Colui che ne interpreta i desideri stando come il Consigliere del Principe: accanto a lui, ma non sotto di lui”. Proprio dall’attenzione dell’uomo nei confronti dell’Uomo e dalla costanza rigorosa e scientifica con cui era portata avanti una simile ricerca, scaturisce la qualità di un progetto che riusciva a incidere realmente sui modi di vivere. La spiccata predilezione per soluzioni aperte e flessibili testimonia tuttora il tentativo metodico con cui Rosselli ha cercato di perseguire e coltivare “l’incertezza come valore progettuale”. La mostra ripropone Alberto Rosselli dopo un lungo periodo di silenzio "storico": per vari motivi la sua figura sembrava essere stata in parte dimenticata. Il lavoro svolto, di ricostruzione e documentazione dei progetti, vuole così testimoniare una ricerca di indiscutibile rilievo, che si pone come memoria di un recente passato e come fonte di insegnamenti ancora estremamente attuali. La mostra, promossa dal Gruppo Ghigos con il Gruppo Studentesco Architerna, è curata dal Gruppo Ghigos.




09jun03 19jun03
ARCHILAB 2003:
FRAC Centre : 1992-2002, dix ans de collection d'architecture


Orléans
France

ARCHILAB 2003
http://www.archilab.org
contact@archilab.org

This year, the FRAC Centre is displaying its collection in five exhibitions in OrlÈans. This collection, which is one of a kind, is constructed on notions of utopia and experimentation in architecture, bringing together symbolic projects ranging from the radical architecture of the 1960s to the very latest works. Through its forward-looking dimension, the FRAC Centre collection comes across as a store of ideas about tomorrow's architecture. It is an open-minded forum for reflection, questioning architectural design processes. This collection embraces an architecture with a broad field of reference, involved in permanently challenging its at once creative and critical praxis.




11jun03 12oct03
ARCHILAB 2003:
Experimental architecture, 1950-2002


Orléans
France

Site des Subsistances militaires
88 rue du Colombier
Orléans

Opening: 10 June 2003
(closed in August)

http://www.archilab.org

In a venue of more than 16,000 sq ft, at the Subsistances, the FRAC Centre offers a tour through its collection. Some 200 models and maquettes and 400 drawings will be on view. The exhibition starts in the 1950s with Constant and the Espace group in France, exploring a new form of artistic synthesis. The most forward-looking and radical experiments of the 1960s are displayed by way of major projects in the history of architecture, from the Haus-Rucker-Co Pneumacosm to David Greene's Living Pod. There is an overview of urban utopias, from Yona Friedman's "spatial cities" to Rem Koolhaas' Delirious New York; from the megastructures of the 1960s to the urban projects of Asymptote produced in the late 1980s. Architecture "breaks down" into cells, ramifies as biological bodies, and deconstructs itself in writing (Open House, Coop Himmelb(l)au); it is disseminated in grids (Parc de la Villette, Tschumi), or erected as an eclectic corpus (Graves).




11jun03 12oct03
ARCHILAB 2003:
Radical Italy

Orléans
France

FRAC Centre
12 rue de la Tour Neuve
45000 Orléans
tel : 33 (0)2 38 62 52 00
fax : 33 (0)2 38 62 21 80
centre.frac@wanadoo.fr
http:// www.frac-centre.asso.fr

(closed in August)

http://www.archilab.org


In the late 1960s, Florence was the cradle of radial Italian architecture. At that time its protagonists embarked on a challenge to the very identity of architecture, which became a conceptual activity, capable of incorporating the other visual arts. This exhibition presents two essential projects to do with city, grid and the disappearance of architecture: Superstudio's "Architectural Histogrammes" and "No-Stop City" by Archizoom. The provocative, ironical and caustic proposals put forward by Superstudio, Archizoom, UFO, Franco Raggi, Andrea Branzi and Giani Pettena get to grips with architecture as an "art of constructing".




12jun03 12oct03
ARCHILAB 2003:
Eilfried Huth Günther Domenig

Orléans
France
Museum of Fine Art
Orléans

http://www.archilab.org

This monographic exhibition of the architects Günther Domenig (1934) and Eilfried Huth (1930), working at Graz in Austria, will, for the first time, present a unique series of drawings, maquettes and installations of historic projects within the European context of radical architecture in the 1960s (the Ragnitz megastructure; the biomorphic explorations of Floraskin; the Medium Total environmental installation). These architects developed spatial experiments, turning architecture into environment. In their experiments, architecture took on the form of a living and biological organism, in perpetual mutation (Floraskin), in which "proliferating" cells fan out through megastructures (Ragnitz).




13jun03 21sep03
ARCHILAB 2003:
An architecture laboratory: around ArchiLab

Orléans
France
St Pierre de Puellier Collegiate Church
Orléans
http://www.archilab.org

Over the past ten years, the FRAC Centre has purchased many projects by young international teams of architects, in particular by way of the different ArchiLab conferences (4 in all so far, from 1999-2002). A hundred or so projects, produced by some 40 different teams, will be presented, describing today's most forward-looking areas of research.




12jun03 15sep03
ARCHILAB 2003:
Dominique Perrault : Bibliothèque Nationale de France/French National Library

Orléans
France

Orléans MultiMedia Centre/Médiathèque

http://www.archilab.org


In 1989, Dominique Perrault (1953) won the international competition launched by François Mitterrand for the new French National Library. This exhibition retraces the genesis of this project, one of the most radical to be built in France, through maquettes and drawings. The tremendous amount of graphic and illustrative research undertaken by the architect in his sketchbooks attests to the great complexity of the aesthetic and historical fields of reference involved, and follows the long path of spatial exploration around the notion of void and presence/absence.




13jun03 06sep03

50. Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia

Sogni e Conflitti - La dittatura dello spettatore

Venezia
Italia

Giardini della Biennale
Arsenale
Museo Correr
Stazione Santa Lucia
http://www.labiennale.org/


La 50. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia si presenta quest'anno come una "mostra delle mostre", che si svilupperà nei diversi spazi dell'Arsenale, all'interno degli storici Giardini della Biennale, al Museo Correr e altri spazi in città, che come degli Interludes, renderanno ancora più ampia questa edizione, la Cinquantesima, della Biennale d'Arte. Francesco Bonami ha voluto costruire una grande rassegna internazionale che prenda in considerazione le diversità che compongono la realtà artistica contemporanea, e per questo si comporrà di diversi progetti , ognuno con una sua propria identità e autonomia. Lo spettatore-lettore di questa mappa potrà così affrontare le singole individualità artistiche e costruirsi un personale itinerario. Non esiste infatti un inizio e una fine, ma tanti luoghi e tante diverse visioni e tendenze per affrontare un viaggio nella contemporaneità. Altri Links arricchiranno quest'anno l'Esposizione d'Arte. La Biennale di Venezia sarà inoltre presente fuori dai confini della laguna, in molte città, dove sarà visibile un segmento di un unico condotto di comunicazione, che dall'Arsenale connetterà tutte le diverse sedi della 50. Il progetto the cord, realizzato da archea associati e da c + s associati, nasce da un'idea di Francesco Bonami per un'opera di arte e architettura contemporanea, che possa collegare le diverse parti della mostra ma non solo. La presenza italiana ritrova quest'anno un equilibrio all'interno dell'Esposizione e soprattutto nei Giardini della Biennale. Oltre infatti alla presenza di artisti nelle varie sezioni della Mostra, uno spazio-installazione all'interno dei Giardini, realizzato dal Gruppo A12, sarà il luogo dedicato a cinque giovani artisti italiani, invitati da Massimiliano Gioni mentre il Padiglione Venezia, con il Premio per giovani artisti organizzato dalla DARC, sottolinea l'impegno dedicato all'arte contemporanea da parte delle Istituzioni culturali nazionali.




15jun03 02nov03
Periferie e Nuove Urbanità Ricerche e progetti

Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax:+39 02 89010693
http://www.triennale.it

Informazioni:
DPA – Politecnico di Milano
tel: +39 02 23995043

chiusura estiva: dal 28 luglio al 15 settembre

La mostra intende presentare ad un più vasto pubblico di specialisti e non, alle Amministrazioni locali, agli Enti di gestione del territorio e del patrimonio costruito, i risultati della ricerca strategica del Politecnico di Milano sulla Ridefinizione delle periferie urbane metropolitane. Progetti integrati sui temi della casa e delle grandi opere infrastrutturali e della vita associata svolta in questi anni dal Dipartimento di Progettazione dell'Architettura. Muovendo da una critica radicale al concetto di "città diffusa" e superando la tradizionale dicotomia fra centri storici e periferie, con particolare attenzione al contesto lombardo viene posto il problema della qualità dei sistemi territoriali esterni ai nuclei consolidati, cui viene riconosciuto un autonomo potenziale propulsivo di sviluppo economico e di "nuova urbanità" rispetto ai tradizionali centri metropolitani. La mostra Periferie e Nuove Urbanità propone dunque prioritariamente il superamento del concetto stesso di periferia che, benché riferibile a territori soverchiati dai soli processi economici, normativi e gestionali dell'edilizia e dell'urbanistica degli ultimi decenni, corrisponde a realtà non omologabili, ma differenziate nella loro irrisolta identità rispetto alla specificità naturale e storica dei luoghi, al valore e alle necessarie cure del preesistente, e al carattere architettonico delle possibili nuove edificazioni. Di fronte alla "inondazione edificatoria" e congestione dei territorio metropolitani, il progetto di architettura ripropone e difende il valore pubblico degli spazi naturali inedificati, siano essi boschi urbani e territoriali o terreni coltivati, come fondamentale fattore costitutivo dell'insieme, luogo di vita e non solo distanziatore delle parti costruite, e cimentarsi con la preziosità strategica dei manufatti storici e di tutte le singole occasioni di progetto per migliorare non solo la vita di chi ci abita ma anche la qualità dell'insieme. Frutto di una lunga tradizione di lavoro, l'approccio caratteristico del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura nell'affrontare il tema delle periferie è quello morfologico, che considera nelle dinamiche storiche di lungo periodo l'evoluzione del costruito e dell'ambiente naturale dai caratteri originali fino all'oggi e i suoi possibili futuri. Esso guida sia la diagnostica dei problemi strutturali e qualitativi dell'abitare nell'attuale dispersione degli insediamenti, sia la prospezione di nuovi attendibili assetti che ne delineino la risoluzione in senso civile. La mostra Periferie e Nuove Urbanità sottolinea quindi la centralità del progetto di architettura, fondato sulla ricerca scientifica, come strumento di trasformazione dell'assetto del territorio.




