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ARCHIVIO LUGLIO 2000 |
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31 luglio 2000 Francesca
Pagnoncelli intervista Henri
Ciriani, presente a Bergamo in occasione del XIV Seminario estivo
organizzato dal Laboratorio Internazionale di Progettazione Architettonica e
Urbana (LIPAU). Dallo slogan dell'ultima Biennale alla lezione del Moderno,
dalla situazione dell'architettura in Francia alle idee sul futuro
dell'architettura: in Arch'it Files.
30 luglio 2000 "Valencia
could never compete with the glories of Gaudi's Barcelona, or Gehry's
Bilbao. But that was before the city's favourite son, Santiago Calatrava,
started building his crystal palaces...". Deyan Sudjic su The
Guardian presenta il progetto elaborato da Calatrava per il complesso
museale di Valencia.
28 luglio 2000 Cronache
architettoniche di taglio estivo sui quotidiani nazionali, e di riflesso
anche nelle news riportate da Arch'it. Fiorella Minervino racconta oggi su La
Stampa le vicende della residenza estiva veneziana di Vittorio Gregotti.
E' l'occasione per un percorso tra storie, ricordi, sensazioni e spazi
"pasticciati", che passa per Lord Byron e per gli illustri ospiti
del più dinastico degli architetti italiani contemporanei.
28 luglio 2000 "Che
cosa è una casa virtuale? Certamente non la tradizionale villa recentemente
riadattata da Bill Gates per godere di tutti i comfort assicurati dalle
tecnologie più all'avanguardia, una casa cablata dall'automazione totale a
servizio e protezione del corpo...". Luigi Centola presenta su IN
A BIT alcune riflessioni a margine di The
Virtual House Competition indetto nel 1997 da ANY. Al concorso presero
parte Jean Nouvel, Toyo Ito, Peter Eisenman, Daniel Libeskind, Jacques
Herzog & Pierre de Meuron, Alejandro Zaera-Polo alla presenza di una
giuria composta da Kurt Forster, Akira Asada, Rebecca Horn e con la
partecipazione di filosofi come Gilles Deleuze, John Rajchman, Paul Virilio.
26 luglio 2000 "Il
processo di circolazione di concetti nelle varie discipline scientifiche non
porta ad un'omogeneizzazione del contesto scientifico, al contrario è un
potente mezzo di produzione di varietà e di diversificazione...
Analogamente l'atto del "trasportare" un'entità è un atto
primario che modifica anche lo spazio...". Sulla base di considerazioni
e di spunti articolati intorno al pensiero scientifico di autori tra cui
spicca un piacevole riferimento al genio di Richard Feynman, Enrico Nieri
presenta in Files con Dislocare
l'architettura il progetto Machine of Space: esperimenti di una ricerca,
condotta in ambito accademico, sulle qualità mutanti che uno spazio
progettato può avere. "Tali meccanismi dinamici sono capaci di
percepire le mutazioni dello spazio circostante. Le strutture diventano, così,
meccanismi 'mutanti' in funzione delle qualità perturbanti e mutevoli
dell'intorno...".
23 luglio 2000 "I
had to go deep into the void and speak from the void". Daniel e Nina
Libeskind incontrati da Maria Alvarez e intervistati per l'Electronic
Telegraph sull'estensione del Victoria and Albert Museum di Londra.
23 luglio 2000 "Architecture's
Claim on the Future: The Blob". Herbert Muschamp, sul New
York Times, scrive sulla 7a. Mostra di Architettura alla Biennale di
Venezia. Accanto ad una presentazione degli elementi secondo lui più
rilevanti, e con particolare attenzione ai temi introdotti dagli architetti
statunitensi, Muschamp annota prendendo spunto dal tema dato alla mostra:
"New Yorkers may find it hard to get behind this proposition. Unless
theme park lampposts are your idea of frisky urban design, it will probably
not occur to you that New York is suffering from aesthetic overload.
Fortunately, the show contradicts its theme at every turn...".
23 luglio 2000 ArquiPerù
è il nuovo partner della rete internazionale di informazione sui concorsi
di architettura International Competitions
Network (ICN). Portale di architettura, ingegneria e costruzione,
ArquiPerù offre un interessante sguardo sulla realtà peruviana. Con gli
attuali 24 Paesi partners ICN si configura come la più estesa struttura
d'informazione sull'architettura connaturata con la rete. Consultate la
pagina dedicata da Arch'it ai concorsi
internazionali.
