|
home |
News |
ARCHIVIO LUGLIO 2002 |
> ULTIME NEWS | ||||
|
||||
A
conclusione del programma berlinese del Congresso dell'UIA (Unione
Internazionale degli Architetti) è stata diffusa la notizia della
scelta della città di Torino per ospitare il XXIII congresso, che
si svolgerà nel 2008. Il congresso avrà per tema 'Comunicare Architettura'.
L'ANSA
fa riferimento alla ricaduta economica prevista sulla città di Torino
per l'evento, che dovrebbe richiamare nella città circa 10.000 congressisti.
31 luglio 2002 Strade
giovani dell'architettura 2002. Le ricerche redatte dagli studenti
del Corso di Progettazione Architettonica Assistita tenuto da Antonino
Saggio, raccolte sul suo consistente
notebook online. 'Ciascuna ricerca -scrive Saggio- ha una doppia
struttura. Da una parte individua un tema di rilevanza teorica nell'attuale
dibattito architettonico e informatico (dai materiali a memoria di
forma all'uso di tecnologie tessili nella costruzione, dalle reti
neuronali a trascizioni in spazialità archittettoniche di spartiti
musicali, dall'utilizzo dei vari sensi in progettazioni interattive
all'affective computing, dai rapporti cinema architettura alla geometria
topologica), dall'altra ciascuna ricerca presenta un'applicazione
sperimentale. Si studiano in alcuni casi centri di assistenza per
homeless o progetti urbani, nuovi ristoranti interattivi o centri
espositivi e culturali oltre a molte installazioni. In tutti i casi
il nesso fondamentale è nel rapporto tra ricerca teorica, sviluppo
informatica e sperimentazione progettuale...'.
31 luglio 2002 L'intervista
de
Il Messaggero a Vittorio Gregotti prende le mosse dalla pubblicazione
di 'Architettura, tecnica e finalità', testo edito da Laterza che
rielabora i materiali relativi a un ciclo di lezioni tenute dall'architetto
l'anno scorso a Bologna. I contenuti del libro ruotano intorno alla
crisi di identità che investe l'architettura contemporanea: 'Si lavora
sulla pelle dell'edificio, quello che c'è dentro, chi deve usarlo
diventano fattori quasi irrilevanti. E irrilevante diventa il contesto.
Come è avvenuto nell'ultimo decennio, sta avvenendo a Berlino, ad
esempio nei palazzi della Potsdamer Platz. La forma esaurisce il messaggio'.
Dalla rassegna stampa del Ministero per i beni e le attività culturali.
31 luglio 2002 Studiata
su misura per il Taipei Fine Arts Museum, la mostra Le Corbusier:
Morceaux Choisis, 1912-1965 mette in relazione le opere di pittura
e di design prodotte dal giovane Le Corbusier con i suoi più noti
progetti d'architettura, esponendo sino al 27 ottobre i materiali
messi a disposizione dalla Fondation Le Corbusier di Parigi. Il
Taipei Times anticipa alcuni dei temi in mostra: 'But over a lifetime,
Le Corbusier's ideas softened. Later paintings, which date as late
as 1956 in the exhibition, show more irregular shapes, broken lines
and a new vocabulary of curves. Likewise, his Notre Dame du Haut at
Ronchamps (1951), which is perhaps his masterpiece, is a structure
consisting predominantly of warped forms and irregular geometry'.
31 luglio 2002 'Lord
Rogers and his Urban Task Force report, Towards an Urban Renaissance,
was supposed to have delivered the goods three years ago -the goods
being 105 strategic recommendations on urban architecture, masterplanning
and land use which informed the Government's Urban White Paper. Seven
have been acted on, about half ditched or shelved, and the key demands
fudged. But this is hardly surprising: the Government funnels £5m
into its Commission for Architecture and the Built Environment (Cabe),
and almost £60m into supporting dance and drama'. La visione di Richard
Rogers sulla crescita e la pianificazione delle città inglesi su
The Independent.
29 luglio 2002 Tra
le altre novità editoriali delle ultime settimane, ARCH'IT
books propone la lettura di due testi di Gabriele De Giorgi,
del Gruppo Metamorph. Gianpaolo Bortolin legge il volume
The Third Avantgarde in Architecture, edito da Diagonale nel 1998.
'Un vademecum -scrive Bortolin- che offre in rassegna i movimenti
d'avanguardia architettonica degli anni Ottanta e Novanta'. Michele
Costanzo propone il più recente
Affioramenti. Cropping Up. Avanguardia e città: 'Il denso intreccio
di apporti ideativi-propositivi che hanno cominciato a delinearsi
in maniera sempre più netta a partire dagli anni Ottanta, sono visti
da De Giorgi come una sorta di plateau, come un piano ideale percorso
da flussi energetici, la cui superficie è continuamente interpuntata
da grumi di forze che danno impulso a nuove strategie e procedure...'.