20jun03 26oct03
SUPERFICI SONORE

Firenze
Italia

Facoltà di Architettura
Plesso Didattico di S.Vediana
Piazza Ghiberti 27
Firenze

Informazioni:
http://www.ixem.it
info@ixem.it
ctrlbulb@inwind.it

Terza edizione del Festival SUPERFICI SONORE. Spazio-Suono-Immagine: l'attuale scena Italiana impegnata nella la sperimentazione elettronica, in collaborazione con il collettivo IXEM. Superfici Sonore è un festival indipendente ed autogestito, nato nel 2001 dall'iniziativa di flatlandia, un'associazione culturale costituita dentro la facoltà di architettura di Firenze da studenti appassionati di arte e musica sperimentale. Nasce dalla necessità di relazionare la pratica architettonica alle altre arti contemporanee e di superare l'arido autoreferenzialismo dell'ambiente accademico fiorentino. Le intenzioni del festival sono, infatti, quelle di gettare uno sguardo obliquo sul linguaggio architettonico attraverso il media sonoro. Indagare le relazioni che esistono tra spazio e suono, scambiandone i codici per permettere nuove possibilità di lettura. Dal 25 al 27 giugno si terrà una intensa serie di appuntamenti. La mattina e la prima parte dei pomeriggi saranno dedicati alle discussioni tematiche. Nella seconda parte del pomeriggio si svolgeranno i concerti-laboratorio. Le serate saranno dedicate ai concerti in cui i musicisti coinvolti presenteranno i loro lavori: 12 live sets, 4 per ognuna delle tre sere del festival. Più di venti, tra musicisti e gruppi di IXEM che parteciperanno a Superfici Sonore 2003: Andrea Marutti, Claudio Sichel, ClaudioRocchetti, Giuseppe Ielasi, Domenico Sciajno, Mylicon/EN, Pierpaolo Leo, S.talker inc, ValerioTricoli, aal, Andrea Belfi, Elio Martusciello, Fhievel, logoplasm, Luca Sigurtà, Lucio Garau, Punck, rcf , (etre), Renato Rinaldi, Talk show host, Alessandro Fogar, Ether, Luca Miti, Francesco Michi, Plastic Violence, Arg.
Tutti gli eventi sono aperti al pubblico e ad ingresso libero.
IXEM (Italian eXperimental Electronic Music) è un collettivo di musicisti italiani che condivide i propri argomenti con tutti coloro che si interessano all'arte contemporanea sperimentale. Particolare attenzione è posta verso le forme di contatto tra tecnologia, mondo reale, suono e immagine. Si propone come strumento per cercare e stimolare un nuovo rapporto musicista/organizzatore nella realtà nazionale, dato che attualmente, nella maggior parte delle occasioni, comporta scompensi economici, remunerativi, logistici, tecnici e, non ultimi, umani per gli artisti italiani. Mira alla creazione di una nuova etica per la produzione, la proposta al pubblico e la fruizione della musica sperimentale elettronica.





25jun03 27jun03
L'esperienza del domani
Annual Event 2003


Ivrea (TO)
Italia

Interaction Design Institute Ivrea
Via Montenavale, 1
10015 Ivrea (To)
http://www.interaction-ivrea.it

Il 27 e 28 giugno 2003 si conclude il primo ciclo biennale del Master in Interaction Design, e in occasione della consegna dei diplomi è previsto un programma di eventi aperti al pubblico. La manifestazione si articola in modo da offrire agli addetti ai lavori e al pubblico alcuni spunti di riflessione sulle modalità progettuali che propone la disciplina dell'interaction design, e sull'innovazione che questo processo culturale può apportare a livello nazionale e internazionale. L'apertura ufficiale al pubblico, prevede, tra le varie attività, due incontri tematici sull'interaction design, e l'inaugurazione della mostra di progetti di innovazione nel settore dei servizi per le comunicazioni, elaborati dagli allievi del secondo anno del Master. Attraverso un percorso articolato in vari spazi dell'edificio che ospita l'Istituto a Ivrea sarà illustrata l'attività dell'Istituto, e in tale contesto sarà possibile dialogare direttamente con docenti, ricercatori e allievi esaminando con loro i vari progetti. Saranno presentati in tale sede alcuni prototipi, progetti di servizi e simulazioni computerizzate. La mostra è online nella sezione Gallery di www.interaction-ivrea.it. Tutti gli eventi si tengono presso l'edificio dell'Istituto, la nota Blue House progettata dall'Arch.Eduardo Vittoria per Adriano Olivetti e ristrutturata dai Sottsass Associati.





27jun03 28jun03
SPREAD IN PRATO 2

Prato
Italia
Informazioni, prenotazioni, e organizzazione:
DRYPHOTO arte contemporanea
Via Pugliesi 23 I
59100 Prato
tel: +390574604939
fax: +390574444508
info@dryphoto.it
http://www.dryphoto.it

Inaugurazione: 28 Giugno 2003 Partenza: ore 10.30 Bus navetta c/o Cassero Medievale, viale Piave - Prato

Con Spread in Prato l'arte abita per poco meno di un mese la realtà lavorativa, aprendo a se stessa e ai suoi fruitori spazi solitamente accessibili solo agli addetti ai lavori. Aziende tessili, esercizi commerciali e uffici ospiteranno installazioni di artisti contemporanei che utilizzano la fotografia come strumento del fare arte. Le opere fotografiche saranno messe a confronto con i luoghi, creando momenti di simbiosi, ma anche di contrasto dialettico spazio-temporale. Questa seconda edizione ha la particolarità di presentare due aspetti della città quello del luogo produttivo "monumentale" dove l'industria mostra tutto il suo potere e quello più domestico dell'indotto, delle piccole aziende e dei negozi dove si percepisce l'aspetto più umano dell'operosità. Il percorso si articola da est a sud, ovvero tra due dei nuovi poli industriali del distretto tessile pratese, coinvolgendo ad esempio uno dei lanifici storici, Lanificio Cecchi Lido e figli, fino a ritornare nel centro storico dove si concentrano oramai gli esercizi commerciali e dove la memoria della cosiddetta "Città Fabbrica" è sempre più esigua, pur rimanendo talvolta nel recupero architettonico di alcuni edifici industriali ora ristrutturati e adibiti ad abitazioni, studi oppure musei come il nuovo "Museo del Tessuto" della città. I lavori degli artisti si confronteranno sui temi del paesaggio antropico -recante i segni dell'agire umano- e dell'adolescenza, investigata rispetto alle problematiche della vulnerabilità e della difesa.
Artisti: Andy Warhol, Geoffrey James, Günther Förg, James Welling, Peter Fischli/David Weiss, Olafur Eliasson, Arian Risvani, Bill Henson, Takashi Homma, Rika Noguchi, Massimo Bartolini, Robert Pettena, Shimabuku, Costa Vece, Martino Coppes, Akira the Hustler, Yoshitomo Nara
Spazi Espositivi: Ugolini Arredamenti - Capp Plast - Lanificio Cecchi Lido e Figli - Vaporizzo Lia - Luminex - Beccaglia Valdemaro - Texpares - Stamperia Fiesoli - Stazione Centrale FS - Al Castello libreria - Babylon Bus casa - Hotel Flora - Ristorante Tonio - Monash Centre Prato
a cura di Pier Luigi Tazzi




28jun03 24jul03
Art Chantry Greatest Hits Vol. 1

New York, NY
USA

P.S.1 Contemporary Art Center
Museum of Modern Art Affiliate
22-25 Jackson Avenue at 46th Ave
Long Island City
11101 New York
tel: (++) 1-718-784.2084
fax: (++) 1-718-482.9454
mail@ps1.org
http://www.ps1.org

P.S.1 Contemporary Art Center presents an exhibition of posters, album covers, advertisements, and other ephemera designed over the last 25 years by Art Chantry, who has profoundly impacted the history of graphic design in the United States over the last 25 years. Chantry's low-tech, raw, but highly refined design stands in stark contrast to today's slick digital graphics. Originally from Tacoma, Washington, Chantry moved to Seattle in the late 1970s and became a singular force in the city's subculture, designing album covers and posters for the underground music and theater industry. He served as art director for The Rocket, Seattle's free monthly tabloid and a breeding ground for talented contributors such as Matt Groening of The Simpsons and cartoonist Lynda Barry. His design work for independent record labels, commercial clients and political and community events, always on a low budget and with a quick turnaround, remains influential and much imitated today. His posters juxtapose large type, often fractured or distressed and lifted from vintage sources, with startling pictures appropriated from clip art, exploitation magazines, and hot-rod culture. Recycling this material to produce work that is simultaneously chaotic and clear, Chantry reminds the viewer that much of what we see in advertising and packaging is born of vernacular culture. Translating the ragged physicality and irreverent humor of punk music into visual form, Chantry, whose methods often mirror his punk aesthetics, avoids using the computer as a design tool and is known for being choosy about the corporate clients for whom he is willing to work. At P.S.1, a wide selection of works produced since 1978 presents Chantry at his most mischievous and masterful, with particular regard to material investigation. Included are posters printed on reflective silver Mylar, thin copper foil, black velveteen, old wallpaper samples, vinyl records, and even metal plates riddled with actual bullet holes. These are, after all, Art Chantry's Greatest Hits. Curator: Robert Nickas.




