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ARCHIVIO MAGGIO 2007

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31 maggio 2007

A partire da oggi solo cose internazionali: stornelli e coda alla vaccinara... daje a Babbo Natà! Damme na mano e faje dì de sì. Ugo Rosa in Volare: Italy, a new architectural landscape. Lettera a Babbo Natale. 'Vorrei anche descriverti -scrive Ugo Rosa in ARCH'IT lanterna magica- in breve lo stato magnifico dell'architettura, che è l'ambito nel quale mi muovo come un bradipo. Da qualche tempo, ci tengo a dirtelo, un nuovo conceptual landscape è stato creato, così, da un po', decliniamo ricerche originali e l'architetto Fuksas costituisce un modello attestato di riferimento. Ci hai anche portato in dono (non so chi ti ha mandato la richiesta, se potessi controllare e farmelo sapere te ne sarei grato...) un architetto dall'approccio duchampiano e post-pop, un altro che pone attenzione all'architettura come suscitatrice di eventi, e un altro ancora che fa miracoli con le lamiere microforate. Insomma la situazione è promettente e ci consente di nutrire un certo ottimismo per il futuro. Quelli che ne capiscono, poi, hanno classificato i rimanenti architetti in tre grandi categorie: 1) Gli sperimentalisti, 2) I sensualisti, 3) I romani. La mia prima richiesta, dunque, è la seguente: Caro Babbo Natale, puoi farmi trovare sotto l'alberello un bigliettino con sopra scritto a quale di queste tre categorie appartengo io?'

 

31 maggio 2007

Il pubblico del design è anche fatto di persone spesso inconsapevoli delle straordinarie storie che gli oggetti possono raccontare se solo venisse loro offerta una voce. Domitilla Dardi presenta il ciclo di microinstallaizoni Design A-Z recentemente inaugurato al MAXXI. 'Il design contemporaneo -annota Domitilla Dardi nella nota pubblicata in ARCH'IT files- rispecchia la forma tipica della postmodernità, quella del labirinto. Rispetto a pochi decenni fa, trovare nella congerie di espressioni temi e tendenze portanti non è diventato solo un rompicapo per filologi testardi, ma un inutile tentativo di incasellare la complessità in una metodologia improduttiva. Al contrario, però, rinunciare ad ogni riflessione ordinatrice ha prodotto un fenomeno preoccupante, quello dell'identificazione del design con la moda, con la sua obsolescenza esasperata, la variazione continua, la proposta indiscriminata...'.

 

22 maggio 2007

Tutti gli spazi divengono parte di una dinamica che rompe con l'isolamento esistente e propone relazioni multiple a seconda dell'occasione espositiva. Pietro Valle presenta Sensing the Waves, il progetto di Maurice Nio per l'ampliamento del Centro Pecci di Prato. 'I percorsi -scrive Pietro Valle in ARCH'IT architetture- fanno vedere i diversi spazi, attraversano l'esterno e l'interno costruendo un paesaggio di molteplici contenitori aperti che sembra più in sintonia con la strategia di disseminazione (quella di Holl al Nelson-Atkins) che con quella dell'involucro monolitico. In questa opposizione tra immagine e dinamica spaziale, il progetto di Nio può essere anche letto come un monito a penetrare dietro alle apparenze, a usare il museo non come contenitore di consumo ma come spazio pubblico interattivo capace di rompere le differenze e di smitizzare le istituzioni...'.