21 luglio 2000 "L'uomo
non deve più essere necessariamente in armonia con la natura, ma deve fare
i conti prima di tutto e unicamente con un dio estraneo al cosmo, che è sua
creatura, e non oggettivizzabile se non nel tempio, che ne è la
dimora...". Francesca Pagnoncelli propone in Books
Review una lettura del volume Le
città antiche cosmogoniche di Giuliano Della Pergola alla ricerca degli
archetipi che avrebbero determinato il sorgere di città arcaiche
influenzandone e caratterizzandone l'organizzazione spaziale.
A Napoli,
presso la Sala Italia di Castel dell'Ovo, vengono ospitate da oggi fino al
29 luglio due installazioni interattive: "Il Gorgo" realizzata da Studio
Azzurro e "Architecture Media
Player", esposizione itinerante dedicata alla comunicazione
dell'architettura attraverso i New Media, realizzata da iMage.
Assai diversi per concezione e finalità, i due interventi proposti
dall'Assessorato all'Identità del Comune di Napoli individuano una traccia
delle possibili modalità di interazione con lo spazio: non solo lo spazio
fisico e costruito, ma anche lo spazio del racconto, dell'immaginazione
(Studio Azzurro), o quello della virtualità e della comunicazione (iMage).
A Napoli, in Castel dell'Ovo, un originale confronto tra interpretazioni
diverse dell'immagine video e della multimedialità. Mercoledì 19 luglio,
alle ore 12.00, incontro con Paolo Rosa di Studio Azzurro e Marco Brizzi di
iMage.
14 luglio 2000 'If you
don't know who Rem Koolhaas is, count your blessings. Your town is safe -
for now .... In Paris, he decorated a residential rooftop with hideous
orange plastic fencing (ooh!). In Bordeaux, France, he covered the walls of
an exhibition center with vinyl padding and exposed insulation (aah!)'. Una
voce fuori dal coro -un pò troppo- viene dalle pagine dell'Arizona
Daily Star, in cui un articolo poco circostanziato trae spunto dai toni
di apprezzamento nei confronti di Rem Koolhaas e del suo lavoro adottati
nell'ultimo, già segnalato, New York Times Magazine, per denunciare la
presunta diffusione di una 'ugly building syndrome' e l'acritico favore che
ne accompagna i fautori.
13 luglio 2000 Uno degli
scopi della Cité de l'Architecture et du Patrimoine, progetto francese che
dovrebbe partire nella prima metà del 2003, sarà l'indagine sul rapporto
tra l'architettura e gli altri linguaggi, quelli letterario e
cinematografico in primis. Immagini e parole che condizionano la lettura
degli spazi costruiti, dunque, che trasformano Berlino nella 'Berlino di
Wenders' o Cuba nella 'Cuba di Hemingway'; che raccontano 'Le Barcelone
perdute di Pepe Carvalho' e 'Parigi nell'occhio di Maigret', due dei titoli
della appena nata collana di Unicopoli, 'Le città letterarie'. Le
riflessioni di Luigi Prestinenza Puglisi su l'Unità
seguono la traccia delle descrizioni di luoghi materiali, degli spazi fisici
convertiti da alcuni autori in luoghi esistenziali, dell'architettura che
talvolta trasuda dal particolare uso della lingua scritta.
13 luglio 2000 'Dopo il
Guggenheim di Bilbao, il Museo della Musica a Seattle segna un nuovo trionfo
del maestro canadese. La sua ispirazione, calda e curvilinea, si accorda,
meglio del modernismo, al disordine della civiltà di Internet. Per questo
imporrà il proprio segno nel XXI secolo'. Su Panorama
una entusiastica presentazione dell'EMP, ultima fatica di Frank O. Gehry, in
rilievo sullo sfondo di una puntuale esposizione del percorso di formazione
e della produzione architettonica.
12 luglio 2000 La
dodicesima edizione del Praemium Imperiale, prestigioso riconoscimento
assegnato alle personalità del mondo dell'arte da una fondazione presieduta
dalle maggiori autorità giapponesi, ha consegnato il premio per
l'architettura a Richard Rogers, ieri, in una cerimonia all'interno della
Tate Modern di Londra. L'avvenimento ha fornito l'occasione per una serie di
domande, rivolte da Antonio Polito all'architetto inglese per la Repubblica,
incentrate insistentemente su due soli argomenti: il fiasco del Millennium
Dome, di cui Rogers ha progettato la struttura esterna, e le ragioni
dell'evidente assenza di architetti dello stampo dello stesso Rogers nel
panorama architettonico italiano.