28 luglio 2002 Dalle
pagine di Domenica, inserto di cultura de Il Sole 24 Ore, Carlo Ratti
e Michele Bonino scavano alla ricerca delle ragioni che fanno di Barcellona
una metropoli in continua trasformazione. 'Se a metà degli anni Novanta,
dopo la fine delle Olimpiadi, la città aveva sofferto una breve depressione
"post-evento", oggi l'euforia dei cantieri è ricominciata. Si tratta
per lo più di interventi legati al Forum delle Culture del 2004 e
alla cosiddetta "seconda trasformazione". [...]Facendo tesoro dell'esperienza
olimpica, in cui vennero creati alcuni chilometri di nuove spiagge,
il Forum prevede la riqualificazione di un tratto di fronte marino
fino a pochi anni fa inquinatissimo, in corrispondenza dello sbocco
del fiume Besós. Anche qui un nuovo lido, un nuovo acquario -"parco
acquatico tridimensionale" come definito dagli autori, gli olandesi
MVRDV- e poi una convention hall, alberghi e molti altri edifici assegnati
su concorso ai più grandi nomi dell'architettura nazionale e internazionale...'
27 luglio 2002 Nasce
oggi un nuovo spazio tematico: ARCH'IT simple
tech. Un racconto di viaggio a cura di Walter Aprile e Stefano
Mirti. 'Un viaggio però -anticipano gli autori- speciale, che si dipana
attraverso luoghi e situazioni curiose & inaspettate. Siti web
fatti in ascii art, la Vespa Supersprint, poligoni di tiro dove si
può scegliere se sparare con l'M16 o con l'AK-47. Container riutilizzati,
gioielli castiglioneschi, digitalità secche ed essenziali... Momenti
di una storia fatta di idee lievi ma straordinarie, vista attraverso
il filtro viola della semplicità esistenziale. Perché, come dice Munari:
"a fare le cose complicate, tutti sono capaci, quelle semplici è già
più difficile"...'. Simple tech for a complex world, che ospita il
saggio di Walter Aprile sull'ASCII
art precedentemente apparso in ARCH'IT files,
propone in apertura un intervento di Stefano Mirti e Luca Poncellini:
Un progetto per il museo del
"simple tech" (parte 1).
27 luglio 2002 Su
Alias, inserto di cultura del Manifesto, Gabriele Mastrigli e Pippo
Ciorra presentano due testi di recente pubblicazione: il primo - Ignazio
Gardella nell'architettura italiana- indagine sulla figura del progettista
e sul suo ruolo nel panorama architettonico italiano del secolo scorso,
il secondo -Labour, work and architecture- raccolta dei saggi di Kenneth
Frampton. Scrive Ciorra: 'A partire da queste posizioni di pura resistenza,
dichiarate nelle prime pagine, Frampton però si addentra nelle questioni
con profondità e chiarezza, offrendo elementi originali alla conoscenza
e alla riflessione [...]. Mentre negli Studies on Tectonic Culture
la Storia sembra infatti un pò troppo tirata per i capelli in favore
delle tesi del libro, qui essa appare, più correttamente, come uno
scenario: destinato meno a convincere e più a far comprendere i convincimenti
dell'autore'.
27 luglio 2002 'Si
costruisce infatti non solo "nel" mondo ma, soprattutto si costruisce
"il" mondo. O uno dei mondi possibili. E, chi costruisce, si mette
in gioco e conversa: non conserva (se non quel poco d'identità che
gli serve da lanterna, per non perdersi) perché in realtà non può
farlo. Così, conversando con la polvere e con le stelle, con se stessa
e con l'altro (o con se stessa come altro) l'architettura ha sempre
costruito mondi altri e possibili....'. Ugo Rosa, Anagrammi.
In ARCH'IT lanterna magica.
25 luglio 2002 Jean
Nouvel ha vinto il concorso per la progettazione dell'area Fiat in
viale Belfiore a Firenze. Il concorso si è svolto mediante procedura
ristretta alla quale sono stati invitati sette studi di progettazione:
quattro architetti di fama internazionale selezionati dal Comune e
dalla ditta appaltatrice dei lavori -Jean Nouvel, Massimiliano Fuksas,
Richard Rogers e Arata Isozaki- e tre giovani professionisti under
40 anni indicati dall'Ordine degli architetti -StudioStudio, Mimesi
52, il gruppo Casamonti-Andreini-Turillazzi.
25 luglio 2002 In
occasione del congresso dalla Unione Internazionale degli Architetti
(UIA) Berlino si propone come centro del dibattito sulla architettura
contemporanea.
El Pais riassume gli eventi principali in programma nella città
tedesca. 'Casi hasta la misma fecha, el 16 de septiembre, en el edificio
de la Martin Gropius Bau, se exhiben trabajos recientes de los arquitectos
alemanes. La muestra, titulada Nueva arquitectura alemana, muestra
los proyectos y el resultado final de 25 edificios construidos entre
los años 1996 a 2002. Y para completar el recorrido, Fifty: Fifty,
Arquitectura construida y no construida en Berlín entre 1990 y 2000,
presenta, hasta agosto, precisamente lo que no se ha hecho. Visiones
de nuevo de una ciudad en la que también se puede visitar Rethinking:
space, time and architecture, una muestra múltiple repartida por ochenta
espacios distintos del barrio de Mitte'.
25 luglio 2002 L'escamotage
perfetto. Nel caso non fossero bastati gli appelli dei più affezionati
tutori della città-museo o le scaramucce di carattere politico, si
preparava da qualche tempo l'offensiva del 'reperto', ed eccola arrivare.