29jun03 29sep03
Influx 0.5: Dislocation

Oporto
Portogallo

Silo - Espaço Cultural
Oporto

Influx is an exhibition in progress made up of five separate exhibitions entitled Influx 0.1: confluence, Influx 0.2: compulsion, Influx 0.3: confrontation, Influx 0.4: condensation, and Influx 0.5: dislocation. It provides a close look at the recent work of young Portuguese architects and introduces them to the wider public. For the final exhibition a catalogue will be published that will comprise the works presented by the 15 groups taking part in the project. Influx 0.5 dislocation, the last in the series, will focus on the effect of physical and cultural dislocation in the work of Portuguese architects who are developing their professional practice abroad, featuring works by Marcos & Marjan, Londres (Marcos Cruz and Marjan Coletti); Equipo 4d, Madrid (Samuel Torres de Carvalho and Pedro Palmeras); Bureau des Mesarchitectures; Paris, of Didier Fiuza Faustino, who will also present a video art work. Curators: Pedro Gadanho and Luís Tavares Pereira




03jul03 07sep03
New Landscapes
Ecologie metropolitane


Bergamo
Italia

Accademia Carrara
Via S. Alessandro 47
Bergamo

Informazioni:
mob:+39 329 6906747

mob:+39 347 0796673

info@newlandscapes.org
http://www.newlandscapes.org

In che modo etica ed ecologia possono trovare una collocazione all'interno di contesti metropolitani frammentati, degradati, manipolati dal consumo del suolo, soggetti ai mutamenti degli scenari economici globali? Quale relazione esiste tra ecologia e metropoli? Quale paesaggio ne è il risultato? L'eterogeneo gruppo "new landscapes", composto da studenti di architettura, design lettere, filosofia, ha avviato una serie di riflessioni sulla condizione metropolitana contemporanea: la città dispersa, il mutamento dell'identità dei luoghi, le reti di traffico, la velocità quale componente primaria della percezione del paesaggio, il ribaltamento del concetto di viaggio, la perdita della dimensione sociale, l'individualismo diffuso, il consumo delle risorse ambientali, le possibili alternative per un uso del suolo responsabile. L'ambito di studio ed elaborazione progettuale è stato identificato nelle grandi infrastrutture dedicate al traffico veicolare e loro vicinanze: vuoti urbani, aree inutilizzate, terreni agricoli non ancora modificati dall'edificazione, insediamenti degradati, sia sotto il profilo della qualità ambientale che sociale. Sono state elaborate proposte per realizzare interventi atti a far riflettere sui temi individuati, attraverso tavole grafiche, installazioni ed altri mezzi espressivi. L'esposizione non vuole porsi come episodio conclusivo, ma come testimonianza di un processo in divenire, aperto ad accogliere nuovi contributi e a confrontarsi con nuovi contesti urbani e sociali; vuole essere manifesto di intenti e azioni che si 'inseriranno nel tessuto urbano, tramite installazioni ed eventi temporanei che coinvolgeranno fisicamente sia gli autori che i passanti, diventando esperienza diretta, sperimentazione collettiva di un diverso modo di appropriazione del paesaggio urbano.




04jul03 18jul03
SPAZIAROMA
quattro ricognizioni nelle periferie della città


Roma
Italia

Informazioni:
mob
: +39 339 2303743
info@spaziaroma.it 
http://www.spaziaroma.it

Il progetto consiste nella realizzazione di quattro itinerari, che, partendo da una porta delle Mura Aureliane, e, seguendo le vie consolari, propongono una lettura critica del territorio e del suo sviluppo urbano e architettonico nel tempo. In tal modo, mediante un percorso visivo e conoscitivo, si riesce a creare un legame logico e sensato tra la città storica, la città consolidata e la periferia, troppo spesso isolata nelle sue leggi costitutive e formali apparentemente autonome. La frammentazione spontanea e la diversificazione pianificata, che hanno dato vita a forme di espressione talvolta molto diverse, devono essere analizzate per ipotizzare “ricuciture” mediante nuove soluzioni, atte a comprendere e sviluppare le molteplici potenzialità intrinseche, ma non ancora manifestate, della periferia stessa. Indagando sulle progettualità presenti e passate si può giungere alla comprensione scientifica di un “patrimonio” architettonico ed urbanistico che, creato dall’espansione demografica della città spesso incontrollata e dai tentativi di regolarizzarla all’interno di progetti urbanistici, è ormai di fatto l’ambiente nel quale vive gran parte degli abitanti della città. Gli itinerari di ricognizione previsti terminano ogni volta in un luogo simbolico nel quale verrà realizzato un evento spettacolare. Ogni evento prevede l’apertura straordinaria e gratuita del luogo pensato come “punto di arrivo” di una visita “tematica” dal centro alle periferie. La visita sarà riservata ad un numero limitato di persone prenotate al quale se ne aggiungeranno altre, (sempre in numero limitato), le quali, giunte sul luogo di arrivo di ognuna delle giornate, parteciperanno all’evento finale. Spaziaroma nelle periferie è un progetto di Giorgio Muratore e Marcello Cava.




06jul03 09jul03
Belvedere dell'Arte/Orizzonti

Firenze
Italia

Forte Belvedere
Via San Leonardo
Firenze
Informazioni:
tel: +39 055 2001486
fax: +39 055 2001486
http://
www.belvederedellarte.it

Orizzonti è una mostra che nel titolo sottende l'idea dell'arte come punto di fuga e di contatto, l'opera come fulcro e soglia. Da una parte, gli artisti contemporanei, che invitano lo spettatore a riconoscere un nuovo orizzonte la cui grandezza è stabilita dalle opere contemporanee nel giardino del Forte Belvedere a Firenze; dall'altra, l'orizzonte rinascimentale, cristallizzato nella sua perfezione; infine la fotografia, come specchio della società nell'America del '900. All'esterno del Forte Orizzonti instaura un confronto con la storia del '900, con il secolo appena trascorso e con l'attualità, attraverso la presenza di installazioni appositamente realizzate da artisti internazionali (saranno esposte opere inedite o realizzate in occasione della mostra nel giardino antistante la Palazzina): opere-fulcro e opere-soglia, disseminate nel giardino austero del Belvedere, che si misurano con i valori formali di Firenze contrapponendo a quell'orizzonte "classico" dodici nuovi orizzonti contemporanei. Gli artisti invitati quest'anno a questo confronto sono: Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Timet, Loris Cecchini, Tony Cragg, Anish Kapoor, Marisa Merz, Mario Merz, Maurizio Nannucci, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Nancy Rubins. All'interno della Palazzina del Forte è prevista una grande mostra di fotografia, con i maggiori autori dagli inizi del '900 ad oggi che hanno raccontato la storia dell'America, i modi di vivere e di essere che ormai appartengono a tutti noi, in cui l'"orizzonte" è quello del tempo frantumato ed onnivoro della cronaca, esemplificato da un secolo di fotografia americana, da Dorothea Lange ad Andres Serrano, da Weegee a Nan Goldin, da Garry Winogrand a William Eggleston, da Robert Frank a Jack Pierson e Lauren Greenfield. Belvedere dell'arte è un progetto triennale di Achille Bonito Oliva. Mostra a cura di Achille Bonito Oliva e Sergio Risaliti.




07jul03 26oct03
HiperCatalunya 01

Barcellona
Spagna
MACBA
Plaça dels Àngels, 1
08001 Barcelona
tel: +34 93 412 08 10
fax: 34 93 412 46 02
http://www.macba.es

http://www.hipercatalunya.org

HiperCatalunya è il nome di un progetto di ricerca e analisi basato su uno studio territoriale a scala regionale promosso dalla Generalitat de Catalunya, diretto da Metapolis e realizzato nell'Iaac (Istituto di Architettura Avanzata di Catalunya). HiperCatalunya nasce con la finalitá di proporre una prospettiva "avanzata" del territorio contemporaneo, con l'obiettivo di riconoscerne e valorizzarne le potenzialitá. Obiettivo: "interrogare" il territorio per far emergere le sue capacitá e i suoi punti deboli. Cercando di superare i tradizionali meccanismi di analisi territoriale, il progetto Hipercatalunya, in quanto azione collettiva, riconosce e difende un approccio multidisciplinare alla gestione del territorio, dando impulso a interpretazioni aperte all'interazione tra il panorama esistente e l'immaginabile, coerente con una dimensione innovatrice della cultura contemporanea, suscettibile di promuovere nuovi spazi corrispondenti a rinnovati modi di vita. HiperCatalunya vuole far riflettere sull'autentica dimensione territoriale di Catalunya formulando, attraverso letture teoriche e operative, quattro grandi ambiti di analisi, quali referenze attuative e livelli strategici di intervento, destinati ad anticipare possibili questioni chiave per il futuro sviluppo del territorio. La mostra offre un' ampia raccolta di proposte e idee, legate agli attuali dibattiti sulla cittá contemporánea, pertinenti a Catalunya peró estrapolabili a qualsiasi ambito territoriale spagnolo e internazionale. I contenuti del progetto sono stati diretti da Metapolis e coordinati da un gruppo di esperti riconosciuti.




17jul03 26oct03
  SCHINDLER'S PARADISE Architectural Resistance

Los Angeles (CA)
USA

MAK Center for art and architecture
Schindler House
835 North Kings Road West Hollywood,
Los Angeles CA 90069
tel: (+1-323) 651 1510
fax: (+1-323) 651 2340
office@makcenter.org
http://www.MAKcenter.org

Juried exhibition of 20 conceptual architectural proposals for the site adjacent to the Schindler House, West Hollywood. In response to the prospect of yet another neighboring condominium complex, the MAK Center at the Schindler House invited architects worldwide to submit alternative visions designed to preserve the integrity of the landmark home. Schindler's Paradise: Architectural Resistance is an exhibition of twenty significant submitted projects. Three of these were premiered by an international jury. Jury members: Frank Gehry, architect, Los Angeles; Roberto Gottardi, architect of one of the acclaimed Cuban Art Schools outside Havana; Chris Burden, artist; Michael Asher, artist; Richard Koshalek, President of Pasadena's Art Center College of Design; Peter Noever, Director, MAK, Vienna; Carl Pruscha, Professor at the Academy of Fine Arts, Vienna; Judith Sheine, Chair of the Architecture Department at Cal Poly, Pomona and author of two books on the work of R.M. Schindler. Conceptual architectural proposals by - COOP HIMMELB(L)AU - Christophe Cornubert/PUSH - Odile Decq and Benoît Cornette* - Günther Domenig - Georg Driendl - Durfee/Regn - Eichinger oder Knechtl - Peter Eisenman* - Zaha Hadid Architects* - Sandrine von Klot - Andrea Lenardin-Madden - Mark Mack Architects - Eric Owen Moss - the Next ENTERprise - Dominique Perrault - Michael Rotondi - Bernard Sommer - Klaus Stattmann - Umbrella Organization - Lebbeus Woods.
*premiered projects
Curator: Kimberli Meyer




08aug03 31aug03
  GREG LYNN
Intricate Surface

Wien
Austria
MAK – Austrian Museum of applied arts
Stubenring 5
A-1010 Vienna
tel: +43 01 711 36 0
fax: +43 01 713 10 26
recorded information: +43 01 712 80 00
http://www.MAK.at
office@MAK.at

Greg Lynn, who served his architectural apprenticeship with Peter Eisenman, is considered as a pioneer and one of the best known representatives of a new generation of architects, whose theoretical basis and design practice revolutionized the use of the computer as a design tool. The founding of his own office, Greg Lynn FORM, dates back to 1994, a time when computer-aided design began to hold sway in architectural production. The guiding principle of Lynn's work is the incorporation of time and motion in architectural form finding, the result of which are computer-generated amorphous bodies with strong deformations that are the visible effect of the prevailing spatiotemporal dynamics in a given location. Unlike traditional architecture in which the gravity factor is accounted for only in terms of verticality and statics, Lynn's designs represent a synthesis of complex multidirectional force vectors. The MAK exhibition entitled "Intricate Surface" provides an insight into the multi-faceted work of the architect. As of Fall 2002, Greg Lynn has been appointed to teach Architectural Design at the Vienna University of Applied Arts.