12 luglio 2000 Come
inaugurazione del suo secondo anno di attività, la Galerie
d'Architecture di Parigi ospiterà, dal 4 settembre all'8 ottobre, la
mostra 'DY2K', esposizione dei progetti dell'architetto Ammar Eloueini
elaborati tra il 1995 e il 2000. Presentata per la prima volta in Italia
durante il Festival di Architettura in Video del 1998 a Firenze, l'opera di
Eloueni è parzialmente riassunta nel contributo teorico dello stesso
architetto 'Architettura e
macchine astratte', conservato da Arch'it in Extended Play, e dal
progetto per la Sarajevo Concert
Hall, nella sezione IN A BIT.
Il Comune
di Scandicci (Firenze) ha bandito un concorso internazionale online per la
nuova sistemazione di Piazza Matteotti. "Scandicci:
una piazza per le idee" è parte iniziale del progetto Scandicci
Città Sperimentale, ideato da Giancarlo Cauteruccio, progetto nato per
offrire alla città di Scandicci un website configurato come uno strumento
di interazione tra Amministrazione Comunale, progettisti, creativi e
cittadini, per dotarla di un sistema dinamico di visualizzazione dei
processi progettuali finalizzati allo sviluppo della nuova città negli anni
a venire. Il concorso, che si svolgerà integralmente attraverso Internet in
un'unica fase e nel breve arco di due mesi è bandito al fine di rendere
disponibile per la Città di Scandicci la migliore idea di assetto e
riqualificazione ambientale dell'area di Piazza Matteotti. Sono previste tre
categorie di partecipazione: la prima riservata ai professionisti, la
seconda agli studenti, la terza aperta agli artisti ed operatori della
cultura.
11 luglio 2000 E'
prevista per il 25 settembre prossimo, nelle sale del Centro Affari Firenze,
la conferenza di Santiago
Calatrava, incontro organizzato dall'Università degli Studi di Firenze
come introduzione alla mostra delle opere dell'architetto spagnolo di fama
internazionale che verrà allestita a Palazzo Strozzi. Maggiori precisazioni
sull'evento in Arch'it Convegni.
11 luglio 2000 "How
many of your buildings have been realized?" Koolhaas asked. "Not
many," De Carlo said. "Maybe 15 percent." "Better than
me," Koolhaas said. "Ten percent." De Carlo smiled and said
he had been boasting. It was more like 10 percent for him too. "Now I
think it doesn't matter," Koolhaas said. "You do architecture, and
whether or not it is realized, it maybe doesn't matter. And with the nature
of media today, perhaps you cannot always tell." Ampio quanto
illuminante lo spazio che il New York Times Magazine dedica a Rem
Koolhaas, esteso tanto da toccare tutti i principali aspetti
dell'attività dell'architetto: da assunti fondamentali quali il rapporto
tra architettura costruita e teoria architettonica -he gives the impression
that he has taken up architecture in the way that Michelangelo or Raphael or
Jefferson did: not as a primary vocation, but as an intellectual and
humanistic challenge to undertake before moving on to something else- alla
pratica, attuale collaborazione con Herzog & de Meuron -'renowned for
classically Modernist buildings clad in beautiful "skins," Herzog
& de Meuron could be regarded as the antithesis of OMA. This, for
Koolhaas, was a compelling reason to collaborate'.
11 luglio 2000 Due
articoli complementari, quello riportato in Indipendent
Digital e quello scritto da Deyan Sudjic per The
Observer, rispettivamente ricostruiscono il percorso di crescita di
Norman Foster per dotare di uno sfondo la progettazione del nuovo
grattacielo londinese che sorgerà in luogo della vecchia Baltic Exchange e
collocano il disegno dell'edificio nel contesto della capitale inglese, cui
timidi skyscrapers hanno conferito l'aspetto di ridotta città americana.
Alla realizzazione del grattacielo di Foster -90 piani contro i più
consueti 40- è affidata la revisione delle proporzioni nello skyline di
Londra.
10 luglio 2000 Le
analogie tra la VII Biennale di Venezia e la terza tappa -quella di Villa
Medici a Roma- della mostra antologica di arte contemporanea 'La Ville, le
Jardin, la Mémoire' rivelate da Gabriele Mastrigli in Sopralluoghi:
comuni il meccanismo espositivo, l'attenzione alle tecnologie informatiche e
il taglio concettuale ed eco-sensibile delle mostre, e condivisi sei dei
nove archietti partecipanti all'esposizione romana.