I resti del cimitero di San Pier Scheraggio, riaffiorati negli scavi
di piazza Castellani a Firenze, sono stati considerati dal soprintendente
Valentino di importanza tale da richiedere l'immediato arresto dei
lavori di realizzazione del progetto di Isozaki, che colloca, proprio
nella zona dei ritrovamenti, i due piani interrati destinati a magazzini,
depositi e garage. Così, mentre l'architetto giapponese fa sapere
di non essere disposto a ridurre l'altezza della sua pensilina, Valentino
si dice disponibile alla discussione per ulteriori, pretesi cambiamenti.
L'ultima parola spetta al Ministro Giuliano Urbani. Tra le news dell'ANSA.
25 luglio 2002 Il
Palazzo della repubblica a Berlino verrà demolito e ricostruito nelle
forme del preesistente castello eretto tra il 1699 e il 1706. Il dibattito
sull'intervento, iniziato all'inizio degli anni '90, avrà come esito
più probabile la realizzazione di un edificio contemporaneo nascosto
alla città da tre facciate fedelmente ricostruite secondo il modello
settecentesco. Frédéric Edelmann su
Le Monde. 'Les Berlinois de l'Est restaient attachés à cet édifice,
bien qu'ils ne manifestent pas une tendresse excessive pour l'ensemble
néoclassique de la noble avenue Unter den Linden. Beaucoup d'intellectuels
allemands et étrangers s'étaient exprimés pour demander un moratoire
sur le sort du palais. Des architectes de renom s'élevaient contre
l'idée de reconstruction, même partielle, du vieux château, considéré
comme architecturalement médiocre, alors que le sort d'un édifice
majeur de Schinkel, dans le voisinage, lui aussi détruit, n'était
pas même évoqué'.
24 luglio 2002 Cantieri
urbani, spettacolari impalcature, gru e macchinari. Alla base di sperimentazione
estetiche sui materiali, in alcuni progetti francesi, Autenticamente
minimali. Ne parla Carlotta Darò. 'I materiali da costruzione
entrano progressivamente nel nostro immaginario e in quello degli
architetti, si impongono discretamente nella nostra vita quotidiana
ostentando grandi capacità di adattamento, leggerezza e flessibilità.
Il riferimento alle tecnologie da cantiere diventa quindi sempre di
più un linguaggio diffuso, fondandosi su presupposti estetici ma soprattutto
concettuali...'. In ARCH'IT files.
24 luglio 2002 Attivare
il museo: la Children's Interactive
Gallery progettata dal giovane architetto statunitense Lawrence
Davis nel monumentale Everson Museum di I.M. Pei a Syracuse, NY diventa
strumento critico che indaga sui rapporti tra architettura e arte.
Lo spazio espositivo viene messo in movimento e diventa wunderkammer
in continua mutazione. La descrizione del progettista e
Museo in movimento, un commentario di Pietro Valle. In ARCH'IT
artland.
23 luglio 2002 LightArchitecture,
il gruppo di Gianni Ranaulo, espone il progetto per il Waterfront
di Terni, attraverso una serie di suadenti immagini. 'I progetti
di LightArchitecture -si legge nel testo di presentazione- negli ultimi
anni rappresentano una testimonianza diretta della possibilità di
un nuovo approccio al problema dei "terrain vague" all'interno della
città contemporanea...'. In ARCH'IT architetture.
22 luglio 2002 Terzo
di una serie di strutture temporanee commissionate dalla Serpentine
Gallery, realizzato dopo i progetti di Zaha Hadid e Daniel Libeskind,
il padiglione di Toyo Ito rimarrà visitabile sino al 29 settembre.
Così Deyan Sudjic per
The Guardian: 'The pavilion is open to the breeze and sun. Strips
of lawn are allowed inside, and there are ley lines etched onto the
floor, responding to the geometric patterns of walls and floor. This
is a three dimensional box but somehow the fractured geometry makes
it all seem like a single flat plane as if you are dipping a toe into
a liquid cubist canvas. Ito plays with colour. The pavilion is not
completely white as it appears to be at first sight; some panels are
painted a very pale grey green, almost as if the glossy white surfaces
were reflecting the green glow of the lawns'.
22 luglio 2002 Uno
sguardo sulle mutazioni urbane ed architettoniche dei Trente Glorieuses
francesi. Elisa Ferrato presenta
La Ville en Tatirama, l'iniziativa dedicata dall'IFA di Parigi
al genio di Jacques Tati. 'La lettura dell'opera di Jacques Tati -annota
Elisa Ferrato in ARCH'IT sopralluoghi-
viene fatta a partire dal contesto architettonico, culturale e sociale:
attraverso progetti di architettura e urbanistica recuperati da pubblicazioni
professionali; manifesti pubblicitari istituzionali (Sncf, Air-France,
Edf-Gdf, ecc.) rivelatori dell'esplodere della società dei consumi;
filmati d'attualità provenienti dagli archivi dell'Ina e filmati di
propaganda e d'informazione del Ministero della Ricostruzione e dell'Urbanistica;
o, ancora, inchieste d'opinione e studi statistici che testimoniano
l'evolversi delle aspirazioni e dei modi di vita dei Francesi dopo
l'ultima guerra e fino agli anni Settanta...'.
22 luglio 2002 Un
Vittorio Gregotti dichiaratamente imbarazzato interviene sul
Corriere della Sera in merito al caso Isozaki a Firenze, e, pur
elogiando le qualità dell'architetto giapponese e riconoscendo l'indiscussa
autorevolezza dei membri della giuria che valutò i progetti partecipanti,
considera un errore tanto il progetto in sé quanto la sua scelta.