 

19 maggio 2007

HOLLAND-ITALY. 10 Works of Architecture. Nella mostra appena aperta al MAXXI di Roma e curata da Gabriele Mastrigli appare esplicitamente, nell'agenda degli studi emergenti, la necessità di un approccio differente verso la pratica e, più in generale, nei confronti del ruolo dell'architettura. 'La rivalutazione del contesto, una nuova riflessione sul ruolo dei materiali e delle tecnologie costruttive, una diversa attenzione al ruolo sociale dell'architettura e, più in generale, un ripensamento degli obiettivi del progetto di fronte alle mutate condizioni al contorno, divengono -scrive Gabriele Mastrigli nel saggio ospitato in ARCH'IT files- fattori essenziali di una nuova visione dell'architettura. Una visione che, pur non dichiarandolo mai esplicitamente, prende i contorni di un approccio teorico giacché ambisce a collocare l'architettura in un più ampio spettro di questioni, affidandole un ruolo più generale e complessivo all'interno della società contemporanea...'.

 

18 maggio 2007

Florence EXIT. Una mostra, un convegno, una pubblicazione e occasioni di confronto guardano a una serie di fenomeni architettonici emergenti che hanno avuto recentemente origine a Firenze. L'iniziativa intende mettere in evidenza alcune manifestazioni originate nell'ambito della cultura architettonica fiorentina degli ultimi 10 anni. Gli studi inviati sono ACME architetture, AND studio, Arabeschi di Latte, AVATAR-ARCHITETTURA, Antonio Barbieri, Edoardo Cesaro, C/O Visioteque, Eutropia, GTA architettura, HOV, Lapo Lani, LOAD, MAP Architetti, MDU Architetti, Metrogramma, MOa, nEmoGruppo, nuvolaB, Lapo Ruffi, Spin+, zpstudio. Nella produzione delle generazioni emergenti si riconoscono forme di creatività e di sperimentalità influenzate dall'ambiente fertile creatosi a Firenze sulla scia di esperienze di lunga durata, da un percorso d'avanguardia, impostato su una progettualità critica e libera da diktat accademici. Florence EXIT si propone come una nuova occasione per tornare a parlare a Firenze di architettura contemporanea, soprattutto attraverso il coinvolgimento del pubblico più giovane. La mostra mette in scena i nuovi fermenti, mentre il convegno, cui prenderanno parte, tra gli altri, Andrea Branzi, Peter Lang e James Wines, tende al confronto con la scena architettonica internazionale. Maggiori informazioni in ARCH'IT convegni. (Francesca Oddo)

 

15 maggio 2007

Luigi Prestinenza Puglisi. Complexity and Contradiction. Cinque storie aprono l'ultimo numero monografico di Architectural Design dedicato all'architettura italiana. Italy, a New Architectural Landscape. 'L'architettura contemporanea -si domanda Luigi Prestinenza Puglisi nell'introduzione al numero, anticipata in ARCH'IT files- è oggi apprezzata in Italia? La risposta, come abbiamo visto, non è facile. Da un lato sono sempre più numerose le città che stanno investendo in architettura contemporanea anche perché hanno scoperto che un'accorta politica edilizia unita alla fama di una archistar può giovare ad aumentare il consenso elettorale. Dall'altro, l'opinione pubblica supportata da una cultura architettonica in gran parte conservatrice (in Italia la figura di Aldo Rossi è ancora, da parte di molti, oggetto di venerazione) fa da freno agli interventi più coraggiosi. Per non parlare, infine, degli innumerevoli ostacoli che impediscono la realizzazione degli edifici più coraggiosi provenienti da una delle burocrazie e una delle legislazioni peggiori d'Europa...'.

 

5 maggio 2007

Diffusione digitale. Stefano Converso presenta il panorama del digitale raccolto nel volume Game Set and Match II, frutto del convegno organizzato dal laboratorio Hyperbody, che fa riferimento al lavoro di Kas Oosterhuis, presso il Politecnico di Delft. 'I contributi che il libro include sono più di 70, raccolti al convegno in tre giornate dal programma intensissimo' [...] Quelli 'più interessanti -scrive Stefano Converso nell'articolo pubblicato in ARCH'IT extended play- sono quelli centrati sulla ricerca di un modus operandi 'di rete' per la ricerca progettuale, spesso praticato ma ancora mancante di una codifica chiara...'.

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