7 luglio 2000 Maurizio
Meossi recensisce per Arch'it 'Nati
con il computer. Giovani architetti americani', uno dei testi della
collana 'La rivoluzione informatica' curata da Antonino Saggio. L'indagine
svolta dagli autori, Maria Rita Perbellini e Christian Pongratz, seleziona
dieci studi di architetti americani per nascita o formazione culturale
-Asymptote e Marcos Novak tra gli altri- e rilegge la loro ricerca
progettuale come tentativo di tradurre in architettura i concetti chiave
dell'età dell'elettronica e dell'informazione, 'interazione, simulazione,
flussi di dati'.
7 luglio 2000 Das
boot, galleria virtuale d'arte attiva dal 1998, ospita sette lavori di Elena
Carlini e Pietro Valle realizzati nei dieci anni di loro attività.
Affiancando le fotografie della stessa Carlini a disegni di progetto e
testi, Das boot espone 'Vuoti
d'Aria', installazione realizzata in una struttura industriale
abbandonata, il progetto per il bookshop del Museo Revoltella a trieste,
l'esposizione di fotografie allestita nell'ambito della mostra itinerante
'The vanishing curtain, Urban Mutations in Eastern germany'....
7 luglio 2000 Si terrà
a Parigi i prossimi 10 e 11 luglio il primo Forum
Europeo per le Politiche Architettoniche, ideato nell'intento di riunire
con scadenza regolare i rappresentanti dei professionisti e delle
istituzioni operanti nel campo dell'architettura negli stati membri
dell'Unione Europea. I risultati del Forum forniranno la base di lavoro
dell'Unione durante la presidenza francese.
6 luglio 2000 E' morto
il 3 luglio John Hejduk, figura di spicco della cultura architettonica
americana che ha presieduto per venticinque anni la Irwin S. Chanin School
of Architecture della Cooper Union for the Advancement of Science and Art,
prestigiosa sede di ricerca presso la quale si sono formati progettisti del
calibro di Daniel Libeskind ed Elizabeth Diller, Shigeru Ban e Toshiko Mori.
Designarchitecture
traccia un breve profilo della sua attività di architetto, docente e
piranesiano osservatore dei paesaggi costruiti.
6 luglio 2000 Files
racconta tramite le parole di Luigi Prestinenza Puglisi il progetto del
gruppo 2a+p, vincitore nella categoria studenti del concorso internazionale
di idee organizzato dalla Biennale d'Archietttura di Venezia. La "Città:
terzo millennio" di 2a+p è Sand
City, una città pervasa da dune di sabbia, stravolta dalla superficie
ondulata di un nuovo suolo urbano che prende il sopravvento sugli altri
componenti dell'ambiente metropolitano. Strutturata intorno a questo
singolare spazio di interrelazione, Sand City si riallaccia alle
sperimentazioni architettoniche degli anni Sessanta e Settanta, rievocando
le immagini dei progetti di Archizoom, Superstudio, Archigram.
6 luglio 2000 E' on line
il resoconto del simposio
organizzato da Antonino Saggio all'ETH di Zurigo per la presentazione della
collana da lui stesso curata 'La
rivoluzione informatica', pubblicata da Testo & Immagine
nell'edizione italiana e da Birkhäuser in quella inglese. Il sito contiene
frammenti video degli interventi tenuti al convegno dagli autori dei testi
già pubblicati -Eisenman Digitale di Luca Galofaro, Virtual Terragni di
Mirko Galli e Claudia Mühlhoff, New Wombs di Maria Luisa Palumbo, Hyper
Architecture di Luigi Prestinenza Puglisi,...- oltre alle conferenze dello
stesso Eisenman e di Derrick De Kerckhove.
5 luglio 2000 El
Pais ha dato annuncio della morte di Enric Miralles, e ne ha insieme
ricostruito la figura e ripercorso l'attività tramite le parole di tre
architetti spagnoli, Oscar
Tusquets, collega e amico, Josep
Maria Montaner e Rafael
Moneo: '...El mundo arquitectónico de Enric Miralles es vibrante e
intenso, agitado y exuberante. Diríase que su afán es activar el espacio
evitando así toda sensación de quietud y estatismo. Su arquitectura se
apodera del territorio en el que se instala con asombrosa energía...'
5 luglio 2000 E' stato
pubblicato alla fine di giugno il primo numero di AC-
Arquitectura Contemporànea, rivista bimestrale peruviana di
architettura, che esordisce con la proposta di Asymptote per il Museo di
Cultura Tecnologica di New York, un progetto di Richard Meier, una indagine
sull'eredità progettuale di Aldo Rossi e l'attività dell'architetto Hugo
Romero.