In qualità di uno degli architetti invitati al concorso, individua
nelle proposte di Foster e Isozaki i progetti più lontani 'dalla comprensione
del senso del sito. Non si tratta di estraneità di stili o materiali,
nè di impossibilità che un moderno intervenga nei contesti antichi.
Si tratta, nel caso specifico, di un errore di impianto del progetto
per sè e per rapporto al contesto e della debolezza di aver fatto
riferimento stilistico alla tipologia delle "logge" fiorentine che,
assolutamente irripetibili, muovono così verso la caricatura...'
22 luglio 2002 Dal
Calvin Klein store di New York al progetto di un monastero per una
comunità cistercense, Jonathan Glancey su
The Guardian rivela la coerenza delle architetture di John Pawson.
'Might this experience, coming at the same time as he is buried in
drawings for the Czech monastery, encourage him to retreat from the
fashionable limelight, to strip down further, purify himself and breathe
again? Not really. Pawson sees no contradiction in what might be described
as an architecture of poverty serving wealthy clients. What is novel
is the business of fees. While it is almost impossible to commission
a cheap Pawson building (due to his use of the finest materials and
the effort and craftsmanship that goes into their design), the monks
of Novy Dvur are all but penniless'.
20 luglio 2002 'Nell'età
dei media la forma del tempo appare fatta di punti, i nodi di una
connessione cyber-neurale. L'influenza del soggetto è praticamente
negata, sebbene l'intera dinamica appaia come organicamente diretta.
Mai come in questi anni la sfocatura dei confini tra il soggetto e
la società (la formica ed il formicaio) è stata tanto importante...'.
Narrazione, memoria, tempo stratificato. L'esperienza quadrimensionale
dell'architettura. Da Vitruvio a Flash5. Filippo Innocenti (SPIN+),
La forma del tempo nell'architettura
dell'informazione. In ARCH'IT
extended play.
17 luglio 2002 Il
New York Times dedica ampio spazio alla discussione sulla ricostruzione
del World Trade Center di Manhattan. I sei progetti presentati ieri
dalla Lower Manhattan Development Corporation suscitano non poche
perplessità soprattutto riguardo alla prepotenza della funzione commerciale
su quelle che avrebbero dovuto garantire la vitalità dell'area. Alla
pretesa della Port Authority di sfruttare commercialmente ogni metro
quadro disponibile si aggiunge la superficialità con la quale viene
trattato il tema della commemorazione delle vittime dell'11 settembre.
I progetti,
presentati come base di discussione, sono consultabili on line.
17 luglio 2002 'Una
nuova generazioni di architetti sta maturando per conto proprio. Inizia
a progettare e costruire e quello che pare interessante è che questa
novitas non è data dall'età o da presunte voglie di rottura generazionale
(anche perché questa generazione non ha la forza di andare allo scontro
e intelligentemente si sta dedicando ad altro con molta maturità),
ma la distanza dagli approcci precedenti rimane, e questa differenza
è data da un modo diverso di guardare il mondo, la società, il mercato...'.
Il progetto che gioca a nascondersi fra il dentro e il fuori. Massima
visibilità, ma estrema riservatezza all'interno. Giovanni Damiani
presenta Il piccolo
caso dello Showroom Descho, progetto di Metrogramma_Studio, e
riflette sull'architettura italiana. In ARCH'IT architetture.
16 luglio 2002 'My
ideal villa is suspended between sea and sky. Earth and solid building
materials are secondary. Azure is the primary feature. Color and light.
South winds blow through the air. Waves and ripples stir the water's
surface in overlaid, syncopated rhythms. Sunlight sparkles over the
sea. In the sky, depth — intensity of color — takes prominence over
the source of radiance. In the sea, the situation is reversed: the
eye is seduced by shallowness and lightness of tone. The shift occurs
at the horizon, a geometric line, sometimes sharp, sometimes hazy,
drawn through where all is otherwise liquefied, etherealized, evanescent'.
Casa Malaparte nella visione sognante di Herbert Muschamp, sul
New York Times.
14 luglio 2002 Su
The
Guardian, Daniel Libeskind analizza il rapporto tra la composizione
architettonica e quella musicale, evidenziando il peso che proprio la
musica ha avuto nella stesura di progetti come il Jewish Museum di
Berlino e l'Imperial War Museum North di Manchester: 'Every building I have admired is, in effect, a musical instrument whose performance gives space a quality that often seems to be transcendent and immaterial. The ineffable or the immeasureable gives a sense of wonder that forms the difference between building and architecture. Perception and measurement link music and architecture through the tradition of composition in both arts. The idea of harmony, discovered by the Pythagoreans in ancient Greece, describes the mystery in which the length of vibrating strings corresponds to golden section proportions in
space'.
14 luglio 2002 L'intervento di Ellis Williams a Gateshead nella lettura di Deyan Sudjic per
The
Guardian. 'And turning it into a space to show art meant radical surgery rather than sympathetic alterations. The cluster of silos that went from top to bottom all had to come out and a concrete structure inserted to support new floors. But it does have the massive scale to live up to the potential of what the Tyne could be. And it's in exactly the right place, standing four square on the Gateshead bank, a turret at each corner, its two narrow sides looking up and down stream. Ellis Williams have made the most of these views by casing the ends of the building in glass, which means spectacular views from the lifts and, less predictably, the ladies' lavatory'.
