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22
agosto 2007
Cumuli di materia prima, tappeti di carbone in forma cilindrica, antracite, grafite, ammassi di scarti. Nella scorsa primavera, nell'ambito del festival Saggi Paesaggi, il sito industriale della Carbon di Ascoli Piceno è stato protagonista della mostra 'Paesaggio Carbon. Visioni parziali', curata da Luigi Coccia, Marco D'Annuntiis e Elena Ippoliti. Nella mostra, promossa dalla Provincia di Ascoli Piceno e dalla Facoltà di Architettura dell'Università di Camerino e realizzata con Arteria Community, l'area industriale è stata presentata attraverso un lavoro di rilievo che ha restituito il disegno d'impianto della fabbrica e dei suoi manufatti. Una ricognizione fotografica, affidata a Peppe Maisto, focalizza qualità e suggestioni del paesaggio "Carbon" alla ricerca di indizi in questo luogo del lavoro. Indizi. Una presentazione di Luigi Coccia in ARCH'IT files.
18
agosto 2007
Una buona riserva di balle di fieno, centinaia di fasci di bambù e tutti gli attrezzi necessari: mazze, vanghe e rastrelli, cavi e corde, seghe e martelli e persino qualche mitica Ape per trasportare i materiali sui siti prescelti. Costruire naturale. Dal Giardino Arena di San Michele di Ganzaria Alessandro Rocca racconta, in ARCH'IT sopralluoghi, i laboratori del terzo Picnic al tempio organizzato da Erremix. 'Un viaggio -scrive Alessandro Rocca- alla scoperta di una dimensione davvero inusuale in cui all'esercizio dell'immaginazione e del progetto si è unita la pratica manuale, la fatica fisica, il contatto ravvicinatissimo con i materiali naturali, la terra, l'acqua, e con gli elementi atmosferici: il caldo e il freddo, la luce e l'oscurità, il vento, la pioggia (per fortuna, poca) e il sole...'.
6
agosto 2007
Serendipidy dei ghigos mette al centro il quotidiano visto nel suo alto quoziente di declinazioni possibili o semplicemente fantastiche. Così Anna Barbara in ARCH'IT files nel commentare l'installazione presentata a Firenze dal giovane laboratorio. Dopo una prima presentazione milanese, Serendipity ha recentemente avuto luogo, nello scorso mese di luglio, presso la galleria SESV di Firenze. Con Serendipity lo studio ghigos ha scelto di raccontarsi attraverso la realizzazione di un ambito di incontro e di scambio in forma di bar.
6 agosto 2007
Robe belle, piacevoli. Ben fatte e intelligenti. Ma esistono per davvero? Stefano Mirti sui lavori dello studio ghigos a partire da un film che sembra non entrarci niente. 'Voler fare l'architetto (l'attrice a Hollywood, lo scrittore di successo, il capocannoniere nella Champions League, etc. etc.) è un desiderio che interseca il mondo del sogno [...] Voler perseguire il sogno comporta un percorso difficilissimo e sfiancante. La maggior parte non ci arriva. I'm a club owner. I deal in girls. In ARCH'IT files.
6 agosto 2007
Taniche che diventano mattoni e creano pareti leggere a interfaccia programmabile. Fast architecture: il progetto di ghigos per un padiglione espositivo e allestimento temporaneo del campus universitario NABA, Milano. 'Intanto -scrive studio ghigos nell anota pubblicata in ARCH'IT architetture- si credono con ingenuo compiacimento un arredo urbano "interattivo", che trasforma lo spazio in un invasivo playground pronto a proporre nuovi contenuti, a conquistare altri luoghi nella metropoli, riciclandosi fin nei suoi angoli più residui...'.na parete che sembra animani lapidei dell'espositore...'.
6
agosto 2007
Paesaggi pensati come un gioco che, prima di ogni cosa, vogliono in-ludere, ma anche illudere: costruire una realtà possibile in un mondo separato con regole differenti. 'Sono così disposte in sequenza "isole" sempre diverse, morbide, ruvide o vellutate; "prati artificiali sospesi" imprevedibili al tatto.' Studio ghigos. No Sense, progetto sviluppato per il concorso indetto dal Conservatoire international des parcs et jardins et du paysage a Chaumont-sur-Loire. In ARCH'IT architetture.
6
agosto 2007
Una parete che sembra animarsi, che si riconfigura ogni volta in un'esposizione che cerca l'interazione con il visitatore e chiede di essere toccata. Nello showroom della pietra realizzato da studio ghigos a Crevoladossola 'le lastre di pietra si "alzano" e diventano oggetto d'arredo: una volta vanno a configurare il desk della postazione del renderizzatore, altre volte le sedute al centro dello spazio espositivo, altre ancora si intersecano con i campioni lapidei dell'espositore...'. StoneAge, In ARCH'IT architetture. |
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