10sep03 16nov03
  UOVO performing arts festival

Milano
Italia

Informazioni:
tel: 02 422 51 32
med.mail@libero.it
http://www.mdzdesign.com/uovo/

Dal 10 al 21 settembre 2003 al Superstudio Più, alla Triennale di Milano, a Le Centre Culturel Français de Milan e al Plastic l'Associazione med organizza la prima edizione di ''UOVO performing arts festival'' curata da Umberto Angelini: 17 artisti internazionali - 23 rappresentazioni - 10 nazioni - 9 artisti per la prima volta in Italia - 12 prime nazionali.
Assistiamo in Europa ad una crescente curiosità verso le nuove forme interdisciplinari dello spettacolo dal vivo che oltrepassano i generi e i luoghi tradizionali, non solo accentuandone il processo di contaminazione, ma ponendosi come una vera e propria nuova modalità di rappresentazione artistica. Da qui l'idea di ''UOVO performing arts festival'' come simbolo di perfezione e fragilità dello spettacolo contemporaneo, come luogo indisciplinato e indisciplinare di sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e di comunicazione, crocevia delle esperienze europee più originali e innovative. Le arti performative, quali la danza contemporanea e la musica elettronica in particolare, hanno saputo in questi ultimi anni in Europa intercettare nuovo pubblico e nuovi luoghi (gallerie d'arte, musei, spazi urbani, etc.) e a intrecciarsi con altre discipline come l'arte visiva, il cinema, l'architettura e il design. Al termine degli spettacoli di volta in volta uno scrittore, un musicista, un fotografo, un ''abitante'' di via Tortona, un critico d'arte ''racconteranno'' lo spettacolo discutendone con l'artista e il pubblico, intersecando e sovrapponendo ''altri'' linguaggi e ''altri'' punti di vista. Andrea Lissoni , Filippo Del Corno, Matteo Bianchi cureranno i primi incontri.Tra gli artisti: Cindy van Acker, Rebecca Murgi, Jonathan Burrows, Krystina Lhotakova, Erna Ómarsdóttir, Yann Marussich, Yann Gioria, Two Fish, Olga Mesa, Meg Stuart, Magali Desbazeille. Il festival prevede altre due sezioni: una dedicata a i progetti musicali della nuova scena dance elettronica francese più raffinata (serata di musica elettronica con di Dj aï al club Plastic); l'altra sarà invece un'esplorazione originale dei nuovi percorsi delle arti performative e delle loro sperimentazioni in video attraverso la proiezione di film sul tema ''Corpi e società'', in collaborazione con le Centre Culturel Français de Milan e il Centre Pompidou.




10sep03 21sep03
  Urban Dramas
Narrative aspects of the urban environment

Antwerpen
Belgium
  De Singel
International Kunstcentrum
Desguinlei 25
2018 Antwerpen
Belgium
tel: +32 03 248.28.28
fax: +32 03 248.28.00
tickets@desingel.be
http://www.desingel.be/

'Urban Dramas' shows the narrative aspects of the urban environment, employing video projections and photos of thirteen international artists. The exhibition does not approach the city, the ultimate source of inspiration for the architect, as a rational object of planning, but rather as a matter of fact, as a phenomenon, a biosphere, as fertile ground for diverse stories and legends. 'Urban Dramas' does not show the city in the way of a passive and static background, but as a generator and a metaphor of life itself. The perception of urban space has been subjected to artistic intervention, either contextual, manipulative or fictitious: unsettling relations and human passion, suspense and crime, natural disasters and psychodramas, boredom and corruption get a chance, no less than urban clichés and cosmopolitan revelation.




11sep03 30nov03
  Enzimi 2003

Roma
Italia

Enzimi
Festival internazionale di musica, arte e spettacoli pop
Roma, Esquilino
enzimi@festivalroma.org
http://www.enzimi.com/

Dopo aver scoperto e reinventato grandi spazi urbani, spesso dimenticati come Campo Lanciani alla Stazione Tiburtina, l’Air Terminal Ostienze, l’ex Mattatoio di Testaccio e il deposito autobus di Grottarossa, Enzimi 2003 sperimenta un nuovo formato e cambia luogo invadendo il cuore della città. Enzimi entra così nel quartiere Esquilino: un luogo di immigrazione, migrazione ed evoluzione urbana continua, sul quale è in corso un’opera attenta e oculata di riqualificazione, di investimento economico e sociale. Enzimi 2003 si conferma come un appuntamento multidisciplinare a carattere altamente sperimentale nel panorama dei grandi eventi culturali internazionali, allargando i propri confini e il proprio punto di vista: musica, teatro, danza, cinema, fotografia, arte contemporanea, video, architettura, scrtittura, giochi e performance. I luoghi scelti per le installazioni sceniche e per le esibizioni artistiche sono quelli della promiscuità sociale, architettonica, urbanistica, edilizia tra passato e presente in un percorso che legherà Piazza Vittorio a Piazza dei Cinquecento, attraverso l’Acquario Romano, la Cappa Mazzoniana e risalendo via Giolitti e la Stazione Termini. Piazza Vittorio con i suoi portici e i giardini ospiterà il centro del festival con proiezioni, performance, giochi, infopoint, ristori, mediateca e il cinema con un allestimento fatto di grandi totem di luce, e segni visivi lungo i percorsi, che aiuteranno il pubblico a muoversi e a riconoscere i luoghi e la presenza di Enzimi dentro il quartiere. L’Acquario Romano, nuova sede dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, ospiterà al suo interno la programmazione di danza contemporanea e nei suoi giardini un’esposizione di giovani architetti italiani, a cura dell’Ordine. La Cappa Mazzoniana ospiterà le performance teatrali e poi – a notte alta – si trasformerà in «Club Go.card» con dj set, videoproiezioni e feste. Proseguendo lungo via Giolitti, sede di un importante intervento urbano con opere di grande formato, si approderà all’interno della Stazione Termini, dove al bookshop-binario 24 saranno ospitate le esposizioni fotografiche, per uscire infine su piazza dei Cinquecento, sede dei grandi concerti di musica, rock e elettronica. Un seminario di scrittura creativa dal titolo «Emergenza di scrivere» sarà l’occasione per indagare e scoprire le mille storie dell’Esquilino. Il workshop, curato da Sara Beltrame, vedrà la partecipazione di Ivan Cotroneo, Giosuè Calaciura, Riccardo Mazza e Antonio Pascale.




11sep03 20sep03

Vincenzo Castella

Guarene D'Alba (CN)
Italia

Palazzo Re Rebaudengo
Piazza del Municipio
12050 Guarene D'Alba (CN)
tel: +39 011 19831600
info@fondsrr.org
http://www.fondsrr.org

Vincenzo Castella è una delle personalità più lucide e critiche nell'attuale panorama internazionale, il cui lavoro di ricerca sulle sembianze architettoniche delle città ha indubbiamente segnato lo sviluppo del linguaggio fotografico contemporaneo. In mostra vengono presentati 25 lavori in tre diversi formati (55 x 70, 91 x 115 e 125 x 154 centimetri). La selezione di opere dà conto dell'indagine svolta da Castella a partire dal 1998, e ancora in corso, su alcune città del mondo occidentale (Milano, Torino, Amsterdam, Rotterdam, Atene, Colonia, Graz e altre ancora). A cura di Filippo Maggia
.




13sep03 26oct03

ON AIR
studio.eu


Firenze
Italia

Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura
SESV, SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA
piazza Ghiberti, 27
Firenze ITALIA
tel +39 055 570050
fax +39 055 575904
http://www.architettura.it/sesv
sesv@architettura.it

Inaugurazione:16 settembre ore 12.00

Il 16 settembre, alle ore 12.00, presso il SESV galleria dell’Università di Firenze, si inaugurerà la mostra ON AIR di studio.eu. Fondato a Berlino nel 2000 da tre giovani architetti italiani (Paola Cannavò, Maria Ippolita Nicotera e Francesca Venier) studio.eu è uno dei più attivi nodi nella rete della giovane architettura europea. Numerose sono le idee elaborate da studio.eu nei primi anni di vita: concorsi, proposte di interventi, ricerche. Idee che volano leggere, che vivono in uno spazio sospeso a mezz’aria. Quanti di questi progetti sono diventati o diventeranno un progetto realizzato? L’allestimento mette in mostra proprio questa situazione di “sospensione”. I progetti, quelli non realizzati, sono “on air”. Quando questi si realizzano diventano materia. Cambia, quindi, anche la loro rappresentazione nell’esposizione. Video e immagini proiettati sulle pareti ripropongono una realtà che è altrove. Una rappresentazione leggera e immediata di quella freschezza nell’approccio progettuale che studio.eu ha sviluppato attraverso le sue molteplici collaborazioni in Europa: a partire dall’esperienza olandese con MVRDV per il concorso internazionale di Ponte Parodi a Genova – occasione in cui è nato “ufficialmente” studio.eu. Oltre al consolidato rapporto di collaborazione con l’architetto paesaggista Stefan Tischer a Berlino, infatti, studio.eu ha avuto la capacità di intraprendere felici collaborazioni con altri importanti firme. Ma non solo. La ricerca sperimentale dello studio si sviluppa anche attraverso un confronto continuo con l’insegnamento universitario. Il catalogo pubblicato da Mandragora. Un incontro con gli stessi autori, alla presenza di Gianni Pettena, Pippo Ciorra e Mosè Ricci è previsto il giorno dell’inaugurazione, martedì 16 settembre alle ore 16.