14 luglio 2002 E' luglio, e anche le cronache di architettura italiana assumono spontaneamente toni da feuilleton. Negli ultimi due giorni Franco Zeffirelli ha imbastito su Il Corriere della Sera e rifinito su
La Repubblica un accattivante romanzo relativo al progetto di Isozaki per l'uscita degli Uffizi. Attori principali un amico imprenditore alberghiero, una misteriosa signora giapponese, una scrittrice intenzionata ad incatenarsi alla nuova struttura, una influente quanto facilmente condizionabile massa di turisti nipponici. In quella che ha ormai assunto le forme di una lunga saga, alla prossima puntata.
14 luglio 2002 Un'architettura di nebbia. Il padiglione progettato da Elizabeth Diller and Ricardo Scofidio per l'Expo.02 allestita sui laghi svizzeri come una occasione rara per il visitatore di sentirsi parte di una incessante mutazione.
Sull'Espresso di questa settimana in
un ampio sguardo sulla manifestazione e su Wired: 'Using various forms of water -- mist, dew, fog and drinking water -- as the substance of its architecture, this unpredictable building expands and produces long fog trails in high winds, rolls outward at cooler temperatures, and moves up or down depending on air temperatures. With computers adjusting the strength of the spray according to shifting climactic conditions of temperature, humidity, wind speed and direction, the resulting fog mass literally changes from minute to minute in a continuous dynamic display of natural vs. human-made forces'.
14 luglio 2002 Herbert Muschamp, critico di architettura del
New York
Times, incontra Renzo Piano al cantiere di San Giovanni Rotondo: 'Piano is a humanist, perhaps the leading exemplar of that tradition in our time. Yet he has attained that place by reversing one of the fundamental developments from which humanism emerged. The Renaissance was contingent on the separation of architecture from building. It relied on the development of techniques for drawing (il disegno), which in turn propelled a shift from construction toward theory. Henceforth, architectural practice would consist largely of manipulating abstract symbol'.
13 luglio 2002 'Nonostante le distanze geografiche tra una conurbazione e l'altra, la metropoli cinese ci viene mostrata da Barbieri come un'unica città...'. Su Alias, supplemento del sabato del quotidiano
Il Manifesto,
Gabriele Mastrigli racconta la Shangai basculante di Olivo Barbieri, le cui fotografie sono esposte all'interno della mostra 'Effetti collaterali' aperta in Triennale a Milano fino al prossimo 22 settembre.
13 luglio 2002 'L'aver sollevato l'edificio, come una sorta di "trave", su pilotis produce trasparenza, accattivanti punti di vista e successioni di spazi. Gli spazi "liquidi" che consentono la transizione tra pubblico, semi-pubblico e privato sono
il tema progettuale primario...'. Roman Delugan (Delugan-Meissl),
Balken/Parz. 13. In ARCH'IT
architetture.
10 luglio 2002 'I nuovi involucri ambulanti si trasformano continuamente, costruendosi e smontandosi con rapidità per occupare, in configurazioni sempre variate e secondo un criterio di dislocazione continua, gli spazi della città in trasformazione. Una sovrapposizione di layers programmatici sarebbe auspicabile...'. Nicola Santini presenta in
ARCH'IT architetture il progetto realizzato come Avatar Architettura per le
Guest structures allestite lo scorso anno nella Loggia dei Lanzi a Firenze. 'In un paese architettonicamente "normale" -scrive Pippo Ciorra a commento dell'intervento- [...] gli architetti verrebbero immediatamente notati per la loro concretezza e originalità e la città non vedrebbe l'ora di dotarsi di un loro edificio permanente, o almeno di invitarli a importanti concorsi. In Italia, ovviamente, tutto questo non succede...'.
10 luglio 2002 Il Palazzo della Scherma, progettato e realizzato da un giovane Luigi Moretti nella Roma degli anni '30, versa in un evidente stato di
degrado procuratogli principalmente dallo stravolgimento delle sue funzioni interne nel passaggio da impianto sportivo a tribunale di massima sicurezza. Dalle pagine
dell'Espresso, Massimiliano Fuksas invoca un rapido intervento del sindaco di Roma e del Ministro per i Beni Culturali: 'Credo che sia possibile un restauro filologico. È opportuno che si levi la protesta di tutti coloro i quali hanno a cuore il nostro patrimonio architettonico. Questa è soltanto una delle molte opere che si devono recuperare e riconsegnare alla storia dell'architettura
europea'.
10 luglio 2002 'Due saltruriani che parlano tra loro danno luogo ad un evento esclusivamente vocale: i gesti delle mani o i movimenti del corpo, contrariamente a quanto avviene altrove, non vi prendono parte. Per un saltruriano il gesto, quasi sempre preciso ed essenziale, è esclusivamente diretto all'azione e non possiede connotati comunicativi...'. Ugo Rosa descrive
Saltruria, città dell'ascolto. In
ARCH'IT lanterna magica, intorno ad un quadro del pittore americano Elihu
Vedder.