5 luglio 2000 Goodsite,
la pagina di Arch'it curata da Raffaella Sacchetti, contiene la classifica
di luglio dei migliori siti di architettura stilata in base alle preferenze
dei lettori. Tra i più votati, il sito di Coop Himmelb(l)au, quello della
rivista 2a+p, Stucturae.... I vostri voti sono attesi!
4 luglio 2000 Il Centro
Studi Giuseppe Terragni organizza per la sera del 19 luglio la
proiezione di immagini intorno al tema della città contemporanea sulla
facciata della Casa del Fascio di Como. Al materiale prodotto dagli
architetti e artisti invitati potrà aggiungersi quello eventualmente
inviato,in formato digitale, da chiunque abbia interesse a partecipare
all'evento.
4 luglio 2000 Renzo
Piano ha presentato la sua idea per il Museo dell'Arte Moderna che
progetterà a Sarajevo. Affacciato sul fiume Milijacka -farà da ponte
fisico e simbolico tra le due rive- e completato da più padiglioni
sparpagliati nel tessuto urbano, il museo ospiterà le circa cento opere
donate alla città da grandi artisti contemporanei e ora provvisoriamente
esposte nell'unico spazio ristrutturato dell'ex Museo della Rivoluzione.
4 luglio 2000 E' morto
ieri per un tumore cerebrale all'età di 45 anni l'architetto spagnolo Enric
Miralles. Tra i suoi progetti più conosciuti il Circolo dei lettori di
Madrid, il municipio di Utrecht, la stazione ferroviaria Takaoka in
Giappone, il centro sportivo a Huesca in Spagna. Aveva vinto l'anno scorso
il concorso per l'ampliamento della facoltà di Architettura
dell’università di Venezia su una sponda della Giudecca.
2 luglio 2000 In coda
alla lunga serie di articoli entusiastici sull'Experience Music Project di
Frank Gehry a Seattle pubblicati negli ultimi giorni -New
York Times, Seattle
Times, Indipendent
Digital- il Sole 24 Ore presenta il progetto che lo stesso architetto ha
completato per il nuovo Guggenheim di New York. La somiglianza con l'analogo
edificio di Bilbao è evidente dal punto di vista della natura
dell'investimento quanto sotto l'aspetto formale: la costruzione
dell'edificio costerà circa mille miliardi di lire, e altrettanti
serviranno per creare il fondo che assicurerà la sopravvivenza
dell'istituzione; l'improvvisazione caratterizzerà la gestione del Museo,
che deciderà di volta in volta il pregio delle collezioni da ospitare in
base ai finanziamenti disponibili; gli enormi spazi espositivi sono stati
progettati indipendentemente da qualsiasi previsione di contenuti, seguendo
il motto 'costruite e poi verranno...le collezioni e gli artisti, i
programmi, i visitatori e i milioni di dollari necessari'.
1 luglio 2000 A pochi
giorni dalla IV Conferenza Urbanistica, che si svolgerà a Roma, Vezio De
Lucia sul Manifesto
fa alcune considerazioni generali sui più recenti indirizzi
dell'urbanistica nazionale. Ne viene fuori una sostanziale critica ad una
millantata flessibilità,
1 luglio 2000 '...correre
avanti e dietro tra le finestre su i lati opposti di un treno per riunire i
frammenti di un'alba, come il narratore di Proust in Within a Budding Grove,
la persona nell'ambito estivo della casa di Tanikawa cammina su e giù lungo
il suo scosceso, terroso piano: camminando a partire dalla cima della
collina verso il più basso nord dell'interno, e girando intorno e
camminando lungo la zona sud più bassa, due volte rispetto alla sua
altezza, verso la parete interna -un'antitotalizzante e disunificante
passeggiata. Questa anonima terza persona è l'ape della casa trasversale.'
Gary Genosko scrive per Extended
Play 'Transversal House: Deleuze and Guattari in Japan', complessa e
ampia disquisizione incentrata sul generale concetto di 'trasversalità' e
sul suo farsi architettura nella casa Tanikawa di Kazuo Shinohara.
1 luglio 2000 L'America pervade lo spazio che Alias dedica all'architettura. Pippo Ciorra compie un viaggio nella fortuna del classico dagli storicismi architettonici di fine Ottocento alla villa romana del Getty Museum, Luca Celada racconta di Jon Jerde -placemaker, incontenible visionario urbano, irrefrenabile profeta del kitsch- e dei suoi centri commerciali progettati come agorà della moderna civiltà del consumo. |
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