> SESV




16sep03 26sep03

Artists @ Work
New Technology in Textile and Fibre Art


Prato
Italia

Museo del Tessuto
via Santa Chiara 24
59100 Prato
tel: +39 0574 611503
fax: +39 0574 444585
info@museodeltessuto.it
http://www.museodeltessuto.it

Negli ultimi venti anni la produzione tessile ha subito innovazioni radicali. In che modo gli artisti e i designer del tessile sono stati ispirati da queste nuove tecnologie? La mostra, curata da Patricia Kinsella, artista tessile che vive e lavora a Prato da molti anni, risponde a questo interrogativo, proponendo una selezione di opere d’arte tessile contemporanea. Inserita nella secolare tradizione tessile pratese, la mostra sottolinea l’esistenza di un forte legame tra il mondo dell’arte e dell’espressione artistica con la moda e la produzione tessile; riflette le trasformazioni subite dal settore dal settore nel corso degli ultimi venti anni, come l’introduzione di stampe digitali, di fibre ottiche, di tessuti computerizzati e di stoffe "intelligenti", che riparano non solo dagli agenti atmosferici, ma anche dai batteri o dai raggi ultravioletti. Una giuria internazionale, costituita da artisti tessili e da esperti del settore quali Frances Geesin, Stefania Gori, Patricia Kinsella, Emanuele Lepri, Miranda B. McPhail e Beatrijs Sterk, ha giudicato il lavoro di 153 artisti (provenienti da 24 Paesi europei), selezionando 58 opere di 37 artisti. In occasione di questo evento, si terrà anche la XII Conferenza Internazionale di ETN dedicata alle New Techologies and Materials, la prima organizzata in Italia, che si svolgerà dal 18 al 21 Settembre tra l’Auditorium del Palazzo dell’Industria e il Museo del Tessuto. Il progetto di allestimento è stato curato dallo Studio Riccardo Rami e dall’Architetto Francesco Paoletti con la collaborazione dell’Associazione di servizi per l’Arte Contemporanea.




18sep03 24nov03

GOING PUBLIC
Soggetti, politiche e luoghi.

Modena
Sassuolo (Mo)
Italia

Network Stazioni Ferroviarie
Workshop e installazioni nelle città di Modena e Sassuolo (Mo)

Informazioni:
tel: +39026071623
info@amaze.it
http://www.amaze.it/

Inaugurazione:
19 -20 - 21
settembre 2003

L’evento Going Public propone un percorso all'interno delle pratiche artistiche che hanno fatto dell'interpretazione del territorio, del sociale e del politico, la loro materia prima. Ideato dal Laboratorio Culturale aMAZE e curato da Marco Scotini, l’evento ospiterà progetti collettivi e nomi di autori, provenienti da altrettante realtà internazionali diverse fra loro (Cuba, Colombia, Perù, Austria, Grecia), alcuni dei quali presentati per la prima volta in Italia, con progetti ideati appositamente per l’occasione. Going Public è una piattaforma mobile e aperta, che si istituirà come una rete di produzione, di riflessione e di scambio, nelle stazioni di Modena e Sassuolo, lungo l’intero network ferroviario provinciale. A partire da venerdì 19 settembre per l’intero weekend, si svolgeranno azioni performative, interventi degli artisti, interazioni con il pubblico. Alcune di queste opere resteranno come segni permanenti nel territorio. L’evento intende sviluppare una attitudine di intervento nel sociale e nelle maglie più nascoste delle politiche pubbliche, delle pratiche dal basso, dell’attivismo popolare, del nomadismo, degli attuali insediamenti precari e temporanei. In sostanza si propone come una sorta di display sulle nuove mobilità tra spazi e soggetti, in un paesaggio che risulta sempre più in trasformazione. Alcuni tra i migliori artisti che oggi lavorano a contatto con il sociale hanno scelto per l’evento luoghi di transito e di comunicazione, minoranze e memorie locali, come proprio campo di azione: Los Carpinteros, Maria Papadimitriou, Colectivo Cambalache, Raimond Chaves +Gilda Mantilla, Rainer Ganahl, Gianni Motti, Multiplicity. Per l’occasione sarà pubblicato un volume edito da SilvanaEditoriale / Artshow Edizioni.




19sep03 03nov03

Piero Portaluppi
Linea errante nell'architettura italiana del '900


Milano
Italia

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Milano
tel: +39 02 724341
fax: +39 02 89010693
http://www.triennale.it

http://www.fondazionepieroportaluppi.org/

Inaugurazione:
18
settembre ore 18.30

Piero Portaluppi (1888 - 1967) è considerato uno dei protagonisti di spicco della cultura architettonica milanese e italiana tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta. Progettista di alcuni tra i più importanti edifici nella metropoli lombarda (il Planetario Hoepli, il Palazzo dell’Arengario, la Banca Commerciale Italiana, l’Arco su Corso di Porta Venezia, Palazzo INA in piazza Diaz, villa Campiglio), Portaluppi è anche l’autore di numerosi interventi di restauro su alcune degli edifici storici più noti della città tra cui Santa Maria delle Grazie, il Museo della Scienza e della Tecnica, la Pinacoteca di Brera, l’Università Statale di Milano - Ospedale Maggiore, la casa Atellana e la Bicocca degli Arcimboldi. Tra gli anni Venti e Trenta progetta alcune della grandi “cattedrali” elettriche lungo l’arco alpino (Verampio, Crego, Crevaldossola, Cadarese, Piacenza) che segnano la prima, fondamentale fase dell’elettrificazione del Paese e che rappresentano ancora oggi dei veri e propri monumenti alla Modernità nascente in Italia. Ma la figura di Portaluppi è caratterizzata anche da una intensa attività nei campi del disegno e della vignetta, del design, della fotografia, ambiti che, insieme con la passione di cineamatore e viaggiatore, hanno ampliato e approfondito la sua opera decretandone l’originalità e l’anomalia nel contesto nazionale dell’architettura moderna. La mostra rappresenta il primo, importante tentativo di rileggere all’interno di questo contesto più ampio e complesso l’opera del maestro milanese attraverso disegni originali, fotografie d’epoca, immagini recenti delle opere costruite, modelli, elementi decorativi e oggetti di arredo e design, e un video documentario prodotto dalla Fondazione Piero Portaluppi. Durante il periodo della mostra sono previsti un convegno internazionale, e una serie di visite alle architetture private e pubbliche di Portaluppi a Milano e in Val d’Ossola. Mostra a cura di Luca Molinari e Fondazione Portaluppi.




19sep03 04jan04

Sulle strade di Kiarostami

Torino
Italia

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16
Torino
tel: 011 19831600
info@fondsrr.org
http://www.fondsrr.org

In mostra il lavoro fotografico e video del regista iraniano Abbas Kiarostami come parte di un progetto realizzato in collaborazione col Museo Nazionale del Cinema e laScuola Holden. Un percorso espositivo che propone due mostre fotografiche in prima mondiale - 34 Untitled Photographs e The Roads of Kiarostami, 60 fotografie realizzate fra il 1978 e il 2003 - ; inoltre due video installazioni - Sleepers, prodotta dalla Biennale di Venezia per la mostra di arti visive del 2001 e l’inedita Ten Minutes Older (10’, 2001), presentata a Torino in prima mondiale - ; e infine una serie inedita di cortometraggi digitali, cinque lavori dal titolo The Lagoon and the Moon, ciascuno composto da un’unica inquadratura di durata variabile fra i 3 e i 30 minuti, realizzati da Kiarostami con la sua camera DV. Il progetto è curato da Alberto Barbera e Elisa Resegotti.




19sep03 12oct03

Consuming Bellissimo

Lisboa
Portugal

Experimenta 2003
Cais da Pedra a Santa Apolónia
Armazém B, loja 8
Lisbona
http://www.experimentadesign.pt/

Informazioni:
tel: +39 011 2386007
fax: +39 011 2358525
lupin@labelmag.com
http://www.bellissimo.it
http://www.labelmag.com

LABEL magazine e BELLISSIMO partecipano - unico progetto made in Italy - alla terza edizione di ExperimentaDesign – Biennale internazionale di Lisbona, dedicata alla creatività e alla cultura del design. Il progetto mostra due diversi approcci sul tema di questa terza edizione della Biennale: Beyond Consumption (Al di là del consumo). La prima parte del progetto è un video dal titolo Beyond Visual Consumption (Oltre il consumo visuale), che dichiara: “andare oltre significa paradossalmente concedersi il lusso di fermarsi e tornare indietro: cristallizare il proprio processo creativo e svincolare le immagini dal loro contesto per apprezzarne il valore educativo”. La seconda parte del progetto invece propone un restyling di Four Items for The Four Elements (Quattro oggetti per i quattro elementi). In accordo con il proprio approccio ironico e smitizzante, Label suggerisce uno scenario futuro in cui persino gli oggetti d’uso quotidiano più improbabili diventano cool. Gli oggetti per le fashion&design victims di domani sono: uno spartitraffico (terra), una tavoletta da nuoto (acqua), uno schiacciamosche (aria), un guanto da forno (fuoco).