10 luglio 2002 Polis. Urban (e)
motion è il titolo della mostra allestita sino al 31 agosto a Bologna, nell’ex chiesa di San
Mattia, strutturata come una ricognizione priva di regole sulle possibili forme di sviluppo della metropoli
contemporanea. I materiali raccolti
sono i più disparati , e dai più vari soggetti: si passa dalle architetture bolognesi fotografate da Franco Franceschi alla Bologna multietnica negli scatti di Patrizia Pulga, dalla mappa della Torino degli immigrati fotografata da Dominic Hislop e Miklos Erhardt agli studi urbanistici di Randstad, in Olanda, da un progetto di bioarchitettura per Harare, capitale dello Zimbabwe, alle immagini dai campi profughi di Betlemme. Su
KwArt una breve presentazione
dell'iniziativa.
9 luglio 2002 La Stampa propone un ritratto di Glenn Murcutt, vincitore quest'anno del premio Pritzker: 'Di Murcutt si coglie l'ecologismo, il rispetto dell'ambiente, la capacità di inserimento paesistico. In realtà la sua è un'architettura sofisticata e geometrica, scomposta per parti e volumi e governata dalla distribuzione, non dall'immagine. La scelta della giuria è stata controcorrente, perché ha sottolineato come la ricerca paziente sulla residenza, sulle sue tradizioni, sui suoi temi e linguaggi oggi si possa produrre più facilmente in un'Australia suburbana, lontana dalle retoriche sulla città diffusa, in un'architettura che rifiuta la sua riduzione a icona (e a strumento di forme di consumo dei simboli, non solo di marketing territoriale)'.
9 luglio 2002 La diffusa tendenza a tutelare e cristallizzare i centri storici italiani come unica parte di città cui viene attribuita una valenza testimoniale rischia di privare Modena di due importanti edifici del Novecento, i Cinema Olimpia e Principe, che verranno demoliti in funzione di nuove e più redditizie operazioni immobiliari. Il pericolo di cancellazione delle due preziose testimonianze dell’architettura razionalista degli anni ‘50-’60 costituisce conferma della rigidità con cui vengono gestiti i modi d’uso degli spazi pubblici e privati, che -si legge nell'appello firmato da un nutrito gruppo di modenesi- 'tende a lenire quel senso di cittadinanza e di appartenenza che, se diffusi a tutto il territorio urbano, realmente influiscono sulla qualità della vita di questa città'.
9 luglio 2002 Dal 21 marzo al 1 aprile scorsi si è svolto a Gemona del Friuli
8 luglio 2002 'Sarà l’architetto-ingegnere Santiago Calatrava a realizzare l’ampliamento del Museo del Duomo di Firenze nell’ex teatro degli Intrepidi costruito nel ‘700 e ridotto, nel ‘900, prima a deposito poi a garage. Lo ha deciso il consiglio d’amministrazione dell’Opera che aveva acquisito lo spazio il 22 settembre 1998 per 12 miliardi di lire. [...]Calatrava ha un vincolo da rispettare: il suo lavoro "dovrà essere compatibile con la ristrutturazione della parte antica realizzata da Zangheri e Palterer", avvisa l’Opera. Per non creare discontinuità con quanto fatto recentemente. "Tutti i progetti che hanno partecipato al concorso di idee erano di levatura internazionale, non è stata una scelta a cuor leggero. Dell’intervento di Calatrava ci hanno colpito la spazialità, il recupero della luminosità, i rapporti tra gli ambienti. Alla fine lo abbiamo indicato all’unanimità". Su
KwArt.
7 luglio 2002 Margherita Petranzan, della redazione di
Anfione e Zeto, presenta la rivista semestrale di architettura ed arti giunta al quattordicesimo numero. 'Composta in un equilibrio calibrato di documentazione iconografica e testi
scritti, "Anfione e Zeto" ha una struttura che la rende meno effimera di una rivista e più agile di un libro. La rivista nasce dall'esigenza di presentare un'opera di architettura nel modo più completo e più chiaro possibile, mostrando il processo che porta alla sua realizzazione...'.
In ARCH'IT riviste.
6 luglio 2002 'E quando le regole dell'architettura non bastano più da sole a legittimare l'atto della progettazione, l'attenzione di Irace si sposta altrove: a guardare dentro il nuovo spazio pubblico, nello shopping mall, non limitato più al solo sistema delle merci, ma centro civico e foro degli affari nonché laboratorio di nuove alchimie sociali. Certo, sono costruzioni che contengono luccicanti vuoti, ma è anche con questi vuoti che deve tornare a confrontarsi il progetto di architettura...'. Sulla materia dell'architettura. Massimo Ilardi commenta il volume
Dimenticare Vitruvio di Fulvio Irace. In ARCH'IT
books review.
6 luglio 2002 Il
Ministro Pietro Lunardi e la Regione Toscana faticano a trovare un accordo sul tracciato della nuova autostrada che dovrà collegare Grosseto
e Civitavecchia. La soluzione collinare, caldeggiata dal Ministero, è palesemente più gravosa per il territorio di quella costiera; tra i dati relativi ai due possibili interventi,
elencati da La
Stampa, compaiono ad esempio trentatré viadotti per l'autostrada di collina contro i due necessari per la realizzazione di quella litoranea, undici gallerie contro cinque, una spesa di 2.750 milioni di euro contro quella di 1760 milioni.
6 luglio 2002 The
Independent, ancora sull'Imperial War Museum North di Daniel Libeskind il giorno dopo la sua apertura: 'Libeskind's offering is, as usual, stark and uncompromising, constructed of steel, concrete and asphalt and consisting of three forms derived from breaking a globe into shards, symbolising conflict on earth, in air and in water. You enter through a viewing tower into a vast cathedral-like main exhibition space, where the floor literally drops away beneath your feet. Giant silos contain themed exhibits, but the main arena is magnificently empty. Libeskind has once again used a philosophical approach to create a dynamic piece of theatre, a building that, regardless of what is in it, engages you in a debate about the nature of conflict
itself'.
6 luglio 2002 Il Centro de Cultura Contemporánea de Barcelona spita questo mese
quattro incontri intorno alla figura di Gaudì.
El Pais riporta i temi afforntati nel primo, durante il quale si è tentato di mettere in luce il valore della collaborazione tra l'architetto catalano e Josep M. Jujol, unico suo allievo. 'La arquitectura de Jujol provoca la sonrisa y el gozo de los sentidos, mientras que la de Gaudí tiene un poco el componente de una penitencia que hay que cumplir, es más épica y cerrada. [...]Parecía justa esta reivindicación de Jujol -autor, por ejemplo, de los techos y las barandillas de hierro de La Pedrera- en un año en el que se ha santificado, de momento sólo en el cielo de la arquitectura, la figura de Gaudí'.
5 luglio 2002 In ARCH'IT
architetture. Pietro Carlo Pellegrini:
La casa dell'apicoltore a Ponte a Mariano,
Lucca. Con una presentazione di Brunetto De Battè. 'Ogni casa -scrive De Battè- ha una sua storia di costruzione... una storia fatta di fatica di sudore umano di tempi di vita. Ma altre case hanno qualcosa di più... un racconto... una narrazione che sta già nella stesura del progetto e penso ai sogni di Malaparte e di Libera che s'intrecciano su quello scoglio davanti ai faraglioni penso a Gio' Ponti e alla sua corrispondenza con la Famiglia Planchart per una casa costruita poi su indizi e frammenti di paesaggio fotografico venezuelano...'.
5 luglio 2002 Un mondo senza confini, fine, invisibile. Il modello della globalizzazione ha una regia? Viene imposto o proposto? Queste e altre questioni sollevate da Giorgio Conti con
Il cyberspazio delle reti: ambienti, territori, frontiere senza
mappe?, in occasione della mostra Polis: urban[e]motion aperta a Bologna dal prossimo 8 luglio. 'Il Continente invisibile -scrive Giorgio Conti- è costituito da piattaforme reali. Le piattaforme hanno sostituito i vecchi standard dell'era industriale (come, ad esempio, lo scartamento delle ferrovie o i protocolli delle telecomunicazioni) fissati da enti internazionali di regolamentazione, supportati dai governi nazionali. Nel Continente invisibile sono i consumatori a decidere il successo delle piattaforme...'. In ARCH'IT
extended play.
4 luglio 2002 Seqüències è il titolo della mostra che il COAC di Barcellona dedica alla figura e l'opera di Enric Miralles. Così
la
Vanguardia: 'Concebida como una traslación de su propio estudio, en la que incluso se pueden ver las grandes cajas de madera en las que guardan sus maquetas, la muestra se distribuye en las dos salas de exposiciones del COAC. [...]Agrupados según tengan que ver con intervenciones en una ciudad histórica o con proyectos relacionados con el paisaje, figuran en la muestra proyectos ya concluidos, como un conjunto de viviendas unifamiliares en la isla de Borneo, en Amsterdam, o los planos del Parc dels Colors de Mollet (reciente premio FAD de espacios exteriores); otros en curso, como el Parlamento de Escocia en Edimburgo, la nueva sede de Gas Natural, la Universidad de Arquitectura en Venecia, el mercado de Santa Caterina, el parque de Diagonal Mar, la plaza Ángel Pestaña en Nou Barris o la biblioteca de Palafolls; y, en fin, otros pendientes de inicio, caso de la nueva sede de la Oficina de Inmigración del Gobierno Civil en Barcelona.
4 luglio 2002 Il futuro del centro storico di Firenze in un convegno ospitato dal Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio, nelle giornate di oggi
e domani. KwArt riassume temi e finalità dell'iniziativa, e riporta, tra gli invitati, Pier Luigi Cervellati, David Nelson, Arata Isozaki, Cristina Acidini, Sergio Risaliti. Nell'incontro di domani, il sindaco Leonardo
Domenici confronterà le proprie esperienze con quelle dei sindaci di Barcellona, Bologna, Napoli e Venezia alla
presenza del ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.
3 luglio 2002 Ian Herbert per
The Independent e Jonathan Glancey, critico di architettura di
The
Guardian, sulla realizzazione del museo di Daniel Libeskind a Manchester. 'Urbis, urbis, urbe... er... Brave thing, giving Manchester's latest museum a Latin name. The word means "of the city", and Urbis's mission is to celebrate and explain the nature of this phoenix-like city and cities worldwide. It is a brave and colourful venture, commissioned by Manchester City Council and set in the city's old industrial core, renamed the Millennium Quarter. [...]Rightly, perhaps, Urbis feels it has to start from a different base from Havana. The British remain ambivalent about city living, and only recently have Manchester, Liverpool, Leeds and London witnessed a boom in a particular culture of middle-class urban life. But Manchester perhaps more than any British city outside the complex and contradictory sprawl of London, has made a world-class attempt at rebuilding itself and redefining its role, now that is no longer one of the world's great
workshops'.