20sep03 02nov03

1000 plateau
The future of Use : The uses of the Future

Lisboa
Portugal

Experimenta 2003
Cinema São Jorge
Avenida da Liberdade, 175
Lisbona
http://www.experimentadesign.pt/

This edition of 1000 Plateaux explores how new uses expand the frontiers of consumption towards the future. Along 45 days, this multi-format event proposes the research of creators who are, at this very moment, inventing, designing, and thinking the future of industrial production and everyday consumption, but also generating the future uses of performing arts, space, communication and cultural and scientific production. From communication design to games; from video to architecture and city; from new musical formats to artificial intelligence; from new media to wearable computing; from digital design to nanotechnology; a permanent showroom will be created, presenting ideas, prototypes and projects that are already a part of our near future. Each Thursday and Friday night there will be presentations by upcoming designers and conferences by acknowledged practitioners and thinkers whose research will affect our lifes in a few years time. The four ‘Multiple Scales’ workshops and lectures contemplate speculations in current architecture and design, from the scale of the body and the object to the challenges represented by cyberspace and outer space design. Artificial Intelligence is the theme for a series of three sessions gathering international scientists and researchers. Robotics, nanothechnology and the phenomena of emergent intelligence are some of the areas to be focused. Every Sunday afternoon international panels on the future uses of design, music, film, games, music and even history. This series closes with a debate on the future of Lisbon. In the beginning of each week video portfolios from 1000Plateaux participants and special video programme are presented in continuous sessions. Wednesday and special sessions are reserved for national premières that anticipate innovative usages of film and video. Concept and Coordination: Pedro Gadanho




20sep03 02nov03
 

The Unknown Leningrad
Constructivism in a Classical City 1925-1932


Rotterdam
Netherlands

Netherlands Architecture Institute
Museumpark 25
3015 CB Rotterdam
Netherlands
tel: +31(0)10-4401200
fax: +31(0)10-4366975
http://www.nai.nl/

The Russian museum's archives contain an unrivalled treasure-trove of architectural drawings and related archival material by Leningrad Constructivist architects. This material has barely been studied or exhibited in Russia or abroad. This is because of the extremely restricted access to the archives and because of the greater focus on the avant-garde movements in Moscow. In the exhibition will display these designs for the heroes of the new workers' state in the city of the Tsars. This first small exhibition about Constructivism in Leningrad centers on the work of pioneering architects such as Alexander Nikolsky (1884 - 1953), Georgy Simonov (1893 - 1974) and Petr Miturich (1887 - 1956). Fifteen colorful large-format drawings will be exhibited in a transparent display system. Each drawing represents a new building type, a particular focus under the socialist regime. The drawings have never previously been exhibited in Russia or the West and are therefore unknown even to the experts.




20sep03 18jan04
 

Approach the Future
The Asymptote Experience

Rotterdam
Netherlands

Netherlands Architecture Institute
Museumpark 25
3015 CB Rotterdam
Netherlands
tel: +31(0)10-4401200
fax: +31(0)10-4366975
http://www.nai.nl/

The New York based architectural art and design practice, Asymptote (Hani Rashid and Lise Anne Couture) will be exhibiting their work from 1989 until the present. The exhibition occupies 10,000 square feet of gallery space with a large scale installation designed by Asymptote as a suspended undulating grid, which begins as a ceiling at one end of the gallery, descends and divides the gallery into separate spaces and locations, effectively creating a spatial organization system for viewing and experiencing each project. On exhibition will be a number of built works including the Hydra Pier completed last year in the Netherlands, a number of speculative projects and drawing studies including the -Scape series, Optigraphs and Hyperfine Splitting. Also on exhibition will be the virtual reality environments for the NYSE and the Guggenheim Museums, numerous maquettes, as well as furniture designs for Knoll International. For the first time since since it's debut at Documenta XI in Kassel Flux 3.0 will be exhibited along side documentation of the Venice Biennale 2000 installations.




27sep03 18jan04
DENTRO IL FUORI
I Musei dall'iperconsumo al racconto metropolitano

Roma
Italia
Accademia Nazionale Di San Luca
Piazza dell’Accademia di San Luca 77
Roma
tel: +39 06 676790324
fax: +39 06 6789243
segreteria@accademiasanluca.it

La mostra presenta i progetti di sette gruppi di giovani architetti invitati a riflettere, all'interno di un workshop progettuale, sull'attuale condizione dei musei d'arte contemporanea e sul loro rapporto con la città. Il workshop, ideato da Franco Purini e in continuità con il Convegno Internazionale su "I Musei dell'Iperconsumo" (Triennale di Milano, 22 ottobre 2002) si è proposto di indagare sulla relazione che si è instaurata tra arte, architettura, città, periferie, mercato e sistema mediatico. Una relazione che ha visto i musei divenire in qualche modo centri commerciali, in un'ibridazione di funzioni ispirata alle leggi del consumo e del packaging. A partire da queste considerazioni i gruppi partecipanti si sono mossi all'interno di alcune aree che l'Assessorato alle Politiche per le Periferie segnala come nodi critici (Laurentino, Massimina, Corviale, Via Palmiro Togliatti, e le grandi aree di scambio intermodali) individuando in nuovi spazi per l'arte contemporanea la soluzione di alcune delle problematiche socio-culturali metropolitane. Di grande interesse sono le soluzioni emerse dai sette progetti, presentati in questa mostra attraverso tavole, video e modelli, e accomunati tutti dalla necessità di contrapporre al consolidato sistema espositivo istituzionale nuove forme di fruizione dell'opera d'arte. Per alcuni gli interstizi della periferia sono stati individuati come i punti espositivi più adatti ad i nuovi linguaggi; per altri gli spazi museali a partire da unità abitative si propagano come virus nella città; o ancora cellule espositive si aggregano come grandi parassiti a centri commerciali, strappando utenti allo shopping quotidiano. In occasione dell'inaugurazione della mostra verrà presentato il catalogo ( a cura di Pippo Ciorra e Stefania Suma) con i progetti e dei testi critici di: Pio Baldi, Pippo Ciorra, Giancarlo De Carlo, Mirella Di Giovine, Vittorio Gregotti, Margherita Guccione, Massimo Ilardi, Luca Molinari, Francesco Moschini, Renato Nicolini, Franco Purini, Stefania Suma. GRUPPI INVITATI - Avatar architettura - A12 - MA-0 - Modulo 4 - Sciatto Produzie - STALK agency - studio ALTR.a




29set03 15ott03
  Light - Movement - Number - Space
The Basic Course of Werner Schriefers

Berlin
Deutscheland

Bauhaus-Archiv / Museum für Gestaltung Klingelhöferstraße 14
D - 10785 Berlin
tel: +49 030 2540020
fax: +49 030 25400210
infoline: +49 030 25400278
http://www.bauhaus.de
bauhaus@bauhaus.de


Werner Schriefers, a student of the Bauhaus master Georg Muche, developed an obligatory basic course for first-semester students at the Werkkunstschule (Academy of Applied Arts) in Wuppertal beginning in 1949. The course's purpose was to equip students with skills that they would not typically learn at a traditional fine arts school. Schriefers wanted to sharpen the students' critical perception and their ability to evaluate visual images - in accordance with Rudolf Arnheim's thesis of 'visual thinking'. With this teaching approach, Schriefers revived the tradition of fundamental art instruction first introduced at the Bauhaus by Johannes Itten in his 'Vorkurs' (preliminary course) and further developed by László Moholy-Nagy and Josef Albers. In contrast to the often one-sided emphasis on purely creative art at other schools, Schriefers' teaching integrated knowledge from the fields of sociology, architecture, industrial design and film. As an active member of the design society 'Industrieform', he collaborated closely with the academy's workshops and encouraged his students to participate in competitions and trade fairs. This is the first comprehensive presentation of works that resulted from Werner Schriefers' role as an educator. Selected from a group of approximately 1500 student works given to the Bauhaus Archive by the professor-artist, who died in February of 2003, these objects demonstrate the full spectrum of his teaching. Experiments with the medium of collage - the disintegration and systematic restructuring of chosen pictorial materials - form the focal point of the exhibition. Three-dimensional constructions and modular building systems, but also drawings, typography and photographic studies document the students' progression toward the 'perception and understanding of visual images', which Schriefers ultimately reduced to the basic terms 'light, movement, number and space'.




01oct03 30nov03

"INTIMACY" - BEYOND MEDIA/OLTRE I MEDIA 03

Firenze
Italia

Congresso:
Ospedale degli Innocenti, Salone Brunelleschiano
Piazza Ss.ma Annunziata
Firenze

Mostre:
Spazio Alcatraz, Stazione Leopolda
Viale Fratelli Rosselli
Firenze

Informazioni:
iMage
via Scipione Ammirato 82
50136 Firenze
tel:+39 055 666316
fax +39 055 6241253
image@architettura.it
http://www.architettura.it/image

Il Festival di Firenze è una delle maggiori rassegne dedicate alla comunicazione dell'architettura e del suo progetto attraverso video, film e New Media. L'evento, che segue ricorrenza annuale e accompagna dal 1997 lo sviluppo dei sistemi multimediali in architettura, ha tra i suoi obiettivi la presentazione delle più recenti opere di architetti e di studenti che impiegano lo strumento del video come risorsa del progetto, la riflessione sull'uso dei mezzi audiovisivi e dei sistemi digitali per l'architettura, l'indagine delle loro applicazioni didattiche, la discussione delle teorie emergenti. BEYOND MEDIA/OLTRE I MEDIA continuerà ad indagare l’architettura contemporanea: quella costruita, progettata, immaginata. Saranno proposte le migliori opere video e multimediali realizzate da architetti e studenti provenienti da oltre venti Paesi. Insieme a queste, come consueto, un articolato calendario di incontri con protagonisti della scena architettonica mondiale, proiezioni di film, tavole rotonde. Il tema della prossima edizione è "INTIMACY". Quali sono gli attuali ambiti spaziali della riservatezza, della protezione, della sicurezza, dell'intimità? Secondo quali modalità ed entro quali confini tende a riconfigurarsi oggi la dimensione familiare, domestica dello spazio abitato? Quali sono, oggi, i limiti e le forme della dimensione pubblica? Quali caratteristiche assumono gli ambienti che le nuove tecnologie costruiscono intorno agli individui? La manifestazione proporrà un ribaltamento delle convenzionali modalità di avvicinamento all'architettura ed assumerà i punti di vista interni agli stessi mezzi di comunicazione. Il pubblico sarà portato ad osservare lo spazio abitato, la città, il territorio a partire dalla consapevolezza del ruolo del cinema, della televisione. Verrà condotto nell'intimo della natura dei dispositivi satellitari, delle reti di informazione e di comunicazione mobile, degli strumenti di controllo e di sorveglianza e da qui saranno esplorati i loro effetti sulla definizione dello spazio abitato. Alla sede istituzionale, il Salone Brunelleschiano dell'Ospedale degli Innocenti, si aggiunge quest'anno un ambito espositivo di eccezione ospitato dallo spazio Alcatraz della stazione Leopolda (in collaborazione con Pitti Immagine) e uno spettacolare scenario realizzato con un sistema di proiezioni che coinvolgerà la Galleria degli Uffizi. Numerosi ospiti, progettisti e studiosi tra i più celebri al mondo si avvicenderanno nel corso dell'iniziativa dando luogo a un'ampia ricognizione su temi importanti e di grande popolarità. L’evento promosso dal Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini”, dell’Università degli Studi di Firenze, curato da Marco Brizzi e organizzato da iMage.




02oct03 12oct03
Mies van der Rohe: Architecture and Design in Stuttgart, Barcelona, Brno

Firenze
Italia

Istituto degli Innocenti
Piazza S.S.Annunziata 12
Firenze
tel: +39 055 242248

La Mostra indaga le opere di Mies attraverso disegni, plastici, modelli architettonici e proiezioni video di tre tra i più importanti progetti dell' architetto tedesco, unanimemente riconosciuto come uno dei grandi maestri dell’architettura del 900. La maggior parte delle opere esposte proviene dall’archivio del Vitra Design Museum ed include importanti documenti della collezione Anton Lorenz. Si analizzano i lavori per il Weissenhof di Stoccarda (1925.’27), il notissimo Padiglione tedesco all’ Esposizione internazionale di Barcellona (‘28-’29) e Villa Tugendhat, a Brno (‘28-’29). Una sezione della mostra è dedicata al design di oggetti di arredo realizzati da Mies dal ’27 al ’31.





18oct03 06jan04
SOLID SEA

Milano
Italia

LIMA
Via Masera di fronte al civico 10
Milano

http://www.multiplicity.it

Solid Sea 01: the Ghost Ship presenta il primo di una serie di casi che Multiplicity sta raccogliendo nell'ambito di una ricerca sulle trasformazioni del Mediterraneo. Un grande bacino d’acqua da sempre considerato una culla delle civiltà, luogo di incrocio di tradizioni e culture diverse, oggi invece diventato un “mare solido”, cioè un “continente solcato da rotte predeterminate e da confini insuperabili”, dove “identità rigide e specializzate - turisti, militari, pescatori, marinai, migranti, tecnici sottomarini e di piattaforme - si incrociano ogni giorno senza comunicare e spesso nemmeno guardarsi, costrette entro le loro traiettorie prefissate.” La storia del tragico naufragio avvenuto nella notte di Natale del 1996 nelle acque del Canale di Sicilia, nel corso del quale perirono 283 migranti tamil, pakistani e indiani, arriva a Milano, presso lo spazio Lima grazie a Solid Sea 01: the Ghost Ship. Prodotta da Multiplicity in occasione di Documenta XI a Kassel – racconta come, nonostante le denunce dei sopravissuti e il ritrovamento nelle reti dei pescatori di resti di cadaveri, per cinque lunghissimi anni le Autorità italiane e degli altri Paesi coinvolti nel naufragio negarono quella che è stata la più grande tragedia marina nel Mediterraneo dal dopoguerra ad oggi. Le prove del naufragio vennero inconfutabilmente alla luce solo grazie all’inchiesta del giornalista de La Repubblica Giovanni Maria Bellu, che, insieme ad un pescatore di Portopalo, scoprì e riprese il relitto, con una videocamera subacquea, a 19 miglia dalla costa siciliana. Oggi, dopo 7 anni, i responsabili della strage restano impuniti e i corpi di 283 uomini giacciono ancora sul fondo del Mediterraneo senza identità, perché i governi dei Paesi coinvolti si sono rifiutati di recuperarli e identificarli. Un secondo caso della ricerca “Solid Sea”, presentato per la prima volta in Italia in questa occasione, è “Solid Sea 02: Odessa/The World”, prodotto da Armin Linke. Due video presentano i ritratti paralleli di due comunità che vivono a bordo di due navi da crociera: l’ Odessa, rimasta ancorata nel porto di Napoli, sotto sequestro, per sette anni, con a bordo il capitano e sette uomini dell’equipaggio e The World Residentsea, vero proprio condominio di lusso in continuo movimento, dove è possibile comprare un appartamento e con esso l’identità di cittadino off-shore.




22oct03 14nov03
Diener & Diener
DENTRO IL VOLUME

Firenze
Italia

Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura

SESV - SPAZIO ESPOSITIVO DI SANTA VERDIANA
piazza Ghiberti, 27
Firenze ITALIA
tel +39 055 570050
fax +39 055 575904
http://www.architettura.it/sesv
sesv@architettura.it

Martedì 6 novembre alle ore 16.00: conferenza di Roger Diener con la partecipazione di Adolfo Natalini

Prima esposizione italiana delle opere dello studio di architettura basilese Diener & Diener, propone uno sguardo su alcune opere recenti, tra cui la Galleria Gmurzynska a Colonia, la Fondazione Rosengart a Lucerna, l’Ambasciata Svizzera a Berlino, e il progetto di concorso per l’ampliamento del “Kohlenwäsche” presso la miniera di carbone Zeche Zollverein. Fulcro della mostra è il progetto per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (GNAM), realizzato in occasione del concorso internazionale vinto nel 2000 da Diener & Diener in gara con architetti di chiara fama tra cui Hans Kollhoff, Dominique Perrault, Massimo Carmassi, David Chipperfield. Questo progetto, che verrà documentato a Firenze attraverso diversi modelli e disegni del progetto esecutivo, costituisce in effetti un’occasione di confronto con la cultura progettuale del nostro Paese. Il tema dell’intervento romano è stato particolarmente impegnativo, avendo dovuto l’ampliamento della Galleria fare i conti con una lunga storia di progetti e lavori, iniziati e interrotti, risalente alla metà degli anni Sessanta e all’importante precedente ampliamento realizzato dall’architetto Luigi Cosenza.

> SESV




28oct03 14nov03
THE CITY AS LOFT

Berlin
Deutscheland

Aedes East
Rosenthaler Str. 40-41
Hackesche Höfe, Hof II
10178 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The exhibition emphasises the projects where KCAP/ASTOC worked at the interface of architecture and urbanism. The firm’s growing reputation is based on the combination of ‘social engineering‘ and design, that creates the possibility to realize complex projects. The exhibition presents designs for former docksides, industrial estates and railway areas. In the debate about the European city of the future, the emphasis is on the issue of restructuring urban areas. Former harbour, industry and railway terrains, called 'waiting lands', are still available for development. In many cities, these sites may be able to save the concept of urban character and inject it with new meaning. KCAP/ASTOC uses different strategies for the development of these designated areas, that can be summarized under the title 'THE CITY AS LOFT'. The exhibition introduces different facets of these methods based on seven subjects: 'THE CITY AS LOFT', ‘Control & Laissez Faire‘, ‘Fuck the programme?‘, ‘Ensemble & Enclave‘, ‘New Haussmann‘, ‘CIAM & XL‘ and ‘Urban Catalysts‘. A design strategy of KCAP/ASTOC is the balance of masses. In its ensembles, building blocks function like free-standing sculptures on one hand, on the other as a part of an urban field. The exhibition presents a spatial installation - ten oversized ‘building blocks‘, that explain these design principle to the visitor. The exhibition newspaper presents the seven subjects and explains them using related projects.




31oct03 07dec03
Tadao Ando
Langen Foundation
Hombroich - Neuss Missile Station

Berlin
Deutscheland
Aedes West
S-Bahnbogen 600
Savignyplatz
10623 Berlin
tel: +49 30 282 7015
fax: +49 30 283 914 66
aedes@baunetz.de
http://www.aedes-arc.de/

The former missile station in the Hombroich cultural area is the site for another outstanding architec-tural project that blends in harmoniously with its environment. Ando sees this as an experience that uses a combination of simple building materials, glass and concrete, to create a dialogue between building and nature. Viktor and Marianne Langen’s life work forms the basis for this new art house, which the Japanese architect Tadao Ando was contracted to design. It will be completed in spring 2004. The first exhibition will be dedicated to a selection of the Langen collection of modern and Japanese art. The Langen Foundation aims in future to stimulate unusual meetings between art and its surrounding architecture. Tadao Ando’s architecture, a built space as an independent sculpture, and the presentation of the art inside it create the possibility of interactive experiences. Architect and builder involved themselves in a planning process, whereby the knowledge by each of the other served to consolidate their particular features. A striking architectural ensemble by Per Kirkeby, a sculpture by Chilida and unmistakeable architectures by Erwin Heerich have close spatial relationships with this building. The exhibit shows drawings, models, photographs and interviews with the architect. An Aedes catalogue is to be published.




02nov03 07dec03
(+RAMTV)
negotiate my boundary!

Hamburg
Deutscheland

Salon Blauraum
Wexstrasse 28
D-20355 Hamburg
tel: +49 (0)40 4191669-0
fax: +49 (0)40 4191669-9
salon@blauraum.de
http://www.blauraum.de

http://www.ramtv.org

(+RAMTV) is an international team of five young architects formed during their master studies at the Architectural Associations School of Architecture Design Research Laboratory (AADRL) in London. The five constant members are: Aljosa Dekleva (Slovenia), Manuela Gatto (Italy), Tina Gregoric (Slovenia), Robert Sedlak (Germany) and Vasili Stroumpakos (Greece). Instead of one physical architectural office (+RAMTV) operates as a network of virtual offices, working in different environments, coming together to share knowledge and carry out research projects. The exhibition shows a suggestion for a residential district in central London, developed step by step. The main issue is not the hardware architecture, but the attempt to transfer a hyperstructure developed out of the basic ideas of Le Corbusier’s Unité’s into a flexible programme, where the future inhabitants can affect and generate their own conceptions of living, neighbourhoods, the way how a community can work etc. through a web-based customisation interface (www.clusterblaster.com).