3 luglio 2002 A diciassette giorni dalla firma del decreto, Silvio Berlusconi rassicura per iscritto il Capo dello Stato riguardo la minaccia rappresentata dalla costituzione della Patrimonio Spa. Nonostante nella lettera firmata dal Presidente del Consiglio siano contenute assicurazioni sulla inalienabilità dei beni statali, di fatto la legge non subirà alcun cambiamento, conservando le maglie larghe e la superficialità che la rendono comunque pericolosa. Su
La Repubblica e
l'Unità alcuni brani del documento: ' ...è chiarito che il trasferimento dei beni alla Patrimonio Spa non inciderà in alcun modo sui vincoli esistenti, sì da escludere, sul piano tecnico, la necessità di ogni ulteriore intervento normativo volto a precisare la portata percettiva del comma 10 dell'articolo 7 del
provvedimento'.
3 luglio 2002 Progetti, rivista di Architettura Restauro e Design della provincia di Ancona, presenta il suo decimo numero, dedicato in gran parte al restauro monumentale del centro storico di Jesi. La presentazione della pubblicazione, che avverrà
venerdì 12 luglio nei locali del San Floriano Mestica (trasformato con il recente intervento di Italo Rota in museo archeologico e auditorium), sarà l'occasione per un incontro dal titolo Valori urbani. Il Bello e l'Utile cui parteciperanno Renato Nicolini, già assessore all'Identità della prima giunta Bassolino a Napoli, Marco Tamino, Responsabile della progettazione di Grandi Stazioni S.p.A., Francesco Scoppola, Soprintendente della Regione Marche, coordinati da Pippo Ciorra.
3 luglio 2002 Il
Boston Globe compie un sopralluogo sul cantiere di quello che sarà uno dei più sorprendenti edifici della città, lo Stata Center progettato da Frank Gehry per il MIT. 'You can't get onto the Stata Center construction site, but the view from the street is worth a visit. Two towers, framed in concrete, rise like contemporary versions of the Leaning Tower of Pisa. That is, they don't go straight up, they twist and angle as they rise, as if they were freeze-framed while dancing with each other. (Another Gehry building, located in Prague, is affectionately known to the locals as ''Fred and Ginger.'') Each tower is named for its donor: one for Bill Gates and the other for Alexander Dreyfoos. You could say that two moneybags are dancing on Vassar
Street'.
3 luglio 2002 'Secondo noi, oggi ha ancora senso fare ASCII art. Sono disegni che
arrivano dal cuore del computer, dove il processore opera sui dati. E gli
informatici a volte sono un po' delinquenti - se devono spiegare come funziona qualcosa (qualunque cosa: un computer, una rete, gli spaghetti
alla carbonara) si profondono in diagrammi di scatole e freccette. Però se
devono fare quell'operazione segreta e un po' intima che si chiama programmazione, i diagrammi spariscono. E rimane lui, il testo.
Monospazio...'. Walter Aprile inaugura in ARCH'IT files una riflessione
sulla Simple Tech, scatenata dai viaggi tra la Thailandia e l'Italia. Con
l'ASCII art, lontano dalle cromature di megapixel.
2 luglio 2002 ARCH'IT
books review presenta, attraverso l'introduzione di Franco
Purini, 'L'architettura della Linea
Terra' di Raffaella Laezza, recentemente pubblicato dall'editore Osiride. 'Dotata della capacità di coniugare una
scrittura densa di valori simbolici con un senso innato della costruzione,
intesa questa come sicuro ed esclusivo ordinamento nello spazio di elementi
chiamati a svolgere un ruolo tettonico, in un arco temporale assunto come
materiale compositivo primario, Raffaella Laezza ha definito un repertorio/elenco di pensieri/azioni che ridefiniscono e misurano il
territorio creativo dell'architettura con rigore e passione...'.
2 luglio 2002 'Brunelleschi per farsi capire dagli operai che costruivano la cupola di S.
Maria del Fiore a volte andava al mercato comprava delle grandi rape e le
tagliava, oppure costruiva modelli in cera o in legno. Jørn Utzon per concepire la realizzazione dell'Opera House partì da una sfera-arancia da
cui ricavò gli spicchi-gusci triangolari delle volte...'. Un modello
intelligente. La presentazione di Antonino Saggio al volume Terragni
virtuale di Mirko Galli e Claudia Mühlhoff. In ARCH'IT coffee
break.
Il Comitato di selezione della
Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee (DARC), riunitosi il 27 giugno 2002, ha riconosciuto all'unanimità che la proposta del gruppo Cliostraat+Cliobangkok+Interaction Design Institute Ivrea, per le sue caratteristiche di significatività, fattibilità, funzionalità ed adattabilità, risponde in misura maggiore, rispetto alle altre proposte presentate, alle indicazioni formulate nel bando, ed il gruppo è per questo dichiarato vincitore della consultazione in due fasi -D40_2. Tutte le proposte presentate -si afferma nel comunicato ufficiale emesso oggi dalla DARC- hanno suscitato un alto grado di interesse. Sarà possibile vedere i 14 progetti nell'infospazio, durante la Biennale, e su ARCH'IT. |
||||
> ULTIME NEWS | ||||
la
pagina delle news è curata da
laboratorio
|