06nov03 03dec03

10th Biennial of Moving Images

  Genève
Switzerland

Center for Contemporary Images
Saint-Gervais Geneva
5 rue du Temple
CH-1201 Genève
Switzerland
tel: +41 22 908 20 00
fax: +41 22 908 20 01
http:// www.centreimage.ch/bim
bim@sgg.ch

First held in 1985, the Biennial of Moving Images is one of the oldest and most important events dedicated to video art and art film in Switzerland and the rest of Europe. With each Biennial, a thought-provoking theme has helped audiences to put historic works and recent creations in perspective, generating lively debate and dialog. The Biennial of Moving Images serves as an antenna for today’s art, offering local and international audiences a unique chance to discover a field of art that is undergoing constant renewal. This year’s show marks the 10th in the series and for the event, the Biennial has tried to take in many new horizons in the world of video art. There is a thread running throughout the variety of this year’s contributions, namely, the theme "artistic creation as an act of resistance". For ten days, the Biennial program will take us from Eastern Europe to the Middle East and from the Asian continent to South Africa. This year’s program offers works from countries near and far, works that spring from very different approaches, points of view and realities, manifesting formal experiments and novel styles, notably in the section given over to the Biennial’s cartes blanches. The program’s retrospectives also feature the outlooks of several politically committed artists and filmmakers. Director: André Iten




07nov03 15nov03

Content
Rem Koolhaas/OMA/AMO Bauten, Projekte und Konzepten seit 1996

Berlin
Germany

Neue Nationalgalerie
Potsdamer Straße 50
10785 Berlin - Tiergarten
tel: 030/266265
fax: 030/2624715
nng@smb.spk-berlin.de
http://www.smb.spk-berlin.de/nng/

This exhibition will provide a special opportunity to overview the innovations and achievements of OMA/AMO, especially since the mid-90s. Large section of the show has never been exhibited before and it will be a unique moment when four large-scale buildings designed by OMA—Chicago’s IIT Campus Center, Seattle Public Library, Concert Hall in Porto, and the Netherlands Embassy in Berlin—will soon be completed. The exhibition will allow Rem Koolhaas the chance to interact with Neue Nationalgalerie, a legacy of Mies van der Rohe; the venue will be on the ground floor, the famous “floating space” made of glass and steel. The exhibition will comprise of a number of mini shows linked together and stretching out over the inside and outside the glass pavilion. They will be installed in various forms of temporary enclosures or settings, such as tents, street vending stalls, street walls, containers, scaffolding, construction nets, hoardings, café, dumps, etc. These space-defining devices will compose lively urban situations, providing a number of zones either “inside” or “outside,” or “in-between.”. The subjects of the installations will not be limited to architecture: some will also address global, political issues, such as the emergence of a new European identity and the rapid urbanization of China. One of the important factors of the exhibition is that visitors will not just “consume” the work of Rem Koolhaas/OMA/AMO but will actively participate in it. A unique new book of Rem Koolhaas/OMA/AMO—content—will be published from Taschen to coincide with the opening of the exhibition. After Berlin, the exhibition will make an international tour starting from Kunsthal in Rotterdam (organized by NAi/The Netherlands Architecture Institute) to Moscow, Beijing, Tokyo and the United States.




15nov03 20jan04

Stazioni. Luoghi per le città.

  Torino
Italia

Cavallerizza Reale -
Sala dell'ex Guarnigione Seicentesca
Via Verdi, 7/9
Torino

Informazioni:
tel: 06 36713417
fax: 06 32651957
mccostanzo@yahoo.it
http://www.oct.torino.it/portasusa/

In mostra i progetti delle nuove stazioni Alta Velocità di Torino Porta Susa, Roma Tiburtina, Firenze Belfiore e Napoli Afragola. Con i Concorsi internazionali di progettazione per le nuove stazioni dell'Alta Velocità, le Ferrovie riprendono oggi il ruolo di promotrici della grande architettura. Immediata e favorevole la risposta del mondo dell'architettura, stimolato dalla sfida di dover pensare le nuove stazioni come elemento di raccordo fra città e ferrovia, intervenendo nel tessuto della città costruita, modificando valori e funzioni. I progetti vincitori dei quattro concorsi arrivati a conclusione e presentati nella mostra suggeriscono una riflessione che riguarda proprio il modo in cui gli architetti hanno interpretato il tema dell'integrazione fra ferrovia e città. Interventi di ampio respiro che si integrano ai grandi progetti di potenziamento della rete ferroviaria (nuove linee Alta Velocità/Alta Capacità, eliminazione dei "colli di bottiglia" nei nodi metropolitani, raddoppi e quadruplicamenti delle linee esistenti, linee dedicate ai diversi flussi di traffico) e agli interventi che RFI, la società che gestisce l'infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha avviato per riqualificare e valorizzare le principali stazioni italiane (recupero delle caratteristiche architettoniche salienti e riorganizzazione funzionale dei servizi alla clientela). L'esposizione raccoglie le tavole e il plastico del progetto vincitore del concorso di Torino Porta Susa, firmato dal Gruppo francese Arep (Jean-Marie Duthilleul e Etien Tricaud) con Silvio D'Ascia e Agostino Magnaghi; il plastico del progetto di Paolo Desideri per Roma Tiburtina; i materiali del concorso di Firenze Belfiore, vinto da Norman Foster; i disegni e le vedute del progetto di Zaha Hadid per la nuova stazione di Napoli Afragola. L'ampia sezione della mostra dedicata a Torino Porta Susa permette di vedere come sarà la nuova stazione, ma soprattutto il suo inserimento nel piano urbanistico che ridisegnerà completamente l'assetto della zona. Mostra curata dal professor Carlo Olmo, allestimento degli architetti Aimaro Oreglio d'Isola e Guido Laganà.




21nov03 20dec04
SIXPACK
L'Architettura contemporanea in Slovenia

Roma
Italia

Casa dell'Architettura
Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, 47,
Roma
http://www.casadellarchitettura.it/

SIXPACK presenta l'opera di sei gruppi di giovani architetti sloveni offrndo una breve ma esaustiva selezione del lavoro che si svolge in sei differenti studi di architettura accomunati dalla loro formazione internzionale. Prima di fondare le loro attvità in Slovenia questi giovani architetti hanno studiato in importanti scuole e istituti di architettura, come ad esempio l'Architectural Association, Berlage Institute e l'UCLA. In mostra: Bevk Perovic arhitekti (Matija Bevk, Vasa Perovic) Dekleva Gregoric arhitekti (Aljosa Dekleva, Tina Gregoric) Elastik (Mika Cimolini, Igor Kebel) Maechtig Vrhunc Arhitekti (Tomaz Maechtig, Ursa Vrhunc) Ofis Achitects (Rok Oman, Spela Videcnik) Sadar Vuga Arhitekti (Jurij Sadar, Bostjan Vuga). Organizzata dalla Galleria DESSA di Ljubljana con il supporto del Ministero della cultura e del Ministero per affari esteri della Repubblica Slovena. Nella primavera del 2004 la mostra si sposterà a Dublino, Irlanda.





06dec03 17dec03
Contested Space
networking 2003

Firenze
Italia

Spazio Alcatraz
ex Stazione Leopolda
Viale F.lli Rosselli
Firenze
http://www.undo.net/gates/networking/

Promosso dalla Regione Toscana, Tra-Art Rete Regionale per l'Arte Contemporanea, e dai Comuni di Firenze, Livorno, Monsummano Terme, Prato, Siena, CONTESTED SPACE è pensato come un' ''urban action day'' presso la Stazione Leopolda di Firenze a conclusione dell'intero progetto ''Networking/Le Città della Gente''. In occasione della pubblicazione del volume ''Networkingcity'', edito da m&m Maschietto Editore. L'evento intende convocare e far confluire nello stesso luogo e allo stesso tempo una ricca molteplicità di esperienze di resistenza, creazione e attivismo su scala internazionale, proponendosi come un display per un giorno, in cui saranno presentate varie ricerche sul rapporto tra arte e trasformazione sociale a partire dal laboratorio ''Networking'' e parallelamente ad esperienze internazionali di progetti public o community-based. Temi come quello dello spazio quotidianamente negoziato, dello spazio delle disuguaglianze e delle contraddizioni, saranno affrontati attraverso il lavoro di 30 artisti internazionali e 70 giovani artisti operanti in Toscana. In questa occasione lo spazio Alcatraz si trasformerà in una piattaforma aperta e informale che prevede la successione dinamica di spazi in funzione e una moltiplicazione simultanea di eventi: proiezioni, azioni performative, incontri, mercati alternativi, laboratori. Assieme alla parte espositiva sarà aperta, per l'intera durata, della manifestazione un'arena dibattito su cui filosofi o teorici si succederanno a critici, artisti, esponenti dei movimenti dell'attivismo popolare. Dalla green guerrilla ad ipotesi di contro-urbanistica, dall'homelesness alla violenza delle periferie, dalle mappe del potere alle città nascoste (ancora da cartografare), dalle parate ai sit-in, dagli scioperi della fame alle forme dell'attivismo popolare, dagli interventi illegali tra le maglie della città alla messa in atto di economie parallele o informali, dalla contro-informazione all'estetica hardcore. A cura di Marco Scotini.




06dec03 06dec03
Hérault Arnod architectes

Paris
France

la galerie d’architecture
11 rue des blancs manteaux
75004 Paris
tel: +33 1 49 96 64 00
fax: +33 1 49 96 64 01
http://www.galerie-architecture.fr
mail@galerie-architecture.fr


Dès la création de leur agence en 1990, Isabel Hérault et Yves Arnod se distinguent de la scène architecturale française par leur liberté de conception perceptible à travers la réalisation de plus d’une vingtaine de projets. Cette exposition est consacrée aux derniers travaux de l’agence, parmi lesquels figurent la Patinoire de Grenoble, l’Immeuble Mixte de Grenoble, le Complexe Culturel et Sportif des 2 Alpes à Mont de Lans et le Musée Parc archéologique du Lac de Paladru. L’architecture fusionnelle de ce dernier projet est à l’image de leur travail actuel sur les " formes synthétiques " et leurs recherches sur les peaux complexes, où la superposition de matières différentes, opaques, translucides ou ajourées, crée des textures inédites.




11dec03 17jan04
       

1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011

la sezione ARCH'IT mostre
è curata da Elisabetta Mori.
per segnalare iniziative o per
qualsiasi comunicazione scrivete a
elisabetta.mori@architettura.it


laboratorio
informa
scaffale
servizi
in rete


archit.gif (990 byte)

iscriviti gratuitamente al bollettino ARCH'IT news







© Copyright DADA architetti associati
Contents provided by iMage